Libri

In vetrina: Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson

Buon pomeriggio! Segnalazione al volo di un romanzo in uscita oggi per Newton Compton Editori. Si tratta di Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson, un libro che per il momento si sta rivelando molto carino e che presto sarà protagonista qui sul blog.


un amore dolcemente complicato cover
Titolo: Un amore dolcemente complicato
Autore: Miranda Dickinson
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 01 febbraio 2018
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Link di acquisto: Amazon

Un singolo giorno può cambiare tutto. Nell Sullivan è nota tra i suoi amici per essere la precisina con un “piano quinquennale”. La sua agenda è sempre fitta di impegni e non c’è nessuno in tutta Londra altrettanto organizzato e responsabile. Ma quando si trova senza un lavoro e di nuovo single nello stesso giorno, Nell decide che è arrivato il momento di smetterla di pianificare tutto e cominciare a correre dei rischi. È così che mette insieme i suoi risparmi per concedersi finalmente un viaggio verso la città nella quale tutto è possibile: San Francisco. Neanche il tempo di arrivare, e viene accolta da una variegata e bizzarra ondata di nuove conoscenze, tra cui l’intrigante e bellissimo Max. Molto presto, grazie a loro, comincerà a sentire la città californiana come una seconda casa. Ma, arrivato il momento di tornare a Londra, metterà in valigia anche la nuova Nell, quella più spontanea e rilassata? E la magia di San Francisco continuerà a produrre effetti anche a miglia e miglia di distanza?

 

Miranda Dickinson

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È nata nelle West Midlands e vive in Inghilterra. Lavora come copywriter, collabora con diverse riviste e siti web. I suoi romanzi sono stati tradotti in sette lingue. La Newton Compton ha pubblicato Iniziò tutto con un bacio, Favola d’amore a New York e La piccola libreria di New York. Un amore dolcemente complicato è il suo nuovo romanzo.

Recensione: Wildcat di Scarlet Blackwell

Buongiorno!
Sono tre giorni che sono convinta che ogni giorno sia venerdì e ogni mattina appena mi rendo conto che non è così ci rimango malissimo. Stamattina ovviamente è successa la stessa cosa e mi sono alzata pensando al “5 cose che” da compilare. Ci è voluto poco per rendermi conto che non è oggi il giorno di quella rubrica e quindi eccomi qui con una recensione.

wildcat cover
Titolo:
Autore: Scarlet Blackwell
Editore: Triskell Edizioni
Link di acquisto: Amazon | Kobo
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È un gatto selvatico che deve essere domato…
Dexter Summerfield, star americana della TV ormai alla frutta, è allo sbando in Inghilterra, senza amici e con una carriera segnata più dagli scandali che dai successi. Il suo capo gli concede un’ultima possibilità: deve andare alla ricerca dello sfuggente gatto selvatico scozzese per un documentario naturalistico. Ma accettare il lavoro significa ritrovarsi faccia a faccia con Kade Macbeth, cameraman solitario e pericolosamente sexy, loro due da soli per una settimana nei boschi delle Highlands scozzesi. Kade è dichiaratamente gay, ma Dexter è etero… o no?

 

Inizio questa recensione ringraziando Triskell Edizioni per avermi inviato il libro in cambio della mia sincera opinione.

“Wildcat” è il primo libro MM che leggo da un po’ di tempo e ammetto che all’inizio non mi ha convinta per niente. La trama ovviamente mi aveva intrigata abbastanza da decidere di leggerlo, ma i primi capitoli mi avevano fatta altamente storcere il naso, principalmente per il protagonista.

Dexter è l’equivalente di un bambino viziato e vanitoso misto ad un gran deficiente semi-omofobo. Non una grande partenza per un libro MM, ma sono andata avanti. Dexter è nato per recitare e lavorare in tv essendo ovviamente bellissimo, ma la sua carriera ha raggiunto un punto di stallo in cui nessuno vuole lavorare con lui e si ritrova a chiedere un lavoro praticamente in ginocchio ad un conoscente. Il lavoro consiste nell’accompagnare il misterioso Kade Macbeth in giro per i boschi a cercare un gatto selvatico e girare un documentario su di esso.

Dexter riesce nel giro di 30 pagine a fare una marea di battute omofobiche fuori luogo e il tutto non sentendosi minimamente in colpa. Mi sono vergognata io per lui. Nel corso del libro il comportamento cambia leggermente e l’uomo si permette di lasciarsi andare e smettere di recitare per la prima volta in anni, ma l’atteggiamento odioso rimane a lungo ed è forse la cosa che ho apprezzato di meno del libro. Lui e Kade hanno un’intesa e una chimica fenomenale, ma le battutine volgari di Dex a volte mi hanno rovinato la lettura perché quasi troppo forzate.

Mi sono innamorata di Kade dal momento in cui lo hanno descritto per la prima volta. Capelli scuri, un po’ lunghi, accento scozzese, solitario e amante della natura. Un Jamie Fraser (protagonista di Outlander per chi non lo sapesse) dai capelli scuri e gay. Kade dovrebbe essere fatto santo subito per aver sopportato Dex, ma ho apprezzato che si sia fatto valere oltre a dimostrare a Dexter che ogni tanto fa bene lasciarsi andare e provare cose nuove.

L’arco temporale in cui si sviluppa la storia è un po’ troppo breve secondo me, ma viene già detto nella trama che la maggior parte dell’azione accade nel giro di una settimana. Ci viene raccontato il post settimana nei boschi e trovo che il tutto sia stato rappresentato benissimo. Il fatto che non avessi previsto alcune svolte narrative me lo ha fatto apprezzare ancora di più. Il finale è un po’ troppo corto per i miei gusti perché mi piace che mi si racconti di più della vita dei protagonisti dopo gli eventi principali. Mi piace capire come andranno avanti.

Un bel ritorno agli MM e spero che questo 2018 ne porti di altrettanto piacevoli.

WWW…Wednesday #15

Buongiorno! Siamo a metà settimana e questo significa che è giunta l’ora di fare il punto sulle letture settimanali. Voi che avete letto? E cosa state leggendo?

Letto

In lettura

Da leggere

Ogni giorno non mi ha proprio convinta come libro e spero di parlarvene a breve nella recensione. Sto leggendo The Hate U Give dopo secoli che mi veniva consigliato e dopo averne sentito parlare per mesi. Per ora mi sta piacendo molto. Come libro da leggere rimane sempre 4321 che inizierò settimana prossima con una lettura di gruppo.

Letto

In lettura

Da leggere

Ho finito La libreria dove tutto è possibile e a brevissimo ve ne parlerò sul blog. In lettura Di notte sognavo la pace, un diario di una ragazza ebrea durante la seconda guerra mondiale: anche di questo spero di riuscire a parlarne prestissimo! Prossima lettura in realtà sono indecisa tra questo ed un altro – L’onda perfetta di Federica Alessi – e deciderò al momento.

Recensione: Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda

Buongiorno lettori.Oggi vi parlo di un libro che aspettava di essere letto da tantissimo. Consigliatomi più e più volte, finalmente mi sono decisa a leggerlo e ne sono rimasta molto soddisfatta. Si tratta di Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda.
nel mare ci sono i coccodrilli
Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli. Vera storia di Enaiatollah Akbari
Autore: Fabio Geda
Editore: Baldini e Castoldi
Link di acquisto: Amazon | Kobo
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Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l’incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un’odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l’ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.

Il libro racconta la vera storia di Enaiatollah Akbari, un ragazzo afghano che, allontanato da casa intorno ai 12 anni per la sua stessa sicurezza, dopo viaggi, lavori, fatiche e imprevisti è arrivato in Italia.

È difficile fare la recensione di una storia vera, di un racconto di vita vissuta. Non si può stare a parlare né della trama né dei personaggi. Sono così e basta, possono essere spiacevoli o andarci a genio, raccontare cose bellissime e divertenti o cose tristi o che danno fastidio. Ma non possiamo farci nulla, se non apprendere ciò che è stato o, come in questo caso, riconoscere la forza d’animo del protagonista che si mette in gioco e che ci racconta la sua vita, mettendola nelle nostre mani.

Fa impressione scoprire certe cose sull’immigrazione. Quello che sappiamo, normalmente lo apprendiamo dai giornali e mediamente si tratta di numeri e problemi. E forse qualche atto eroico che passa perché fa audience, poi il silenzio. Qui è raccontata in prima persona da chi l’ha vissuta. Da un ragazzo che, ancora bambino, ha dovuto andarsene dalla conca che era la sua casa, il suo mondo, perché li avrebbe rischiato la vita. Da lì comincia il suo viaggio, la voglia di ricostruire qualcosa, di vedere un viso conosciuto. La voglia di vivere dignitosamente, ma soprattutto quella di sopravvivere nella speranza di un futuro migliore.

Enaiatollah ci fa riflettere su aspetti dell’immigrazione che magari non conosciamo, sulla disperazione che spinge una persona a fare un viaggio simile per poi, spesso, non trovare quello che gli era stato promesso, quello che si aspettava. Sempre che in fondo al viaggio uno ci arrivi.
Lui è arrivato in fondo, grazie ad una grande forza d’animo, ma soprattutto grazie alla gentilezza della gente. Un po’ tutto il libro ruota intorno a questo concetto. Enaiat ha trovato persone che lo hanno aiutato, persone a cui lui non poteva dare nulla se non un grazie e un sorriso. Persone che gli hanno permesso di concludere il suo viaggio e, alla fine di questo, di costruirsi una vita che, almeno in parte, rispecchiasse quello che aveva sognato mentre attraversava le montagne della Turchia in mezzo al gelo o stava nascosto nel doppio fondo del rimorchio di un tir.

Ho apprezzato molto il fatto che sia scritto in ‘parlato’. Il libro è la trascrizione della storia raccontata da Enaiatollah stesso, completa di errori grammaticali e di punteggiatura, parole legate all’infanzia del protagonista, frasi scombinate dovute ai cambi di argomento repentini tipici del parlato.

Una cosa particolare, che fa notare anche Geda all’interno del suo libro, è la fusione delle due culture, quella afghana e quella occidentale nella persona di Enaiat. Quando racconta, infatti, usa paragoni, metafore e termini legati alternativamente al lui bambino e quindi ad una vita povera ed agricola e al lui giovane adulto, integrato in una comunità che prevede internet e McDonald.

Libro assolutamente consigliato, si legge in un batter d’occhio e ci si lega al cuore e alla mente. Un libro che non si fa dimenticare, nonostante la sua semplicità e proprio per questo adatto a tutti.