Iniziamo con un bel Buon Anno Nuovo!!
Spero siate tutti pronti a festeggiare. Io personalmente quest’anno non ho troppa voglia di darmi ai festeggiamenti pazzi, quindi passerò una serata tranquilla tranquilla con delle amiche.
Ma oggi non sono qui per parlarvi dei miei programmi per Capodanno, quanto per festeggiare il ritorno di Doctor Who. So che la parte riguardante le Serie Tv in questo blog non è stata curata particolarmente ed è colpa mia, perché, nonostante io guardi una quantità di telefilm assurda, mi risulta veramente difficile scriverne. Per il nuovo anno sto cercando di trovare nuovi modi per riuscire a scrivere più recensioni..se avete suggerimenti, non esitate a scrivermi 😉

Bene, diamoci dentro con la sbrodolata di parole che verrà fuori da questo mio commento.
“Last Christmas” è andato in onda la sera del 25 dicembre, come ogni anno ed è stato un vero regalo per tutti noi Whovians. É riuscito a ridarmi emozioni che non avevo provato in tanti episodi di questa ottava stagione e ha fatto rinascere in me la speranza che la nona stagiona parta alla grande.
Questa volta non voglio raccontare la trama per esteso, ma ricordo che il post può essere comunque considerato ad alto rischio di spoiler.

L’episodio inizia con Clara che viene svegliata all’improvviso da dei rumori e, una volta uscita, sorprende Santa Claus e due elfi che discutono sul tetto. Immaginatemi mentre guardo il pc e tutta felice batto le mani e ripeto all’infinito: “Santa is real” e capirete che già dopo due minuti io ero persa in un mare di emozioni. Sì, ho dei problemi.

Ovviamente appare il Dottore e da quel momento è tutta una corsa contro il tempo e contro la morte. La trama non è particolarmente complessa, ma la struttura usata mi ha affascinata tantissimo. Pochi lo sanno, ma ho una passione per i sogni e tutto ciò che li riguarda e questo episodio, che mi ha ricordato molto il film Inception (se non l’avete ancora visto, dovete correre subito a farlo), parla proprio di sogni. É un modo strano, che non si riesce mai davvero a comprendere e le domande che tormenta per tutti i 40 e passa minuti è: “Sono svegli? Stanno ancora sognando? É realtà?”

Moffat non ci conduce su un pianeta lontano, non ci porta ad esplorare galassie. Ci spinge invece ad affrontare un viaggio che porta a chiedersi se sarebbe preferibile vivere in un sogno, dove tutto è bello, luminoso, senza paura, piuttosto di fare i conti con la vita vera. Oltre ai 4 ricercatori all’interno della base in Antartide dove si svolge la maggior parte dell’azione, la protagonista di questo episodio è Clara: lei vorrebbe lasciarsi andare, continuare a vivere nel sogno, insieme a Danny. Ed è proprio lui, l’uomo che amava, e che io non ho mai sopportato, a convincerla a lottare per la vita che la aspetta al di fuori del sogno.

Do you know why people get together at Christmas? Because every time they do it, it might be the last time. Every Christmas is last Christmas

Anna e Kia lo sanno che mi diverto particolarmente a cercare di anticipare quello che succederà nell’episodio, ma questo giro non avevo previsto nulla.
Il ruolo di Santa Claus nella trama mi ha lasciata a bocca aperta e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime quando Clara, abbracciando Twelve ha detto: “I’ve always believed in Santa Claus, but he looks a little different to me”. É stato bellissima vedere il Dottore eccitarsi e ridere per essere riuscito a guidare una slitta, guidata da renne volanti, proprio lui che era il più scettico verso Santa Claus.

Ho apprezzato che dopo le bugie che si erano detti nel finale di stagione, sia Clara che il Dottore siano riusciti a dirsi la verità e ad ammettere di aver mentito per salvaguardare la felicità dell’altro. É stato come essersi tolti un peso, sia per loro, ma anche per me.
Clara è tornata ad essere la ragazza coraggiosa e “viva”, se mi passate il termine, che in questa ultima stagione era quasi scomparsa. É stato un colpo al cuore vederla invecchiata tutto d’un colpo e per un attimo ho temuto che il suo viaggio sarebbe terminato lì, con il Dottore al suo fianco a dirle di non essere assolutamente in grado di notare la differenza tra la Clara giovane e quella anziana. Da quando è arrivato Twelve è una delle prime volte in cui viene espresso così chiaramente quanto il Dottore tenga a Clara e credetemi quando dico che stavo piangendo come una fontana. Non ai livelli dell’addio a Eleven, ma quasi.


Questo episodio non poteva concludersi in modo migliore. Il Dottore offre alla sua Impossible Girl di tornare a viaggiare con lui e non intende accettare un no come risposta. La frase è ricorrente e ogni volta che la sento, in tutte le sue versioni, vorrei che un giorno accadesse a me di imbattermi in una cabina telefonica blu e in un Dottore che mi porti a conoscere le stelle.

The TARDIS is sitting outside.So all of time and all of space is sitting out there in a big, blue box. Please, don’t even argue.

Lo so, recensione lunghissima, ma volevo salutare questo 2014 e voi con un piccolo regalo: un video che ho trovato oggi per caso che però penso riassuma molto bene questa ultima stagione di Doctor Who e che, se riguardato molto molto spesso, ci renderà meno dura l’attesa fino all’inizio della nona stagione.

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