Buongiorno a tutti! La nostra ultima sessione estiva è alle porte e la tensione da esami sta bussando alla porta. Per fortuna ho un computer che mi crasha nei momenti peggiori dando alle mie giornate quella carica di andrenalina di cui ho bisogno. Comunque, il film di questa settimana è uno dei tanti cult del cinema che fino a ieri non avevo mai visto, ovvero “Matrix”. Lo so, ‘shame on me!’ ma abbiate pazienza, sto recuperando pian piano.

matrix
Titolo: Matrix
Titolo originale: Matrix
Regia: Andy & Lana Wachowski
Anno: 1999
Durata: 136 min
IMDB

Un hacker di nome Neo, grazie all’aiuto del misterioso Morpheus, scopre che quella per lui è la “realtà” non è altro che un facciata, un mondo virtuale creato dal super computer Matrix per controllare gli esseri umani. Ma Morpheus è convinto che Neo sia il prescelto di cui parla un’antica profezia, e che sarà in grado di guidare la rivoluzione contro Matrix.

A dir la verità ho iniziato il film senza sapere effettivamente di cosa parlasse. Nella mia mente Matrix è sempre stato un film da nerd, con persone vestite in pelle nera e con occhiali neri che manipolavano strane righe di codici verdi. Ma il film, devo dire, ha superato le mie aspetttive.

Una parola per definire Matrix? Intrippante. Ho provato sentimenti vagamente contrastanti, nel senso che sono passata da momenti in cui ero non troppo convinta del loro stile di combattimento, che definirei “plastico”, a momenti in cui ero affascinata da questa realtà virtuale che, tra l’altro, è solo un complesso programma. Le righine verdi che si vedono nel trailer e spesso nel film, ne rappresentano il codice sorgente.

Neo è un programmatore che conduce una doppia vita, di giorno impiegato e di notte hacker. Quando la sua vita si trova in pericolo perché la sua attività clandestina viene scoperta, compaiono sentinelle e uomini in nero che sanno cosa sta cercando Neo. Una volta scampato il pericolo, incontra Morfeus che, come capiamo fin da subito, è un personaggio enigmatico e autorevole. La prima cosa che dice a Neo è:
“Immagino che in questo momento ti sentirai come Alice del paese delle Meraviglie che ruzzola nella tana del Bianconiglio. […] Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti, senti solo che c’è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo, non sai bene di che si tratta, ma la avverti.”

Detto questo, Morfeus pone Neo di fronte ad una scelta importante: prendere la pillola azzurra e risvegliarsi in camera senza ricordare nulla dell’incontro, o prendere la pillola rossa e scoprire la verità che ha sempre cercato. Ovviamente sceglie la seconda e si ritrova nel futuro, con un corpo riprogrammato e in grado di poter essere caricato all’interno di Matrix, ovvero il programma di cui parlavo prima. La cosa più interessante di questo upgrade è il fatto che, per imparare qualsiasi cosa, basta caricare i dati nel cervello e, in pochi secondi, si possono fare cose come pilotare un elicottero, imparare uno stile di combattimento e tanto altro. Da qui inizia il percorso di formazione di Neo per capire se è lui o meno il prescelto per mettere fine al controllo delle macchine nel futuro.

Se guardi un film americano girato tra gli anni 90 e i primi 2000, c’è una buona possibilità che all’interno del cast ci sia Keanu Reeves. Ho visto tanti film con questo attore ma, lo ammetto, in Matrix mi è piaciuto particolarmente. Aveva quel non so che di persona che non sa quello che sta facendo ma ci sta riuscendo discretamente, a parte qualche morto qua e là.

Matrix ha conquistato una generazione intera e la ricetta segreta con cui ci è riuscito è la combinazione geniale di nerdità-mistero-azione. I seguiti devo ancora vederli, ma spero siano all’altezza. Per il momento posso dire che il primo mi è piaciuto molto.
rating 4
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