Eccomi rientrata dopo un weekend lungo tanto divertente quanto stancante e impegnativo. So che è un po’ tardi ma posso già ritenermi soddisfatta per essere riuscita a pubblicare oggi. Il libro da cui è tratto il teaser è ‘La bambina nata due volte’ di Carolina De Robertis, romanzo scovato durante una ricerca di libri adatti ala Reading Challenge. All’inizio ho fatto un po’ di fatica, ma una volta entrata nella storia devo dire che mi sta piacendo molto. Sperando di invogliarvi a leggerlo, vi lascio al teaser.
teaser tuesday

Una notte, molto tardi, si udirono dei colpi bussati alla porta. Ignazio era a casa da un mese, e lui e Pajarita erano in soggiorno ad ascoltare la pioggia invernale.
“Aspetti qualcuno?”
Lei scosse la testa. Altri colpi.
Ignazio si alzò con un’espressione diffidente. “Chi è?”
“Pajarita?”
La voce le diede uno scossone, la sollevò dalla sedia e le fece afferrare la maniglia e girarla e tirarla e lui era là. Artigas. Zuppo d’acqua e tutto tremante sotto un ombrello troppo piccolo. I capelli lunghi gli aderivano alla testa. In braccio aveva una bambina di circa cinque anni, una mulatta con i suoi stessi occhi color nocciola. Anche lei bagnata. La bimba alzò gli occhi su Pajarita.
“Pensi di farci entrare?” le disse Artigas.
Lei si spostò per lasciarli passare. Suo fratello sgocciolò sul tappeto. A Pajarita sembrò di sentire l’odore delle verdi praterie di Tacuarembó, del vento caldo e secco, dello stufato cotto nella buca del braciere, lo schiocco della legna sotto la scure di Artigas, il suo odore, la sua voce, la sua ombra nel buio.
“Hermana.”
Pajarita gli cadde fra le braccia e lui la bagnò tutta. Ignazio restò lì a guardare quel bell’uomo, la bambina, sua moglie zuppa d’acqua. “Sto sognando”, pensò Pajarita. “Fra un attimo prenderò il volo o mi sveglierò o mi trasformerò in una padella per friggere.”
“Artigas, questo è mio marito. Ignazio, questo è mio fratello…”
“E questa è Xhana, mia figlia.” Artigas strinse la mano del a bambina. Xhana premette la guancia contro la gamba dei suoi pantaloni.
“Hola, querida”, disse Pajarita. “Immagino che tu abbia freddo.”
Xhana annuì.
“Adesso ti asciugo. Asciugherò entrambi. Per stanotte vi fermerete qui.”
“Davvero non ti dispiace?” disse Artigas. “Avete abbastanza spazio?”
Pajarita fece rapidamente i suoi calcoli domestici. Cinque letti, quattro dei quali da bambino. Xhana poteva dormire con Eva: uno più uno fa ancora uno. Artigas poteva prendersi il pavimento del soggiorno, lo spazio numero sei. Peccato che quello spazio fosse già occupato da Ignazio. Ma cosa avrebbe pensato Artigas vedendo che suo marito dormiva sul pavimento?
“Certo che c’è spazio per tutti. Se non ti dispiace dormire sul pavimento.”
“Adoro i pavimenti.”
“Ignazio, per favore, puoi prendere quel e coperte di scorta?”
In pochi minuti Pajarita preparò delle milanesas, fece della cioccolata bollente e trovò vestiti asciutti per i suoi ospiti, mentre Ignazio preparava un giaciglio sul pavimento del salotto. Poi Artigas mise a letto sua figlia insieme a Eva.
“Si è addormentata subito”, disse uscendo dal a stanza.

Capitolo 2 – LA BAMBINA NATA DUE VOLTE di Carolina De Robertis

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la bambina nata due volteUna bambina avvolta nel mistero.
Tre generazioni di donne unite dalla forza.
1° gennaio 1900. Il primo giorno del secolo non è mai come gli altri, men che meno a Tacuarembo, minuscolo villaggio del Sudamerica. La folla è radunata intorno all’albero più grande del paese e non crede ai propri occhi: la piccola Pajarita è tornata. Rifiutata dal padre, era scomparsa pochi mesi dopo la nascita e l’avevano data per morta. Eppure ora è lì, in cima, appollaiata sopra un ramo sottile. Ha un anno ormai e negli occhi grandi, neri e vivaci, ha la stessa luce di quando è nata. Per alcuni si tratta di un miracolo, per altri è una strega, ma una cosa è certa: d’ora in poi per tutti Pajarita sarà «la bambina nata due volte», una ragazzina circondata di mistero, con un talento speciale per curare con le erbe.
Un dono prezioso che anni dopo, ormai donna fiera e determinata, le permette di sopravvivere a Montevideo sola contro tutti, insieme ai propri bambini. Ma la figlia Eva, fragile e tremendamente testarda, non si accontenta di sopravvivere. Vuole realizzare un sogno, diventare poetessa. E per farlo fugge verso le luci di Buenos Aires, la città che scintilla delle promesse di Evita Perón. Eppure quelle luci rischiano di diventare solo un terribile abbaglio. E mentre i fermenti rivoluzionari attraversano con forza tutto il continente, spetta a Salomé, l’ultima discendente, restituire alle donne della sua famiglia e del suo paese quello che si meritano. Lo potrà fare solo lottando e ribellandosi, a costo, forse, di sacrificare il suo bene più grande.
Dalle lussureggianti e incantate colline di Rio de Janeiro ai vicoli oscuri di Montevideo, dalle strade scintillanti di Buenos Aires fino alle piazze rivoluzionarie di Cuba, la storia di tre generazioni di donne indimenticabili intrecciata magnificamente al destino di un continente in continua lotta.

kia firma

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