Buon pomeriggio!
Anna ci aveva mandato un recensione, ma alla fine abbiamo deciso di pubblicare la mia oggi, quindi eccomi qui! Libro stupendo, ma scriverne una recensione è stato difficilissimo..non so perché ma trovo sempre difficile scrive di libri che mi sono piaciuti così tanto. Spero di invogliarvi un po’ a leggerlo perché ne vale davvero la pena!

notti in bianco baci a colazione
Titolo: Notti in bianco, baci a colazione
Autore: Matteo Bussola
Editore: Einaudi
Goodreads

– Papà, – ha detto, – quando hai incontrato
la mamma, come hai fatto a sapere che era
la mamma?
– L’ho capito dopo circa dieci minuti.
– E da cosa?
– Quando ci siamo incontrati la prima volta,
si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra
la testa, e si è fatta uno chignon senza
neanche un elastico, solo annodandoli.
– E allora?
– E allora lí ho capito che lei aveva
disperatamente bisogno di un elastico.
E io dei suoi capelli.
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

 

Mi risulta sempre difficile scrivere di un libro che ho amato, ma questa volta voglio provarci. Quando ho preso in mano la prima volta il Kindle con dentro caricato “Notti in bianco, baci a colazione”, non sapevo bene cosa aspettarmi. L’unica cosa che sapevo è che le mie amiche ne avevano parlato benissimo e quindi perché non provare a leggerlo anche io?
Quello che mi sono trovata tra le mani è qualcosa che non mi sarei mai aspettata: una storia semplice, che però insegna molto. Una storia che ha poco di continuativo, ma che racconta tanti piccoli momenti della vita di una famiglia che, vi assicuro, imparerete ad amare. Matteo Bussola è un fumettista e uno scrittore, ma prima di tutto è un padre e questo emerge da ogni parola e da ogni pagina del suo libro in cui ci racconta come affronta la vita insieme alle sue quattro donne.
Ho trovato incredibile la felicità che ci viene mostrata e la gioia con cui questa famiglia affronta ogni cosa, ma soprattutto ho apprezzato come l’autore sia riuscito a rendere ogni situazione e evento in maniera semplice, anche quando non lo erano affatto.
Sono certa che una mamma o un papà apprezzeranno un libro del genere mille volte più di me che non sono mamma, perché loro queste situazioni le hanno vissute o le vivono tutti i giorni e io mi sono resa conto leggendo questo romanzo, di quanto fare i genitori sia difficile e allo stesso tempo gratificante e bellissimo. Matteo Bussola prova a insegnare alle sue figlie tante cose, alcune semplici e alcune molto complesse, ma le bimbe, che sono molto piccole, sono anche molto sveglie e comprendono. Spesso, sono proprio loro a insegnare al loro papà come funzionano le cose e mi sono ritrovata più volte a chiedermi se anche io ho, crescendo, ho aiutato i miei genitori a capire meglio il mondo.
Come genitori, si ha una responsabilità enorme, perché si ha ogni giorno la possibilità di formare delle menti, di aiutarle a comprendere meglio la vita e Bussola, con le sue bambine, fa un lavoro spettacolare. Insegna che l’amore è uguale per tutti, che sia fra uomo e una donna, fra due uomini o fra due donne, ma impara anche che “l’amore non è uno, sono tanti”. Insegna che bisogna essere gentili, che bisogna fare del bene e affronta anche le domande più difficili che le sue figlie gli pongono, come quelle sulla morte. Sto scrivendo la recensione mentre sono in treno ed è il 15 luglio. Non so quando la leggerete voi questa recensione, ma ora, mentre scrivo, mi chiedo come spiegherebbe lui alle sue bambine cosa è successo ieri a Nizza. Trovo che le sue parole siano sempre misurate, ma assolutamente veritiere e probabilmente dopo aver finito di scrivere andrò a cercare su Facebook se ha fatto qualche commento al riguardo. Matteo Bussola è particolarmente bravo a spiegare il mondo, come dovrebbe essere almeno, alle sue bambine, ma pubblicando questo libro, ha spiegato il mondo un po’ a tutti.
Quando ho chiesto a mia mamma di ordinarmi il cartaceo da Amazon, mi ha chiesto di cosa parlasse il libro e ho fatto fatica a risponderle, perché non saprei delineare una trama. Le ho detto, però, che è un libro che racconta la vita, vista dagli occhi di un padre e di un uomo che vede il mondo in maniera meravigliosa, ma che soprattutto vede la vita familiare in un modo unico.
“Notti in bianco, baci a colazione”, alla fine, parla di famiglia e che voi siate genitori o meno, posso solo consigliarvelo caldamente. Mi ha fatta ridere, mi ha fatta piangere ed emozionare e un libro che scatena così tante emozioni può essere solo letto dal maggior numero di persone possibile.
Se lo avete letto fatemi sapere che cosa ne pensate, sono davvero curiosa!

rating 5

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