Buondì!
Per iniziare al meglio la settimana ecco la recensione di un libro che mi è piaciuto abbastanza, anche se particolare. È un libro corto e si legge velocemente, ma non è la solita storiella d’amore al liceo, quindi mi ha catturata.

i nostri cuori chimici cover
Titolo: I nostri cuori chimici
Titolo originale: Our chemical hearts
Autore: Krystal Sutherland
Editore: Rizzoli
Disponibile in italiano:
Goodreads

Henry Page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, la colpa è del suo inguaribile romantici­smo: Henry è da sempre così aggrappa­ to al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici. Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vesti­ ti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritro­ va vicina di scrivania, e presto preci­ pita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mi­ stero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attira­ re Henry, convinto di poterle ridona­ re quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il Grande Amore è più amaro di quanto i romantici credano.

 

Our Chemical Hearts è un libro con una copertina favolosa che attira immediatamente l’attenzione. La cover è il motivo per cui ho iniziato a leggerlo considerando che la trama non l’ho nemmeno considerata. Se l’avessi letta probabilmente avrei aspettato di più a leggerlo o non lo avrei nemmeno fatto, perché i personaggi hanno un’età parecchio diversa dalla mia e ultimamente faccio fatica a leggere di gente al liceo.

Il libro è relativamente corto e si legge davvero velocemente. L’ho letto in lingua originale e ho trovato che anche l’inglese non fosse particolarmente complesso, quindi se volete cimentarvi in una lettura in lingua, potrebbe fare al caso vostro.

La storia è narrata dal punto di vista di Henry ed è piacevole essere nella sua testa e vivere tutto insieme a lui. Siamo abituati a tanti romanzi raccontati dal punto di vista femminile e cambiare per una volta è stato piacevole. Henry è particolare come ragazzo e cade un po’ nella categoria di ragazzi un po’ sfigati, un po’ dolci, un po’ carini che ultimamente attirano molto l’attenzione della ragazze. Quando ero al liceo andavano di moda i “bad boy”, adesso vanno di moda i ragazzi nerd e un po’ sfigatini, ma sotto sotto affascinanti. Insomma, Henry non ha mai avuto una ragazza, il suo primo bacio lo ha dato alla sua amica che qualche settimana dopo ha fatto coming out, quindi le cose non vanno benissimo in senso di relazioni. Tutto cambia quando arriva Grace.

Henry ce lo dice subito che quella che ci vuole raccontare non è una storia d’amore convenzionale e ce ne accorgiamo praticamente subito. È particolare perché Grace è una ragazza stranissima. Si veste con vestiti maschili, è sempre cupa e chiusa in sè stessa, ma con Henry si apre e si lascia andare di più. Grace è una persona difficile da capire, schiva, che non lascia mai intendere molto di sè stessa. Non è facile starle intorno e ammiro Henry per ciò che riesce a fare.

Non posso dire molto della loro relazione perché vi rovinerei tutto, ma mi sono stupita di come questo libro riesca a far riflettere su molte cose. Su quanto sia breve e inaspettata la vita, su quanto il primo amore possa influenzarti e su come ci siano persone che ti segnano per sempre e da cui è difficile staccarsi.
Insomma un libro piacevole e diverso dal solito perché non si capisce fin dalle prime pagine dove l’autrice voglia andare a parare.

rating 3

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