Holaaa! Finalmente sono tornata con una recensione. Sto facendo davvero fatica ultimamente a trovare il tempo di stare dietro a tutto. Dopo il boom di recensioni di dicembte gennaio, per gli ultimi libri non ce l’ho davvero fatta, non chiedetemi come mai ma è più forte di me. Mi metto al pc e niente, le parole non vogliono saperne di uscire, quindi mollo tutto e mi metto a fare dell’altro. Comunque, di questo libro ci tenevo a farvi sapere qualcosa in più. In realtà sono ancora combattuta anche io, non riesco a dare un voto. Ne vorrei dare due, uno per la prima parte e uno per la seconda, ma non si può. Il libro che ho preso di mira è The Chemist. La specialista di Stephenie Meyer.
Titolo: The Chemist. La Specialista
Autore: Stephenie Meyer
Editore: Rizzoli
Disponibile in italiano: Sì
Goodreads
Ho letto un po’ di pareri in giro e tutto sommato mi sembra che siamo un po’ tutti d’accordo circa il discorso dei due voti. Ma andiamo con ordine.
Non è un libro che consiglierei a tutti, a cuor leggero e con gli occhioni a cuoricino. Mi sentirei di consigliarlo solamente a gente che ama leggere, che non si fa spaventare da qualche pagina di troppo, dai capitoli macigno, dagli inizi lenti e pesanti.
Questo perché altrimenti il malcapitato lettore si spaventerebbe e non andrebbe avanti e, sinceramente, si perderebbe un mezzo libro davvero bello.
Dopo Twilight non ho più letto nulla delle Meyer, prima di questo, quindi non sapevo cosa aspettarmi. Il genere era decisamente diverso quindi non avevo idea di come si sarebbe approcciata l’autrice al thriller. Il commento finale è ‘uhm’.
La prima metà, sinceramente e purtroppo, è davvero pesante. E sto ancora cercando di capire se secondo me vale la pena soffrire quelle 200 pagine per poi andare avanti.
Cioè, la seconda metà è molto bella, prende un buon ritmo, ti invoglia a continuare e ti inserisce nella storia.
E da qui il voto basso, che comunque si è alzato grazie alla seconda parte, sennò sarebbe stata una carneficina.
Ma che è successo nella prima parte da renderla così?
Beh, secondo me avrebbe potuto riassumere il tutto in 50-60 pagine al massimo.
Sono successe due, DUE, cose necessarie alla storia. Il resto sono dettagli su dettagli su dettagli. Di quelli che ti dimentichi nel tempo in cui giri la pagina, che non danno spessore e movimento alla storia e che anzi rischiano di farti perdere quelli importanti.
I personaggi, ovviamente, sono ben caratterizzati. Forse, come dicevo, pure troppo. Non quel troppo che ti sembra di conoscerli, proprio quel troppo che non li sopporti più.
Praticamente nella seconda metà del libro abbiamo lo svolgimento della storia, l’azione, Alex che si mostra per la Specialista che è veramente. Abbiamo addirittura una storia d’amore che prende la nostra emotività e la fa lentamente a pezzettini, fino a distruggerci. Insomma abbiamo un bel libro, davvero. Una storia che è in grado di prendere il lettore e di portarlo con sè pagina dopo pagina. Una storia che ti fa chiedere se magari non eri dell’umore sbagliato nella prima parte. Poi ci ripensi e no, sei convinto che la prima parte non sembra nemmeno far parte dello stesso libro.
Detto questo, se non vi ho smontati troppo, ma anche se avete un po’ di coraggio o vi piacciono le descrizioni minuziose, buttatevi, in fondo non posso dire che non ne valga la pena.