Wow, non ci credo che siamo già al centesimo Teaser Tuesday!
Oggi vi lascio un pezzetto di un libro che ho letteralmente divorato e ammetto di non vedere l’ora di buttarmi nel terzo libro della trilogia. Voi li avete letti? Io conto di passare a leggere anche tutti gli altri libri della Clare perché mi sono presa malissimo.
Lo sguardo che Jem rivolse a Will era stanco e affettuoso, uno sguardo familiare, e Tessa si rese conto che, sebbene nell’immaginarli come fratelli avesse sempre pensato a Will come al maggiore, a quello che si prendeva cura di entrambi, e a Jem come al minore, la realtà era molto più complicata.
—Non lo so. Ma mi viene da pensare che Mortmain stia conducendo da un pezzo il suo gioco — rispose Jem. — In qualche modo sapeva esattamente dove ci avrebbero condotto le nostre ricerche, e ha preparato questo… incontro, in modo da terrorizzarci. Vuole ricordarci chi è ad avere il coltello dalla parte del manico.
Tessa rabbrividì. — Non so cosa voglia da me, Jem. Quando mi ha rivelato che è stato lui a crearmi, era come se dicesse che poteva distruggermi altrettanto facilmente.
Il braccio caldo del ragazzo toccò quello di Tessa. — Tu non puoi essere distrutta. E Mortmain ti sottovaluta. Ti ho visto usare quel ramo contro l’automa…
— Non è bastato. Se non fosse stato per il mio angelo… — Tessa sfiorò il ciondolo che portava al collo. — L’automa l’ha toccato ed è indietreggiato. Un altro mistero che non capisco. Mi ha già protetto, e oggi l’ha fatto di nuovo, mentre in altre situazioni rimane inerte. È un mistero, come il mio talento.
— Che fortunatamente non hai dovuto usare per trasformarti in Starkweather. Sembrava tutto contento di darci la documentazione su Shade.
— Grazie al cielo! Non morivo certo dalla voglia di trasformarmi in lui. Sembra un uomo talmente sgradevole, amaro. Ma se si rivelerà necessario… — Tessa prese qualcosa dalla tasca e lo tenne sollevato, qualcosa che scintillava alla luce fioca della carrozza. — Un bottone — disse in tono compiaciuto. — Gli è caduto dal polsino della giacca questa mattina, e l’ho raccolto.
Jem sorrise. — Ben fatto! Sapevo che non ci saremmo pentiti di averti portato con noi… — Le sue parole furono interrotte da un accesso di tosse.
La ragazza lo guardò allarmata, e perfino Will fu strappato dal suo muto sconforto e si girò verso l’amico.
Jem tossì di nuovo, con la mano premuta contro la bocca, ma quando la allontanò non c’erano tracce di sangue.
Tessa vide le spalle di Will rilassarsi.
Capitolo 6 – IL PRINCIPE di Cassandra Clare