Buongiorno! Io sono ovviamente ancora alle prese con It di Stephen King che piano piano mi sta prendendo. Oggi mentre leggevo camminando verso casa mi è sbucato un cane da una siepe e pensavo di restarci secca per lo spavento…Per chi l’ha letto ero alla parte in cui Eddie racconta del lebbroso. Ho detto tutto.
Coooomunque. Il Teaser su It ve l’ho lasciato l’ultima volta, quindi oggi vi lascio l’incipit del romanzo che inizierò domani mattina da intervallare al Libro: Come rette parallele di Alessia D’Ambrosio edito da Les Flâneurs Edizioni.

teaser tuesday

L’aereo è decollato un’ora fa. Saper di avere il cielo sia sopra che sotto di me mi fa un effetto stranissimo. Mi rilassa vedere la terra così piccola sotto i miei piedi, immaginare le case e le persone indaffarate nelle loro vite, pensarli distanti che continuano a svolgere le loro attività quotidiane a un ritmo incessante, mentre io sono qui, intrappolata nel cielo, abbracciata dalle nuvole.
Atterro all’aeroporto di Heathrow verso le quattordici e, tre ore dopo, sono già a Wimbledon, la fermata della metropolitana più vicina alla stanza che ho preso in affitto, all’interno di un appartamento. Continuo a guardare il pezzo di carta che tengo stretto in mano – cercando di non perdermi – sul quale Edo si è premurato di trascrivere per filo e per segno come raggiungerlo. Già solo prendere la metro è stata un’impresa. La rete metropolitana di Londra è mastodontica, puoi arrivare ovunque, ma tutti quei colori, quelle linee che si intrecciano, la rendono talmente complicata da farti venire il mal di testa.
Arrivata nel piccolo quartiere in cui abiterò per almeno un anno, mi incanto alla vista della serie di palazzine basse, attaccate le une alle altre, tutte colorate, proprio come quelle dei film, con i loro tetti bassi e la piccola scalinata che conduce alla porta principale. Il cielo è uggioso, tenebroso e affascinante, ma, si sa, Londra non ti saluta se non mette il broncio. Seguo alla lettera le istruzioni di mio fratello e trovo il numero civico che sto cercando. La chiusura del cancelletto, rotta, mi permette di raggiungere l’ingresso senza difficoltà. Sto per suonare il campanello quando una vocetta squillante inizia a urlare dalla finestra.
«Sciao Italiana! Sole, mare, spagheti. Belaaaa!».
La mia esuberante coinquilina sembra un po’ sopra le righe.
Cominciamo bene!
Capelli corti, rosa; bassina, formosa, sembra una graziosa bambola di porcellana con quella pelle bianchissima liscia e quegli amorevoli occhioni verdi. Si catapulta di sotto per aprimi la porta e mi avvolge in un caloroso abbraccio, come se fossi la sorella che non vede da mesi.

Capitolo 1 – Come rette parallele di Alessia D’Ambrosio

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come rette parallele cover
Quando la vita che stai vivendo non ti offre più nulla, hai un’unica possibilità: cambiare.
Isabella sogna un lavoro migliore, un riscatto in campo sentimentale, una vita sociale più dinamica. È con questi propositi che vola alla volta di Londra, città che le è sempre rimasta nel cuore. Durante la prima uscita con i suoi nuovi amici, Isabella si imbatte in Christopher, giovane avvocato in cerca di indipendenza. Complice un drink di troppo, i due ragazzi vivranno una notte di passione che li segnerà profondamente.
Sebbene Isabella e Christopher decidano di dimenticare quell’episodio e continuare i propri percorsi su binari differenti, il destino si metterà in mezzo per farli incontrare di nuovo. Ma quanto vale una passione? E se in gioco ci fosse il vero amore? Christopher sarebbe disposto a rinunciare alla stabilità tanto agognata per una sconosciuta? E Isabella si precluderebbe davvero la possibilità di vivere una vera favola, con tanto di principe azzurro, per una storia che forse non ha futuro?
Due rette parallele non possono incrociarsi, ma è davvero così semplice smettere di provarci?

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