Buongiorno!
Il mio blocco di lettura è ancora presente, ma qualche pagina qui e là sto provando a leggerla, quindi oggi vi posto l’incipit di un libro che ho scoperto grazie al Blogtour a cui partecipiamo (presto scoprirete la nostra tappa) e che sembra davvero carino.

teaser tuesday

A VOLTE I PRIMI BACI risvegliano le principesse addormentate, annullano incantesimi e introducono il lieto fine. Il mio spezzò Bale.
A sei anni Bale aveva dato fuoco a una casa. Era un paziente del Whittaker Psychiatric Institute proprio come me, ed era anche il mio solo amico. Ma c’era – lui era – anche qualcosa… di più.
Gli diedi appuntamento in un posto dove potevamo stare soli, l’unico da cui non avremmo visto i cancelli di ferro che ci tenevano prigionieri. Ma i nostri baci avrebbero avuto un limite di tempo, quello necessario ai Camici Bianchi per accorgersi della nostra scomparsa.
Bale si presentò all’incontro nell’angolo più buio del corridoio, esattamente come sapevo che avrebbe fatto. Lui sarebbe venuto con me ovunque.
All’inizio fummo un po’ goffi. Io avevo gli occhi aperti, lui non si era chinato abbastanza su di me. E poi non ci fu più niente di goffo. Le sue labbra erano calde e quel calore mi travolse. Sentii il cuore pulsarmi nelle orecchie. Mi sporsi verso di lui e avvertii il suo corpo contro il mio. Quando finalmente ci separammo, tornai a poggiare il peso sui talloni alzando gli occhi sul suo viso. Mi accorsi di sorridere. E io sorridevo davvero di rado.
«Mi dispiace, Snow» mi disse guardandomi.
Non capii. Stava scherzando?
«È stato perfetto» dichiarai. Non ero un tipo sentimentale, ma non intendevo permettergli di prendere quella cosa alla leggera. Per niente.
Gli diedi una spintarella affettuosa.
«Ora ho capito che cosa sei» continuò, poi mi afferrò la mano e la strinse con un po’ troppa forza.
«Bale…» Qualcosa mi schioccò nel palmo e un dolore acuto corse su per il polso e il braccio. Lanciai un grido, ma lui continuava a fissarmi, la presa e lo sguardo improvvisamente freddi e inflessibili.
Per niente da principe.
Ci vollero tre infermieri per costringerlo a lasciarmi andare il polso, che in seguito seppi essersi rotto in due punti.
Mentre lo portavano via, attraverso le finestre a doppi vetri del corridoio notai che stava nevicando. Era maggio, troppo tardi per la neve. Ma lì eravamo nella parte settentrionale dello Stato di New York ed erano successe cose ben più strane. La neve aderiva ai vetri e si scioglieva. Toccai la finestra fredda. Se le cose fossero andate in maniera diversa, la neve sarebbe stata lo sfondo perfetto a un momento perfetto. E invece lo aveva reso decisamente pessimo.
E poi Bale fu imbottito di farmaci. Toccò anche a me, dopo che mi impedirono di vederlo. Al Whittaker era il protocollo standard per chi non si liberava mai dei suoi amici immaginari, per chi dava la caccia ai sogni e per chi viaggiava nel tempo, per chi praticava l’autolesionismo e per chi non mangiava o non dormiva. E nel mio caso, per chi a cinque anni aveva cercato di attraversare uno specchio. Porto ancora in faccia, sul collo e sulle braccia le cicatrici provocate dalle schegge di vetro, anche se adesso sono sbiadite e sembrano sottili linee bianche. Immagino che anche Becky, la figlia dei vicini che mi ero tirata dietro attraverso lo specchio, le abbia ancora.
Il dottor Harris disse che sotto il letto di Bale avevano trovato delle pillole. Non aveva preso le medicine. Non era riuscito a evitare quello che mi aveva fatto.
Dubitavo fosse proprio la verità, ma non mi importava. Le ossa rotte erano una cosa temporanea. Quello che mi rimase fu quel primo bacio perfetto. E lo shock provocatomi dalle sue parole.
Era successo un anno prima, e da allora Bale non aveva più parlato.

Prologo – LA LADRA DI NEVE di Danielle Paige

la ladra di neve cover

Per sedici, lunghi anni Snow ha vissuto rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Ma di una cosa è sempre stata certa: lei non è mai stata pazza. Ogni notte, incontra nei suoi sogni un uomo bellissimo e misterioso che la incita a fuggire e a scoprire la verità sul suo passato. Finalmente, grazie all’aiuto del suo unico amico Bale, Snow riesce a fuggire dall’ospedale e a rifugiarsi in un bosco poco lontano. Qui il confine tra sogno e realtà diventa presto labile, finché Snow si ritrova in un altro mondo. Un mondo dove ogni cosa è di ghiaccio. È Algid, il Regno di Neve. Tra terribili inganni, fughe rocambolesche e amori impossibili, Snow scopre un segreto antico: è lei l’erede al trono di Algid, figlia di un tiranno disposto a ucciderla pur di preservare il potere. Ma adesso che Snow ha ritrovato se stessa reclama ciò che è suo, e per averlo è pronta a combattere.

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