Buongiorno lettori! Passato bene il Natale? Festeggiato? Spero proprio di sì. Io finora non ho ancora trovato il tempo per leggere, spero di riuscirci nei prossimi giorni. Vorrei infatti approfittare di queste vacanze per smaltire un po’ di cartacei che ho in libreria. Il Teaser di oggi è tratto invece da un ebook che ho iniziato venerdì mentre rientravo dal lavoro: Baciami sotto la neve di New York di Catherine Rider.
Frugo nel borsone per prendere il coupon dell’albergo e controllare di nuovo l’indirizzo, e dopo averlo trovato, vedo non la copertina di Ritorsione, ma…
Dimentica il tuo ex in dieci semplici step!
Il maledetto libro motivazionale! Il Fricchettone Figo deve essersi distratto alla cassa. Vedere il libro subito dopo aver pensato per un attimo di chiedere l’aiuto di Colin mi fa ribollire il sangue, allungo la mano nel borsone e afferro il libro scagliandolo di lato.
È solo nel momento in cui lo getto via che mi rendo conto di non essere sola sulla panchina. Seduto accanto a me c’è qualcuno dall’aspetto stranamente familiare: un ragazzo più o meno della mia età, abbastanza alto, con i capelli scuri tagliati corti e indosso un giubbotto marrone su una camicia a quadri gialla e crema… non proprio un abbinamento disastroso, ma quei vestiti insieme non stanno bene. È tutto curvo, in grembo ha una dozzina di rose rosse e uno zaino rosso fra i piedi, ed è così distratto da non notare che il mio regalo accidentale – pagato dal tipo con cui la sua ragazza è letteralmente fuggita via – gli rimbalza sulle scarpe da trekking consumate.
Mi scuso comunque chinandomi per raccogliere il libro. Dovrei gettarlo nel bidone della spazzatura più vicino, ma per qualche motivo me lo stringo al petto.
La reazione del ragazzo arriva a scoppio ritardato, come se la mia voce non stesse viaggiando alla velocità del suono. Si gira e mi guarda con occhi vacui, e all’improvviso capisco a cosa si riferiva mamma. Qualcuno che sta peggio di me mi è seduto proprio accanto. Okay, magari al momento sta peggio di me solo perché è stato scaricato quasi un minuto fa, letteralmente, ma non importa. Io me ne sarei accorta se un libro mi avesse colpito un piede.
O almeno credo.
Lui si volta e torna a fissare il vuoto. Sono davvero brava ad aiutare chi sta peggio di me, eh?
«Mi chiamo Charlotte», gli dico afferrando la sua mano e stringendola. «E tu l’hai scampata bella».
Il poveraccio si limita ad abbassare lo sguardo sulle nostre dita come se quella fosse la sua prima stretta di mano, poi mi fissa con aria confusa. Complimenti, Charlotte; mentre veniva scaricato, prima, di certo non si sarà accorto dell’inglese impicciona lì accanto (in piedi vicino al tizio che stava per filare via – e con – la sua ex proprio davanti ai suoi occhi).
Mi spiego meglio: «Ehm, prima ti ho visto… con la tua ragazza».
Abbassa gli occhi sulle rose.
«Già… dovevo immaginare che il nostro spettacolino avrebbe attirato l’attenzione».
Almeno sta parlando, e quasi scoppio a ridere quando mi rendo conto di non avere la più pallida idea di come proseguire; lui sta peggio di me, ma di sicuro oggi non riuscirò a guarire il suo cuore spezzato, giusto? Tra l’altro è possibile che al momento dal mio non sgorghi più sangue, e probabilmente dipende dal fatto che non ne ho più da versare dopo quello che mi ha fatto Colin.
«Come ti chiami?»
«Anthony», risponde lui rivolto alle rose.
«Ciao, Anthony. Fidati di me: l’hai scampata bella. Lei è… una da cui stare alla larga».
«Non la conosci».
«Ho visto abbastanza da capire che non vale la pena perdere tempo con una ragazza che ti pianterebbe alla vigilia di Natale per il primo bellone che passa, letteralmente».
Anthony si gira appena verso di me con gli occhi spalancati, indice di serietà.Capitolo 1 – Baciami sotto la neve di New York di Catherine Rider