Buon pomeriggio!
Siamo a metà settimana e riesco finalmente a postare la recensione del secondo volume della serie “Shatter Me”. Dico finalmente perché il libro l’ho letto ad agosto mi pare, ma sono riuscita solo ora a scrivere la recensione. Mannaggia ai vari impegni.
Il libro mi è piaciuto molto, ma soprattutto io sono sempre più innamorata della copertina e oggi, grazie ad uno sconto su BookDepository l’ho comprato in cartaceo. Ve lo farò vedere appena arriva 😉

unravel me cover
Titolo: Unravel Me (Shatter Me #2)
Autore: Tahereh Mafi
Editore: Rizzoli
Disponibile in italiano:
Goodreads

Juliette si è rifugiata a Omega Point. È un posto per quelli come lei – gente con poteri speciali – ed è anche il quartier generale dei ribelli che lottano contro la Restaurazione. Ormai è libera da coloro che la tenevano rinchiusa per usarla come arma, e libera di amare Adam. Ma non sarà mai libera dal proprio tocco letale né da Warner, che la desidera più che mai. Juliette deve fare delle scelte importanti, decidere tra il suo cuore e la vita di Adam. E finalmente riesce a scoprire come mai Adam e Warner sono immuni al suo tocco.

 

“Unravel Me” riprende esattamente da dove era finito il libro precedente. Juliet e Adam, insieme al fratellino di lui, sono arrivati a Omega Point dove scoprono che Juliet e Kenji non sono gli unici ad avere abilità particolare. Omega Point è un rifugio per tutti quelli come loro che desiderano essere protetti e imparare ad usare le proprie abilità. È anche un posto in cui le persone posso sperare che esista un futuro migliore e prepararsi alla lotta per ottenerlo.

È stato molto interessante vivere insieme a Juliet a Omega Point, conoscerne la struttura, le potenzialità e le persone al suo interno. Juliet è, come già avevamo visto in “Shatter Me” molto restia a fare amicizia, per paura di ferire le persone che ha davanti. Oltre alla sua timidezza, c’è radicata in lei la convinzione di nuocere alle persone che ha intorno semplicemente esistendo ed è di questa convinzione che Juliet dovrà liberarsi nel corso di questo libro. Vorrebbe essere una persona coraggiosa, pronta a lottare per la propria libertà e quella degli altri, ma per la maggior parte del volume la cosa non le viene troppo bene. La ragazza è terrorizzata e continua a ricadere negli stessi errori rovinando ogni progresso fatto. Il suo è per fortuna però, un percorso di crescita, che dobbiamo principalmente a Kenji e “Unravel Me” ci accompagna in ognuna delle tappe di questo percorso.

Adam è un altro tassello del percorso di Juliet e scopriamo molte cose su di lui. Impariamo a conoscerlo un pochino meglio, anche se la visione di Juliet è spesso distorta. Mi sarebbe piaciuto conoscere Adam attraverso un punto di vista meno personale, in modo da potermi fare un’idea mia della sua persona, invece di vedere sempre tutto filtrato attraverso gli occhi della protagonista.
La relazione tra i due crolla miseramente, ma c’era da aspettarselo. Juliet si era avvicinata a Adam nella disperazione e nel desiderio di poter finalmente toccare qualcuno, ma si scopre ben presto che le cose non sono come sembrano e che la verità non è mai facile da accettare.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa da Warner, che in questo libro si dimostra più vulnerabile e più umano. È stato molto interessante scoprire che Juliet non è l’unica ad avere un percorso di crescita, ma anche gli altri personaggi. Warner è altamente complesso e pieno di sfaccettature, che si vogliono scoprire piano piano, gustandosi la sorpresa.
Kenji è un altro personaggio che mi ha stupita. L’ho adorato, è un personaggio divertente, energico e pieno di vitalità nonostante tutti i problemi che deve affrontare ogni giorno.

Ho trovato il finale un po’ forzato, ma spero che la cosa si chiarisca e migliori con il terzo volume. Alla fine del libro abbiamo il culmine del percorso di crescita che Juliet ha affrontato in questo secondo libro e che sono cerca continuerà nel terzo con una crescita ancora maggiore.
Un libro di mezzo molto piacevole, cosa che non capita di frequente. Spero che il terzo sia all’altezza dei primi due.

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