Buon pomeriggio!
Il Teaser Tuesday di oggi è corto corto, ma volevo darvi giusto un assaggio di questo libro che ho terminato giusto due giorni fa. Lo so che il Teaser Tuesday dovrebbe riguardare le letture in corso, ma al momento non ho niente in lettura, sto scegliendo un libro, quindi ho preso l’ultimo letto. Mi è piaciuto molto e spero di incuriosirvi.

teaser tuesday

Mia madre era preoccupata, ma non era una novità: lo era sempre stata. O forse no, solo da quando papà se n’era andato. Una mattina d’agosto, otto anni prima, l’aveva tradito il muscolo che usava di più, credo per usura. Aveva un mucchio di difetti, l’avarizia no. Quando il suo cuore si è fermato senza preavviso, la mamma si è congelata. Proprio in quell’istante lì. Forse avevano fatto un patto, come quello dei fiori al mercoledì: papà le aveva portato un mazzo di gigli bianchi ogni mercoledì per più di ventisette anni. Anche quando litigavano. Magari non si parlavano per giorni, ma il mercoledì lui andava comunque a prendere i fiori. L’unica differenza era che non glieli dava, li metteva dentro un lavandino di pietra che sta in giardino, a fianco della porta finestra della cucina. Sottolineava il gesto facendo scorrere l’acqua con una lentezza esasperante, nel tentativo di farla sentire in colpa. O di commuoverla. Mia madre si limitava a un algido «grazie», ma era il segnale di un imminente disgelo. Difficilmente la lite durava fino alla settimana successiva: nei casi più gravi – a mia memoria, non più di tre – papà era ricorso all’extrema ratio, il gioielliere. Per questo sorrido quando vedo il bracciale che la mamma indossa sempre e il girocollo di perle che un giorno passerà a me. Non ho mai saputo il perché del mercoledì: per me è sempre stato il giorno dei fiori.

Bonjour et bienvenue – Fai piano quando torni di Silvia Truzzi

cover fai piano quando torni

Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca ma disperatamente incapace di superare sia la scomparsa dell’adorato papà, morto all’improvviso otto anni prima, sia l’abbandono del fidanzato che l’ha lasciata senza troppe spiegazioni. Dopo un grave incidente d’auto si risveglia in ospedale. Qui incontra una signora anziana che da poco è stata operata al femore. Anna, oggi settantaseienne – nata poverissima, «venduta» come sguattera da bambina – ha trascorso la vita in compagnia di un marito gretto e di una figlia meschina, eppure ha conservato una gioia di vivere straordinaria. Merito delle misteriose lettere che, da più di mezzo secolo, scrive e riceve ogni settimana.
I mondi di queste due donne sono lontanissimi: non fossero state costrette a condividere la stessa stanza, non si sarebbero mai rivolte la parola. Dopo i primi tempestosi scontri, però, fuori dall’ospedale il cortocircuito scatenato dalla loro improbabile amicizia cambierà in meglio la vita di entrambe.

Un romanzo pieno di grazia che racconta, con tono ironico e sorprendentemente leggero, il dolore della perdita e la fatica della rinascita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *