Buongiorno lettori!
Il Teaser Tuesday di oggi riguarda un libro che finito di leggere qualche giorno fa. Perfetto per chi vuole una storia d’amore semplice e non troppo impegnativa. Spero di parlarvene presto qui sul blog, ma intanto vi lascio un pezzettino dedicato al mio personaggio preferito.
Tommaso era chino sul libro di fiabe da un’eternità, le spalle gli si erano irrigidite. Aveva provato a muovere il collo e i muscoli della schiena, quindi si era costretto ad alzare lo sguardo e l’aveva vista lì, seduta due tavoli più in là, immersa nella lettura. Doveva essere davvero tanto interessante perché non sollevava mai lo sguardo, e scriveva con la penna su un blocco a fianco. Il mondo intorno a lei sembrava non esistere e il ragazzo riconobbe uno spirito affine.
Quando Tommaso leggeva le fiabe per lui non esisteva più nulla, anche se, da quando lei era entrata nella sua vita, le fiabe non erano più bastate.
Sapeva che i grandi come lui raramente le leggevano, ma rinunciarvi a Tommaso sembrava quasi un peccato, perché le fiabe lo avevano accompagnato durante la sua crescita, regalandogli momenti di rara serenità. Un tempo gliele leggeva la mamma, ma ora non si ricordava quasi più la sua voce ed era una cosa brutta, molto brutta. Si vergognava di se stesso per questo, perché non si dovrebbe mai scordare la voce della propria madre.
Dopo, gliele aveva lette anche Giulio; aveva provato a farlo con serietà, si impegnava tanto ma faceva ridere. Non glielo aveva mai voluto dire, per non arrecargli dispiacere, ma non era bravo. Non ci metteva il cuore. Forse, dopotutto, a Giulio le fiabe non piacevano.
Tommaso credeva che tra le pagine di quelle storie a volte truci, a volte tenere, si nascondessero più di semplici mostri come il lupo di Cappuccetto rosso o la strega per La bella addormentata nel bosco. Si nascondevano perle di saggezza, grandi insegnamenti, di cui lui faceva tesoro.
Si era ripromesso di rileggere quelle stesse storie ai suoi bambini, o ai bambini di qualcun altro. Loro non avrebbero giudicato la sua esse sibilante e sarebbero entrati nel suo mondo fatto di unicorni e arcobaleni, un mondo bello in cui magari c’era il male, ma di sicuro il bene trionfava sempre.Capitolo 4 – La poesia dell’anima di Patrisha Mar