Teaser Tuesday #83

Buongiorno.
Due settimane fa vi ho lasciato il teaser tratto da The Crown di Kiera Cass. Lo sto leggendo in inglese e questo mi permette il lusso di riuscire a leggere due libri contemporaneamente. Il risultato? Non finirò né uno né l’altro nemmeno nel duemilamai, ma sono dettagli.
Il lato positivo è che nonostante i libri siano sempre quelli io oggi ho un passaggio per voi tratto da un libro di cui non vi ho ancora parlato per nulla: La ragazza con la bicicletta rossa di Monica Hesse.

teaser tuesday

Sospiro. Non è pericolosa, è soltanto una donna sola. Le manca suo figlio e vuole condividere con una vecchia compagna di scuola la sua merenda preferita. È contrario alle mie regole e il tono supplichevole con cui me lo chiede mi mette a disagio. Ma fuori fa freddo, il caffè è vero caffè e, nonostante quello che ho appena detto alla signora Janessen dei miei mille impegni, ho un’ora libera prima di tornare a casa per pranzo. Così poso il pacchetto con le salsicce e il burro sul tavolo, mi liscio i capelli e mi sforzo di ricordare come ci si comporta da ospiti beneducati. Un tempo lo sapevo. La madre di Bas mi versava cioccolata calda mentre io e lui studiavamo in cucina, e poi cercava mille scuse per entrare in continuazione a controllare che non ci stessimo baciando.
“Era da tanto che non mangiavo uno stroopwafel” dico alla fine, rispolverando le mie arruginite doti di conversazione. “I miei preferiti sono sempre stati i banketstaaf.”
“Con la pasta di mandorle?”
“Mmm-mmm.”
Il caffè della signora Janessen è bollente e forte, un anestetico consolatorio. Mi scotta anche la gola e per questo continuo a mandarlo giù, senza neanche accorgermi di quanto ne sto bevendo prima di posare la tazzina, mezza vuota, sul piattino. La signora Janessen torna a riempirla fino al bordo.
“Il caffè è buono” le dico.
“Mi serve il tuo aiuto.”
Ah.
Ecco chiarito lo scopo del caffè. Mi fa un regalo. Ma poi mi chiede un favore. Peccato che non abbia capito che non ho bisogno che mi si addolcisca, io faccio le cose in cambio di denaro, non di gentilezze.

Capitolo 1 – LA RAGAZZA CON LA BICICLETTA ROSSA di Monica Hesse

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la ragazza con la bicicletta rossa coverÈ l’inverno del 1943 ad Amsterdam. Mentre i cieli europei sono sempre più offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco, come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età. Hanneke è una “trovatrice”, incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè, tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li consegna porta a porta, e lo fa per soldi, solo per quello: non c’è tempo per essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perché Hanneke, in questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo bacio, e ha perso i propri sogni. O almeno così crede. Finché un giorno una delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla, e questa volta non si tratta di candele o zucchero. Si tratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam, una ragazzina ebrea che l’anziana signora nascondeva in casa sua… Hanneke, contro ogni buon senso, decide di cercarla. E di ritrovare, con Mirjam, quella parte di sé che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in grado di sperare, di sognare, e di vivere. Un romanzo di lancinante bellezza, che ricorda classici del genere come Storia di una ladra di libri e Il bambino con il pigiama a righe, e racconta la città di Anna Frank e la forza di chi, come Hanneke, ha cercato di sconfiggere l’orrore con il più piccolo, e grande, dei gesti.

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Recensione: Second Star by Alyssa B. Sheinmel

second star cover
Titolo: Second Star
Autore: Alyssa B. Sheinmel
Editore: Farrar, Straus and Giroux (BYR)
Disponibile in italiano: No
Goodreads

A twisty story about love, loss, and lies, this contemporary oceanside adventure is tinged with a touch of dark magic as it follows seventeen-year-old Wendy Darling on a search for her missing surfer brothers. Wendy’s journey leads her to a mysterious hidden cove inhabited by a tribe of young renegade surfers, most of them runaways like her brothers. Wendy is instantly drawn to the cove’s charismatic leader, Pete, but her search also points her toward Pete’s nemesis, the drug-dealing Jas. Enigmatic, dangerous, and handsome, Jas pulls Wendy in even as she’s falling hard for Pete. A radical reinvention of a classic, Second Star is an irresistible summer romance about two young men who have yet to grow up–and the troubled beauty trapped between them.

Giuro che quando ho iniziato il libro e circa fino a tre quarti il giudizio era più alto. Ho iniziato il libro senza neanche leggere la trama solo perché era nel mio Kindle da un po’ e non mi sono preoccupata di cosa parlasse finché non ho iniziato a notare dei parallelismi con la storia di Peter Pan. Al che ho deciso di leggere sta benedetta trama e ho capito che la cosa era voluta. Tendenzialmente la storia di Peter Pan mi piace, anche in alcuni retelling che ho visto in serie tv, quindi sono andata avanti abbastanza tranquilla.

Purtroppo ad un certo punto la cosa è andata totalmente alla deriva e cercherò di spiegarmi meglio senza fare spoiler però, così se qualcuno di voi vorrà provare a leggere il libro potrà godersi tutti i “colpi di scena”.

La protagonista della storia è Wendy, una ragazza che ha appena finito il liceo e nell’ultimo anno ha vissuto esperienze terribili. I suoi fratelli, Michael e John sono scomparsi e creduti morti da tutti. Pare che fossero usciti a surfare come facevano ogni giorno e dopo essere spariti per giorni siano stati dichiarati morti. Wendy però non può e non vuole crederci e decide di iniziare a cercarli iniziando questo viaggio di cui non parla a nessuno. Non so bene come definire Wendy. Essere nella sua testa a volte era terribile, forse per i pensieri totalmente fuori luogo o certe osservazioni che semplicemente ti facevano venire voglia di sbattere la testa contro il muro. Tutto sommato però è una ragazza giovane che parte alla ricerca dei fratelli senza avere un piano quindi ci sta che sia un po’ persa. Ci sono state due cose che però me l’hanno resa particolarmente antipatica. La prima è stata l’essere soggetta a Instalove non solo con uno, ma due altri personaggi. Ora, io capisco le prime cotte e tutto, ma qui si rasenta il ridicolo se non peggio. Non voglio dire troppo, ma in generale reggo poco l’instalove, figuriamoci due. L’altra cosa riguarda il continuo cambio di “focus” nella sua vita. Prima cerca i fratelli, poi si concentra sui vari ragazzi, poi di nuovo sui fratelli, poi sul surf. Uhm, giusto un pelo di confusione?!

Wendy conosce quasi subito Pete, Belle e i loro amici (le vediamo ste similitudini vero?). Su Belle ho poco da dire perché è veramente insopportabile. Gelosa, vendicativa e in generale antipatica. Interpreta perfettamente il ruolo di Tinkerbell (Trilly per chi conosce la storia in italiano), ma avrei voluto strozzarla per tutta la durata del romanzo. L’equivalente dei Bimbi Sperduti, di cui non ricordo nemmeno un nome giusto per capire quanto mi siano rimasti impressi, sono abbastanza carini e trattano bene Wendy, ma sostanzialmente sono poco utili. Aiutano a capire il contesto in cui si ritrova la ragazza, tra questa strana droga (Fairy Dust) e una specie di lotta tra loro e chi la droga la spaccia. Pete non è quello che mi aspettavo e all’inizio mi piaceva parecchio, ma alla fine mi è sembrato avesse la sindrome da principe azzurro e sono personaggi che è difficile costruire bene. Non so bene cosa pensare di lui. Ha preso decisioni discutibili e ha un senso morale tutto suo, ma non è un brutto personaggio.

Jas è lo spacciatore di cui scrivevo prima e ovviamente ha le sue motivazioni per spacciare e per fare quello che fa, ma devo ammettere che a parte l’instalove che colpisce anche lui, è uno dei personaggi che mi è piaciuto di più. Costruito bene, con una sua storia e un obiettivo per la sua vita. Mi è piaciuto anche come interagisce con Wendy ed escludendo il finale è un personaggio di cui sono soddisfatta.

Non ho molto da dire sugli altri personaggi. Dei fratelli sappiamo solo quello che ci dice Wendy e i genitori dei tre sono assolutamente ignorabili perché sono inutili. La figlia scompare per giorni e loro la “risolvono” in maniera del tutto discutibile, ma alla fine sono personaggi talmente secondari che non ha troppo senso soffermarsi su quanto siano credibili. Idem per l’amica di Wendy o per il suo ragazzo. Totalmente superflui.

Attenzione, seguono spoiler perché devo spiegarvi qualcosa del finale perché comprendiate cosa mi ha sconvolta.

Sostanzialmente Wendy dopo essere stata ferita cadendo da una barca si risveglia in ospedale in cui trova i suoi genitori e il medico che le spiegano che tutto ciò che ha vissuto è stato frutto di un trip mentale dovuto a droga e convinzione che i fratelli siano vivi. Quindi Wendy inizia a comportarsi come se tutto fosse stato effettivamente un’allucinazione e alla fine parte per il college. Prima di partire le arriva però una busta anonima in cui trova una foto di Jas e Pete. E nulla. Finisce così. WTF?
Prima dici che è un’allucinazione e poi invece arriva la busta e nulla? Finisce il libro e non c’è un seguito. Non esiste una cosa del genere. È peggio di quando ho visto il finale di Inception al cinema. Non ho davvero parole e il finale è il motivo per cui il libro è stato bocciato. Prima di arrivare al finale gli avrei dato 3 stelle, forse anche di più, ma così zero.

Speriamo di leggere a breve libri migliori, soprattutto per Beautiful, della stessa autrice, l’ho adorato.

rating 2
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Weekly Recap #61

Buongiorno!
In questi giorni sono sempre più esausta, è pazzesco. Speriamo passi in fretta perché le puntate sono sempre tante e non si può iniziare a saltarle.
Niente This is us questa settimana e le altre puntate erano un po’ sottotono, ma sono cerca che si riprenderanno.
Buona lettura!

grey’s anatomy

Grey’s Anatomy 13×03
Puntata tranquilla, niente di eclatante. Mi è sembrata un po’ una puntata filler, ma tutto sommato mi è piaciuta. Ammetto che mi ha fatta sentire vecchia, come penso a molti di noi spettatori, vedere Tuck così cresciuto. Mamma mia ve lo ricordate quando è nato o quando gli è caduta addosso la libreria? Adesso è un adolescente piuttosto arrabbiato che ha fatto a pugni con un compagno di scuola. Mi è piaciuto vedere Ben e la Bailey arrivare al punto di dire siamo i suoi genitori entrambi, non solo la donna e quindi entrambi possono parlargli e fargli capire che ha sbagliato. Ed è così che Ben si aggiudica la ramanzina e un ruolo da genitore. Diamo il bentornato ad una meravigliosa Arizona che si trova in mezzo a due fuochi: da una parte Alex, l’uomo che ha aiutato a diventare quello che è oggi, il suo pupillo, dall’altra De Luca, il suo coinquilino, che fa quasi troppo la vittima. Sì, quello che ti è successo è terribile e sì, se non fosse Alex gli augurerei di marcire in prigione, ma da qui a piagnucolare che tutti lo odiano mi sembra esagerato. Boh, magari sono fatta male io. Piccolo colpo al cuore per Meredith e Nathan, che parlano di Miracle Dreams, quei sogni così reali che quasi ti aspetti che siano veri ed è proprio con quel discorso che ho capito che se anche non sono anime gemelle, come lo erano Meredith e Derek, forse sono comunque destinati a stare insieme e ad aiutarsi perché entrambi hanno amato altri talmente tanto che rimpiazzarli è impossibile, ma magari stare insieme a qualcuno che ti capisce rende l’assenza meno dolorosa.
Ignoro Maggie perché mi urta e faccio un applauso ad Amelia per la sfuriata ai pazienti di questa settimana. Amy ha sempre capito meglio di tutti cosa si provi a sentirsi diversi, allontanati dalla propria famiglia e disprezzati, ma nonostante questo voler avere comunque una famiglia su cui contare e fare di tutto per rimanerci dentro. Amelia rimarrà sempre il mio personaggio preferito insieme ad Arizona.
Piccola menzione per April che si annoia a stare a casa a fissare la bambina e si emoziona a dover entrare in Pronto Soccorso facendo fare da baby sitter a qualsiasi persona dell’ospedale. Mitica!

 

how to get away with murder

How To Get Away With Murder 3×03
Il caso della settimana non mi ha entusiasmata e devo dire che da Michaela mi aspettavo di più. Non voglio rivelare nulla perché sarebbe spoiler e voglio che ve la godiate, ma la Pratt in aula non è stata grandiosa, anzi. Si è decisamente ripresa in seguito al casinò, ma anche qui non è andata troppo bene. Alla Pratt alcune notizie riguardanti il suo ex fanno ancora un brutto effetto e come possiamo biasimarla. Nel frattempo, mentre Michaela sperpera soldi, Oliver tenta di rimorchiare, lasciando povero cucciolo Connor a giocare alle slot machines insieme ai vecchietti. Mai vista scena più triste. Non parliamo di quando la conquista di Oliver ci prova con Connor e lui difende Ollie, per poi prendersi la colpa di aver tirato una scena di gelosia perché Oliver non stesse male. Mamma mia, quasi quasi piangevo.
Ricordiamo anche lo sguardo che Ollie ha riservato ad un Nate mezzo nudo che non ispirava certo pensieri casti, anzi.
Salto Wes perché è inutile e arrivo a Laurel che si trova a casa da papà e le cose non vanno troppo bene. La ragazza rivela un po’ del suo passato. Scopriamo che è stata rapita da adolescente e il padre si è rifiutato di pagare il riscatto (simpatico proprio) e che non va per nulla d’accordo con la morosa del padre. Capiamo anche che i due Castillo hanno un rapporto particolare e alla fine la ragazza si fa dire dov’è Frank e in cambio firma un documento per il padre che sono certa porterà molto scompiglio.
Arrivati alla fatidica notte sappiamo che anche Bonnie è viva, ma quindi chi caspita è morto? Se nella prossima puntata vedo Nate vivo inizio veramente a credere che abbiano fatto fuori inutilità-Wes. Scopriamo anche che c’è un’altra persona nella casa di Annalise ed è viva, ma messa male. Frank è morto e Laurel è entrata per cercare di salvarlo? Chissà.

 

blindspot

Blindspot 2×04
Finalmente si torna ai tatuaggi. Lo so, lo so, la scorsa stagione mi lamentavo che non ci fossero grandi avanzamenti della trama e ora che ci sono mi lamento. Sono pessima. Devo dire che mi è piaciuto tornare ad una missione basata solo sui tatuaggi, senza contare Sandstorm o altri, solo Jane, la squadra e Patterson che fa la magnifica come al solito. Dovrebbero darle più spazio lo dico da sempre. Geniale l’idea di dare un vantaggio ai rapinatori attraverso dei videogiochi. È una simulazione perfetta, efficace per trovare ogni nascondiglio e provare ogni cosa prima del colpo reale. Idea grandiosa e stupenda tutta la squadra mentre si reca al museo. Mamma mia. L’unica che mi dispiace sia sempre vestita come una suora è Jane. Ho capito che devono coprire i tatuaggi, ma è davvero un peccato. Naz, Tasha e Patterson erano stupende. In generale storia carina e almeno si stacca un po’ dalla solita Jane che fa la doppiogiochista. Vedremo come si andrà avanti.

 

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Teaser Tuesday #82

Buon martedì a tutti!
Oggi il Teaser Tuesday è tratto da un libro che vi avevo già proposto in precedenza e che sto rileggendo in attesa dell’uscita del secondo volume della serie. Sto parlando di Glitch di Mirya e della sua serie, Wired.

Lo avete letto? Siete pronte per Beta, il secondo volume?

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La Preside fa un gesto con la mano e Leanne vede i Gold sdoppiarsi: dai loro corpi esce una loro immagine speculare, talmente luminosa da sembrare disegnata dalla luce stessa, che si spegne solo negli occhi, cavità nere senza iride né sclera. Non sono vestiti ma la loro nudità non ha nulla di erotico, quanto piuttosto di inquietante, e comunque le forme si confondono nella luce azzurra di cui pare fatta la loro pelle o qualunque cosa abbiano al posto della pelle. I Gold e i loro Alter si salutano, certi addirittura si abbracciano in modo cameratesco, scambiando alcune battute. Poi gli Alter iniziano a uscire anche dai Beta: alcuni di loro si comportano come i Gold, segno che sono riusciti a eludere il divieto di entrare a Gaia prima dell’inizio degli studi ad Upgrade, gli altri Beta invece si avvicinano ai loro Alter, si presentano, ridono nervosi ma allegri, ritrovano visivamente ciò che hanno sentito per anni intimamente.
È la prima volta che Leanne vede gli Alter e prima di essere impaurita è curiosa: affamata di conoscenza e abituata a essere un’alunna modello, alza la mano per fare delle domande, ed è in quel momento che un’altra mano, identica ma luminosa, si stacca dalla sua. La sua Alter esce del tutto da lei, prima la testa e poi il busto e per ultime le gambe, e si allontana di qualche metro. Leanne trattiene il respiro mentre guarda per la prima volta quella presenza che sente da tanto dentro di sé, così simile eppure così diversa. La messa in mostra di quel corpo che non è il suo ma è comunque il suo la imbarazza e la fa sentire vulnerabile. La sua Alter la guarda a sua volta, con quei laghi oscuri che sembrano volerla divorare, per istanti che le sembrano ore, poi alza il viso al soffitto e urla, urla, urla, le vola incontro, le vola dentro, sempre continuando a urlare, e l’ultima cosa che Leanne vede prima di svenire sono due buchi neri colmi d’odio che la fagocitano come lei ha sempre fagocitato loro.

Capitolo 3 Della Preside Martia (Gaia) – GLITCH di Mirya

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A partire dalla generazione 3.0, gli esseri umani si sono abituati a essere quasi sempre connessi al web, tramite il portale installato nella nuca. Ma alcuni di loro sono davvero sempre connessi, e possono accedere a un’altra realtà virtuale, in cui si trova la loro altra anima.
Considerati pericolosi dal resto dell’umanità, i Wired vivono nascosti e sono educati in scuole nascoste, dove imparano a gestire i loro poteri e i loro Alter.
Leanne non sapeva di essere una Wired impura, finché non ha percepito la sua Alter.
Caleb ha sempre saputo di essere un Wired puro, nato e cresciuto per onorare il DNA della sua famiglia.
Il loro odio dura da più di quattro anni.
Il loro amore è appena iniziato.
E tutto il Mondo Connesso scommette contro di loro.

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