Teaser Tuesday #75

Buongiorno! Sono rientrata dalle ferie e purtroppo sono riuscita a leggere meno di quanto sperassi. La buona notizia è che almeno ho finito il libro dell’ultimo teaser e oggi ne ho uno nuovo per voi. Si tratta del libro che sto leggendo per questo mese della Book Jar Challenge e quindi un libro la cui lingua originale non è né l’italiano né l’ingelese. Nel mio caso ho scelto un libro originariamente scritto in spagnolo: Il gioco segreto del tempo di Paloma Sánchez-Garnica. Lo conoscete? Per il momento mi sta piacendo 🙂

teaser tuesday

Presi un taxi per farmi portare all’indirizzo che mi aveva indicato: il centro medico Dos de Mayo. Chiesi di lui in portineria. Aspettai una decina di minuti, finché arrivò un uomo che si avvicinò alla custode; lei fece un cenno verso di me e lui mi venne incontro. Mi raggiunse sorridendo, con la mano tesa.
«È lei che mi ha telefonato?»
«Sì. Sono Ernesto Santamaría.»
Mi sorpresero la forza con cui mi strinse la mano e il suo aspetto: era alto, attraente e vestito con gusto; indossava una giacca sportiva, camicia bianca, jeans firmati e scarpe impeccabili. Doveva avere all’incirca la mia età, ma i suoi capelli, a differenza dei miei, erano folti e non ce n’era nemmeno uno bianco.
«Prendiamo un caffè?»
Uscimmo in strada parlando del più e del meno. Entrammo in una grande caffetteria arredata con eleganza e mi indicò un tavolino in fondo, vicino a una vetrata.
«Mi ha detto che è uno scrittore.»
«Sì, be’, più che esserlo ci provo.»
«E ha pubblicato qualcosa?»
Era la domanda maledetta. Non riuscii a evitare di sentirmi abbattuto. A capo chino, balbettando con un certo imbarazzo misto a frustrazione, gli parlai del mio unico romanzo pubblicato; il suo viso corrucciato, a dimostrazione del fatto che non ne avesse mai sentito parlare, sottolineò quanto la mia opera fosse insignificante.
«Che informazioni cerca esattamente? Se non gliele ha sapute dare Carmen, è difficile che possa farlo io. È lei la fonte della mia conoscenza.»
Dopo essermi ripreso dall’imbarazzo, tirai fuori la foto di Andrés e Mercedes.
Lui la prese e la osservò. «È la fontana dei Pesci. Si trova in plaza del Pradillo, vicino al municipio.»
«Lo so, ci sono passato, ma più che la fontana mi interessano le due persone.»
«Sono suoi familiari?»
Risposi di no con la testa. Era troppo irruente, precipitoso, e il suo atteggiamento mi sopraffaceva ancor prima che riuscissi ad aprire bocca.
«L’unica cosa che so sono i loro nomi: Andrés Abad Rodríguez e Mercedes Manrique Sánchez. Vivevano in calle de la Iglesia e dovevano essere sposati, perché sembra evidente che lei fosse incinta.» Feci segno con il dito sulla fotografia. «So anche che Andrés aveva un fratello di nome Clemente e che la foto venne scattata il 19 luglio del ’36.»
Mentre parlavo, lui guardava l’immagine mostrando interesse.
«Mi piacerebbe sapere cosa è successo a questa coppia durante la guerra e cosa ne è stato di loro dopo, sempre che siano sopravvissuti.»
«Dove ha trovato la fotografia?»
«Ha molta importanza?»
Per la prima volta da quando ci eravamo incontrati, si sentì a disagio. Abbozzò un sorriso e mi restituì la foto come se si stesse scusando. «No, no, ovviamente no. Ma non so come potrei aiutarla. Qui sono in molti a chiamarsi Abad Rodríguez di cognome…»
«Me l’ha detto anche l’archivista, ma mi ha anche raccontato che lei è figlio e nipote dei medici che esercitavano qui, quando questo era solo un paesino.»

La prima pista – IL GIOCO SEGRETO DEL TEMPO di Paloma Sánchez-Garnica

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il gioco segreto del tempoErnesto Santamaria, scrittore di belle speranze ma scarsa fortuna, è alla perenne ricerca della storia che potrebbe fare di lui un autore di successo. Un giorno, girovagando per il mercato delle pulci di Madrid, trova in una vecchia scatola di latta una foto in bianco e nero, accompagnata da un fascio di lettere. Nell’immagine, un ragazzo e una ragazza accennano un sorriso; sul retro, sono scritti a matita i loro nomi – Mercedes e Andrés – e una data: 19 luglio 1936. Incuriosito, Ernesto inizia a indagare sulle sorti di quella coppia, il cui amore e la cui vita semplice traspaiono timidamente dalle lettere. Nel suo viaggio a ritroso nel tempo, scoprirà che quello scatto immortala uno degli ultimi momenti trascorsi insieme dai due giovani, da poco sposati, prima che lo scoppio della Guerra civile li separasse. Di frammento in frammento, lo scrittore ricomporrà l’odissea di Mercedes e Andrés e di chi incrociò il loro cammino nel turbine di quel conflitto: come Teresa, capace di un’amicizia superiore a qualsiasi differenza di classe e di un amore più forte di ogni ideologia; o la piccola Lela, in grado di leggere il futuro delle persone nei loro occhi. In quell’intreccio di passioni e destini, sofferenze e atti di eroismo caduti nell’oblio, Ernesto troverà l’ispirazione tanto a lungo cercata. E, nelle sue parole, ritroverà voce un’intera generazione, che ha dovuto rinunciare alla giovinezza ma ha lottato con coraggio per i propri sogni.

kiafirma

Aspettando Alice Allevi – Lettura di gruppo

Buongiorno!
Qualche giorno fa vi avevo detto, parlando della serie dell’Allieva di Alessia Gazzola, che ci sarebbe stata una novità, un’iniziativa di cui vi avrei parlato. Ed è giunto il momento di svelarvi la nostra idea.

Qualche settimana fa, insieme a Leryn di Libera tra i libri abbiamo iniziato a pensare di fare qualcosa per passare insieme l’ultimo mese di attesa che ci separa dall’uscita del quinto volume della serie di Alice Allevi – il 26 settembre – e della serie tv – il 4 ottobre (le date prendetele un po’ con le pinze perché inizio a non capirci più nulla, pare che forse la serie inizi una settimana prima, per esempio).

Abbiamo quindi reclutato Cristina di Chronicles of a Bookaholic e Cee di Legger-mente e insieme abbiamo messo in piedi l’iniziativa che vi presentiamo oggi: Aspettando Alice Allevi.
Abbiamo pensato a una lettura di gruppo, qualcosa che ci unisca anche ai nostri lettori e che racchiuda qualche curiosità legata a questi libri.

Vorremmo quindi leggere insieme a voi il primo volume della serie: L’Allieva di Alessia Gazzola, alcuni capitoli a settimana. Ogni settimana, di lunedì, pubblicheremo su uno dei nostri blog un post che racchiuderà un approfondimento e anche una parte di interazione con i lettori. Prima di passare a spiegarvi tutto nel dettaglio, vi mostro il banner dell’iniziativa, una meraviglia creata da Lorena di Petrichor. A questo proposito vorrei ringraziarla di cuore a nome di tutte per la disponibilità e l’entusiasmo con cui si è prestata a farci da grafica.

aspettando alice allevi banner

Ok, è una meraviglia, siete d’accordo??
Ma veniamo al sodo.

Iniziamo dalla parte della lettura di gruppo.
Si inizia a leggere tutti insieme il 2 settembre, un venerdì, e si continua fino al 29 settembre, un giovedì. Ogni settimana ci saranno un numero prestabilito di capitoli (un po’ più sotto trovate la divisione definitiva) da leggere dal venerdì al giovedì seguente. Dopodichè avete tempo fino al sabato sera per mandarci qualcosa che vi richiederemo di settimana in settimana via mail. Non sarà comunque nulla di laborioso, vi chiederemo una citazione, o un parere o cose così. 🙂

Questa la divisione dei capitoli.

  • SETTIMANA 1, dal 02/09 all’08/09: Da Il sopralluogo a Primo appuntamento (compreso)
  • SETTIMANA 2, dal 09/09 al 15/09: Da Casa Andreis a Un’audace visita presso l’ufficio dell’ispettore Calligaris (compreso)
  • SETTIMANA 3, dal 16/09 al 22/09: Da Il paradosso a Mai fidarsi (compreso)
  • SETTIMANA 4, dal 23/09 al 29/09: Da Occhi su Doriana alla fine

Sono una sessantina di pagine a settimana quindi nulla di eccessivamente impegnativo 🙂

Per quanto riguarda la parte degli approfondimenti, invece, vi lascio il calendario scritto così in attesa della seconda opera di Lorena.

  • 12/09 – Chronicles of a bookaholic – ‘La medicina legale’
  • 19/09 – Legger-mente – ‘Il giallo’
  • 26/09 – Ikigai – ‘Personaggi vs attori’
  • 04/10 – Libera tra i libri – ‘Personaggi femminili indimenticabili della narrativa contemporanea’

Piccoli approfondimenti, quindi, collegati in qualche modo ai libri di questa serie e alla serie tv che andrà in onda sulla Rai a partire dal 4 ottobre (sinceramente non ho ancora capito con precisione da quali libri sarà tratta la stagione…).

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Come partecipare?
La partecipazione è mooolto semplice.
Vi chiediamo due cose

    1. Seguire su Facebook le pagine di tutti 4 i nostri blog così da poter interagire di più e più facilmente (se non avete Facebook non siete esclusi, sia chiaro, magari comunicatecelo)
    2. Commentare uno dei post introduttivi che trovate su tutti 4 i blog partecipanti indicando il vostro nome e un indirizzo mail (indirizzo che ci servirà per mandarvi settimanalmente le richieste)
    3. Non è ovviamente obbligatorio, ma se avete un blog ci farebbe piacere che metteste nella vostra barra laterale il banner dell’iniziativa. Qui il codice:
      <a href=”http://ikigai.altervista.org/aspettando-alice-allevi-lettura-gruppo”><img src=”http://ikigai.altervista.org/wp-content/uploads/2016/08/aspettando-alice-allevi-banner.jpg&#8221; alt=”aspettando alice allevi banner”></a>

Se non funziona riscrivete le virgolette, che devono essere dritte, non storte.

Tutto qui 🙂 Avete tempo fino al primo settembre per iscrivervi, ovviamente vi potete aggiungere anche dopo ma partire insieme è sicuramente più bello.

kiafirma

Recensione: Harry Potter and the Cursed Child di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne

cursed child
Titolo: Harry Potter and the Cursed Child
Autore: J.K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne
Editore: Little Brown UK
Disponibile in italiano: Sì (da settembre)
Goodreads

Based on an original new story by J.K. Rowling, Jack Thorne and John Tiffany, a new play by Jack Thorne, Harry Potter and the Cursed Child is the eighth story in the Harry Potter series and the first official Harry Potter story to be presented on stage. The play will receive its world premiere in London’s West End on July 30, 2016.

It was always difficult being Harry Potter and it isn’t much easier now that he is an overworked employee of the Ministry of Magic, a husband and father of three school-age children.

While Harry grapples with a past that refuses to stay where it belongs, his youngest son Albus must struggle with the weight of a family legacy he never wanted. As past and present fuse ominously, both father and son learn the uncomfortable truth: sometimes, darkness comes from unexpected places.

Non so bene come gestirla questa recensione, perché da una parte vorrei che fosse spoiler-free, dall’altra non credo sia possibile riuscire a spiegare perché questo libro, per me, non ha funzionato. La recensione potrebbe quindi contenere spoiler e vi invito a leggerla solamente se avete letto il libro o se non temete gli spoiler.

Sono una fan di Harry Potter, ci sono cresciuta insieme, ho amato i libri e apprezzato particolarmente i film, nonostante gli errori e le dimenticanze. Ho sempre sperato che in qualche modo ci venisse regalata ancora un po’ di magia e forse per questo, negli anni, ho iniziato a leggere fanfiction. Ignorando per un attimo il modo in cui la storia è stata scritta, a me la trama ha ricordato quella di una fanfiction. Ho avuto l’impressione e poi andando a cercare un po’ in giro, che alcuni dettagli della Saga siano stati ignorati pur di far nascere questa storia e non capisco come sia stato possibile.

La storia parla di viaggi nel tempo, cioè uno degli aspetti della magia più ingestibile. Già durante la Saga, in molti si erano chiesti cosa impedisse a Silente o ad altri di prendere una Giratempo e impedire che Voldemort nascesse, in modo da evitare tutto il male che ha portato negli anni e la risposta è stata che una Giratempo può tornare indietro solo di qualche ora e che, in ogni caso, cambiare radicalmente il passato può avere conseguenze disastrose per il presente. Da quello che ricordo perché non leggo i libri da un po’ (shame on me) le GiraTempo erano state distrutte proprio perché viaggiare nel tempo era pericoloso (un po’ tutto il mondo ha interpretato questa scelta come un: non so come gestire questa cosa quindi le elimino e la faccio finita). Quindi perché decidere di basare un intera storia su una cosa così complessa e instabile?!

Altra cosa che non mi è andata giù è stato il voler mettere in mezzo i Diggory. Cedric è stato un ragazzo incredibile, gentile e sempre disposto ad aiutare gli altri, ma in The Cursed Child, dopo che Albus e Scorpius gli rovinano un po’ i piani durante il Torneo Tre Maghi, lui decide di andare fuori di testa, ammazzare Neville e diventare un Mangiamorte. Da lì si crea un futuro in cui è Voldemort ad aver vinto, in cui Harry è morto e il male ha trionfato. Come altri personaggi, anche Cedric è stato rappresentato totalmente OOC (Out of Character).
Parlando di personaggi OOC, Hermione e Ronald. Oh mio dio. Ron sembra il pagliaccio di turno, buttato lì a piazzare la battutine per far ridere e quello è il suo unico scopo. Non mi è mai piaciuto come personaggio, ma in questa storia ha toccato il fondo. Hermione mi ha delusa. Era la strega migliore del suo anno eppure da adulta è un Ministro della Magia che pare non saper prendere una decisione o se la prende non è in grado di giustificarla come avrebbe fatto una volta. Nelle realtà alternative poi, oh mio Dio. Hermione è un’insegnante antipatica e repressa, assolutamente non in linea con la persona composta che è la Granger anche in situazioni difficili.

Volete un altro personaggio che ho trovato OOC? Piton. Severus, nel futuro in cui Voldermort ha vinto, si è alleato con Hermione e Ron (e sembra andarci d’amore e d’accordo…what?!) e si commuove addirittura quando Albus gli rivela di portare il suo nome. “Potrei vomitare” – cit. Piton è stato un personaggio meraviglioso e perfettamente caratterizzato perché ha fatto tutto quello che ha fatto per Lily, mai per Harry. Non riesco a immaginare un mondo in cui Piton è commosso da qualcosa che Harry fa, ma vabbé, queste sono sottigliezze che si perdono contro quello che, dopo la GiraTempo, secondo me è stato l’errore più grande di tutti.

Delphi. Oh mio Dio. Potevano inventarsi qualsiasi nuovo cattivo, ma hanno deciso di andare di nuovo con Voldermort, stravolgendo anche il suo di personaggio. Voldermort, secondo questa storia, ha una figlia, Delphi appunto, con Bellatrix. Ora, se mi avessero detto che Bellatrix aveva avuto una notte di passione con un altro Mangiamorte, avrei fatto fatica a crederci, ma avrei potuto accettarlo, ma Voldermort? No. Voldemort non può amare e non può cedere a desideri che non prova. In aggiunta a tutto questo, Voldemort vuole essere immortale, quindi mai gli verrebbe in mente di generare un erede. Boh, no, non mi è piaciuto e non capisco il senso, quando in un mondo così vasto ci possono essere altri cattivi oltre a Voldemort.

Ho lasciato Harry e Albus per ultimi perché da una parte mi sono piaciuti, dall’altra no. Il loro rapporto è difficile e posso capirlo, mi è piaciuto come interagivano all’inizio, ma nel corso della storia Albus intorno a suo padre è diventato un bambinetto che pesta i piedi perché papino non lo considera (quando Harry un po’ ci prova a capire il figlio), mentre Harry, nonostante ogni tanto ci provi, non riesce ad accettare che il figlio non sia un perfetto Grifondoro o un figlio simile agli altri due. Harry, che è sempre stato diverso, quello preso di mira o comunque sempre al centro dell’attenzione, non riesce a capire i disagi di suo figlio, al punto che arriva a dire cose davvero terribili. Avrei voluto un po’ meno litigi e un po’ più di tentativi di comprensione, ma per fortuna alla fine i due riescono a comunicare. Tutto sommato, a parte alcune scelte discutibili di Harry (tipo interpretare a caso le parole di Silente) il loro rapporto mi è piaciuto. Albus è un personaggio complesso, che andava approfondito di più, ma mi è piaciuto molto.

Arrivo finalmente alla parte che mi è davvero piaciuta di questa storia: Scorpius. Il piccolo Malfoy è un personaggio davvero ben costruito, che a differenza del padre capisce l’amicizia e sa capirne il valore, arrivando a rischiare tutto per salvare il suo migliore amico (Albus nda). Anche il rapporto tra Malfoy Senior e Junior mi è piaciuto. Draco non è cambiato, ma ha imparato a rapportarsi con gli altri, anche con Harry e soprattutto è un padre totalmente diverso da Lucius: è attento, è preoccupato per il figlio e si vede che per lui Scorpius è tutto.

Insomma, del libro salvo gran poco e ho un ultimo appunto da fare prima di concludere. Leggere una storia in formato di copione non è semplice e soprattutto fa perdere molto. Sono certa che chi è riuscito a vedere l’opera a teatro è rimasto coinvolto e affascinato dagli effetti e dalla storia, perché vederla rappresentata forse rende tutti i problemi che ho trovato meno rilevanti. Il problema è che la maggior parte del mondo leggerà il copione e qui i problemi si vedono e sono tanti. Non avere praticamente descrizioni e il fatto che la storia si svolga molto velocemente, non lasciando spazio alla caratterizzazione dei nuovi personaggi fa in modo che si perda tutta la magia che un fan di Harry sta cercando.

Vi chiederete perché a questo punto 3 stelline…ragazzi, non sono obiettiva quando si parla di Harry Potter. Sarà una trama con mille buchi e personaggi descritti male, ma è Harry Potter e fa parte comunque di un mondo che amo. Avevo pensato di dargli due stelline, ma tre cose mi hanno convinta a dargliene tre: la certezza che vederlo a teatro debba essere differente e sicuramente migliore, Scorpius e un breve scambio tra Hermione e Draco che ha fatto battere il mio cuoricino Dramione.

Se lo avete letto sono davvero curiosa di confrontarmi con voi, quindi sono aperta a commenti. Se qualcosa che ho detto è incorretto vi prego di dirmelo e correggermi perché sono andata a memoria nei dettagli, soprattutto quelli riguardanti le GiraTempo.

rating 3

mon firma

Teaser Tuesday #74

Buongiorno!
Oggi il Teaser Tuesday è tratto dal libro che ho scelto per questo mese di agosto della Book Jar Challenge. Non sapete di che si tratta? Cliccate qui per saperne di più. Ovviamente potete ancora iscrivervi per partecipare..non potrete vincere considerando che la Challenge è ormai oltre la metà, ma potete leggere con noi per gli ultimi mesi di questo 2016 😉
Ora vi lascio al Teaser, quindi buona lettura!

teaser tuesday

Le dieci meno cinque.
Mia madre comparve in camera mia. Nello sguardo aveva un luccichio che annunciava una luce più grande, un’esplosione spaventosa. «E Ángel?»
La spostai dolcemente per andare in bagno. «È da un amico. Adesso lo riporta a casa suo padre.»
Aprii il rubinetto. Nel bagno ero al sicuro, mio fratello sarebbe potuto ancora arrivare. Non avrei dovuto dargli tanta libertà. Ángel non era come me. Io non avevo mai provocato una situazione del genere. Non mi ero mai distratta. Più di una volta ero arrivata con il cuore in gola a furia di correre e più di una volta avevo pensato che davanti al portone avrei trovato le macchine della polizia, l’ambulanza e tutte quelle luci che segnalavano le disgrazie nel buio e che tanto mi facevano spaventare. Alla fine, però, mia madre mi apriva la porta e l’incubo finiva. Dava per scontato che un adulto mi avesse accompagnato a casa. Dava per scontato che sua figlia non avesse il coraggio di ingannarla in quel modo.
Ormai erano le dieci. Avrei fatto passare ancora qualche minuto lavandomi i denti.
Dall’altra parte della porta si sentì la voce di mia madre. «Chi hai detto che lo riaccompagna?»
Feci finta di non sentire. Ancora un po’ di tortura. Una punizione per aver mentito tanto, per aver fatto una pazzia. Per aver lasciato mio fratello da solo. Proprio adesso che mia madre stava così bene, e che quasi non apriva più la cartella di coccodrillo, capitava una disgrazia del genere e io ne ero la responsabile.
Le dieci e dieci.
Non mi restava che uscire dal bagno. Lo guardai come se fosse l’ultima volta, come se stessi per morire o per essere cacciata di casa.

Il vestito rosso di Veronica -ENTRA NELLA MIA VITA di Clara Sànchez

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entra nella mia vitaMadrid. Il sole estivo illumina la casa piena di fiori. È pomeriggio e la piccola Veronica approfitta di un breve momento di solitudine per spiare tra le cose dei genitori.
Apre una cartella piena di documenti, e scorge una foto. La estrae con la punta delle dita, come se bruciasse.
Non l’ha mai vista prima. Ritrae una ragazzina poco più grande di lei, con un caschetto biondo, una salopette di jeans e un pallone tra le mani. Veronica è confusa, ma il suo intuito le suggerisce che è meglio non fare domande, non adesso che la mamma è sempre triste.
Anno dopo anno, Veronica si convince sempre più che le discussioni e i malumori in casa sua nascondano qualcosa di cui nessuno vuole parlare. E che l’enigma di quella foto, di quella bambina sconosciuta, c’entri in qualche modo.
Ma quando Veronica diventa una donna, decisa e tenace, non può più fare finta di niente. La malattia della madre la costringe a fare i conti con un passato di cui non sa nulla, un passato rubato che la avvicina sempre di più alla bambina misteriosa della fotografia. Ritrovarla è l’unica strada per raggiungere la verità. Una verità che, forse, ha un prezzo troppo alto. E quando Veronica trova la bambina, ormai una donna anche lei, capisce che la strada è tutt’altro che percorsa, che il mistero è tutt’altro che svelato. Ma soprattutto capisce che c’è qualcuno disposto a tutto pur di ostacolarla nella sua ricerca. Non le rimane che affidarsi a sé stessa, al suo intuito e al suo coraggio. Perché districare il groviglio di bugie e manipolazioni sarà molto, molto pericoloso.

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