Libri

Recensione: The Selection di Kiera Cass

Eccoci di nuovo qui. Oggi vi parlo di ‘The Selection’ di Kiera Cass, ovvero dell’ultimo libro che ho letto in uno di quei momenti ‘non ho voglia di fare assolutamente nulla, nemmeno pensare a che libro leggere’. Mi è passato per le mani questo e visto che era lì da un po’ ho deciso che fosse giunta la sua ora.

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Titolo: The Selection (The Selection #1)
Titolo originale: The Selection
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Disponibile in italiano:
Goodreads

Uno spettacolo sfavillante come un diamante. Una competizione feroce come la vita. Un gioco pericoloso come l’amore. Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l’erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l’occasione di tutta una vita. L’opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l’ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona – e di un uomo – che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l’amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un’esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare.

 

Onestamente trovo la trama ufficiale un filo troppo spoilerosa.. Cioè, ci racconta tutto. Quindi mi posso sfogare anche io senza paura di sentirmi qualche insulto.
Il libro comincia direttamente in mezzo alla storia, senza tanti preamboli, e abbiamo bisogno di leggere qualche capitolo per capire dove ci troviamo e cosa sta succedendo fin dalle primissime frasi. Da subito facciamo conoscenza, seppur in maniera ‘tratteggiata’ con tutta la famiglia Singer. Mano a mano che si va avanti i profili si delineano quanto basta per farci simpatizzare con May, la sorellina iperattiva, Magda e papà Singer, i genitori di America che non potrebbero essere più diversi tra loro, e Gerad, il fratellino che vorrebbe giocare a calcio ma non può. I due fratelli maggiori, Kenna e Kota, vengono invece solo nominati.
America inizialmente si rifiuta di partecipare alla Selezione e questo porta ad attriti con la madre che arriva a patteggiare la partecipazione addirittura in cambio di denaro. Quello che non sa è che America era già stata convinta a partecipare dal suo grande amore che sostiene che si sentirebbe troppo in colpa a saperla privata della possibilità di avere una vita migliore. I due litigano qualche giorno prima della partenza della ragazza, ma ormai il danno è fatto. Perdutamente innamorata qual’è, sulla foto per la Selezione, la nostra America risulta bellissima e raggiante, e l’amore che emana viene scambiato per amore platonico nei confronti del principe Maxon. Rimangono tutti stupiti quando viene estratto il suo nome e, tra l’emozione della madre e della sorellina, assistiamo all’emergere di un lato del carattere di America che finora ci era stato nascosto: quello socievole, quello che la fa essere vicina alla gente che finisce per adorarla.
Ma chiaramente il suo essere tutta pepe non scompare e già dalla prima sera a Palazzo riesce a ‘litigare’ con il principe che sembra però apprezzare la sua spontaneità e si accorda con lei per non rimandarla a casa in cambio di una forte amicizia.

Lui si alzò e si chinò per leggermi la spilla. «America, giusto?» mi chiese col sorriso sulle labbra.
«Esatto. Ehm… ho già sentito il suo nome, da qualche parte, ma le dispiacerebbe ricordarmelo ancora una volta?»

Per quanto riguarda il principe Maxon lo conosciamo un po’ alla volta e sempre filtrato attraverso gli occhi di America. Inizialmente, quindi, lo vediamo come uno snob, disinteressato a qualsiasi problema del ‘mondo reale’, preoccupato solo a fare una bella impressione e a vivere la sua vita finta. Mano a mano che il America e il principe si conoscono meglio, anche lei deve ricredersi e riconoscere che anche lui ha pensieri e sentimenti reali quanto tutti gli altri. Lo trova sempre più una persona piacevole, nonostante tutti i pregiudizi maturati quando lo vedeva soltanto alla TV.

«Sì, Maxon», bisbigliai. «È possibile.»

Ciò che ci permette di conoscere un po’ meglio Maxon è la novella che fa da prequel a The Selection, ovvero The Prince, The Selection #0.5, disponibile anche in italiano. Nonostante metà del racconto sia la ripetizione di una parte di The Selection, solamente vista dal PoV del principe, ci permette di capire un po’ di più l’umore di Maxon e ci motiva quindi certi suoi comportamenti presenti nel libro.

Detto questo, il libro è un po’ scontato, più o meno dalla seconda pagina – se non dalla copertina – possiamo già immaginare come andrà a finire il libro. La storia è però piacevole, scorre senza intoppi e senza esagerazioni che fanno storcere il naso. Non penso che sia un libro che ti lascia qualcosa dentro o ti fa crescere, ma quanto una lettura piacevole, di quelle che ci permettono di riempire un pomeriggio uggioso.


Recensione: Infinity + One di Amy Harmon

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Titolo: Infinity + One
Autore: Amy Harmon
Editore: Self
Disponibile in italiano: No
Goodreads

When two unlikely allies become two unwitting outlaws, will two unforgettable lovers defy unbeatable odds? Bonnie Rae Shelby is a superstar. She’s rich. She’s beautiful. She’s impossibly famous. And Bonnie Rae Shelby wants to die. Finn Clyde is a nobody. He’s broken. He’s brilliant. He’s impossibly cynical. And all he wants is a chance at life.
One girl. One boy. An act of compassion. A bizarre set of circumstances. And a choice – turn your head and walk away, or reach out your hand and risk it all? With that choice, the clock starts ticking on a man with a past and a girl who can’t face the future, counting down the seconds in an adventure riddled with heartbreak and humor, misunderstanding and revelation. With the world against them, two very different people take a journey that will not only change their lives, but may cost them their lives as well.
Infinity + One is a tale of shooting stars and fame and fortune, of gilded cages and iron bars, of finding a friend behind a stranger’s face, and discovering love in the oddest of places.

Avete presente quei libri che si leggono tutto d’un fiato, ma che una volta terminati non vi lasciano molto? Questo è uno di quelli. É il secondo libro della Harmon che leggo e dopo “Making Faces”, mi aspettavo qualcosa di più.
Quando scrivo non so mai da dove partire: da quello che mi è paiciuto, da quello che non mi è piaciuto, dai personaggi o da altro e quindi vado a caso.
Adoro le storie d’amore “On the road” e questo libro regala proprio questo. Bonnie e Finn iniziano un viaggio insieme attraverso l’America e mi è piaciuto il loro conoscersi ogni giorno di più, il fidarsi quasi istantaneamente dell’altro, il volersi proteggere a tutti i costi. Bonnie è una ragazza vivace, sarcastica, in alcuni punti irritante, ma soprattutto, sola. Finn è il suo opposto, calmo, calcolatore, razionale. Cosa unisce i due personaggi? L’aver vissuto vissuto la stessa tragedia.
Questo è il punto in cui ho iniziato a storcere il naso. Ora, è possibile che due persone abbiano un passato simile, qualcosa di tragico che li porti ad avvinarsi, ma quello che accade in Infinity+One è, secondo me, una coincidenza troppo forzata. In generale, tutto il libro è un insieme di coincidenze e scelte narrative forzate al limite dell’inverosimile. Considerando che è un romanzo romantico, posso arrivare a capire l’innamoramento lampo tra i due, posso anche accettare il voler giocare con i loro nomi per rivisitare la famosa storia dei due criminali Bonnie e Clyde, ma non riesco a comprendere il modo in cui i due decidono di affrontare una situazione che si presenta quasi immediatamente e che li accompagna fino alla fine.
Tornando ai personaggi giusto per un momento, mi sono piaciuti tutti i riferimenti matematici presenti nel libro. Finn ama la matematica, la ritrova in ogni cosa ed è bello leggere di come Bonnie lo spinga a spiegarle teoremi e teorie, nonostante lei non capisca nulla. Gli permette di essere sè stesso senza giudicarlo, apprezzandolo e basta.

“What’s infinity plus one?” I interrupted Katy, asking Finn my own question.

“It’s still infinit.” Finn said, sighing.

“Wrong. It’s two.”

Mi è piaciuta la scelta dei POV, in prima persona per Bonnie e in terza per Finn. L’autrice riesce a rendere i sentimenti e le emozioni di entrambi in maniera perfetta. É un libro con alti e bassi, passaggi che possono piacere o non piacere, ma se avete voglia di un romanzo veloce o se amate le storie “on the road” e gli innamoramenti lampo, dategli una possibilità.


Recensione: Manuale della perfetta adultera di Ella M. Endif

Il Read Along in occasione del quale abbiamo letto questo libro è ormai finito da quasi una settimana, ma noi stiamo ancora pensando a come recensire questo libro come merita. Ci siamo messe in due e la cosa risulta comunque particolarmente difficile.

Sarebbe bello poter definire questo libro una semplice storia d’amore, qualcosa che continua a crescere nel corso del libro e che ci fa venire gli occhi a cuoricino. Ma qui la storia d’amore è qualcosa di difficile, raggiungibile solo attraverso la crescita e la presa di consapevolezza dei personaggi che arriva solo nell’epilogo.


Titolo: Manuale della perfetta adultera
Autore: Ella M. Endif
Editore: Self
Disponibile in italiano:
Goodreads

Loreline Preston vuole essere felice: vuole che il suo matrimonio funzioni, che le montagne che circondano North Conway inizino a piacerle, che suo figlio cresca amato e sicuro di sé. Ryan sa che nulla si ottiene senza sacrificio, perché nulla le è stato regalato e sa che rigore, disciplina ed onestà sono gli unici mezzi che ha per mantenere unita la propria famiglia. Non teme la rinuncia, anche se questo significa riporre i suoi sogni in un cassetto. Non teme la lotta contro se stessa perché, per amore di suo figlio, ha ridotto la sua voce interiore al silenzio e si è convinta di non desiderare altro.
Trevor Knight è un uomo ambizioso: vive a Chicago e lavora in uno studio legale prestigioso. Sa cosa significa avere potere, sa come manipolare persone e situazioni per trarne sempre un vantaggio. Autocontrollo e perseveranza sono i suoi tratti distintivi. Non ha legami e non ne sente la mancanza. Anche con la sua famiglia d’origine mantiene rapporti distaccati e quando i fratelli gli chiedono aiuto per un problema burocratico della scuola d’infanzia che dirigono, è costretto a trasferirsi per un po’ a North Conway.
Un solo bacio con uno sconosciuto è l’unico momento di pazzia che Ryan è disposta a concedersi nella sua esistenza fatta di doveri, prima di tornare da Andy e ad un matrimonio che le si sta frantumando tra le mani. Un solo bacio non basta a Trevor, che pensava di avere già tutto ciò che desiderava e scopre, invece, di avere un vuoto che soldi, successo e bellezza non sono mai riusciti a colmare.
Il caso congiurerà contro di loro per farli incontrare ancora, perché la vita è imprevedibile, i progetti sono fatti per essere rivoluzionati e le certezze per essere messe in discussione. Ryan e Trevor riconosceranno nell’altro il completamento di se stessi, ma lotteranno a lungo prima di capire che smarrirsi del tutto è l’unica strada percorribile per ritrovarsi davvero.

Tra le partecipanti al Read Along organizzato da Please Another Book, eravamo tra le poche a non aver già conosciuto la storia attraverso la fanfiction. Ma di questo libro abbiamo avuto l’onore e il piacere di seguirne, almeno in parte la nascita. I primi abbozzi di copertina, le richieste di consigli alla Banda da parte di Ella, il primo capitolo rieditato in anteprima. Quando Annachiara ha deciso che avrebbe organizzato il Read Along, pur essendo in pieno periodo di esami, abbiamo chiaramente dato subito la nostra adesione.
Ci siamo buttate nella lettura senza aver nemeno letto la trama, fidandoci di tutte quelle persone che ne avevano parlato bene e che lo attendevano con trepidazione.
Entrambe abbiamo iniziato a leggere con leggerezza, per rilassarci un po’ tra un’ora di studio e l’altra, ma questo libro ci ha obbligato a riflettere fin dai primi capitoli.

Ryan è un personaggio in grado di farsi voler bene e odiare allo stesso tempo. Le si può voler bene perchè è forse il personaggio più reale di cui abbia letto da molto tempo: potrebbe essere ognuna di noi, non ha una vita perfetta ma nemmeno distrutta in in maniera surreale. Il suo matrimonio e la sua vita sono quelli di tante altre donne. Allo stesso tempo riesce a denigrarsi, a precludersi qualsiasi motivo di soddisfazione e ad incolparsi di qualsiasi cosa in un modo che fa venire voglia di prenderla per le spalle e scuoterla finchè non rinsavisce.

È così facile volerti bene, Ryan. Perché non te ne vuoi?

Suo marito Elliot invece, è da odiare immediatamente. É convinto di fare sempre il massimo per la famiglia, ma alla fine è tutta immagine. Si è preoccupa di Ryan solo quando deve farle un rimprovero o quando gli serve qualcosa e si occupa del figlio per quei pochi minuti quando torna dal lavoro prima che Andy vada a letto, per poi disinteressarsi a qualsiasi scelta che lo riguardi. In ogni sua frase e comportamento c’è la convinzione che Ryan sia quasi un essere inferiore, una persona da disprezzare: questo li porta sempre più a non parlare di nulla, a non confrontarsi se non il minimo necessario per quanto riguarda le questioni legate a Andy, fino ad arrivare ad abusi non solo verbali, ma anche fisici. Quello che fa pensare è però la consapevolezza velata che sia Ryan a permettergli di trattarla così. La maggior parte delle scene legate alla vita matrimoniale dei due, è spiacevole, cruda. La ‘pesantezza’ di queste scene, quasi troppo reali per trovarsi in un libro che a prima vista può sembrare un romanzo rosa, obbliga il lettore a fermarsi, deglutire e riflettere.

Se Ryan vuole conoscere l’amore e avere il suo lieto fine, è chiaro che deve crescere, accettarsi e conoscersi. Questo ‘viaggio’ inizia con il bacio con Trevor, con la sensazione di sentirsi desiderata, nonostante lei stessa si rifiuti di crederci.
Trevor è un avvocato di successo, figo e convinto di avere tutto il mondo ai suoi piedi. Si presenta un problema quando, per una decisione impulsiva, bacia Ryan per la prima volta. La donna lo incuriosisce, ha sempre la risposta pronta, è brutalmente sincera ed ai suoi occhi, bellissima.

La fissava dritto negli occhi con quello sguardo sfacciato e Ryan si accorse di non riuscire a muovere nemmeno un dito.
Un attimo e le labbra di lui furono sulle sue.

È con lui che la prima volta Ryan si sente desiderata, amata e protetta, ma cerca in ogni modo di sopprimere queste sue sensazioni per salvaguardare l’immagine di un matrimonio che ormai non esiste più. Nonostante continui ad autoconvincersi che il tradimento nei confronti di suo marito sia sbagliato e che possa essere in grado di controllare le sue azioni smettendo in qualsiasi momento di vedere Trevor, si trova coinvolta in qualcosa di pù grande del ‘tradimento fisico’.

Senza dilungarci troppo con i dettagli della trama, vorremmo sottolineare la capacità dell’autrice di creare personaggi secondari ben caratterizzati e protagonisti di tutto ciò che fa da contorno al tradimento di Ryan. Sono per lo più personaggi da amare, come Bess, Andy, Moses e il ‘vecchietto borioso’. Sono personaggi che ci fanno quasi desiderare di poter leggere una storia tutta loro.

E se vi fate un filmino a luci rosse, tu e “pisello d’oro”, abbi la decenza di farmelo vedere.
A proposito: se li toglie, i calzini, quando vi intrattenete?

È un libro in grado di suscitare nel lettore emozioni contrastanti, dal disprezzo per Elliot, alla tenerezza per Andy che suona il pianoforte seduto sulle gambe di Trevor, dal nervoso per i comportamenti di Ryan alla simpatia improvvisa per Bess.
È un libro in grado di far riflettere sugli abusi che alcune donne subiscono anche in casa propria e allo stesso tempo ti dà, dopo varie situazioni spiacevoli, un lieto fine che però sa di forse.
Giunti a questo punto, se decidete di dargli una possibilità -cosa che vi consigliamo caldamente- fatelo coscienti di avere tra le mani una storia di denuncia, non solo d’amore. Un racconto in grado di farvi battere il cuore, ma allo stesso tempo pieno di argomenti difficili che Ella riesce a trattare con particolare delicatezza.


 

Puzzle Cover Reveal: Trentatrè di Mirya – Quarto Giorno

Eccoci arrivate a metà -più o meno- di questo Cover Reveal. Come poteva mancare un’esperienza simile durante il primo mese di vita del nostro piccolo blog?
E quale onore più grande, per una prima volta, dell’ospitare la nuova creatura di Mirya?
Spoiler dopo spoiler siamo finalmente arrivati alla copertina e adesso speriamo che da qui al libro manchi davvero poco.
Dopo le fanfiction e il mitico Di Carne e Di Carta ormai lo stile di Mirya lo conosciamo bene e nessuno potrà toglierci il piacere di cliccare su quel ‘Send to Kindle’ nel grande giorno della pubblicazione.

Ma torniamo a noi..non siete curiosi? Avendovi svelato già un po’ di pezzi, siete già riusciti a capire di che si tratta? Ma eccovene un altro..giusto per provare a chiarirvi le idee.

cover-reveal

 

Ma chi è Mirya?

Mirya è indiscutibilmente nata; altrettanto indiscutibilmente vive, per puro caso a Ferrara, con il figlio e il marito. Il suo desiderio di includere nel nucleo familiare il kindle si è scontrato con la definizione di essere umano, che pare non potersi estendere al reader, nonostante esso risulti più utile e affezionato di alcuni cosiddetti esseri umani.
Sempre a Ferrara, per non ammorbare il resto del mondo, Mirya insegna le materie umanistiche e la sopportazione del dolore agli alunni liceali, celandosi dietro al suo reale nome anagrafico che, come tutte le cose reali, non dice nulla della realtà.

Dove trovarla: Facebook  |  Twitter  |   Efp   |  Blog

Calendario:

Martedì 4 novembre: Primo Pezzo Anncleire su Please Another Book

Mercoledì 5 novembre: Secondo Pezzo Erika su Wonderful Monster

Giovedì 6 novembre: Terzo Pezzo Kikkasole su Testa e piedi tra le pagine dei libri

Venerdì 7 novembre: Quarto Pezzo @ciaradh_ & @Kiadalpi su Ikigai

Sabato 8 novembre: Quinto Pezzo @ilovereading_ su Petrichor

Domenica 9 novembre: Sesto Pezzo @Endif1 su Il Sorriso in una pagina

Lunedì 10 novembre: Settimo Pezzo @dituttocuore su Di Tutto Cuore

Martedì 11 novembre: Ottavo Pezzo @medormad su Tutto Tondo

Mercoledì 12 novembre: Copertina completa + Trama Anncleire su Please Another Book

Come anticipato nelle altre tappe, Mirya mette in palio una copia di Trentatré che qualcuno di voi potrà avere il piacere di ricevere non appena sarà disponibile su Amazon.

Ma per vincere non vi basta la fortuna, è infatti importante che seguiate tutte le tappe del Cover Reveal. In ogni tappa vi verrà ‘consegnata’ una lettera che darà, insieme alle altre, il nome di un personaggio del libro. Per poter essere estratti dovrete commentare il post finale su Please Another Book scrivendo il nome trovato.

La nostra lettera è:

Di questo personaggio Mirya non ci ha detto molto, anzi. Intanto vi lasciamo una sua perla: “Mi è scoppiato il culetto…”.