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Liebster Award 2015

liebster award 2015

Prima di iniziare a ringraziare chi ci ha nominate, due righe per spiegare cosa sono i Liebster Award 2015.

Cosa è il “Liebster Award 2015”?
È un premio che viene conferito ai blogger al semplice scopo di farli conoscere in rete. I blog nominati avranno a loro volta il compito di conferire il premio ad altri blog, e così via. In questo modo ci sarà la possibilità di conoscere, magari, qualche angolino ancora inesplorato, o qualche blog nato da poco.

Le regole:
· Ringraziare il blog che ti ha nominato.
· Rispondere alle 10 domande.
· Nominare altri 10 blog.
· Porre 10 domande.
· Comunicare la nomina ai 10 blog scelti.

Ringraziamo di cuore Lorena del blog Petrichor per averci nominate. È stato inaspettato e davvero molto apprezzato ♥️
Essendo in tre a dover rispondere, il post sarà sicuramente lunghetto, ma speriamo di non annoiarvi troppo!
Lorena si è impegnata per renderci la vita difficile considerando che per rispondere ad alcune domande ci abbiamo messo giorni.

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Quale è il libro che ha cambiato la tua vita e perché?

Anna: Cambiare la vita è un’espressione che implica grandi svolte o qualcosa del genere, nel mio caso niente di simile. Diciamo che ho amato profondamente Piccole Donne e ho sottolineato pagine intere perché ci sono un sacco di insegnamenti nascosti molto utili.
Kia: ‘L’ultimo elfo’ di Silvana De Mari. Sono cresciuta con mamma che mi leggeva libri e mi faceva leggere e mi è sempre piaciuto. Sono stata avvicinata alla lettura soprattutto con i libri di Bianca Pitzorno e Roal Dahl. Ma L’ultimo elfo è stato uno dei primi libri che ho riletto più volte, di cui ho aspettato il seguito e poi i libri successivi della serie facendo i salti di gioia quando me li regalarono. Un po’ come la serie della Bambina della Sesta Luna, per capirci.
Mon: Cambiare la vita è un’espressione molto importante e forse la mia risposta sembrerà banale, perché ci sono sicuramente libri più importanti che, se letti, cambierebbero davvero il mio modo di vedere il mondo ma, fino ad ora, la magia più grande per me l’ha fatta la saga di Harry Potter. Sono i libri che mi hanno fatta innamorare definitivamente della lettura. Avevo 7 anni quando mi hanno regalato il primo, ma non mi era piaciuto subito. Un anno dopo ho riprovato e qualcosa, nella mia mente, ha fatto click! Come tanti altri sono cresciuta con Harry Potter e mi ha spinta a non smettere mai di leggere.

Quale è secondo te la miglior trasposizione cinematografica/televisiva di un romanzo che hai letto?

Anna: Purtroppo ho letto veramente pochi libri di cui hanno fatto poi una trasposizione e nessuna di queste mi ha entusiasmato.
Kia: Premetto che non sono una grandissima amante dei film. Non ne vedo molti, non perchè non mi affascini quel mondo ma perché trovo sempre mille altre cose da fare che mi attirano di più. Ultimamente ho visto Divergent che, come trasposizione, mi ha piuttosto soddisfatta.
C’è anche da dire, però, che dopo molte delusioni tendo non inserire tra i pochi film che vedo le trasposizioni di romanzi per evitare delusioni (a titolo di esempio, Eragon – mi vengono i brividi di terrore lungo la schiena solo a pensarci).
Mon: Orgoglio e Pregiudizio della BBC del 1995. Sono sei episodi da più o meno un’ora e mezza l’uno che raccontano la storia per filo e per segno. Se sei come me, innamorata dei personaggi e dell’atmosfera del libro, questa serie può solo aumentare l’amore.

Scegli il tuo libro preferito e descrivi la sua colonna sonora ideale.

Anna: Libro preferito “Le Cronache di Narnia” ma descrivere la colonna sonora sarebbe impossibile perché raccoglie sette storie ognuna delle quali meriterebbe la sua. Allora scelgo uno dei libri che più mi sono piaciuti, cioè “Io prima di te” e come colonna sonora direi “When you’re smiling” di Louis Armstrong.
Kia: Non ce la posso fare, corro a nascondermi prima che mi insultiate, ma anche nei film non faccio troppo caso alle colonne sonore. E non sarei minimamente in grado di pensarne una io. La musica che ascolto, soprattutto ultimamente, è moooolto limitata e perlopiù mi accompagna quando vado a correre, quindi nulla che possa funzionare come colonna sonora.
In questo momento credo che mi metterei a pensare a ‘Il Circo della Notte’ di Erin Morgenstern, ma davvero non saprei nemmeno da che parte iniziare.
Mon: Premettendo che di musica non me ne intendo per niente e ascolto veramente poco e a caso, il libro preferito è Orgoglio e Pregiudizio, quindi per il tempo direi “Through the kaleidoscope” di Steven Cravis o “Stella del Mattino” di Einaudi.

La tua coppia preferita?

Anna: Sono indecisa tra Elizabeth Benneth e Mr. Darcy (Orgoglio e Pregiudizio) oppure Jo March e il prof Bhaer (Piccole Donne). Più che altro sono le due coppie letterarie a cui sono particolarmente affezionata.
Kia: Da brava romantica, mi innamoro puntualmente di quasi ogni coppia che trovo nei libri che leggo. Andando all’indietro dall’ultimo libro letto mi vengono in mente Marco e Celia de Il Circo della Notte, Marco e Maia di Tutta Colpa del Mare, Anna e Etienne di Anna and The French Kiss o anche Grace e Michele di Trentatrè. Ups, avevi detto una. Mi fermo qui, allora. Ah no, devo aggiungere Camryn e Andrew de Il Confine di un Attimo.
Mon: Lo ammetto, cambio coppia preferita più o meno ogni due libri, quindi questa domanda non fa proprio per me. Sono programmata per fangirlare più o meno con tutti i libri e i telefilm, quindi a questa domanda risponderò con la mia coppia preferita del momento: Ty e Zane della serie Cut&Run. Ovviamente ci sono quelle storiche che rimaranno sempre, come Elizabeth e Darcy, oppure i personaggi che avrei voluto insieme e non è accaduto (Jo e Laurie) e coppie impossibili che trovano sfogo solo nelle fanfiction (Draco e Hermione). Insomma, datemi due personaggi a caso e state certi che, se hanno un minimo di chimica tra loro, a me parte la ship.

Di quale libro vorresti leggere una continuazione? Cosa succederebbe dopo secondo te?

Anna: Ci ho pensato tanto e intensamente ma non me ne viene in mente neanche uno, non vogliatemene per questo.
Kia: Questa domanda mi mette ansia, io ve lo dico. È una settimana che ci penso e non sono riuscita a farmi venire in mente nulla. Sarà che ultimamente trovare uno standalone è un’impresa, e quindi – bene o male – le continuazioni le abbiamo tutte. O forse sono semplicemente io che rimuovo dalla memoria i libri che finiscono un po’ a caso. Quindi, non odiatemi, ma non mi viene proprio in mente.
Mon: Sono banale se dico di “Orgoglio e Pregiudizio”? Ormai l’ho messo ovunque questo libro, ma diciamolo, qui non ha sperato almeno una volta di leggere ancora di Elizabeth e Darcy? Ho letto parecchi libri in cui altri autori hanno preso in mano i personaggi della Austen per inserirli in vari contesti e avventure, ma leggere una continuazione orginale sarebbe meraviglioso.

Cambieresti il finale di qualche romanzo che hai letto?

Anna: Chiedo perdono anche qui ma non saprei, solitamente i romanzi che leggo li scelgo attentamente in modo che i finali siano degni, cioè che funzionino con il resto della storia (anche se a volte possono essere dolorosi). Quindi in realtà non saprei.
Kia: Sono una personcina sensibile, piango spesso in fondo ai libri o ci rimango male e vorrei che le cose non fossero andate così. Tra gli ultimi libri letti l’esempio più eclatante è ‘Trentatrè’ di Mirya. Ci sono rimasta COSI male. Però, pensandoci, non poteva finire diversamente. Sarebbe bello cambiarlo, ma perdendo le lacrime sul finale, il libro perderebbe anche molto significato.
Mon: Negli ultimi mesi c’è stato un solo libro che mi ha devastata al punto da desiderare un altro finale: Trentatré di Mirya. So che non sarebbe stato possibile scrivere un finale differente perché non esiste modo per terminare il romanzo in maniera diversa, ma è stato comunque un colpo al cuore e, ogni tanto, ripensandoci, vorrei fosse finito in un altro modo.

Se fossi il personaggio di un libro, quale sarebbe il genere e quale la trama?

Anna: Vorrei essere tipo una giornalista (o comunque una donna in carriera) che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e viene coinvolta in un crimine. A questo punto riesco a  incastrare i colpevoli e magari salvare qualche vita. Quindi direi che il genere è thriller misto azione.
Kia: Romanzo rosa, sempre e comunque. Una storia tutta felice e zuccherosa piena di amore con tante lacrime di gioia alla fine. Mi rendo conto di quanto poco profondo sia questo pensiero, ma almeno nei libri le cose devono andare bene.
Mon: Genere direi un fantasy, tendenzialmente con la magia. Non ho fantasia, quindi se dovessi immaginarmelo sarebbe probabilmente un cosa vista e rivista e piena di cliché. Lotta tra due fazioni, mi piacerebbe essere dalla parte considerata “cattiva” perché è un punto di vista che viene sempre considerato troppo poco e che spesso viene frainteso. A volte chi consideriamo cattivo è semplicemente diverso. Se ci sta in mezzo anche una storia d’amore (niente triangoli o amori impossibili) ben venga.

Quanti libri cartacei possiedi?

Anna: Miei miei saranno 35 circa.
Kia: Uhm, calcolando i MIEI, saranno circa un centinaio. Considerando però che da due anni a questa parte leggo quasi solo in digitale e che sono sempre stata assidua frequentatrice della biblioteca. A casa, però, ne ho molti di più perché ci sono anche quelli delle mie sorelle e di mia madre, tutte lettrici più o meno accanite.
Mon: Ho un Kindle tra quasi tre anni e ormai di cartacei non ne compro quasi più. Mi piacerebbe poterli comprare tutti, ma purtroppo costano davvero tanto e per ora la cosa non è fattibile. Contando i libri che compravo quando avevo 10-12 anni fino a qualche anno fa, direi un centinaio abbondante.

L’ultimo libro che hai comprato per via della sua copertina?

Anna: Non ho mai comprato un libro per la copertina, sono molto delicata sui libri e per comprarne uno oltre ad una bella copertina deve avere una trama interessante.
Kia: Sono maniaca delle copertine, quando entro in libreria la trama passa decisamente in secondo piano. Ultimamente le copertine italiane mi stanno un po’ deludendo, soprattutto mi urta notevolmente la moda di rifare tutte le copertine con le immagini tratte dai relativi film. Apprezzo, per esempio, che per Insurgent abbiano fatto la ristampa con la copertina originale e la sovracopertina relativa al film. Tornando alla domanda, l’ultimo libro che mi ha presa per via della sua copertina a prescindere dalla trama è ‘Tutta colpa di un libro’ di Shelly King, vi farò sapere com’è.
Mon: Paperweight di Mag Haston. L’ho preso senza nemmeno leggere la trama, guardando solo la copertina. È semplice, con pochi colori, ma bellissima.

La tua citazione preferita?

Anna: “Some journeys take us far from home. Some adventures lead us to our destiny.” E, se posso metterne un’altra sempre tratta dalle Cronache di Narnia: “But courage, child: we are all between the paws of the true Aslan.”

Kia: Posso mettere tipo tutto il Piccolo Principe? No, eh. Allora, se proprio devo scegliere. Scelgo il discorso della volpe al Piccolo Principe. Il passaggio che mi ha definitivamente fatta innamorare di questo libro. Chiedo scusa per la lunghezza, ma è impossibile tagliare più di così. 

«Vieni a giocare con me», le propose il piccolo principe, «sono così triste…»
«Non posso giocare con te», disse la volpe, «non sono addomesticata».
«Ah! scusa», fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
«Che cosa vuol dire “addomesticare”?»
«Non sei di queste parti, tu», disse la volpe, «che cosa cerchi?»
«Cerco gli uomini», disse il piccolo principe. «Che cosa vuol dire “addomesticare”?»[…]
«È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami”…»
«Creare dei legami?»
«Certo», disse la volpe. «Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo».
«Comincio a capire», disse il piccolo principe. «C’è un fiore… credo che mi abbia addomesticato…»
«È possibile», disse la volpe. «Capita di tutto sulla Terra…[…]Se tu vuoi un amico addomesticami!»
«Che bisogna fare?» domandò il piccolo principe.
«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe. «In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…»
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
«Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora», disse la volpe. «Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti».

Mon: Sono due e non posso scegliere, quindi le metto entrambe:

  1. “Don’t be afraid of death; be afraid of an unlived life. You don’t have to live forever, you just have to live.” – Tuck Everlasting
  2. “It does not do to dwell on dreams and forget to live” – Harry Potter and the Philosopher’s Stone

 

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Le nomination sono state complicate da decidere, in quanto ci sarebbe piaciuto nominare blogger che però erano già state nominate e avevano, di conseguenza, già risposto a varie altre domande. Non arriviamo quindi a 10 blog, ma speriamo queste nomine vengano apprezzate comunque.

Nominiamo quindi:

Le nostre domande per loro:

  1. Se potessi andare a cena con un qualsiasi scrittore/scrittrice, chi sceglieresti?
  2. Chiedere il libro preferito è un cliché, quindi, qual è il libro che più hai detestato?
  3. Cerchi di tenerti al passo con le tendenze letterarie oppure sei fedele al tuo genere? Nel secondo caso, quale?
  4. Sei una di quelle persone che riesce a vedere i film tratti da libri o preferisci non rischiare di rovinarti la storia che hai letto?
  5. L’apertura del blog ha cambiato il tuo rapporto con la lettura? Ti ha permesso di conoscere nuove persone e stringere amicizie?
  6. Riesci a scrivere i post di getto o ci metti molto tempo perché devi riflettere su quello che scrivi?
  7. C’è un libro che hai paura di leggere (troppo lungo, pesante, boh)?
  8. Immagina di avere davanti una persona che non ama leggere, ma che vuoi “convertire alla lettura”: Quale libro gli proporresti?
  9. Oltre ai lettori del blog, hai qualcuno di speciale con cui condividi la passione per i libri?
  10. Una frase che riassuma cosa rappresenta per te la lettura.