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Teaser Tuesday #38

Buongiorno! Oggi devo fare mille cose, ma ho comunque trovato il tempo di lasciarvi il tesaser della settimana. Anche questa volta si tratta di uno di quei libri, ‘La biblioteca dei morti’ di Glenn Cooper, che avrei dovuto leggere un sacco di tempo fa. Devo riconoscere, infatti, che grazie alla Reading Challenge 2015 sto recuperando parecchi libri che in un modo o nell’altro erano finiti nel dimenticatoio. E finora, nel ripescaggio, mi è pure andata di lusso. 🙂
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In quel preciso istante, Will e Nancy erano seduti nell’ufficio di Will e, davanti a loro, c’era una montagna spaventosa di sceneggiature. Ne avevano già lette parecchie e, per quel che valeva, erano tutte pessime. Ma la cosa più importante era che si erano sobbarcati quel compito senza avere la minima idea della sua utilità.
«Perché eri così sicuro durante la conferenza stampa? » gli chiese lei.
« Ho esagerato? » disse Will con aria assonnata.
« Eccome. Voglio dire… cos’è ‘sta roba? »
Will fu costretto ad alzare le spalle. « Battere una pista sbagliata è sempre meglio che stare con le mani in mano. »
«Avresti dovuto dirlo alla stampa. Che intendi raccontargli la prossima settimana? »
« Ci penserò la prossima settimana. »

La prima telefonata alla Writers Guild of America, il sindacato americano degli autori e sceneggiatori, era stata un disastro. Avevano preso Will a male parole riguardo al Patriot Act, la legge antiterrorismo, e avevano promesso di lottare con tutte le loro forze per impedire al governo di mettere le zampe anche soltanto su una sceneggiatura custodita nei loro archivi. « Non stiamo cercando dei terroristi, ma un serial killer », aveva protestato Will. Ma la WGA non aveva intenzione di mollare senza combattere, perciò Will aveva ottenuto un’ingiunzione dai suoi superiori.

Gli sceneggiatori – aveva scoperto Will – erano tipi eccentrici, terrorizzati che i produttori, i registi e soprattutto gli altri sceneggiatori copiassero le loro idee. La WGA dava loro un minimo di tutela, registrando le sceneggiature e archiviandole in formato sia elettronico sia cartaceo, in caso bisognasse attestarne la proprietà. Non era necessario essere iscritti alla WGA: chiunque poteva registrare la propria sceneggiatura. Era sufficiente versare una tassa d’iscrizione, inviare una copia dell’opera e il gioco era fatto. Inoltre c’erano uffici della WGA sia sulla East sia sulla West Coast. E soltanto questi ultimi gestivano oltre cinquantamila sceneggiature all’anno.

Il dipartimento di Giustizia aveva avuto non poche difficoltà a motivare la sua richiesta, anche perché, a detta dei superiori di Will, era quantomeno « bizzarra ». Alla fine, era stata accolta dalla Corte d’Appello del 9° Distretto, grazie al fatto che il dipartimento aveva presentato un’istanza in cui la richiesta d’informazioni era espressa in modo meno diretto. Come risultato, l’FBI avrebbe rice

vuto soltanto le sceneggiature degli ultimi tre anni provenienti da Las Vegas e da un « cerchio » di codici di avviamento postale del Nevada, senza i nomi né gli indirizzi degli autori. Se, da quella valanga di materiale, fosse spuntata una pista, sarebbe stato necessario avanzare un’ulteriore richiesta per ottenere l’identità dell’autore.

Capitolo 18 – LA BIBLIOTECA DEI MORTI di Glenn Cooper

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la biblioteca dei mortiQuesto romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.
Perché non esiste nulla di casuale.
Perché la nostra strada è segnata.
Perché il destino è scritto.
Nella Biblioteca dei Morti.

kia firma

Teaser Tuesday #37

Buongiorno!
Oggi è una giornata importante un po’ per tutte, ma soprattutto per Anna, quindi probabilmente se ci seguite su Facebook vedrete spuntare delle foto riguardanti questo particolare evento.

Nell’attesa di iniziare la giornata, vi lascio con il Teaser di questa settimana, preso da un libro che ho letto in un pomeriggio da quanto scorre bene.
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I’m left with George. He sucks on his Popsicle meditatively for a few minutes, then asks, “Did you know that in space it’s very, very cold? And there’s no oxygen? And if an astronaut fell out of a shuttle without his suit he’d die right away?”
I’m a fast learner. “But that would never happen. Because astronauts are really, really careful.”
George gives me a smile, the same dazzling sweet smile as his big brother, although, at this point, with green teeth. “I might marry you,” he allows. “Do you want a big family?”
I start to cough and feel a hand pat my back.
“George, it’s usually better to discuss this kind of thing with your pants on.” Jase drops boxer shorts at George’s feet, then sets Patsy on the ground next to him.
She’s wearing a pink sunsuit and has one of those little ponytails that make one sprout of hair stick straight up on top, all chubby arms and bowed legs. She’s, what, one now?
“Dat?” she demands, pointing to me a bit belligerently.
“Dat is Samantha,” Jase says. “Apparently soon to be your sister-in-law.” He cocks an eyebrow. “You and George move fast.”
“We talked astronauts,” I explain, just as the door opens and in comes Mrs. Garrett, staggering under the weight of about fifty grocery bags.
“Gotcha.” He winks, then turns to his mother.

Chapter 5 – MY LIFE NEXT DOOR di Huntley Fitzpatrick

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my life next door
“One thing my mother never knew, and would disapprove of most of all, was that I watched the Garretts. All the time.”

The Garretts are everything the Reeds are not. Loud, messy, affectionate. And every day from her rooftop perch, Samantha Reed wishes she was one of them . . . until one summer evening, Jase Garrett climbs up next to her and changes everything.

As the two fall fiercely for each other, stumbling through the awkwardness and awesomeness of first love, Jase’s family embraces Samantha – even as she keeps him a secret from her own. Then something unthinkable happens, and the bottom drops out of Samantha’s world. She’s suddenly faced with an impossible decision. Which perfect family will save her? Or is it time she saved herself?

A transporting debut about family, friendship, first romance, and how to be true to one person you love without betraying another.

mon firma

Teaser Tuesday #36

Buon pomeriggio!

Kia è partita per una mini vacanza e non è riuscita a pubblicare il Teaser quindi questa settimana tocca di nuovo a me. Siccome ho un solo libro in lettura e sono tipo a pagina 20, non ho tirato fuori il teaser da lì (anche perché mi sarei sicuramente spoilerata), ma dal libro che sta leggendo Kia e che io ho letto l’anno scorso: Wallbanger.
Se ricordo giusto l’hanno tradotto in italiano con il titolo (orribile) “Mr Sbatticuore”. L’avete letto?
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“I’m not listening to this.”
“Like hell. It’s my car. Driver picks music.”
“Actually, you’re wrong about that. The passenger always picks music. It’s what you get when you give up driving privileges.”
“Caroline, you don’t even own a car, so how could you ever have driving privileges?”
“Exactly, so we listen to what I pick,” I chided, sitting back after changing the radio station for the hundredth time. I hit the iPod and scrolled until I found something that I thought would please us both.
“Good song,” he admitted, and we hummed along.
The trip had been great so far. When I first met him— heard him—I never would have predicted it, but Simon was quickly turning into one of my favorite people. I’d been wrong about him.
I glanced at him: humming along to the song, drumming his thumbs along the steering wheel. As he was concentrating on the road, I took the opportunity to catalogue some of his more swoon-worthy features.
Jaw? Strong.
Hair? Dark and messy.
Stubble? About two days’ worth and nice.
Lips? Lickable, but lonely looking. Maybe I could check them out, do my own little tongue inspection…
I sat on my hands to stop myself from launching over the console. He continued to hum and drum.
“What’s going on over there, Nightie Girl? You look a little flushed. Need some more air?” He started for the air conditioner.
“Nope, I’m good,” I answered, my voice sounding ridiculous.

Chapter 11 – WALLBANGER di Alice Clayton

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wallbanger
The first night after Caroline moves into her fantastic new San Francisco apartment, she realizes she’s gaining an intimate knowledge of her new neighbor’s nocturnal adventures. Thanks to paper-thin walls and the guy’s athletic prowess, she can hear not just his bed banging against the wall but the ecstatic response of what seems (as loud night after loud night goes by) like an endless parade of women. And since Caroline is currently on a self-imposed dating hiatus, and her neighbor is clearly lethally attractive to women, she finds her fantasies keep her awake even longer than the noise. So when the wallbanging threatens to literally bounce her out of bed, Caroline, clad in sexual frustration and a pink baby-doll nightie, confronts Simon Parker, her heard-but-never-seen neighbor. The tension between them is as thick as the walls are thin, and the results just as mixed. Suddenly, Caroline is finding she may have discovered a whole new definition of neighborly…In a delicious mix of silly and steamy, Alice Clayton dishes out a hot and hilarious tale of exasperation at first sight…

mon firma

Teaser Tuesday #35

Ciao a tutti!
Oggi il Teaser è stato estratto da un libro appena uscito, Glitch di Mirya, che ho divorato in un paio di giorni, riducendomi a leggere in macchina pur di andare avanti (cercando di ignorare il fatto che io di solito in macchina sto male).

Sono curiosa di sapere se siete incuriositi da questo volume o se lo avete già letto 😉

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Eve le appare davanti d’improvviso, mentre le chiude in faccia la porta della camera. Leanne fa un balzo indietro, mentre l’Alter di Adam finisce di passare attraverso l’uscio, poi i suoi contorni si definiscono, segno che sta tornando materiale, e allunga una mano verso di lei. Leanne fa un ulteriore balzo indietro: se Webster la vedesse, il suo prossimo soprannome avrebbe qualcosa a che fare con i canguri. Scarafaggi cangureschi. Mendel l’adorerebbe, e si procurerebbe subito una storia per apparire l’inventore di quell’impossibile ibrido OGM.
«Scusa, non volevo spaventarti…»
«Non mi hai spaventata» mente Leanne, chiedendosi se gli Alter fiutino la paura come i cani e guardandosi intorno in cerca di aiuto.
«Tranquilla, siamo sole» dice Eve. «Ho controllato sul pannello prima di entrare e l’unica luce accesa era la tua.»
Ed è proprio il motivo per cui Leanne è nient’affatto tranquilla, oltre che sfortunata: Petra si isola sempre a studiare nella sua cella e proprio ora che le serve ha evidentemente deciso di socializzare.
«È la prima volta che parli con un Alter nella tua realtà, vero?» chiede Eve, inclinando la testa verso destra, come a studiarla.
«Ma no, figurati, mi capita di continuo: dopotutto quanti Alter ci sono che possono sussistere nella realtà non virtuale?» E ignorare il pannello di riconoscimento palmare, nonché la privacy?
«Solo io» risponde l’altra, poi sorride. «Ho capito, stavi facendo dell’ironia!»
Sotto quegli occhi come buchi oscuri ha lo stesso sorriso buono di Adam, nota Leanne, iniziando a rilassarsi ma senza comunque avvicinarsi.

Capitolo 8.8 Glielo spiega (L’Anomalia) – GLITCH di Mirya

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glitch
A partire dalla generazione 3.0, gli esseri umani si sono abituati a essere quasi sempre connessi al web, tramite il portale installato nella nuca. Ma alcuni di loro sono davvero sempre connessi, e possono accedere a un’altra realtà virtuale, in cui si trova la loro altra anima.
Considerati pericolosi dal resto dell’umanità, i Wired vivono nascosti e sono educati in scuole nascoste, dove imparano a gestire i loro poteri e i loro Alter.
Leanne non sapeva di essere una Wired impura, finché non ha percepito la sua Alter.
Caleb ha sempre saputo di essere un Wired puro, nato e cresciuto per onorare il DNA della sua famiglia.
Il loro odio dura da più di quattro anni.
Il loro amore è appena iniziato.
E tutto il Mondo Connesso scommette contro di loro.

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