Ciao lettori!
Oggi il Teaser Tuesday viene dal libro che stiamo leggendo tutte insieme per la Lettura di Gruppo che abbiamo organizzato (le info qui). Mi sta davvero prendendo tantissimo e sono super curiosa di andare avanti.
Lo avete letto? Vi ispira?
C’è chi ha definito Mare di Mostri un fenomeno. Qualche articolo qua e là. Alcune recensioni. I fan.
Io invece non riesco a considerarlo così, perché sono io che l’ho creato. È la mia storia, la cosa a cui tengo di più, e a quanto pare è una storia che piace anche a tante altre persone.
Ma chiamarlo “fenomeno” sarebbe presuntuoso e narcisistico da parte mia, e poi vederla in quel modo mi dà la nausea.
È così strano che il successo dia la nausea?
Sono tante le cose di Mare di Mostri che mi danno la nausea.
La storia è al tempo stesso molto semplice e molto difficile da spiegare. Non ci ho mai provato di persona, ma credo che se lo facessi finirei per vomitare sulle scarpe di qualcuno.
Se vuoi spiegare qualcosa online basta fare copia e incolla di un link e dire: “Ecco, leggete qui”. La gente clicca. Legge l’introduzione. Se gli piace, va avanti. Se no, pazienza, almeno non hai dovuto parlare con nessuno.
Se dovessi davvero spiegare la storia senza poter ricorrere al prezioso aiuto delle immagini, credo che direi qualcosa del genere: “Sul lontano pianeta di Orcus, un ragazzo e una ragazza combattono su fronti contrapposti una lunga guerra tra nativi e coloni Terrestri. Il ragazzo e la ragazza ospitano nel loro corpo due creature parassite che succhiano energia e che rappresentano la loro unica, reciproca debolezza. C’è un sacco di mare e, dentro a quel mare, un sacco di mostri. Succedono cose. Bellissimi colori”.
Un motivo c’è, se sono un’artista e non una scrittrice.
Ho iniziato a postare Mare di Mostri tre anni fa, ma la cosa è decollata davvero solo dopo la comparsa del post originario sul sito di Masterminds. La gente l’ha notato. Ha iniziato a leggere. Si è interessata.
E questa è stata la cosa più strana.
Cioè che ci fossero altre persone oltre a me interessate a quella storia. Ad Amity e Damien e al destino di Orcus. Persone interessate a conoscere il nome delle specie dei miei mostri marini. Ad avere ogni settimana pagine nuove, di qualità. Addirittura interessate a me, a chi sono, anche se nessuno è mai riuscito a scoprire chi c’è dietro al mio nickname. Né i fan, né i troll, né i critici, né chi scrive articoli online. Magari è stato proprio l’anonimato a farlo diventare un fenomeno.Capitolo 2 – Ti ho trovato tra le stelle di Francesca Zappia