Teaser tuesday

Teaser Tuesday #6

Buongiorno a tutti. Mi sono trovata leggermente in difficoltà col teaser di oggi perchè non trovavo nulla che redesse onore ai due libri che sto leggendo, quindi mi sono buttata sull’ultimo letto: Il Messaggero di Lois Lowry, ovvero il terzo libro della serie di The Giver. Devo ammettere che questi librini mi stanno piacendo un sacco e a breve leggerò anche l’ultimo della serie. Senza aggiungere altro, vi lascio al teaser.
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Matty si voltò a guardare il Mentore, l’insegnante così importante per lui. Il Mentore stava riflettendo, Matty era abituato a vederlo immerso nei suoi pensieri, faceva parte del contegno che teneva in classe. Rifletteva sempre attentamente su ogni domanda, persino la più assurda da parte del più piccolo fra gli allievi.
Strano, pensò Matty. La voglia sulla guancia del Mentore sembrava essersi attenuata. Di solito era di un rosso intenso. Ora sembrava semplicemente rosa, come se stesse sbiadendo. Ma era tarda estate. Probabilmente, concluse Matty, la pelle del Mentore si era abbronzata col sole, come la sua, e questo faceva sì che la voglia risultasse meno visibile.
Eppure Matty era inquieto. Quel giorno c’era qualcos’altro di diverso nel Mentore. Non avrebbe saputo dire in cosa consistesse la differenza.

Capitolo 6 – IL MESSAGGERO di Lois Lowry

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il messaggeroIn una realtà futura segnata da “forme di governo spietate, punizioni atroci, inguaribile povertà o falso benessere”, i difetti fisici sono puniti con la pena di morte. Ma nel Villaggio in cui Matty abita anche gli ultimi della scala sociale sono accolti e tenuti in grande considerazione. La comunità è gestita dal Capo, una versione adulta del Jonas di The Giver – Il Donatore. Matty lavora per il Veggente, un vecchio cieco che lo ha aiutato a maturare. Ma adesso qualcosa sta cambiando, i rifugiati improvvisamente non sono più i benvenuti al Villaggio e gli abitanti stanno diventando vanesi e ottusi. A Matty, uno dei pochi capaci di districarsi nella fitta Foresta che circonda il Villaggio, viene affidato il compito di portare il messaggio del drammatico cambiamento ai paesi vicini. Purtroppo la Foresta, animata ora da una forza oscura, si rivolta contro di lui e Matty
si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere, che ancora non riesce completamente a comprendere.
Un’allegoria spietata dell’animo umano e della nostra società, che conclude la trilogia profonda e provocatoria di Lois Lowry.

kia firma

Teaser Tuesday #5

Ci sto prendendo gusto a pescare una pagina a caso dai libri per i Teaser. Mi diverto un sacco. L’estratto di oggi viene da un libro che ho letto la settimana scorsa in una serata.
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At some point, they’d moved closer to each other on the bench, and she realized only now that their knees were touching. Between them, someone had carved the word MAYBE into the wood in uneven letters, and she wondered if Owen saw it, too. She closed her eyes for a moment and let the word expand in her head: maybe. Maybe it was the cold, or maybe it was the conversation, or maybe it was something else that had pulled them so close. But here they were, angled together like this, their faces suddenly too near, and she lowered her eyes, afraid to meet his gaze. The quiet between them had gone on for too long now to pretend it was anything other than what it was. There were no more words; all that was left were two faintly beating hearts.

Chapter 14 – THE GEOGRAPHY OF YOU AND ME di Jennifer E. Smith

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The geography of you and meLucy and Owen meet somewhere between the tenth and eleventh floors of a New York City apartment building, on an elevator rendered useless by a citywide blackout. After they’re rescued, they spend a single night together, wandering the darkened streets and marveling at the rare appearance of stars above Manhattan. But once the power is restored, so is reality. Lucy soon moves to Edinburgh with her parents, while Owen heads out west with his father.

Lucy and Owen’s relationship plays out across the globe as they stay in touch through postcards, occasional e-mails, and — finally — a reunion in the city where they first met.

A carefully charted map of a long-distance relationship, Jennifer E. Smith’s new novel shows that the center of the world isn’t necessarily a place. It can be a person, too.

mon firma

Teaser Tuesday #4

Buongiorno! Giuro che tra Pasqua e l’esame di fisica in vista mi ero completamente scordata del Teaser di oggi. E la cara Mon ha ben pensato di dirmelo nell’istante in cui sono entrata in bilbioteca. Quindi, mentre aspetto che anche il secondo caffè di questa giornata faccia il suo effetto, scrivo al volo il post. Anche quello di oggi è tratto da ‘Il Circo della Notte’, vuoi perché mi vengono gli occhi a cuoricino ogni volta che penso a questo libro, vuoi perché tra una cosa e l’altra non sto riuscendo a leggere molto e quindi i libri che girano sono sempre quelli. Giuro che dopo questo teaser vi propino solo quella specie di recensione che sto cercando di scrivere e poi non vi rompo più – tranne se mi chiedete un consiglio su cosa leggere e non avete ancora avuto il piacere di posare gli occhi su questo libro -.

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Nel girare un angolo, si imbatte in una piattaforma rialzata sulla quale si staglia una silhouette immobile come una statua, ma diversa dalla donna ricoperta di neve che ha già visto.
Ha la pelle lucente e pallida; i lunghi capelli neri legati con nastri argentati le sfiorano le spalle. Ha un vestito lungo e bianco, completamente ricamato, così gli sembra, con strani segni neri attorcigliati. Ma quando si avvicina, Bailey si accorge che quei segni neri sono in realtà parole, e quando si avvicina ancora di più capisce che sono lettere d’amore scritte sul tessuto in corsivo. Parole di struggente desiderio la avvolgono alla vita, rincorrendosi sullo strascico dell’abito lunghissimo, che ricade oltre la piattaforma.
E non è immobile. Solo adesso Bailey nota la ragazza con la sciarpa rossa in piedi di fronte alla statua; ha la mano tesa, nell’atto di offrirle una rosa color cremisi.
Con un movimento lieve e lento, quasi impercettibile, la statua allunga la mano per prendere la rosa. Le sue dita si aprono, e la ragazza attende paziente che le richiuda intorno allo stelo, pianissimo, e solo allora lascia andare il fiore.
Un inchino, e si allontana fra la folla.
La statua ora stringe la rosa, una macchia rossa contro il bianco e il nero del vestito.

Favole della Buonanotte – IL CIRCO DELLA NOTTE di Erin Morgenstern

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Il circo della notteAppare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l’insegna in bianco e nero che dice: “Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all’aurora”. È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l’umana fantasia dispiega l’infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l’albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all’unico scopo di dimostrare una volta per tutte l’inferiorità dell’avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l’uno dall’altra: l’amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

kia firma

Teaser Tuesday #3

Devo ancora abituarmi al Teaser Tuesday e soprattutto al fatto di non poter scegliere il pezzo da condividere, ma di doverlo pescare a caso. Quasi sempre, leggendo un libro, mi segno i passaggi che mi piacciono di più e mi dico che starebbero benissimo come Teaser, per poi ricordarmi che no, non li posso inserire. È successa la stessa cosa con il libro dal quale viene questo estratto piccino piccino, ma alla fine mi sono dovuta rassegnare ad aprire una pagina a caso. Vi lascio quindi al Teaser tratto da “L’importanza di chiamarsi Cristian Grei” di Chiara Parenti.

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«Molto piacere» risponde lei, gentile. «Cristian mi ha parlato di te» aggiunge, posandogli una mano sul braccio. Un gesto all’apparenza banale, ma che invece racchiude un significato determinante. Insomma, se fosse un cane avrebbe appena fatto la pipì sulle sue scarpe per marcare il territorio.
Perciò capisco subito che la nostra non è una stretta di mano, è una tacita dichiarazione di guerra. È inutile, le donne lo sanno, lo sentono. A Bo è bastato un solo sguardo per intuire che io vorrei essere molto di più che un’amica per Cristian, come a me è bastato vedere la sua mano sul suo braccio per capire che non ha alcuna intenzione di cedermelo.

Capitolo 10 – L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI CRISTIAN GREI di Chiara Parenti

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l'importanza di chiamarsi cristian greiCristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E.L. James, che con le sue “50 Sfumature” gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l’incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome “uguale” a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.

Solo Antonella, l’amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.

Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?

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