Teaser tuesday

Teaser Tuesday #173

Buongiorno lettori!
Oggi vi lascio un passaggio tratto da uno dei due libri che sto leggendo attualmente. Uno, come ormai tutti sapete, è L’Allieva di Alessia Gazzola, primo libro che stiamo leggendo per la #allevireadathon. L’altro è Non dirlo a nessuno di Alessia D’Ambrosio, nuovo volume della Uncrossed Series. Lo stile di questa autrice mi piace davvero molto e sto apprezzando questa storia che ci svela la vita di Aaron che avevamo conosciuto solo superficialmente nei primi due volumi: Come rette parallele e Come un’eclissi.

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Torno nel mio appartamento e mi infilo di corsa sotto la doccia. Puzzo ancora di alcol e ho i capelli appiccicati ma anche un sorriso ebete sulla faccia. Ho passato una bellissima nottata, del tutto inaspettata. Canticchio Fly Me To The Moon insieme al grande Frank, con tanto di coreografia, rischiando di scivolare e rompermi l’osso del collo. Sono euforico e il sonno è passato, di nuovo.
Passo i due giorni successivi a fare zapping, a lavorare e a cercare il profilo Facebook di Beth. Trovarla è più complesso del previsto. Provo con tutte le Elisabeth Wilson di Londra – un numero davvero spropositato –, ma niente. Sembra inesistente sul web, fino a quando, grazie alla fantastica rete di conoscenze creata da Zuckerberg, mi capita davanti una certa Bethany Wilson, con i suoi fantastici occhioni verdi, in una foto stupenda scattata in un prato. Un fiore sull’orecchio e un sorriso da mozzare il fiato.
Bethany.
Mi piace.
Molto meglio di Elisabeth.
Non le chiedo l’amicizia, comunque, mi limito a spiare tutto quello che le impostazioni della sua privacy mi consentono. Poco, ma abbastanza da rendermi conto di un piccolo dettaglio: la maggior parte delle foto la ritrae insieme a ragazzi davvero ben piazzati, ma descriverli così è riduttivo. Giganti, montagne enormi di pelle e muscoli. Sembra quasi che possano schiacciarla con una mano. Lei, così minuta, così perfetta, che cavolo ci fa con questi energumeni?
Ora, intendiamoci, io sono un bel ragazzo. Biondo, occhi azzurri, un fisico asciutto ma con tutti i muscoli al posto giusto, e poi ho classe. Vesto bene, mi curo, ci tengo a me e al mio aspetto. Ma di certo non ho niente a che vedere con questi esseri mastodontici che potrebbero stendermi solo con uno schiaffo. E se Beth ha ricambiato il mio bacio, forse ha solo dei gusti variegati in fatto di uomini, o almeno spero, altrimenti non ho speranze.

Capitolo 2- Non dirlo a nessuno di Alessia D’ambrosio

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non dirlo a nessuno cover
Aaron Bowen è uno spaccone. Arrogante, vanitoso, la battuta sempre pronta, zero voglia di impegnarsi ma tanta di divertirsi.
O almeno questo è ciò che vorrebbe far credere, perché lasciar cadere la maschera significherebbe svelare al mondo il segreto che custodisce dentro di sé da anni.
Un incontro stravagante, durante una notte come tante altre in discoteca, però, rischia di portare a galla delle verità scomode che potrebbero cambiare la sua vita e quella dei suoi amici.
Ma quando hai chiuso per sempre con l’amore, come farai a riconoscerlo quando te lo ritroverai davanti agli occhi?
«Regala te stesso solo a chi lo merita,
al resto del mondo concedi una maschera

Teaser Tuesday #171

Buongiorno lettori!
Il Teaser Tuesday di oggi riguarda un libro che finito di leggere qualche giorno fa. Perfetto per chi vuole una storia d’amore semplice e non troppo impegnativa. Spero di parlarvene presto qui sul blog, ma intanto vi lascio un pezzettino dedicato al mio personaggio preferito.

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Tommaso era chino sul libro di fiabe da un’eternità, le spalle gli si erano irrigidite. Aveva provato a muovere il collo e i muscoli della schiena, quindi si era costretto ad alzare lo sguardo e l’aveva vista lì, seduta due tavoli più in là, immersa nella lettura. Doveva essere davvero tanto interessante perché non sollevava mai lo sguardo, e scriveva con la penna su un blocco a fianco. Il mondo intorno a lei sembrava non esistere e il ragazzo riconobbe uno spirito affine.
Quando Tommaso leggeva le fiabe per lui non esisteva più nulla, anche se, da quando lei era entrata nella sua vita, le fiabe non erano più bastate.
Sapeva che i grandi come lui raramente le leggevano, ma rinunciarvi a Tommaso sembrava quasi un peccato, perché le fiabe lo avevano accompagnato durante la sua crescita, regalandogli momenti di rara serenità. Un tempo gliele leggeva la mamma, ma ora non si ricordava quasi più la sua voce ed era una cosa brutta, molto brutta. Si vergognava di se stesso per questo, perché non si dovrebbe mai scordare la voce della propria madre.
Dopo, gliele aveva lette anche Giulio; aveva provato a farlo con serietà, si impegnava tanto ma faceva ridere. Non glielo aveva mai voluto dire, per non arrecargli dispiacere, ma non era bravo. Non ci metteva il cuore. Forse, dopotutto, a Giulio le fiabe non piacevano.
Tommaso credeva che tra le pagine di quelle storie a volte truci, a volte tenere, si nascondessero più di semplici mostri come il lupo di Cappuccetto rosso o la strega per La bella addormentata nel bosco. Si nascondevano perle di saggezza, grandi insegnamenti, di cui lui faceva tesoro.
Si era ripromesso di rileggere quelle stesse storie ai suoi bambini, o ai bambini di qualcun altro. Loro non avrebbero giudicato la sua esse sibilante e sarebbero entrati nel suo mondo fatto di unicorni e arcobaleni, un mondo bello in cui magari c’era il male, ma di sicuro il bene trionfava sempre.

Capitolo 4 – La poesia dell’anima di Patrisha Mar

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la poesia dell'anima cover
Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Solo che Giulio non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, infatti, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale…
Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.

Teaser Tuesday #170

Buon pomeriggio! Un po’ in ritardo, ma eccomi con il Teaser Tuesday di oggi. Sto leggendo – e adorando – E così, forse, sarai felice di Alessia Esse. È incredibile come questa scrittrice riesca in qualsiasi genere, la adoro. Qualche settimana fa la Mon vi aveva lasciato l’incipit. Se non vi siete convinti con quello, vi lascio un altro stralcio.

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Allunga un braccio verso di me, mi mostra la mano. “Mi chiamo Augusto. Piacere.”
Osservo la sua mano, colpita dal suo gesto, e alla fine gliela stringo. “Augusto come l’imperatore?”
“Come mio nonno,” ribatte ridendo.
“Io sono Rebecca. Piacere.”
“Rebecca come il libro di Daphne du Maurier?”
“No,” dico, positivamente sorpresa che lui conosca il titolo. “Mia madre ha scelto di chiamare tutti i suoi figli con nomi che iniziano per R, per onorare suo padre.”
Augusto lascia la mia mano e indica il Don Pablo. “Ti va una birra?”
“Pensavo che il pub stesse chiudendo.”
“Sono io ad avere le chiavi. Volendo, potrei tenerlo aperto per un altro po’.”
Sorrido. “È tuo? Il pub, intendo: sei il proprietario?”
“No. Ci lavoro come barman nel fine settimana. Il titolare è andato via mezzora fa e mi ha lasciato le chiavi. Allora, ti va?”
“Dovrei dirti no,” rispondo sorridendo.
Lui sembra confuso. “Perché?”
“Perché se dico sì, penserai che lo faccio perché ho ancora voglia di sesso.”
“Allora dimmi no,” ribatte, incrociando le braccia sul petto.
“Non posso.”
“Perché?”
“Perché se dico no, allora dovrò tornare a casa. E non voglio tornare a casa in questo momento.”
La mia voce, finora spavalda e sicura, si incrina sulle ultime parole. Augusto se ne accorge, ma fa finta di nulla. Inizia a toccarsi la barba, guardandomi come se stesse pensando a chissà cosa.
“Facciamo così,” dice dopo qualche istante. “Io prometto di non fare altro che offrirti una birra. È tutto ciò che voglio, in fin dei conti. Giuro.”
“E io ti prometto che non proverò in alcun modo a fare sesso con te,” ribatto. “Mi sembra un buon accordo.”
“Un ottimo accordo,” dice lui, e mi porge di nuovo la mano.
Stavolta, quando gliela stringo, lo faccio per un attimo in più. Guardo i suoi occhi mentre ci tocchiamo, e capisco una cosa. Nei libri, a volte, i protagonisti avvertono una strana scarica elettrica durante un contatto fisico. Quella scarica elettrica porta con sé una scintilla piena di promesse relative ai sentimenti, al cuore e alla passione romantica.
La realtà è diversa dai libri. Quando stringo la mano di Augusto e guardo i suoi occhi scuri, infatti, non avverto una scarica di elettricità. L’unico pensiero che mi passa per la mente è: le promesse che ci siamo appena fatti sono delle enormi cazzate.

Capitolo 2- E così, forse, sarai felice di Alessia Esse

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e così forse sarai felice cover
Dopo un anno passato ad evitare accuratamente la sua famiglia, Rebecca torna a casa. Il suo piano è semplice: occuparsi del padre malato, fuggire la freddezza di sua madre, respingere le critiche di sua sorella e di suo fratello.
A trentacinque anni, Rebecca non cerca la felicità. Non crede di meritarla, soprattutto quella amorosa. Troppi rischi da correre, troppe ferite subite. Il migliore amico di Rebecca è Tinder: il sesso occasionale è tutto ciò che il suo cuore può sopportare.
Ma una sera, quando Tinder fallisce, appare Augusto.
Passionale e brillante, Augusto vive una vita molto diversa da quella di Rebecca. E alla donna basta un suo sorriso per dubitare del muro dietro il quale ha nascosto il cuore. Tuttavia, il loro incontro è destinato a passare in secondo piano quando accade l’imprevedibile.
In poche ore, la vita di Rebecca viene stravolta da eventi e sorprese che la obbligano a fare i conti con più di settant’anni di segreti che riguardano suo padre, la sua famiglia, e un gruppo di innocenti.

Ricco di colpi di scena e di storie che si intrecciano con la Storia, E così, forse, sarai felice, è un racconto di verità, coraggio, giustizia e amore.


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Teaser Tuesday #169

Buon pomeriggio lettori!
Il Teaser Tuesday di oggi riguarda un libro che ho finito di leggere ieri sera, ma ci tenevo comunque a lasciarvene un estratto. Pubblicata dopo un attenta revisione, “Linea 97” è l’ultimo lavoro di Chiara Venturelli, che non delude mai. Le sue storie d’amore sono sempre dolcissime e ben scritte.

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Fu una brusca frenata a riscuotere Danielle dai ricordi, costringendola ad appoggiarsi di riflesso al sedile anteriore.

Cominciò a levarsi un brusio di protesta, che sfociò in imprecazioni indignate all’annuncio della gomma bucata. Tra una lamentela e l’altra, i passeggeri si rassegnarono a scendere per attendere il mezzo sostitutivo che sarebbe arrivato il prima possibile dal deposito.

Anche sul bordo della strada il ragazzo se ne stava in disparte, accanto a un albero secco. Il sole filtrava dietro le sue spalle creando strani giochi di luce e l’albero morente conferiva un che di decadente e malinconico. Distogliere gli occhi da lui non era mai semplice, in quell’occasione ancora meno del solito.

Era uno studente come lei? Oppure lavorava nel centro commerciale vicino alla fermata da cui saliva ogni sera? Perché non si sedeva mai e non calava mai il cappuccio?

Dopo venti minuti, arrivarono due minibus da una trentina di posti l’uno. Distratta dalle ipotesi fantasiose sullo sconosciuto, Danielle raggiunse la fila troppo tardi per accaparrarsi l’agognato sedile accanto al finestrino. Il corridoio centrale era sufficiente a malapena per muoversi, perciò anche il ragazzo era stato costretto a sedersi.

A due passi dal posto vuoto, lei si fermò, indecisa. Lui guardava, incurante, fuori dal finestrino.

«Signorina?» L’uomo dietro di lei la richiamò all’ordine, spazientito.

Prese quindi, d’istinto, la decisione di sedersi. Il ragazzo non si girò a guardarla, però si mosse a disagio nel sedile come se non gradisse la sua presenza. Oppure era solo un’impressione, la mente gioca strani scherzi, soprattutto dopo una giornata intera di studio.

Con la coda dell’occhio, osservò i movimenti alla sua sinistra. La mano del ragazzo era poggiata contro il finestrino, con l’indice tracciava strani segni come se stesse scrivendo qualcosa, impossibile capire se fossero lettere o un disegno. Aveva gli auricolari nelle orecchie, come sempre.

Capitolo 1 – Linea 97 di Chiara Venturelli

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Linea 97cover
Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.