Buongiorno! Finalmente torno anche io con una recensione. Come ben sapete sono ancora alle prese con It. Mi sta piacendo molto, ma è davvero lungo e la mia testolina paranoica lo deve processare. Ma non sono qui a parlarvi di questo. Oggi vi racconto come è andata la lettura di Come rette parallele di Alessia D’Ambrosio, libro il più rosa possibile che ho letto per intervallare It.
come rette parallele cover
Titolo: Come rette parallele
Autore: Alessia D’ambrosio
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Disponibile in italiano:
Goodreads

Quando la vita che stai vivendo non ti offre più nulla, hai un’unica possibilità: cambiare.
Isabella sogna un lavoro migliore, un riscatto in campo sentimentale, una vita sociale più dinamica. È con questi propositi che vola alla volta di Londra, città che le è sempre rimasta nel cuore. Durante la prima uscita con i suoi nuovi amici, Isabella si imbatte in Christopher, giovane avvocato in cerca di indipendenza. Complice un drink di troppo, i due ragazzi vivranno una notte di passione che li segnerà profondamente.
Sebbene Isabella e Christopher decidano di dimenticare quell’episodio e continuare i propri percorsi su binari differenti, il destino si metterà in mezzo per farli incontrare di nuovo. Ma quanto vale una passione? E se in gioco ci fosse il vero amore? Christopher sarebbe disposto a rinunciare alla stabilità tanto agognata per una sconosciuta? E Isabella si precluderebbe davvero la possibilità di vivere una vera favola, con tanto di principe azzurro, per una storia che forse non ha futuro?
Due rette parallele non possono incrociarsi, ma è davvero così semplice smettere di provarci?

 

Prima di tutto vorrei ringraziare di cuore Les Flaneurs Edizioni per avermi mandato il libro in cambio di una mia onesta opinione: grazie davvero!

Ma veniamo al libro. Come rette parallele, primo volume della serie Uncrossed, mi ha lasciata combattuta.

Il libro racconta la storia di Isabella – Isa per amici e non -, una ragazza romana ventiseienne che, dopo una delusione d’amore e la constatazione che lì dov’è non troverà il lavoro che vuole fare, decide di trasferirsi in Inghilterra per provare a ricostruirsi una vita. Ha perso i genitori da piccola e da allora ha sempre vissuto con il fratello che si è preso cura di lei in ogni modo. Da poco si è aggiunta la sua migliore amica, nonché cognata che aspetta una bimba. Ma per Isabella a Roma ci sono troppi ricordi e troppo poche opportunità e quindi parte, piena di speranze e buona volontà.
Appena arrivata a Londra, conosce – e conosciamo – la sua (odiosa) coinquilina Carly e una coppia di amici: Percy e Josh. Con Percy Isabella stringerà un rapporto molto forte, che a dir la verità mi sarebbe piaciuto approfondire un po’ di più…magari nei prossimi capitoli.
Le altre due conoscenze in ordine cronologico sono Chris e Matt. Io, sarò anormale, mi sono innamorata del secondo. Isabella…beh, non ve lo sto a raccontare.

Come vi dicevo all’inizio il libro in questione mi ha lasciata combattuta. Vediamo di capire il perché.

Partiamo dai lati positivi di questo libro. È una storia che attira, affascina. Due settimane fa ho aperto il libro per riportare l’incipit nel Teaser Tuesday, convinta di iniziarlo il giorno dopo e invece me ne sono divorata un bel pezzo la sera stessa, per poi finirlo in pochissimi giorni. Questo per dirvi che è una storia ben scritta, che prende il lettore o lo lancia nella storia, suscitando quella curiosità morbosa classica dei romanzi rosa, quella che ci spinge a leggere ancora un’altra pagina nella speranza che le cose cambino come ce le siamo immaginate, mettendo insieme i personaggi giusti e mandando a quel paese quelli sbagliati.
I personaggi sono molto completi, seppur abbastanza standardizzati. Ho fatto un po’ di fatica, inizialmente, ad entrare in sintonia – soprattutto con la protagonista, ma ad un certo punto ho avuto ben chiaro chi amare e chi no.
Tornando alla scrittura, ho molto apprezzato le scene più piccanti. Non è raro che in italiano tendano sempre a sembrare più ‘di basso livello’ e volgari, rispetto all’inglese. Alessia invece, anche nelle scene più spinte, è riuscita a mantenere una narrazione secondo me davvero piacevole ed a suo modo delicata.

Lati negativi? I personaggi. Ragazzi, non sapevo chi prendere a calci nel sedere per primo. Salvo Matt – ammmore mio – e zio Angelo – l’ho adorato! -. Percy, l’amico gay di Isa, forse potrebbe cavarsela con una generosa scrollata. Arrivata a metà libro stavo per tirare un sospiro di sollievo e iniziavano ad uscirmi i cuori dagli occhi. Sembrava che i personaggi avessero preso una decisione, e soprattutto che ne fossero convinti. Speranze mal riposte. Il motivo per cui non sono riuscita a voler loro bene e a farmi piacere al 100% la storia? Vanno tutti per i 30 anni, si presume siano persone adulte. Ma i loro comportamenti non mi hanno fatto pensare a persone propriamente mature, anzi. Non sanno cosa vogliono, cambiano continuamente idea, si prendono in giro l’uno con l’altro. Sostanzialmente è stato questo a darmi fastidio.

Noi invece siamo qui, reali. Viviamo insieme, ci confidiamo. ci sosteniamo. Io so cosa ti piace e cosa no. Noi litighiamo, facciamo pace, poi litighiamo di nuovo. Noi siamo una coppia, amore mio. Siamo sogni, emozioni, progetti. Non gettare via tutto questo.

Però, e c’è un però, ho voglia di leggere il secondo capitolo. Ho bisogno di sapere come va avanti. Perché il finale mi ha lasciata turbata, non me lo sarei mai aspettata. E perché mi piacerebbe trovare una crescita in Isa, Matt, Chris, Macy per potermi riconciliare con loro e apprezzare davvero le storie di questa autrice.


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