Premetto che ho scoperto Doctor Who più o meno un anno e mezzo fa ed è stato subito amore. Vi chiederete che senso ha iniziare a parlare di questa serie dall’ultima puntata, ma ho dovuto dire la mia appena ho terminato di vederla. Per chi non ha idea di cosa parli questa serie, posso solo dire che ve ne innamorerete come è successo ad Anna. Ma tentare di spiegarvi in breve di cosa parla sarebbe un’impresa, quindi perdonatemi ma chiedo aiuto ad Internet per questo:

The Doctor is an alien Time Lord from the planet Gallifrey who travels through all of time and space in his TARDIS. His current travel companion is Clara Oswald, though he has a long list of friends and companions who have shared journeys with him. Instead of dying, the Doctor is able to “regenerate” into a new body, taking on a new personality with each regeneration. Twelve actors, plus John Hurt,have played The Doctor thus far.

Detto questo..
Quando alla fine del 2013 ho detto addio ad uno dei miei Dottori preferiti, Eleven, mai avrei pensato che sarei arrivata ad amare quello nuovo così velocemente. Peter Capaldi interpreta il suo Dottore in maniera totalmente diversa da chi lo ha preceduto, con una serietà intervallata a momenti di pazzia che lo rendono irresistibile.

Potrei stare ore a parlare di come Capaldi mi abbia colpita fin dal primo istante e forse più avanti dedicherò un post a come questa stagione è iniziata, ma oggi voglio concentrarmi su come è finita.

Attenzione, continuare la lettura solo se si è vista la puntata; la recensione potrebbe contenere spoiler.

Preciso che quando guardo Doctor Who presto poca attenzione alla qualità delle riprese o alla capacità recitativa degli attori perché sono concentrata solo sulle emozioni che sa, solitamente, trasmettermi. Cerco di spiegarmi meglio…questa serie è stata una delle poche a farmi scoppiare in lacrime, sorridere nostalgica ripensando ad alcune scene, ridere per un battuta e desiderare con tutta me stessa di poter vivere una di quelle avventure.
Questa puntata non ha fatto niente di tutto ciò. Certo, ci sono state un paio di scene che mi hanno fatta commuovere leggermente, ma niente in confronto alle emozioni che mi avevano devastata durante i precedenti finali di stagione. Ho trovato il ritmo della puntata molto affrettato, ma abbastanza noioso. Ricordo che questa è la mia opinione ed è giusto pensarla diversamente.

Non sono una fan di Danny e la sua relazione con Clara mi è sempre sembrata troppo veloce, facile, scontata, quindi la scena del loro addio mi ha lasciato un po’ di tristezza addosso ed è scivolata via nel dimenticatoio dopo due minuti.

Missy. Michelle Gomez ha fatto un ottimo lavoro nel interpretare The Master ed è stata una delle poche note positive di questa puntata, a parte quando mi ha ucciso Osgood senza un buon motivo e l’avrei strangolata. Totalmente fuori di testa e imprevedibile, mi ha fatta sorridere, arrabbiare e in alcune scene mi ha fatto pena. Quando il suo piano di regalare un esercito al Dottore è fallito, l’ha quasi implorato di tornare insieme a Gallifrey. Non ho capito esattamente che fine abbia fatto Missy, ma sicuramente non è morta, sarebbe troppo semplice. Si è teletrasportata? Tornerà a mettere i bastoni tra le ruote al Dottore? Troppe domande legate al suo personaggio e, come al solito, nessuna risposta.

Capaldi è stato grandioso. Adoro il suo Dottore. Tutte le sue parole, i suoi discorsi mi sono piaciuti e quando ha chiamato Danny “PE”, per quanto non lo sopportassi, ho pensato fosse perfetto. Quando sembrava tutto finito, tutto perduto, lui se ne è uscito con una frase che mi ha fatta scoppiare a ridere e quindi ve la riporto, anche se probabilmente senza il rispettivo video rende la metà: “I am NOT a good man, I am not a bad man. I..am..an idiot, with a box and a screwdriver”.

Arriviamo a quelle poche scene che ho salvato in questa puntata. La prima è sicuramente l’ultimo saluto del Dottore al padre di Kate, prima che questo voli via in forma di Cyborg. Mi è scesa una lacrima, perché era un desiderio del Brigadier che non si era mai avverato e il Dottore ha voluto fargli un ultimo regalo prima di lasciarlo andare.

Il finale mi è abbastanza piaciuto. Ho odiato il Dottore e Clara che si mentono spudoratamente in faccia per salvaguardare la felicità dell’altro, anche se ho capito le loro motivazioni. Lei gli fa credere che Danny sia tornato in vita; lui le fa credere di aver trovato Gallifrey.
La reazione del Dottore quando arriva con il Tardis alle coordinate che gli ha lasciato Missy e invece del suo pianeta trova solo universo vuoto e buio è violenta, feroce ed incredibilmente triste. Il Master gli ha mentito per l’ennesima volta e per lui è come perdere Gallifrey di nuovo.

L’episodio finisce con Clara che ringrazia il Dottore per averla fatta sentire speciale e lui ricambia. Non è ancora giunta la fine per Clara, ma questo breve scambio di ringraziamenti mi ha fatto capire che la sua avventura sta per finire e che un po’ mi mancherà.

Insomma avrete ormai capito che questo episodio mi ha lasciato con l’amaro in bocca, non perché fosse interamente un disastro, ma forse perché è stato al di sotto di ciò che mi aspettavo. Speriamo che l’episodio di Natale mi faccia ricredere su questa stagione.
Concludo con la frase che mi è rimasta più impressa dopo questa puntata: “Never trust a hug. It’s just a way to hide your face”.

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