Sto scrivendo questa recensione in anticipo, rannicchiata sul divano dopo una giornata un po’ di M. Perché in anticipo? Mentre state leggendo io sono a Rimini, a lavorare per i Campionati Italiani di Tiro con l’Arco, 4 giorni di testa completamente sconnessa – per quanto il pensiero fisso ‘tesi’ me lo permette – per ritrovare le forze e poi riprendere la mia vita e il mio posto al tavolo della biblioteca. La Mon quindi si ritrova a provare l’ebrezza di gestire il blog da sola per una settimana, anche se le abbiamo lasciato il materiale.
Finite le chiacchiere, il libro di oggi è Implosion, il primo volume dell’omonima serie di M. J. Heron.

implosion
Titolo: Implosion (Implosion #1)
Autore: M. J. Heron
Editore: De Agostini
Disponibile in italiano:
Goodreads

Tu chi sceglieresti tra chi ti ha dato la vita e chi potrebbe togliertela?

La risposta potrebbe non essere così ovvia.Non è affatto un giorno come un altro. Il destino ha premuto il tasto on. Le loro vite stanno per cambiare in modo radicale. Quando Katherine Evans incontra Armand non sa che dietro quelle sembianze da bello e dannato si cela uno dei più potenti Generali dell’Antica Stirpe dei Kurann. Non può immaginare che sarà proprio lui la sua salvezza… o la sua rovina, né può conoscere il suo vero piano: crudele, spietato, oscuro come le tenebre.

Un paranormal venato di fantasy in cui gli eventi si susseguono con i ritmi del thriller. Una verità agghiacciante sta per essere svelata. Nessuno è più al sicuro, i protagonisti stanno per essere soffocati dalle loro stesse esistenze. Ognuno di loro nasconde un segreto, nessuno può permettersi di fallire.

Una sola certezza: quando supera se stesso, l’amore può uccidere.

Se nulla è come sembra, come fai a prendere la strada giusta?

Comincio col dirvi che questo libro attendeva da tempi immemori sul mio comodino. Era un po’ che lo prendevo in mano, lo fissavo e lo riappoggiavo lì. La trama non mi diceva più nulla. Settimana scorsa, complici la categoria della Book Jar Challenge di questo mese e il punto ‘Un libro da tempo in fondo alla lista dei libri da leggere’ della 2016 Reading Challenge, ho deciso che era giunta la sua ora. L’ho aperto, lo ammetto, ancora non troppo convinta, ma mi ha piacevolmente sorpresa. Ed è così bello quando apri un libro senza aspettarti molto e poi ti prende un sacco, o no? A questo punto mi chiedo come mai fosse rimasto lì abbandonato per così tanto tempo, forse il genere – questo fantomatico Paranormal Romance – che non mi attirava, la trama che boh.

Vabbè, poche storie. Il libro mi è piaciuto, la storia mi ha presa fin dalle prime pagine e ogni istante libero era buono per riprenderlo in mano.
Questa cosa dei personaggi fantasy inseriti in un contesto cittadino e attuale, in questo caso la Firenze dei giorni nostri, devo dire che mi crea un po’ d’ansia, ma nulla di ingestibile. Anzi, devo dire che una volta entrati nel mood è anche piacevole. I personaggi ‘fantastici’ in questione sono i kurann, personaggi discendenti da un’antichissima stirpe che si nutrono di piccole quantità di sangue dei loro simili per mantenere il loro DNA purissimo e vivere per secoli.

Provo a dirvi qualcosa di più del libro.
Punti a favore. La trama molto scorrevole e densa di avvenimenti, non avrei voluto staccarmi dalle pagine. I capitoli passano senza nemmeno accorgersene. Mi è piaciuto molto anche il fatto che in mezzo ai capitoli dei personaggi ‘principali’ ci siano delle parti di una storia parallela, all’inizio sconosciuta al lettore ma che, mano a mano che si continua con la lettura, assume sempre più senso, fino ad unirsi con quella principale.
L’ammmore è un altro punto a favore, non mancano le scene di intimità seppur per nulla esplicite, piene di tutto l’amore che c’è tra i due. Il loro è l’amore dei libri, infinito e resistente a qualsiasi cosa, anche a poteri assurdi scatenati con la sola forza del pensiero. Però è tenero, fa sognare.
Le descrizioni molto dettagliate che ci permettono di vedere le scene come se fossimo presenti sono la ciliegina sulla torta.

«Posso pensare a questo incontro come al nostro primo appuntamento?» Il tono di Armand era fresco ed entusiasta.

«Considerando che stiamo camminando, mano nella mano, per le vie della città più romantica del mondo, direi proprio di sì.»

«Dicono che sia Venezia la città romantica per eccellenza.»

Katherine lo guardò e sorrise. «Non c’è un solo luogo sul pianeta che potrebbe essere più romantico di Firenze in questo momento. Come vedi, tutto è relativo», disse lei, semplicemente.

Ovviamente ho anche dei punti contro. Alcune parti le ho trovate un po’ affrettate, un po’ come se volessero essere messe lì per forza, a costo rimetterci in termini di dettagli.
E forse, su alcuni aspetti, la trama è un po’ prevedibile. Non tanto nella storia principale, quanto su quella famosa parte parallela che vi nominavo sopra.

I personaggi mi sono piaciuti, Katherine e Armand, oltre che per il loro amore, per le loro particolarità. Sono ben delineati come personaggi e trovo che non si possa fare a meno di fare il tifo per loro.
Katherine non è la solita ragazzina un po’ svampita, ma è davvero un bel personaggio. Semplice e decisa allo stesso tempo, l’ho adorata da subito. Armand Castelli, il figaccione che non poteva assolutamente mancare. Assistente della prof di un corso universitario di Katherine, si ritrova praticamente tutte le ragazze ai suoi piedi: ovviamente noi lettrici non possiamo essere da meno. Un po’ tutti i kurann sono ben caratterizzati, ognuno molto diverso dall’altro, con un suo carattere e un suo modo di fare. Così come i genitori di Katherine, che l’autrice ci fa conoscere piuttosto bene.
Sono rimasta sorpresa di come in pochissime pagine la Heron sia riuscita a dare un volto preciso a Lisa. E qui mi fermo per il rischio spoiler.

Per concludere, libro molto piacevole, con qualche pecca – come vi dicevo – ma nulla che arrivi a rovinare il piacere della lettura di questo libro. A breve mi butterò sul secondo.
E adesso su, forza, tutte a perderci negli occhi magnetici di Armand.

rating 3.5

kiafirma

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