Buongiorno! Vi sembrerà strano vederci pubblicare di domenica, ma l’occasione di oggi lo richiede. Dieci giorni fa mi è stato infatti proposto di partecipare al Review Party dedicato al libro Le mamme ribelli non hanno paura di Giada Sundas (qui trovate l’evento Fb con tutte le recensioni). Avevo addocchiato giusto qualche giorno prima il libro, che mi aveva attirata per copertina e trama, e non ho potuto resistere ad averlo in anteprima per poi festeggiarne, insieme ad altre 22 blogger, l’uscita.
In più Garzanti ha messo in palio una copia cartacea del libro: in fondo alla recensione troverete il form da compilare entro il 22 maggio per poter partecipare all’estrazione! Fidatevi che vale la pena leggerlo 🙂

Un grazie di cuore a Garzanti e Sara di Diario di un Sogno per aver organizzato questo Review Party.

Qui di seguito trovate i nomi dei blog partecipanti, vi basterà cliccare sui nomi per andare a vedere le loro recensioni!
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le mamme ribelli non hanno paura
Titolo: Le mamme ribelli non hanno paura
Autore: Giada Sundas
Editore: Garzanti
Disponibile in italiano:
Goodreads

Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro il suo, Giada ha cominciato a essere madre. Ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra e per sempre. Perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio e ha ascoltato ogni consiglio. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto le veniva come era scritto in quei libri o come le avevano detto di fare. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: che non esistono regole, leggi, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo tra una ninnananna ricca di parole dolci e un rigurgito che rimane su una maglia per giorni. Tra un abbraccio che arriva inaspettato e cambia la giornata e un cartone animato che si odia perché lo si conosce ormai a memoria. Non c’è una ricetta, nessuno la conosce. Le risposte sono dentro ogni madre, sono lì, nel profondo dove risiede l’istinto. Dove vive e cresce l’amore più incondizionato che si possa provare. Dove non c’è bisogno di consultare nessuna enciclopedia per sapere cosa è giusto fare. È l’imperfezione l’unica verità. La morbidezza di un bacio sbavato, la tenerezza di un gioco improvvisato con una mollica di pane, la bellezza di un codino che non riesce a star dritto. Sono queste le magie che scaldano il cuore e fanno un figlio felice. Perché sono loro a insegnare che anche sbagliando si può volare, anzi, si vola ancora più in alto.
Giada Sundas è la mamma più famosa del web. I suoi post sulla sua esperienza di madre hanno avuto migliaia di condivisioni. Le mamme ribelli non hanno paura è il suo primo romanzo. Un debutto che partendo dalla vita parla al cuore di tutti. Un piccolo regalo a una bimba di due anni perché possa scoprire un giorno come è venuta al mondo, da quale amore, da quali errori, da quali scelte. Una storia sulla maternità, quella vera che si fa passo dopo passo, fatica dopo fatica, felicità dopo felicità.

 

Le mamme ribelli non hanno paura, come vi dicevo, è un libro che merita di essere letto. Non importa che siate già mamme, lo stiate per diventare o non ne abbiate nessuna intenzione (per il momento o per sempre).
Giada racconta con una semplicità disarmante la sua esperienza di madre, fidanzata e donna, dal momento in cui ha capito di essere incinta fino ai primi due anni di vita della piccola Mya. La rende comprensibile a tutti, anche a chi non ne sa nulla di maternità facendo divertire ed emozionare i lettori. Come vi dicevo, ho conosciuto questo libro per caso (credo da un post di Bussola su Facebook) e ho deciso che l’avrei letto appena possibile. Non so esattamente cosa mi abbia attirato – dopo ovviamente i calzini spaiati in copertina – ma non ha sicuramente deluso le mie aspettative.

Ragazzi, ho semplicemente adorato questo libro fin dalle prime pagine. Una miscela di dolcezza e ironia che ti porta a continuare a leggere. Di fatto non ci può essere quello che normalmente intendiamo per ‘azione’, ma la lettura scorre comunque decisamente veloce. Ho iniziato a ridere fino alle lacrime dalle prime pagine e le lacrime praticamente non mi hanno mai abbandonata fino a fine libro. Intervallavo momenti di commozione a momenti di ridarola. Non sono mamma, i conti con la maternità li ho fatti da figlia e da amica di mamme, ma ho ritrovato parecchie cose. Ricordi, momenti felici, momenti meno felici.

“Sono le cinque del mattino,perché non sei a letto?”
“In questa stanza qualcuno aspetta un bambino”
“Chi?”
“Facciamo l’appello e andiamo per esclusione?”
“Ma come fai a dirlo,Giada?”
“Lo so è basta”

Faccio fatica a parlare delle storie vere, narrate in prima persona. Mi toccano sicuramente più dei romanzi e mi sembra di non poterne parlare come di una inventata. Sembra in un certo modo di giudicare la vita di chi si è messo in gioco, piuttosto che il libro in sè stesso. In più non ci sono personaggi di cui poter dire ‘sembra reale’, ‘è confuso’. I protagonisti sono persone in carne ed ossa, persone che fino a poco prima dell’uscita del libro seguivamo su Facebook perché ci facevano sorridere ed emozionare con i loro post.
Giada e la sua famiglia, nel libro, sono più reali che mai, assolutamente non perfetti. Sono delle persone che potrebbero essere nostri vicini di casa, amici, ma anche noi stessi. Con le loro difficoltà a capire la vita, e le loro forza nel cercare di migliorarsi ogni giorno, per sé stessi e per chi sta loro accanto. Fregandosene spesso di pregiudizi e occhiate maligne, gioendo per ciò che hanno, pur essendo coscienti che ci sta ‘chi sta meglio’. Ignorando chi pensa di essere migliore e capendo che quella che spesso tutti mostriamo al mondo altro non è se non una facciata. Giada, in un certo senso, ci sbatte in faccia la realtà. Ci ricorda che quello che la gente mostra non è sempre quello che prova, anzi. Che dentro, e nella nostra sfera privata, tutti abbiamo delle difficoltà, ma che spesso le nascondiamo per far credere di essere migliori. O addirittura per cercare di convincere noi stessi della stessa cosa, superando così momenti difficili.

Quando iniziasti ad avere un po’ più di padronanza dei movimenti, il tuo gioco preferito divenne il dito a serramanico.
Estraevi l’indice e lo tenevi esposto per tutto il giorno, infilandolo qua e là ogni tanto, soprattutto negli occhi e nelle narici altrui, offendendoti quando non ti veniva permesso.

Giada e Moreno, in particolare, si ritrovano a fare i conti con un terzo esserino all’interno della loro bolla, della loro coppia. Sono più giovani di tanti genitori della nostra epoca, ma non si fanno spaventare. O meglio, sono spaventati, come chiunque davanti a un grosso cambiamento nella propria vita, ma cercano ogni giorno di trovare qualcosa per cui essere felici, per stare bene e superare al meglio le difficoltà.

Al quarto mese mi comparve sulla pancia una riga scura in verticale che partiva dal pube e andava fino allo stomaco. La nonna Biba, già accuratamente informata sull’evento, imbastì un monologo con la giusta terminologia scientifica esponendoci tutti i dettagli sulla concentrazione di melanina.
«Sarà tipo il meridiano di Greenwich», disse papà sedendosi sul divano accanto a me.
«Per misurarmi dividendomi a metà in due parti esatte?» risposi io.
«Esatto, così quando sarai ciccionissima, basterà che mi dica le coordinate di latitudine e longitudine e io saprò dove grattarti.»
«Mi stai dando del planisfero?»
«No, in realtà del mappamondo, ma uno di quelli carini, tipo il Clementoni che si illumina.»
«Non è una cosa carina, sai, dare del mappamondo a una donna incinta!»

Ho iniziato il libro pensando di avere tra le mani qualcosa di molto simile a Notti in bianco, baci a colazione di Bussola, un raccolta di post. E invece mi sono trovata catapultata in una storia di vita, di due ragazzi che si trovano a fare i conti con qualcosa di grande, spaventoso e bellissimo allo stesso tempo, superando ogni giorno al meglio delle loro capacità, pur vivendo momenti neri.
Ho trovato la storia della vita di una mamma, una mamma convinta di essere peggiore e diversa dalle altre mamme, ma che si rivela una forza.
Ho trovato un diario, dedicato a una bambina ancora troppo piccola per conoscerne l’esistenza, ma che non potrà che commuoversi nel momento in cui lo potrà e vorrà leggere.
Ho trovato emozioni forti, reali. Semplicità, ironia, voglia di vivere e un sacco di amore incondizionato.

Volevo dimostrarti come la tenacia e la forza di volontà a volte ripaghino gli sforzi, volevo insegnarti a non rassegnarti, a non cedere all’arrendevolezza e al pessimismo del «mai più». Ti ho voluto insegnare a non accettare la perdita se c’è una soluzione, a provarci, a impegnarti per qualcosa di importante. Alle perdite, quelle vere, decisi di pensarci più avanti, perché per quelle non c’è preparazione che tenga. Sappi che ci ho provato sempre, quando ho ritenuto che fosse opportuno, ho lottato per quello in cui ho creduto, guadagnando, a volte, la disapprovazione del mondo intero. Sappi che ho provato a fare il meglio delle mie possibilità
per bearmi della tua felicità e tremo al pensiero che, un giorno, ogni mio gesto, per te sarà sbagliato, anche se dettato dal mio cuore.

Sinceramente? Non trovo un motivo per cui non dovreste leggerlo.


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kiafirma

16 Comments on Review Party: Le mamme ribelli non hanno paura di Giada Sundas

  1. Bella recensione! La scena del planisfero giuro che l’ho vissuta anch’io in maniera simile! Comunque è vero, penso che non ci sia una dimostrazione d’amore più bella di questa nei confronti di un figlio.
    [email protected]

  2. Ciao kia, che bellissima recensione!! Mi è piaciuta molto l’accuratezza e la delicatezza con cui hai descritto il libro.. Complimenti!! 😉
    La mia e-mail con cui seguo il tuo blog è [email protected] e seguo pure la tua pagina facebook come Lara Milano
    P.S.= ho compilato il form e risposto alla domanda sul blog “Diario di un sogno”

    • Anche a me ha attirato subito. E la lettura ha confermato e ampliato la sensazione positiva 🙂

  3. meravigliosi estratti ..che dire del planisfero???oddio che ridere!!!
    partecipo molto volentieri.
    lettore fisso : patrizia gangi
    mail : [email protected]
    ho risposto alla domanda del give sul blog diario di un sogno
    spero di aver fatto tutto bene non trovo il form per i lettori fissi ma mi sono iscritta alla newsletter

    • Lo dovevo mettere l’episodio del planisfero, mi ha fatta morire. E va avanti, ma sarebbe diventato troppo lungo 😀

      ( Io ti vedo disiscritta dalla newsletter :/ )

  4. Devo assolutamente leggere il libro! I ricordi più belli con mia mamma sono quando dopo il bagno mi metteva con un batuffolo di cotone l’acqua di rose, quando cantavamo assieme e quando mi ha organizzato una festa di carnevale a casa perchè io stavo male e non ero potuta uscire in maschera, siamo state io e lei a casa vestite truccate che ballavamo e ci siam lanciate i coriandoli…

  5. Quello che più ho apprezzato è stato lo stile di Giada, la bravura e la dolcezza che traspare per sua figlia nonostante le difficoltà che ha dovuto superare. Un libro bellissimo!

    • Grazie mille 🙂 Fai bene a volerlo leggere perché merita davvero. In bocca al lupo per il giveaway!

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