Buongiorno!
Siamo alla fine della settimana e io non vedo l’ora di arrivare a casa e rilassarmi fino a domenica sera. Questa settimana mi ha abbastanza devastata, anche se non so bene perché. La recensione di oggi riguarda un libro che volevo leggere da un po’ e che mi è piaciuto nonostante qualche pecca ci sia.

otherworld cover

Titolo: Otherworld (Otherworld #1)
Autore: Jason Segel
Editore: DeA Planeta

La compagnia ti dà il benvenuto a Otherworld, il mondo virtuale in cui niente è mai stato più reale.
Il futuro è alle porte per Simon e per altri 1999 fortunati: la Compagnia del multimiliardario Milo Yolkin li ha selezionati per testare l’ultimissima versione di Otherworld, il gioco di ruolo online più famoso del secolo.Perché dentro Otherworld puoi essere ciò che vuoi. Un uomo, un dio, un mostro. In Otherworld non esistono regole, non esistono conseguenze. Niente di più emozionante per un nerd pieno di soldi come Simon. Niente che non abbia già fatto. Ma stavolta qualcosa di diverso c’è.Perché Otherworld è l’ultima opportunità che gli rimane per incontrare la sua migliore amica Kat. Un misterioso incidente la costringe infatti in un letto d’ospedale, completamente catatonica e incapace di reagire agli stimoli esterni. Chi l’ha ridotta così? E come mai la Compagnia è interessata a una semplice ragazza come lei, tanto da inserirla nel programma sperimentale che connette la sua mente a una delle realtà virtuali di Otherworld?

Simon non crede alle coincidenze e sa che la Compagnia non lascia nulla al caso… non ha dubbi che Kat sia in pericolo, e pur di salvarla è pronto a tutto. Pronto anche ad avventurarsi in Otherworld, forse per l’ultima volta, e giocare fino alla fine la partita più importante di sempre: quella per ritrovare Kat.

Otherworld” mi ha attirata dal momento in cui ho visto copertina e trama nell’elenco dei libri in uscita per la DeA. Mi ha ricordato un po’ il mondo dell’anime Sword Art Online che guardavo qualche anno fa e che adoravo. Non gioco a nessun videogame se devo essere sincera, ma per qualche motivo mi intrigano tantissimo libri, film o altro che hanno a che fare con questi giochi.

La trama qui non è particolarmente originale: c’è un ragazzo che cerca di salvare la sua amica/cotta adolescenziale intrappolata all’interno di un gioco pieno di pericoli sia dentro la realtà virtuale che in quella reale. Insomma, una storia piena di azione.

Otherworld è un mondo in cui le persone possono soddisfare ogni proprio desiderio e vivere la vita come meglio credono, senza regole, senza restrizioni. Simon è uno dei beta tester ed è affascinato dal mondo creato dalla Compagnia. Presto scopre che la Compagnia ha sviluppato un sistema per permettere alle persone gravemente ferite di vivere una vita semi-normale sfruttando la tecnologia di Otherworld. Kat, amica d’infanzia di Simon, è una di queste persone scelte per testare la tecnologia, essendo rimasta gravemente ferita durante il crollo di un edificio. Simon decide di tentare il tutto e per tutto per raggiungerla all’interno di Otherworld dopo aver intuito che qualcosa non va.

Ho trovato la storia divertente, ben scritta e piuttosto appassionante. Ho davvero divorato il libro e ci sono sinceramente rimasta male quando sono arrivata alla fine perché ero fermamente convinta fosse uno standalone. Speravo di ottenere tutte le risposte alle mie domande in fondo al libro, ma così non è stato, dovendo aspettare un seguito. La scelta di dove interrompere secondo me non ha giovato alla storia perché viene lasciato davvero troppo in sospeso. Di risposte di fatto ne vengono date pochissime e avrei voluto sapere un po’ di più. Così mi è rimasta la curiosità, ma anche il nervoso di non aver compreso tanto di più rispetto al principio.

L’altra problematica per me è stata Simon. Non è un brutto protagonista, ma ha una morale un po’ tutta sua e questo ha creato delle scene a volte forzate e non piacevoli. Mi piace che non sia il solito bello e figo, ma che abbia qualche difetto e sappia scherzarci su, ma la sua “ossessione” per Kat me lo ha fatto un po’ disprezzare, nonostante sia appunto simpatico. Spero di vedere una crescita del suo personaggio e spero che la sua attenzione si sposti dal voler salvare solo Kat a qualcosa di più grande.

Leggero disprezzo per il protagonista a parte, “Otherworld” è un libro che mi fa sperare di poter vivere un’esperienza all’interno di una realtà virtuale, ma allo stesso tempo mi mette ansia per i problemi che ci potrebbero essere. L’idea di poter usare la realtà virtuale per raggiungere pazienti paralizzati ma ancora coscienti, però, la trovo molto interessante. Potrebbe avere sviluppi e applicazioni reali, soprattutto considerando i progressi che si stanno facendo con la tecnologia.

Insomma, se ancora non lo avete capito, io sono qui che aspetto che esca il seguito e non vedo l’ora di averlo tra le manine, anche se temo di dover attendere parecchio. Ci sono alcune cose che non mi hanno convinta, ma tutto sommato è un libro che consiglio a chi ama i videogame e vuole una bella storia d’azione.


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