Teaser Tuesday #88

Buongiorno!
Erano secoli che dovevo leggere questo libro e l’uscita del film qualche mese fa mi ha convinta. Devo ancora vedere il film ma a quanto ho letto in giro le differenze tra i due sono assurde. Sono davvero curiosa. Vi lascio qui un assaggino, ma se avete occasione leggetelo. Magari non è eccezionale, ma a me è piaciuto e devo dire che mi ha messo una voglia matta di visitare Firenze.

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Marta, senza fiato, indicò una bacheca lì vicino. «Una delle prime… copie stampate della Divina Commedia.»
Quando Langdon si rese finalmente conto che Marta si asciugava la fronte sudata e cercava di riprendere fiato, fece un’espressione mortificata. «Marta, scusami! Certo, sì, sarebbe magnifico dare un’occhiata a quel testo.»
Langdon si affrettò a tornare indietro e permise a Marta di condurli verso l’antica bacheca. All’interno c’era un tomo consunto, rilegato in pelle, aperto alla pagina ornata del titolo:
                                                                                   LA COMEDIA
                                                                                di dante alleghieri
«È incredibile!» esclamò Langdon. «Riconosco questo frontespizio. Non sapevo che aveste una delle copie originali di Numeister!»
“Certo che lo sapevi” pensò Marta sconcertata. “Te l’ho fatta vedere ieri sera!”
«Nel 1472 Johann Numeister stampò diverse centinaia di copie della Divina Commedia» si affrettò a spiegare Langdon a Sienna «ma se ne sono conservate appena una decina. Sono molto rare.»
Marta aveva ora l’impressione che Langdon avesse fatto il finto tonto per poter ostentare la propria erudizione con la sorella. Sembrava un atteggiamento immodesto che non si addiceva affatto a un professore noto per la sua grande umiltà accademica.
«Questa copia è in prestito dalla Biblioteca medicea laurenziana» spiegò Marta. «Se non l’avete ancora visitata, dovete proprio andarci. C’è una scalinata spettacolare, progettata da Michelangelo, che conduce alla prima sala di lettura pubblica al mondo. In quella biblioteca i libri erano assicurati ai banchi con delle catene per impedire che li portassero via. Naturalmente molti di quei codici erano copie uniche al mondo.»
«Incredibile» disse Sienna tornando a guardare verso le sale interne del museo. «E la maschera è da quella parte?»
“Ma che fretta ha?” Marta aveva bisogno di riprendere fiato per un altro minuto. «Sì, ma forse ti interesserà sapere che quella scala» disse indicando una rientranza con una scaletta che spariva nel soffitto «porta a una piattaforma panoramica sulle capriate, da cui si può osservare dall’alto il famoso soffitto sospeso di Vasari. Vi aspetto volentieri qui se desiderate…»
«Per favore, Marta» la interruppe Sienna «vorrei proprio vedere la maschera. Abbiamo pochissimo tempo.»
Per un attimo lei fissò con aria perplessa la giovane. “Io sono la signora Alvarez” la rimproverò tra sé “e ti sto pure facendo un favore.” «Okay, Sienna» tagliò corto. «La maschera è da questa parte.»
Marta non sprecò altro tempo a fornire a Langdon e a sua sorella commenti e informazioni mentre attraversavano il labirinto di sale del museo.

39 – INFERNO di Dan Brown

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Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

mon firma

Recensione: The Crown di Kiera Cass

Buongiorno, io vi assicuro che quando finisco un libro la recensione la faccio. Il probema è che non ho il tempo materiale per finirli. Tra lavoro, trasloco e altre mille cose il tempo è davvero pochissimo e se ci sommo la geniale idea di mettermi a leggere in inglese i tempi si allungano ulteriormente. Ma me l’ero ripromessa, di leggere qualcosa in inglese. Quindi eccomi qui, arrivata alla fine dell’ultimo volume della serie The Selection di Kiera Cass: The Crown.

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Titolo: The Crown (The Selection #5)
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Disponibile in italiano:
Goodreads

When Eadlyn became the first princess of Illéa to hold her own Selection, she didn’t think she would fall in love with any of her thirty-five suitors. She spent the first few weeks of the competition counting down the days until she could send them all home. But as events at the palace force Eadlyn even further into the spotlight, she realizes that she might not be content remaining alone.

Eadlyn still isn’t sure she’ll find the fairytale ending her parents did twenty years ago. But sometimes the heart has a way of surprising you…and soon Eadlyn must make a choice that feels more impossible—and more important—than she ever imagined.

Il penultimo volume, The Heir, l’avevo smontato senza pietà. Non mi era piaciuto che la Cass avesse forzato la selezione invertita, con la principessa che deve scegliere un marito, pur di continuare quella che inizialmente doveva essere una trilogia e poi si è trasformata in una serie di 5 volumi. Non mi era piaciuta Eadlyn, la protagonista. Troppo altezzosa, troppo egoista, troppo piena di sé – troppo tutto insomma – anche per fare la principessa in una serie trash. Era riuscita a farsi odiare un po’ da tutti con il suo modo di fare. Non mi era piaciuta troppo la storia, una copia del primo volume, cambiata quanto bastava per fare un nuovo libro, ma sicuramente non migliorata.

Considerando tutto questo, non avevo aspettative per The Crown. Ma lo dovevo leggere. Potevo lasciare a metà la mia serie trash del momento? Assolutamente no, me lo sono addirittura letto in inglese.

E qui arriva la sorpresa. The Crown mi è piaciuto, mi ha lasciata soddisfatta. Un bel finale, un bel libro tutto sommato. Con una storia sensata, una protagonista cresciuta, sensata, umana. Una protagonista, Eadlyn, in grado di provare emozioni umane, non solo di comandare e lamentarsi come una bambina viziata. Una protagonista che si comporta si da principessa altezzosa, ma in grado di farsi voler bene. Eadlyn qui sbaglia, riconosce i suoi sbagli, pensa, si fa prendere dalle emozioni e pensa agli altri. Il suo problema non è più come comandare ma come migliorare la situazione di Ilea, il suo regno, e farsi voler bene da quello che sarà il suo popolo una volta regina. Non diventerà la protagonista dell’anno, ma sicuramente si è riscattata rispetto a The Heir.

La storia poi fa quello che può. È piacevole, ci fa cercare il libro appena abbiamo un attimo di tempo, ma è comunque una di quelle serie trash per eccellenza, quindi niente di super costruito. È comunque molto diversa dagli altri libri, non una scopiazzata pur di concludere e quindi ci sta.
Abbiamo Eadlyn ancora alle prese con la sua selezione, con questi ragazzi che si dividono tra quelli che non sperano altro se non di sposare Eadlyn e quelli che invece, per vari motivi, vorrebbero andarsene da palazzo. Inizialmente la principessa è convinta che la motivazione sia che lei è odiosa, ma parlando e aprendosi con questi ragazzi riesce a scoprire i retroscena, a trovare dei buoni amici ed a lasciarli andare rimanendo in buoni rapporti e mantenendo comunque, per la popolazione, la messa in scena della selezione.
E poi c’è Erik, Eikko, il traduttore di Henri, uno dei ragazzi della selezione che è finlandese ed ha bisogno di qualcuno per poter comunicare in inglese.
Vi dico la verità. Ok Kile amico d’infanzia, ok Henri dolcissimo, ok tutto. Ma io puntavo tutto su Eikko. Pur cosciente dell’infattibilità della cosa, in quanto il ragazzo non fa parte di quelli selezionati, io ci ho sperato dal primo momento. Fin dalle pagine del libro trapelava l’alchimia tra i due, lo struggimento nel sapere che non sarebbero potuti stare insieme. Potete immaginare la mia disperazione. Non vi dico altro altrimenti mi sale lo spoiler selvaggio ed è la fine.
Questo per dirvi che se The Heir mi aveva creato solo nervoso, questo libro è stato in grado di trasmettermi emozioni, di catturarmi e di farmi sentire parte della storia.
Nel complesso posso dire che la serie merita di essere letta, senza grandi aspettative, ovvio, ma non mi sento nemmeno lontanamente di bocciarla.

rating 3.5

kiafirma

That moment when tanti is meglio che one: How to get away with murder #4

manca solo il mid-season finale e non si capisce più nulla. Wes probabilmente adesso che ha una morosa si è bruciato gli ultimi neuroni, sui Coliver stendiamo un velo pietoso perché piango fino ad auto-affogarmi solo al pensiero. Annalise quando annusa la bottiglia di alcool al supermercato mi ha fatto parecchia tristezza. Michela e Asher iniziano a piacermi, il resto disastro. Vedremo con cosa ci lasciano ad aspettare questi mesi.

Prima delle domande, vi lascio i link ai tre precedenti appuntamenti:

N.B. Non possiamo garantire lo spoiler free. Leggete a vostro rischio e pericolo.

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Momento che ti ha più sconvolta di queste due puntate.

Alessandra: Sono sconvolta da tutto tantissimo ma forse Connor a letto col fisioterapista! 🙈
Chiara: La scena urlata “Do it” “Don’t” fin da Frank versione Dawson piangente.
Ilaria: Scoprire che Connor é vivo. 🙂
Kia: Frank alla fine, o i Coliver. Sì, la disperazione per i Coliver.
Mon: Il finale con Frank, Annalise e Bonnie. Assurdo.
Silvia: Momento più sconvolgente è sicuramente la scena del tentato suicidio di Frank in cui gli attori coinvolti danno il meglio di loro stessi; il modo in cui la Keating rimane impassibile e, anzi, incita Frank a premere il grilletto elencando le sue colpe con atteggiamento freddo e distaccato è uno dei momento più emozionanti! (anche se sono rimasta abbastanza sconvolta per un’altra scena, quella dello sfogo dei ragazzi davanti alla Keating-Capro Espiatorio ahaha fantastica)
Veronica: Mi ha colpito Frank nella scena finale con la pistola…Andrà fino in fondo? Comunque scena molto toccante.

Chi è morto?

Alessandra: Penso sempre sia morto Franko.
Chiara: Siccome Connor è vivo, può essere morto chiunque che va bene!
Ilaria: Nate, anche se non mi convince.
Kia: Mi hanno salvato Connor, molto bene. A questo punto direi quasi Frank.
Mon: Io punto ancora a Wes. So che sembra assurdo, ma spero che la scena alla stazione sia precedente all’incendio.
Silvia: Non saprei, Nate o Frank, questo è il dilemma. Vedremo!
Veronica: Ah boh, vuoto totale, mi viene da dire Frank ma dove sarebbe la sorpresa allora?

Wes sta veramente per vuotare il sacco o è tutto un piano suo e di Annalise?

Alessandra: Non so ma sta volta non penso che ci sia dietro Annalise a sto piano…booooooh
Chiara: Wes è in combutta con Annalise, secondo me.
Ilaria: Sarebbe ora che Wes tirasse fuori un po le palle, dai.
Kia: Per me stavolta Wes la combina grossa, e per una volta non c’entra Annalise.
Mon: Sto sperando non sia organizzato e che quindi poi Wes vada alla casa e succeda qualcosa.
Silvia: Secondo me Annalise non c’entra nulla, Wes ha deciso di vuotare il sacco forse per vendicarsi e dare sfogo a tutta la rabbia repressa nei confronti della professoressa.
Veronica: Wes è furbo, se sta per vuotare il sacco avrà i suoi motivi, che potrebbero benissimo coinvolgere Annalise.

Cosa farà Frank? Si sparerà?

Alessandra: Secondo me non si spara (ma solo perché i vicini se ne accorgerebbero) quindi forse si suicida dopo e Annalise per coprirlo dà fuoco alla casa…???!!!!!
Chiara: Secondo me crolla in ginocchio e abbassa la pistola.
Ilaria: Non saprei, non ho ancora capito le vere intenzioni di Frank.
Kia: Naaa, però forse ha dato lui fuoco alla casa?
Mon: No non penso proprio.
Silvia: Se Frank si spara allora l’incendio è tutto un modo per insabbiare la sua morte..ma non credo lo farà, sta facendo di tutto per farsi perdonare. È un personaggio talmente contorto che mi dà i brividi, addirittura più psyco di Bonnie! Sarebbero proprio una bella coppia.
Veronica: Come dicevo alla prima domanda, non lo so, Frank è utile per “ripulire” i casini, se muore lui a chi lo facciamo fare? a Bonnie?

Book Blitz: Finding Paradise by V. P. Ortiz

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Buongiorno 🙂
Oggi pubblico di nuovo io così Kia si può occupare del recap bisettimanale su How to get away with murder. La cover di questo libro non mi fa impazzire, ma la trama mi ispira tranquillità e relax, una di quelle letture da ombrellone o da divano e cioccolata calda. Se scorrete in basso, dopo l’estratto, troverete un giveaway decisamente interessante. Mi raccomando, affrettatevi che scade il 24 novembre!

Good morning everyone! We’re here today with a Blitz and we just can’t seem to be able to resist them. I mean, all the covers are gorgeous, the synopsys look very very interesting and there’s always a giveaway. Could we possibly want more? Speaking of giveaways, take a look at the one below, it is open internationally and ends November 24th.

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Title: Finding Paradise
Author: V. P. Ortiz
Publication date: September 24th 2016
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Mila Quinn is ready to finally move out of the college dorms into an apartment with her longtime boyfriend, Ethan Lowe. But when Ethan reveals a big secret, her world is suddenly turned upside down, stirring up old memories of love and loss. Completely torn apart, she boards a plane to Hawaii to escape for the summer.

Even though Mila wants to spend her time in paradise in isolation, fate has other plans when it drops sexy local Gage Madden in her lap. Hesitant at first, she agrees to let him take the reins on her island exploration. As Mila discovers the wonders of Oahu with Gage, it becomes harder for her to fight the budding attraction between them.

But behind the curtain of island adventures and undeniable chemistry, trouble is brewing where Mila least expects it. Secrets begin to bubble to the surface that could destroy her all over again. Will Mila find her paradise? Or will she leave Hawaii with another broken heart?

 

excerpt

I stretch my legs out into the sand and lean back on my hands, soaking up the warmth of the sun like the sea turtles down the beach. “Thank you for bringing me here. This has been absolutely amazing.”
Gage covers my hand with his again. “Anything for you, Mila.” His deep voice is raspy and instantly heats up my skin more than the sun ever could.
Anything for you, Mila.
I toss his words around in my head, dissecting them and savoring them. My walls are crumbling, falling, falling, falling. This is what I want. This is what I’ve wanted since that first day on the plane. I wanted Gage. I wanted his hazel eyes to bear into my soul. I wanted his dimple to sink in every time he saw me. I wanted his full lips to touch mine. Even when I didn’t think I did, I wanted it. I wanted it all. I want Gage.
I want him to be mine.
“Mila.” Gage trails his other hand along my jaw, slowly, delicately, like he did earlier. “I’m sorry. I’m trying, but it’s really hard to hold myself back from you. I’ve never met anyone like you before. And I know that’s not what you want to hear right now. But I can’t leave here today without you knowing how I feel about you.”
He’s wrong. It’s exactly what I want to hear right now.
He leans closer to me and my breath quickens. I can’t turn away. I can’t stop this. And I won’t. I need this. Gage needs this. I need Gage. Gage needs me. He draws me in and I let him. Closer. Closer. It’s everything I’ve wanted for so long. He’s holding my heart hostage and I never want him to release it. His breath is on my lips and I close my eyes, holding back my regrets, letting him in–

ga
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ABOUT THE AUTHOR
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V.P. Ortiz lives, works, and breathes in sunny/snowy/beautiful Colorado with her loving husband, their two beautiful children, and their three fat cats. While her home may be in the Rocky Mountains, she left her heart somewhere on the island of Oahu, where she plans to retire someday in a tiny house with an avocado tree and free-range chickens. Besides reading any book in sight, her hobbies also include eating, dancing, lip syncing, and occasionally running until her husband has to pick her up eight miles away because she got lost and has a leg cramp.

Thanks to XPresso Book Tours for giving us the opportunity to promote this book.

mon firma