Book Blitz: Em and Em by Linda Budzinski (Excerpt + Giveaway)

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È sempre bello spulciare tra le occasioni che offre la XPresso e partecipare alle sue iniziative. Sono organizzatissimi e i libri che propongono sono vari e di ogni genere. Io e Kia abbiamo una passione per i libri romantici e in generale Young Adult e New Adult quindi, quando abbiamo visto questa copertina e la trama, non abbiamo potuto evitare di iscriverci per il Book Blitz. In generale storie in cui il/la protagonista è sotto Protezione Testimoni non ne ho mai lette, ma un po’ mi ispirano. Ricordo un film con le gemelle Olsen in cui le ragazze erano sotto Protezione Testimoni, ma niente di più. Voi che ne dite? La trama vi ispira?
Stavo quasi per dimenticarmene..se scorrete fino in fondo c’è uno splendido giveaway per voi, in cui potete vincere una copia ebook del libro e una gift card. Che aspettate a partecipare? Ricordate, il giveaway termina il 24 settembre 😉

Living under Witness Protection is something I really can’t imagine. You have to change everything about you and abandon everything and everyone you know to start a new life where you’re never able to tell someone the truth. It’s just terrible, but kind of fascinating. When Kia sent me the link to read the synopsis of this book, I decided I had to read it and we signed up for the Blitz. You can find an excerpt from the book and a giveaway scrolling down. The giveaway ends September 24th.

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Title: Em and Em
Author: Linda Budzinski
Publication date: September 15th 2015
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The last thing sixteen-year-old Emily Slovkowski wants is to move away from her home at the Jersey shore, gorgeous surfer boyfriend Zach, and her entire identity. But that’s kind of how Witness Protection works, and Em must prepare herself for an epic do-over as she starts a new life in the Midwest.

Even as she pines for sandy beaches and the night life of the shore, the newly-named Ember O’Malley finds herself making new friends, taking photos for the high school newspaper, and thinking an awful lot about the paper’s editor, an oddly cute cowboy named Charles.

When Em stumbles upon a shady beneath-the-bleachers exchange between one of the school’s football coaches and a student, she refuses to get involved. The last thing she needs is to be witness to another crime or call attention to herself. Besides, she finally has some real friends – well, real except for the fact that they don’t know a single thing about her – and she prefers to keep it that way until the trial.

But as her day in court approaches, Em begins piecing together what she saw that day beneath the bleachers. And, as her own past secrets start to catch up with her, Em needs to figure out who she really is – Em or Em.

 

excerpt

Ember hesitated. She should keep her mouth shut. She didn’t need to be a witness to another crime, and she certainly didn’t need to be nark-ing out the one person in Boyd County who knew her real identity and could expose her at any time. Still, a part of her wanted to confide in Claire. She was so sick of lying, of pretending, of keeping secrets.

“Ember, are you okay?” Claire reached out and touched her arm.

Ember grabbed her hand and held it. “If I tell you something, will you promise not to tell anyone?”

Claire nodded, her eyes wide. “Of course.”

“During the homecoming game, I saw something I shouldn’t have. Under the bleachers.”

Claire drew back. “You mean … Tommy Walker?”

“Yeah.”

Claire jumped up and plugged her ears. “Ew, gross. Don’t tell me. I don’t want to hear it. Ew, ew, ew.” She grabbed Ember’s shoulders. “I realize you can never un-see that, but you have to try to forget. Understand?”

Ember laughed and nodded. Claire had the wrong idea—a very, very wrong idea—but something about her reaction, her sweetness, her innocence, snapped Ember back to reality. No way could she confide in this girl. That huge ball of lies, pretending, and secrets she was living formed the entire basis of their friendship.

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ABOUT THE AUTHOR
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I live in Northern Virginia with my husband, Joe, and our feisty chihuahua, Demitria (also known as Dee Dee, The Puppy, and Killer). I’m a sucker for romance and reality TV and have been known to turn off my phone’s ringer when watching “The Bachelor.” My favorite flower is the daisy, my favorite food is chocolate, and my favorite song is “Amazing Grace.”

I write young adult romance. My novels, both published by Swoon Romance YA, are EM & EM and THE FUNERAL SINGER. I am represented by Andrea Somberg of Harvey Klinger Inc

mon firma

Recensione: Foxcatcher – una storia americana di Bennett Miller

Buongiorno a tutti voi ed eccoci qui con il nostro appuntamento settimanale con il cinema! Questo weekend è stato abbastanza tranquillo e ho avuto il tempo di vedere un paio di film, rimanendo indecisa fino alla fine di quale parlarvi oggi. Ormai guardo praticamente o film d’animazione, o drammatici o thriller ed effettivamente, tra sabato e domenica ne ho visto uno per tipo: ‘La principessa splendente’ dello Studio Ghibli, ‘Foxcatcher’ e ‘Following’ di Nolan. Tra i tre però vi voglio parlare di quello drammatico che, come tutti i drammi che si rispettano, si basa su una storia vera.

foxcatcher
Titolo: Foxcatcher – una storia americana
Titolo originale: Foxcatcher
Regia: Bennett Miller
Anno: 2014
Durata: 134 min
IMDB

Medaglie d’oro olimpiche nel 1984, Mark e Dave Schultz si preparano a difendere il titolo ai prossimi Giochi di Seoul. Tuttavia, Mark viene escluso dal gruppo degli atleti selezionati, proprio come suo fratello maggiore, e si sforza di allenarsi da solo. Mark ritrova la speranza quando il filantropo e miliardario John du Pont, intenzionato a mettere insieme la migliore squadra di wrestling in tutto il mondogli gli chiede di aderire al marchio wrestling di un nuovo club. Ma le illusioni paranoiche di Du Pont e la sua irrazionale volontà di garantire la vittoria degli Stati Uniti all’estero avranno la precedenza sulla sua generosità e gentilezza.

Questa volta parliamo di uno sport al quale non sono particolarmente attratta, cioè la lotta libera. Ma nonostante ciò non mi dispiace approciarmi a cose di cui normalmente non mi interesserei (anche se effettivamente da piccola ho praticato un po’ di sana lotta libera con i miei fratelli). Il film racconta di Dave e Mark Schultz, due fratelli e campioni di lotta libera ma non si concentra sulla loro carriera, bensì nel momento in cui i due vengono in contatto con il signor Du Pont. Chi è costui? Un riccone americano, complessato e dal comportamento strano ed enigmatico (questo almeno è ciò che mi è parso dal film). Du Pont ama la lotta libera e decide di seguire e finanziare Mark in modo che possa continuare a vincere numerosi titoli. Sarebbe stato bello se la storia avesse avuto un lieto fine ma, purtroppo, come ho detto prima, si tratta di un dramma e le cose si complicano fino ad un evento del tutto inaspettato che cambierà per sempre le vite dei personaggi coinvolti.

Mark e Dave sono molto affiatati e legati indissolubilmente dalla passione per la lotta libera. Man mano che conosciamo meglio le personalità dei due, capiamo che Mark nutre del risentimento nei confronti del fratello in quanto sente di essere sempre oscurato dalla sua ombra. Mark però deve affrotare il problema per riuscire a concentrarsi sullo sport se vuole vincere il titolo e questo non è facile, soprattutto dopo che Du Pont si mette in mezzo a complicare le cose tra i due. Nei panni dei due fratelli vediamo niente meno che Channing Tatum (Mark) e Mark Ruffalo (Dave), due attori molto bravi e convincenti che hanno saputo offrirci un’interpretazione carica di emozioni.

Ma ciò che mi ha veramente sconvolto (in senso positivo) è stato vedere Steve Carell nei panni di Du Pont. È stata la prima volta che ho visto questo attore non recitare in un film comico, ma interpretare un ruolo molto serio e totalmente distante dai soliti ruoli in cui lo vediamo coinvolto. Devo ammettere che però il risultato è eccezionale, ovvero è riuscito a delineare la personalità complicata e controversa del suo personaggio offrendo un’interpretazione di gran spessore per cui ha ricevuto una nomination agli Oscar.

Non avevo sentito molto parlare di questo film, infatti non l’ho scoperto al cinema ma trovando il trailer su youtube ed è un peccato perchè secondo me è un bel film che, se piace il genere, vale la pena di essere visto.

rating 3.5
anna firma

Recensione: Il Figlio di Lois Lowry

Nuovo libro, nuova recensione.
Ho finalmente ritrovato il tempo per leggere e curare il blog e spero che duri perché mi mancavano davvero tanto entrambe le cose.
Ci sono quei pomeriggi in cui non si ha voglia di letture troppo impegnative e, in uno di quelli, ho deciso di finire la serie di The Giver di Lois Lowry di cui mi mancava solo l’ultimo libro: Il Figlio.

Il figlio
Titolo: Il figlio (The Giver #4)
Titolo originale: Son
Autore: Lois Lowry
Editore: Giunti
Disponibile in italiano:
Goodreads

Questa è la storia di Claire, ma anche di Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell’inquietante realtà distopica inventata dall’autrice. Siamo al Villaggio, Claire ha solo 14 anni e ha ricevuto il ruolo di “Birthmother”: dopo l’inseminazione artificiale diventerà un “contenitore” e partorirà il suo “prodotto”. Nessuno le ha spiegato quanto sarà doloroso, nessuno l’ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere suo figlio. Ma il parto di Claire è tutt’altro che semplice: subisce il primo cesareo di tutta la comunità. Per un’imprudenza dell’infermiera viene a sapere che il figlio, il numero 36, sta bene. A causa delle complicazioni, però, Claire viene “decertificata”, dichiarata non adatta a essere una Birthmother e assegnata alla piscicoltura. La ragazza, sconvolta da un’atroce sensazione di perdita, ha ormai un unico scopo: ritrovare suo figlio. L’arrivo al vivaio della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato “mare” con la sua strana ciurma, potrebbe essere il suo mezzo di fuga, quando rapirà il bambino…

 

Vi stavo dicendo ‘lettura poco impegnativa’ ma, come vi avevo già accennato nel parlarvi degli altri libri di questa serie, è poco impegnativa solo se la si prende come storia per ragazzi. In realtà se si pensa con attenzione a quello che si legge, la serie si rivela un po’ più impegnativa dell’apparenza e i temi trattati sono spesso meno leggeri di quanto sembrino.

In questo quarto e ultimo libro si riuniscono i personaggi di tutti gli altri tre, sfruttando come ambientazione sia la Comunità ‘perfetta’ e in bianco e nero dove è nato e cresciuto Jonas – il protagonista del primo libro della serie – sia il Villaggio che troviamo alla fine del secondo e nel terzo libro.

In questo ultimo capitolo della serie, Lois Lowry riporta l’attenzione sulle Partorienti, ovvero le ragazze cui ogni anno la Comunità assegna il compito di creare Neobimbi che verranno poi assegnati alle Unità Famigliari. Scopriamo come questo gruppo di ragazze viva completamente isolato dal resto della Comunità e dedito a questo unico compito. Dopo il terzo Prodotto le ragazze vengono ricollocate e assegnate ad altri lavori utili alla Comunità. Ma per Claire al primo parto si presentano dei problemi e, appena lei si riprende, viene riassegnata al Vivaio Ittico. Ma lei si ricorda il numero che è stato assegnato al suo Prodotto per il primo anno di vita, in attesa che gli venga assegnato un nome. E si mette a cercarlo. Nella storia di Claire entrano in gioco un sacco di sentimenti per noi molto comuni che però le sono sconosciuti in quanto eliminati, grazie a delle pillole, dalla Comunità.

“Ma si sentiva irrequieta adesso, e diversa, in un modo che lei stessa non riusciva a capire. In linea con le esigenze del suo nuovo lavoro e della meticolosità analitica che questo richiedeva, lei cercava di scandagliare sempre più a fondo i propri sentimenti. Non l’aveva mai fatto prima, non ne aveva mai avuto bisogno. Per tutta la sua vita quelli di Claire erano stati sentimenti di… cosa? Rovistò nella sua mente in cerca della parola adatta. Di appagamento. Sì, si era sempre sentita appagata. Tutti si sentivano così nella Comunità. Si provvedeva alle loro esigenze; non mancavano di niente, niente che… Ecco cos’era, capì Claire. Non aveva mai desiderato niente fino ad allora. Ma ora, fin dal giorno della Produzione, sentiva un costante desiderio, un disperato bisogno di colmare un vuoto interiore.
Voleva suo figlio.”

Anche Magia e Amore e forza di volontà fanno la loro parte per rendere queste quasi 300 pagine molto scorrevoli e avvincenti. Nell’ultima parte ritroviamo anche la lotta contro il male, argomento già trattato dall’autrice nella serie. Ritroviamo anche Jonas e Kira, finalmente felici e soddisfatti delle loro vite. Le storie lette negli altri libri si intrecciano fino a formarne una unica.
Le tre diverse società rappresentate sono delineate molto bene sia nelle cose buone che nelle carenze, così come i personaggi primari o comunque importanti per lo svolgimento della storia.

Come nel primo libro, la cosa che mi ha fatto più impressione è stata la Comunità, con la sua assenza di colori, emozioni e animali all’infuori dei pesci da allevamento e con il suo controllo maniacale di ogni aspetto della vita degli abitanti.

Vi dirò la verità, sono abbastanza soddisfatta di come è finita la serie, senza disperazione. Un sacco di finali ancora aperti? Sì, ma mi piace poterlo immaginare come lo preferisco.

rating 4
kia firma

TAG: L’alfabeto dei film

l'alfabeto dei film

Buongiorno a tutti! Tempo fa mi hanno taggato per ‘L’alfabeto dei film’. Questa iniziativa che consiste nello scrivere un film preferito (o comunque fortemente piaciuto) per ogni lettera dell’alfabeto! Per alcune lettere è stato difficile perché ero indecisa tra diversi film… purtroppo per le lettere X e Z non sono riuscita a citare un film perché effettivamente non ricordo di averne mai visto uno.

A = Australia
B = Big Hero 6
C = Changeling
D = Dreamgirls
E = Erin Brockovich – forte come la verità
F = Fratello dove sei?
G = Gran Torino
H = Hachiko
I = Inception
J = Jumper
K = Kung-fu Panda
L = Les Misérables
M = Million Dollar Baby
N = North Country – storia di Josey
O = One Day
P = P.S. I love you
Q = Quasi Amici
R = Ribelle the Brave
S = Shutter Island
T = The Departed
U = Upside Down
V = Il ventaglio segreto
W = Wall-E
X = —-
Y = You’re not you
Z = —-

Se qualcuno tra di voi vuole condividere il suo alfabeto di film sarei davvero curiosa di sapere quali film scegliereste 🙂

anna firma