Weekly Recap #17 – bis

Ecco la seconda parte del Weekly Recap. Puntate bellissime, speriamo continuino così.
Vi lascio alla lettura, senza perdere altro tempo!

outlander

Outlander 1×14

Inizio subito dal punto negativo della puntata: non c’è Jaimeeeeee.
Ok, sono calma. Claire e Jenny partono alla ricerca di Jaime e devo dire che la situazione mi è piaciuta parecchio. Le due donne formano una bella squadra ed è stato bello, per una volta, vedere Claire andare in soccorso del marito e non il contrario. Oggi siamo abituati che in ogni storia ci sia almeno una donna con coraggio da vendere e pronta a tutto, ma al tempo, le donne non andavano in giro armate a salvare i mariti. Le due trovano i soldati inglesi e, dopo averne catturato e torturato uno, scoprono che Jaime è riuscito a fuggire.
Per la prima volta nello show, c’è una discussione sulla morale, anche se dura molto poco. Jenny cerca di spiegare a Claire perché devono uccidere il soldato ora che hanno le informazioni, ma la donna è comunque titubante. La situazione la risolve l’arrivo di Murtagh, che uccide l’uomo senza fare una piega.
Ora che è arrivato lui, Jenny deve tornare a Lallybroch dalla figlia neonata. Claire e Murtagh partono verso nord, dove pensano si sia diretto Jaime. Per Claire è difficile accettare che l’unico modo per trovare suo marito è farsi riconoscere nei villaggi e aspettare che lui li riconosca e li raggiunga. Inizia a farsi una reputazione come medico, poi come cantante, usando una canzone che Jaime dovrebbe riconoscere. Sorgono dei problemi quando altre persone iniziano a usare la stessa canzone, perché attira pubblico. Claire e Murtagh iniziano a perdere la speranza, quando arriva un biglietto che li invita in luogo non troppo lontano. Sperando il biglietto sia da parte di Jaime i due corrono al posto, ma trovano Dougal ad attenderli. Scopriamo parecchie cose: è stato Dougal a dire a Jaime che Jenny era stata stuprata da Randall e aspettava suo figlio, in modo da tenere l’uomo lontano da casa. Il suo scopo era annettere le terre del nipote a quelle sotto la casata dei McKenzie.
Alla fine della puntata, Claire è riuscita a trovare pochi uomini per aiutarla a liberare Jamie dalla prigione in cui si trova ma, nonostante siano in pochi, la donna è determinata a fare qualunque cosa per riprendersi il marito.
Mi ricordo le scene che vedremo nel prossimo episodio dal libro e sinceramente preferirei poter passare direttamente oltre. Sarà un episodio terribile, crudo, quasi senza speranza.

 

game of thrones

Game of Thrones 5×05
Come anticipato la scorsa settimana, la faccia di Tyrion è stata imperdibile e me la sono riguardata in loop per almeno 10 volte. Ma andiamo con ordine, più o meno. Danaerys, arrabbiata per ciò che è successo a Verme Grigio e per la morte di Ser Barristan, si vendica prendendo il capo di ogni famiglia importante e mostrando solo cosa succede quando si cerca di sfidarla. Dopo aver dato uno dei capi in pasto ai draghi, rinchiude gli altri. Adoro il personaggio di Daenerys, ma sta commettendo parecchi sbagli nel governare Meereen. In questa puntata però, finalmente la vediamo ragionare e prendere delle decisioni ragionate, invece di impulsive. Decide di risparmiare i capi, di riaprire i combattimenti, anche se solo tra uomini liberi e consenzienti, e decide di sposare uno dei capi famiglia, per cercare di farsi accettare meglio e dare alla popolazione ciò di cui ha bisogno. Non so se il matrimonio sia una buona idea e se possa effettivamente funzionare, ma la regina sembra convinta e quindi non ci resta che aspettare e vedere.
Un’altra persona che si sta comportando da vero leader è Jon. Dopo aver chiesto consiglio al Maestro Aemon, decide di mandare uno dei Bruti al di là della Barriera per portare tutti gli uomini all’interno dei Sette Regni. L’inverno sta arrivando e Jon vuole fare in modo da salvare i Bruti e utilizzare i loro soldati per la guerra che è convinto stia arrivando. I Guardiani della Notte non sono contenti, ma non possono fare altro che ubbidire ad un ordine del Comandante, se non vogliono essere giustiziati per tradimento. Stannis e i suoi uomini si preparano a marciare per Grande Inverno e devo dire che non odio più il re così tanto. Sembra una persona di sani principi, anche se lo abbiamo visto poco fino ad ora. Non capisco se ha un debole per Jon, perché lo vede come un buon leader o se lo sta solo usando. Mi piace un sacco la figlia di Stannis e spero che nella prossima metà stagione abbia un ruolo importante.
A Grande Inverno, nel frattempo, scopriamo che Bolton aspetta un figlio, il che mette in discussione il ruolo di Ramsey. Non so esattamente come la cosa si svilupperà, ma è sicuramente un vantaggio per Sansa. La ragazza sta finalmente iniziando ad avere fiducia in sè stessa e scopre che a Grande Inverno, in molti la sostengono. Mi piacerebbe vederla alla guida di Grande Inverno, ma penso ci vorrà molto molto tempo prima di quel momento.
Stavo quasi per dimenticarmi di Tyrion. Lui e Jorah si ritrovano a navigare tra le rovine di Valyria e, devo ammetterlo, la città è spettacolare. Le scene sono bellissime e sono rimasta incantata. Vediamo un drago volare sopra di loro e la faccia di Tyrion è stata impagabile. Purtroppo viene tutto rovinato quando vengono attaccati da uomini affetti dal Morbo Grigio ad uno stadio molto molto avanzato. Jorah salva Tyrion, ma viene infettato. A parte la figlia di Stannis, non penso che altri siano sopravvissuti al morbo, quindi sono curiosa di vedere come verrà gestita la cosa.

 

orphan black

Orphan Black 3×04
Wow che puntata! Scopriamo un sacco di cose e ovviamente alla pila già infinita di domande se ne aggiungono altre. Avevo ragione su Mark, infatti il ragazzo non è morto. Sarah lo trova ferito gravemente nel campo e lo porta via prima che altri Proletheans lo trovino e lo uccidano definitamente. Nel corso della puntata i due collaborano prima per curare Mark e poi per trovare il campione biologico che gli serve per uscire definitiamente dall’esercito. Ovviamente le cose non vanno benissimo e, dopo aver scoperto che il campione è stato usato per creare un bambino, vengono raggiunti da Rudy che porta entrambi alla base militare. Ora, non so se Mark ha fatto in modo che Sarah arrivasse il più vicino possibile ad Helena o se l’ha tradita, ma non mi aspetto comunque cose buone.
Helena riesce a fuggire per ben due volte dalla cella in cui l’hanno rinchiusa e la seconda volta fa una scoperta, a mio parere, raccapricciante. Trova in una stanza uno degli uomini del progetto Castor, attaccato ad apparecchio medici, con il cervello completamente esposto. Non ho ben capito cosa gli stessero facendo, ma è sicuramente un ordine della Dott.ssa a capo della base, che si definisce la madre di tutti i ragazzi Castor. La battuta di Helena quando la vede ha espresso perfettamente il mio pensiero: “You are a shit mother”.
Gli altri personaggi sono stati piuttosto marginali in questa puntata. Felix e Cosima si trovano a casa del primo e parlano un po’ della situazione, Allison e Donnie ormai sembrano essere completamente distaccati da tutto e pensano solo a come mandare avanti il loro traffico di droga (che prima o poi mi aspetto venga scoperto da qualcuno) e Gracie è stata cacciata dalla madre perché ha perso il bambino. Dal promo della prossima puntata vediamo che la ragazza va a cercare Art e, di conseguenza, tutti gli altri. Magari ora vuole aiutarli o ha capito che gli abomini qui non sono i cloni, ma la sua famiglia e tutti quelli che stanno cercando di ucciderli.

 

Eccoci alla fine anche di questa settimana. Vi auguro una splendida domenica e una settimana piena di nuovi episodi.
mon firma

Weekly Recap #17

Wow, due finali di stagione questa settimana. Sono stati grandiosi e, in generale, questa settimana le puntate mi sono piaciute tutte. È sempre brutto salutare le serie che si amano ma, per fortuna, abbiamo la certezza di rivederle il prossimo anno. A causa della lunghezza del post, ho deciso di dividerlo in due, quindi pubblico la prima parte oggi e la seconda domani.
Buona lettura 😉

grey's anatomy

Grey’s Anatomy 11×24
Ok, non sono pronta per scrivere qualcosa di sensato su questa puntata. Tutto sommato, mi è piaciuta. Queste ultime settimane, non riuscivo a fare altro che essere arrabbiata per come era stata gestita la morte di Derek. Non riuscivo ad accettare che non ci fosse più, nonostante avesse smesso di essere un personaggio interessanti da un bel po’. Quest’ultima puntata, però, mi ha fatto credere che forse un minimo di speranza di Grey’s Anatomy ancora c’è. Lo ammetto apertamente, speravo non venisse rinnovata per una dodicesima, perché sono dell’idea che sia arrivato il momento di finire questa grandissima avventura. Sono cresciuta con Grey’s Anatomy, ma negli ultimi anni ha perso qualcosa e, come ogni cosa, prima o poi deve finire, altrimenti la si rovina e basta.
A parte qualche piccolo dettaglio, questa puntata sarebbe potuto tranquillamente essere il finale della serie. Provo ad andare con ordine però.
L’episodio riprende esattamente da dove si era concluso lo scorso: April ha portato il paziente all’ospedale insieme alla macchina in cui è intrappolato. Dopo varie discussioni, capiscono come tirarlo fuori e pianificano il trasporto fino alla sala operatoria. Viene data pochissima importanza all’operazione, ma vediamo che alla fine stanno bene sia l’uomo, che la moglie. Nella puntata vediamo interagire un po’ tutte le coppie (tranne Arizona e Callie, maledetti autori), ma soprattutto vediamo Meredith fare un discorso a Richard e Katherine, in cui gli fa notare quanto sono fortunati a poter ancora bisticciare, parlare, abbracciarsi, litigare e poi fare pace. Gioca la carta del marito morto per farli ragionare e fargli capire che sono due persone molto orgogliose che devono imparare a venirsi incontro.
Alex e Jo sembravano alla frutta la settimana scorsa e ci sono rimasta un po’ male quando Alex rivela di volere un futuro insieme alla donna, quella prende e se ne va, dicendo di dover pensare. Per fortuna tutto si risolve per il meglio, almeno per loro. Jo ha fatto un’offerta per comprare un appartamento perché vuole un posto che sia solo di loro due, senza Meredith, senza bambini o altre persone. Non gli vuole impedire distare con Meredith, perché la loro amicizia è troppo importante, ma sono contenta che finalmente gli abbia detto chiaro e tondo che lo ama e che vuole che abbiano uno spazio tutto loro.
Pianti e lacrime per Jackson e April. Non ci posso credere che dopo tutto quello che hanno passato, sia semplicemente finita così. Sono d’accordo con Jackson sul fatto che April non si sia comportata benissimo quando è tornata e sul fatto che andare via di nuovo, per quanto possa servirle, distruggerebbe il loro matrimonio, ma sono anche sicura che si potrebbe trovare un compromesso. Mi rifiuto di vedere questa coppia gettata via così, senza nemmeno lottare. Ci stanno male entrambi e spero vivamente che la prossima stagione sia dedicata un po’ anche a loro.
Meredith, all’inizio della puntata, dà a Amelia un telefono, in cui c’è un messaggio che vuole farle ascoltare. Alla fine, mentre sono tutti a casa di Meredith a festeggiare il matrimonio di Richard e Katherine, Amy si chiude in una stanza, per ascoltare il messaggio. Owen la raggiunge e la aiuta a trovare il coraggio di premere il pulsante d’inizio. Quando parte la voce di Derek, ho trattenuto il fiato insieme ad Amy che, sconvolta, trattiene Owen per non farlo andare via ed avere qualcuno vicino. Il messaggio è pieno d’amore per la moglie e Derek sembrava così felice. Lo ammetto, ho pianto così tanto che non riuscivo a vedere lo schermo e ho dovuto premere stop. Derek non tornerà più, ma è stato una parte importantissima di questo show e meritava di più. Questo messaggio però è stato bellissimo e anche Amy, forse, ha trovato un po’ di pace. Lei e Owen mi piacciono sempre di più, nonostante molti fan non riescano proprio a vederli insieme. Spero che nella prossima stagione gli venga data una possibilità serie, perché entrambi hanno sofferto abbastanza.
La scena più bella, però, è stata quella tra Meredith e Maggie, a cui poi si aggiunge Amelia. Maggie è disperata perché i suoi genitori stanno divorziando, dopo undici anni che la madre tradisce il padre. Spiega a Meredith che non ha voluto dire niente perché la sua vita, in confronto a quella della sorella, è stata sempre piena di luce, non ha mai visto tutto il male e il dolore che ha affrontato l’altra e non voleva disturbarla con qualcosa di così poco tragico. Meredith le spiega che è proprio perché ha visto così tanto male che dovrebbe parlarne con lei, perché può spiegarle come sopravvivere.
Alla fine, è arrivata la frase che aspettavo e che pensavo non avrei più sentito senza Cristina:”We have to dance it out”.
Le tre si alzano, vanno all’interno della casa e ballano, felici.

What’s broken can be mended,
What’s hurt can be healed,
That no matter how dark it gets,
The Sun gonna rise again.

 

once upon a time

Once Upon A Time 4×21 – 2×22
Sono stata indecisa fino all’ultimo sul come commentare questo finale di stagione, perché mi ha sconvolta tantissimo. È stato un episodio incredibile, come quello dell’anno scorso.
L’ultimo episodio si era concluso con l’autore che inizia a scrivere il nuovo libro: Heroes and Villains. Abbiamo capito tutti cosa sarebbe successo e io, in particolare, aspettavo questo momento da settimane. La storia è stata completamente ribaltata. Prima di parlare di ciò che sta succedendo nella Foresta Incantata, però, facciamo un passo indietro.
Seguire il filo della storia è complicato, quindi provo a suddividere in storyline e vediamo se riesco a scrivere qualcosa di sensato.
Storia alternativa
Isaac ha scritto un nuovo libro, seguendo le indicazioni di Rumple e ribaltando completamente ogni situazione. Ci sono tutti i personaggi che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, ma sono invertiti. Chi era cattivo ora è buono e viceversa. L’idea è geniale e, devo ammetterlo, particolarmente divertente. Mi è piaciuto vedere gli attori interpretare personaggi così diversi dal solito, perché permette di apprezzarli ancora di più.
È stato bello vedere che, nonostante la storia sia cambiata, non è stato possibile cambiare la vera natura dei personaggi. Ci viene mostrato chiaramente con Rumple, cavaliere senza macchia e senza paura, che si fa convincere ad uccidere Henry e Regina per preservare la sua felicità, o Zelena, dolce e tenera all’esterno, ma sotto sotto invidiosa di Regina.
Tutto ciò dimostra che non basta invertire le cose per ottenere un lieto fine, ma che bisogna lavorare duramente per ottenerlo e meritarlo.
L’Autore spuntava ovunque cercando di fermare Henry e preservare il successo ottenuto dalla scrittura del libro. Scopriamo che ha fatto tutto questo perché in passato era stato bulleggiato da alcuni capi. Quando racconta tutto a Snow e Charming, la donna gli fa un discorso molto profondo in cui si capisce come i cattivi creino il proprio lieto fine facendo del male ad altri e il tutto li rende solo più infelici.
Henry
Un applauso ad Henry, che questo giro si è rivelato utile ed è il vero eroe di questa puntata. È lui che rintraccia l’Autore, è lui che entra nel libro per salvare tutti e tocca a lui, come nella prima stagione, convincere le persone che ciò che stanno vivendo non è reale. È coraggioso, sveglio come pochi, porta con sè speranza e grazie alle sue azioni, ottiene un ruolo importantissimo. È lui, infatti, il nuovo Autore. Mi è piaciuto che durante tutto l’episodio, Henry non abbia mai perso la speranza, anche quando nessuno sembrava credergli e tutto sembrava perduto. Ha avuto fiducia in Regina, in Emma e in sè stesso ed è lui a capire come far funzionare la penna per mettere fine a tutta la situazione.
Dimostra di essere maturo e saggio, quando decide di spezzare la penna per permettere a tutti di scegliere il proprio destino e fare le proprie scelte perché, secondo lui, nessuno dovrebbe avere così tanto potere.
Snow e Charming
OMG, sono spettacolari. In questa ultima stagione, questa coppia non mi aveva particolarmente entusiasmata. Troppe scelte sbagliate, troppa noia, non lo so. Vederli in versione cattiva me li ha fatti amare di nuovo perché, diciamolo, sono stati grandioso. Snow è cattivissima come Evil Queen e emana un misto di dolcezza e terrore meraviglioso. Charming è praticamente un fantoccio nelle mani di Snow, ma alcuni loro gesti o parole rimangono sempre.
Belle e Rumple
Ridicolissimo Rumple in versione cavaliere. Quando si è tolto la maschera dopo aver salvato Henry ho riso tantissimo. Ha ottenuto tutto quello che ha sempre desiderato: una moglie che lo ama, la popolazione che lo adora, una famiglia e una casa in cui essere felice. Si è fatto alterare i ricordi di Bae, in modo da essere convinto di essere stato un eroe per il figlio, il che dimostra solo quando l’uomo sia incapace di assurmersi le sue responsabilità.
Come detto prima, la nuova storia non ha cambiato la vera natura delle persone e Rumple sarebbe pronto ad uccidere Henry senza pensarci due volte, pur di salvare tutto ciò che ha ottenuto. Tornati nel mondo reale, ci rendiamo conto di chi sono davvero i buoni. Avrebbero potuto lasciarlo morire, invece lo salvano, insieme all’Apprendista, liberandolo dall’oscurità che c’era dentro di lui. Non so quale sarà ora il suo ruolo, non penso diventerà buono di punto in bianco, ma spero sia l’inizio di un cammino verso il perdono. Belle gli starà accanto e forse, insieme, riusciranno a superare tutto questo.
Regina e Robin
Spettacolare Regina in versione bandita. Mi è piaciuto tantissimo che non fosse totalmente buona come lo era Snow. Ricorda un sacco Emma nella prima stagione. È coraggiosa, orgogliosa, ma ha paura del suo lieto fine e cerca di fuggire. Il primo incontro tra lei e Robin è dolcissimo e mi sono venute le lacrime agli occhi. Era ovvio che la cosa stava andando troppo bene e, infatti, spunta Zelena. Lei e Robin stanno per sposarsi, rovinando per sempre l’happy ending di Regina.
I due sentono qualcosa, sanno che c’è una connessione che li unisce, ma Regina non voleva crederci e Robin, da uomo di sani principi, non se la sente di lasciare una donna a cui ha fatto una promessa. Commette quindi lo stesso errore che aveva fatto qualche tempo fa con Marion: si allontana da Regina per colpa di una promessa e non so se la cosa è buona. vedremo come si svilupperà la loro relazione ora che sono tornati nel mondo reale, anche perché la gravidanza di Zelena non può portare nulla di buono.
Emma e Hook
Arriviamo alla mia coppia preferita, quella che in questa puntata mi ha totalmente devastata. Emma nella nuova storia è rinchiusa in una torre, ricorda tutto, ma non può liberarsi per cambiare le cose. Mi sono commossa quando Henry è entrato nella torre e lei l’ha riconosciuto.
Hook è stato trasformato completamente. Non è più un capitano, ma un sottomesso di Barbanera, codardo e incapace di combattere. Il suo primo incontro con Emma è stato carinissimo e allo stesso tempo divertente. Lei felice di vederlo ed emozionata, lui imbambolato e incapace di fare qualunque cosa. Quando sconfiggono Lily-versione-drago insieme e lui tira fuori la fiaschetta sono quasi morta dal ridere: lo hanno fatto allergico al rum!
Riescono ad essere meravigliosi e a mostrare la chimica tra i due personaggi anche quando non stanno insieme e la scena in cui lei gli insegna ad usare la spada è incredibile.
Killian, nonostante non sia un eroe in questa storia, combatte per Emma, fino alla fine, proteggendola con la sua vita.
Vediamo un’Emma distrutta per la morte di Killian realizzare finalmente i sentimenti che prova per l’uomo e fare un discorso bellissimo a Regina, che viene convinta a lottare per Robin.
Tornati nel mondo reale, gli autori ci regalano una scena bellissima tra Emma e Killian, con la donna che dal sollievo di vederlo vivo lo abbraccia e lo butta sul letto (no, non a fare quello che pensate voi). Le manca il coraggio di rivelargli i suoi sentimenti però e giuro, la stavo insultando pesantemente.
Siamo giunti alla fine dell’episodio e alla scena che ha cambiato completamente le carte in tavola. Emma si sacrifica per tutti e per Regina, diventano il nuovo Signore Oscuro. Prima di farlo però, in una scena strappalacrime, prende Killian e gli dice “Ti amo”. È l’ultima frase della puntata e quella che mi ha fatto definitivamente scoppiare in lacrime.

Non so cosa succederà nella prossima stagione, ma sarà qualcosa di grandioso. Sappiamo che i nostri eroi dovranno trovare Merlino, colui che aveva rinchiuso l’Oscurità anni fa legandola all’anima di un uomo. Sappiamo che dovranno trovare il modo di liberare Emma, ora che è diventata cattiva. Sappiamo che Lily ha un padre e che probabilmente avrà un ruolo importante nella prossima stagione. Insomma, sappiamo un sacco di cose, ma ci sono ancora tantissime incognite. Qualcuno mi dica che la settimana prossima inizia la quinta stagione, vi prego!

 

Caspita, non avevo mai scritto così tanto. Spero di non avervi annoiati troppo, ma i finali occupano sempre molto spazio.
A domani, con la seconda parte!

mon firma

Recensione: Sticks & Stones di Abigail Roux e Madeleine Urban

Lo ammetto, sto scrivendo la recensione del secondo libro della serie, ma li ho già letti tutti e nove, oltre ai tre spin-off. Cut & Run è una serie incredibile, che non sono riuscita a posare finché non ho raggiunto la parola “Fine” nel nono libro.
sticks & stones
Titolo: Sticks & Stones (Cut & Run #2)
Titolo italiano :Forza e Coraggio
Autore: Abigail Roux e Madeleine Urban
Editore: Dreamspinner Press
Disponibile in italiano:
Goodreads

Six months after nearly losing their lives to a serial killer in New York City, FBI Special Agents Ty Grady and Zane Garrett are suffering through something almost as frightening: the monotony of desk duty. When they’re ordered to take a vacation for the good of everyone’s sanity, Ty bites the bullet and takes Zane home with him to West Virginia, hoping the peace and quiet of the mountains will give them the chance to explore the explosive attraction they’ve so far been unable to reconcile with their professional partnership. Ty and Zane, along with Ty’s father and brother, head up into the Appalachian mountains for a nice, relaxing hike deep into the woods… where no one will hear them scream. They find themselves facing danger from all directions: unpredictable weather, the unrelenting mountains, wild animals, fellow hikers with nothing to lose, and the most terrifying challenge of all. Each other.

 

Quando ho chiuso il primo libro, il mio primo pensiero è stato prendere il secondo ed iniziarlo. Ty e Zane mi avevano conquistata e avevo bisogno di sapere come sarebbe andata avanti la storia. I due uomini si stanno piano piano riprendendo dallo scontro con il killer a Washington e, per aiutarli, viene data loro qualche settimana di vacanza per riprendersi. Nessuno dei due, però, è bravo a stare con le mani in mano e iniziano a non poterne più di stare a casa. Ty decide di tornare a casa e chiede al partner di accompagnarlo.
La famiglia di Ty abita in West Virginia che, a giudicare dalla foto che ho trovato su internet, è tutta montagne e boschi e non potrebbe quindi essere più diversa dal Texas, dove è cresciuto Zane.
Scopriamo che Ty ha un fratello, Deacon, che fa lo psichiatra e che, a parte il fratello, nessuno sa che Ty è gay. Mi è piaciuto molto scoprire finalmente qualcosa della famiglia di Ty, visto che fino a quel momento non si era mai detto niente.
Earl, il padre di Ty, non è un uomo facile con cui relazionarsi e, devo ammetterlo, in questo libro l’ho odiato parecchio. È autoritario, severo e ha educato i figli con fare militare, tanto che ad ogni domanda rispondono “Sì, signore” e non metterno mai in dubbio nessuna decisione del padre. Mi ha stupito vedere Ty quasi sottomesso dalla figura paterna e soprattutto capire che ogni cosa che Ty fa, è per fare in modo che il padre sia fiero di lui. Non è un comportamento tipico dell’uomo che abbiamo conosciuto nel primo libro e anche Zane se ne è accorto.
Mara Grady è la mamma che tutti vorrebbero: affettuosa, sempre pronta a sfamare un esercito e con una parola buona per tutti. Accoglie Zane come un figlio, pretende abbracci anche da lui e gli ricorda cosa vuol dire trovarsi bene in famiglia ed avere una madre che ti apprezza e ti ama.

Ty’s knee occasionally brushed against his under the table as they ate, but the conversation died down as the food was passed around. It was an odd, remarkable feeling, to be eating breakfast with Ty and his family and feel not only welcome, but like he might belong there.

Mi è piaciuto tantissimo Deauce, che sa del fratello e capisce immediatamente che tra lui e Zane c’è qualcosa. È attento ai dettagli e durante l’intero libro aiuterà Zane a capire e superare ciò che lo turba e gli impedisce di dormire la notte. Riuscirà anche a far ragionare Ty sui suoi sentimenti e iniziamo a vedere l’uomo aprirsi a quei sentimenti e forse sperare davvero in un lieto fine con Zane.

Il mio personaggio preferito però, almeno in questo libro, rimane Nonno Grady. Giuro, quell’uomo è un portento. Dorme con una pala che non lascia mai, usata per colpire eventuali nemici e, anche se non sembra, è uno dei più svegli della famiglia.
La cosa che mi è piaciuta molto di questo secondo libro, è stato che la storia non è iniziata con un caso da risolvere e i due protagonisti inviati ad indagare. Questa serie non è un insieme di casi in cui ci sono due uomini che hanno una relazione, ma è la storia della vita di due uomini, che vivono giorno per giorno e svolgono il loro lavoro che, per caso, è particolarmente eccitante. Ammetto che, se alla fine del primo libro avessero deciso di ritirarsi dall’FBI e iniziare a vendere orchidee sul mercato nero come aveva proposto Ty, io avrei letto comunque tutti i 9 libri, contenta di poter leggere di loro.
Ovviamente, siccome parliamo di Ty e Zane, le cose non potevano sicuramente andare bene fino alla fine. Partiti per una gita in montagna di un paio di giorni, si ritrovano in mezzo a parecchi guai. Scoprono che ci sono degli uomini in cerca di un tesoro sulla montagna, pronti a uccidere persone pur di non farsi scoprire. Da bravi agenti, Ty e Zane non si tirano indietro, anche se il motivo principale per cui hanno dato la caccia a tali uomini invece di chiamare rinforzi, è stato Earl che ha dato del codardo al figlio. La mia reazione è stata più o meno quella di Zane: sangue che ribolle nelle vene e una voglia matta di saltargli al collo. Si può dire tutto a Ty, tranne che sia un codardo. La situazione degenera in fretta, ma alla fine tutto si sistema per il meglio e Earl inizia a vedere il figlio sotto una luce diversa, capendo di averlo valutato male.
Ty e Zane condividono momenti bellissimi, pieni di passione e a volte anche di romanticismo, perché, soprattutto Ty, si rende conto di essere ormai innamorato e, ogni tanto, fa fatica a trattenere commenti dolci.

Ty sbatté le palpebre e fece per dire la prima cosa che gli veniva in mente. Ti amo. Richiuse di colpo la bocca e lo fissò, senza poter né voler rispondere.

Libro meraviglioso, che mi ha immersa ancora di più nell’atmosfera della serie, facendomi desiderare il terzo libro immediatamente. Ringrazio ancora le ragazze che mi hanno fatto conoscere Ty e Zane, mi avete fatto un regalo bellissimo!

rating 4.5
mon firma

#BookTag – 25 domande sui libri

Eccoci qui! Causa impegni vari ce la siamo prese molto comoda nel rispondere alle domande, ma finalmente ce l’abbiamo fatta. Essendo in due, l’articolo verrà un po’ lungo, ma abbiamo provato ad essere sintetiche.

25 domande sui libri

Prima di tutto un grazie particolare a Chiara di Diario di pensieri sparsi che ci ha nominate per partecipare a questo tag creato, qui su WordPress, da Racconti dal passato.

Considerando che moltissime persone hanno già risposto, abbiamo deciso di non nominare nessuno, invitando però chiunque passi di qui e ne abbia voglia a rispondere alle domande.

Non mi dilungo oltre e vi lascio alle domande (abbiamo risposto solo io e Mon, perchè Anna ha detto che in tema di domande librose ha già dato rispondendo a quelle del Liebster Award).

divisore dx

1) Come scegli i libri da leggere?

Kia: Nei giri in libreria mi faccio attrarre dalle copertine, altrimenti consigli delle amiche o libri che trovo navigando su Goodreads o internet in generale (blog..)
Mon: Tramite GoodReads, consigli di amiche o gli innumerevoli giri in libreria.

2) Dove compri i libri: in libreria o online?

Kia: Principalmente online, se però devo prendere un cartaceo preferisco la libreria.
Mon: Negli ultimi anni ho letto quasi solo libri digitali, quindi direi online, anche perché i costi dei cartacei rendono l’acquisto in libreria proibitivo.

3) Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?

Kia: Ho una scorta. Sia mai che in un momento in cui posso leggere non abbia qualche libro a disposizione.
Mon: Ho una scorta che non finisce più. Tendo a comprare troppi libri convinta di leggerli a breve e poi, inevitabilmente, rimangono in fondo al Kindle perché nel frattempo ne ho comprati altri mille.

4) Di solito quando leggi?

Kia: Comincio mentre faccio colazione, poi mentre vado a prendere il bus (schiantandomi contro le persone) e poi in quasi ogni momento libero. La sera, prima di dormire, sento la necessità di leggere almeno qualche pagina per staccare la testa.
Mon:  Sul treno, di sera, sul divano, per strada, in coda al supermercato, di mattina, mentre cucino o mi lavo i denti. Diciamo appena posso.

5) Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?

Kia: Generalmente no. Ho però dei periodi in cui ho un rifiuto verso i libri troppo grossi.
Mon: No, non direi.

6) Genere preferito?

Kia: Anche questo dipende dal periodo, ma principalmente leggo Romance in qualsiasi salsa, qualche distopico e thriller e, ogni tanto, mi piace leggere dei romanzi basati su fatti storici reali o direttamente non-fiction. In sostanza, basta che siano parole messe in fila con criterio.

Mon: Fantasy, distopico e romantico.

7) Hai un autore preferito?

Kia:  In realtà no. Me ne piacciono molti. Quando trovo un autore che mi piace molto, però, tendo a fare delle consistenti maratone.
Mon: Ho un paio di autori che amo, come la Rowling o Jeffery Deaver, ma è difficile definirne uno “preferito”.

8) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?

Kia: Da molto piccola, quando mamma mi leggeva i librini, soprattutto prima di andare a dormire. Appena imparato a leggere, comunque, sono stata avvicinata alla lettura e non ho mai smesso. Negli ultimi due anni sono diventata un caso clinico.
Mon: Non ricordo esattamente, perché nei ricordi che ho, ci sono sempre stati libri. I miei genitori non mi hanno mai letto nulla, se non forse i librottini quando ero proprio molto molto piccola, ma ascoltavo le cassette della Disney seguendo la storia sul libricino, quindi direi verso i 3-4 anni.

9) Presti i libri?

Kia: A malincuore, ma li prestavo, pur di far leggere un bel libro, questo ed altro. Ora, con gli e-book è impossibile.
Mon: Una volta sì, anche se mi piangeva il cuore ogni volta. Avevo l’ansia che tornassero rovinati o qualche pagina piegata. Ora che leggo quasi solo in digitale, prestare libri non è più un’opzione.

10) Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?

Kia: Spesso ne ho più di uno in lettura, di generi diversi e ultimamente, se riesco, uno è in lingua originale.
Mon: Se i generi sono diversi riesco a leggerne anche più di uno per volta. Quando ho iniziato a leggere in inglese tendevo ad avere un libro in entrambe le lingue in lettura, per poter cambiare, mentre adesso capita solo se un libro non mi prende e decido di iniziarne un altro.

11) I tuoi amici/famigliari leggono?

Kia: Mia mamma e la mia sorellina piccola leggono quanto o più di me. Ho amici che leggono molto (amiche, soprattutto) e altri che mi guardano come fossi un alieno quando nomino la lettura.
Mon: Amici gran pochi, familiari si. Le amiche che leggono le ho trovate nell’ultimo anno tramite Internet ed è bellissimo poter condivedere una passione del genere. I miei genitori leggono, anche se molto meno di me, mentre mia sorella divora parecchi libri.

12) Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?

Kia: Dipende da moltissimi fattori: pagine, genere, tempo e disposizione mentale mia del momento. Almeno un libro a settimana, però, lo devo leggere.
Mon: Dipende dal libro, da quanto mi prende, dal genere, da come è scritto e da varie altre cose. In italiano sono molto più veloce, ma ormai ho una buona velocità di lettura anche in inglese.

13) Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?

Kia: Sempre e comunque, sono curiosa come una scimmia.
Mon: Ovviamente, anche se l’essera mezza cieca rende la cosa piuttosto complessa.

14) Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?

Kia: Domanda difficilissima, credo che salverei ‘L’Ultimo Elfo’ di Silvana De Mari, il libro che mi ha definitivamente fatto amare la lettura, che mia ha fatto ridere e piangere.
Mon: Indecisa tra uno dei libri di Harry Potter, che mi hanno accompagnata per anni e Orgoglio e Pregiudizio in lingua originale, il mio libro preferito.

15) Perché ti piace leggere?

Kia: È una delle pochissime cose che mi permette di staccarmi totalmente dal mondo esterno, di svuotare la testa e ritrovare il buonumore. Mi piace scoprire cose nuove o immergermi in mondi inventati, innamorarmi di un personaggio e odiarne un altro, emozionandomi insieme a queste personcine di carta che mi fanno compagnia ogni volta che voglio.
Mon: Questa è sempre una delle domande che mi creano più problemi, perché mi sembra sempre di dire cose prevedibili, scontate. La lettura è un viaggio, come la vita. Incontri personaggi diversi, che puoi amare o odiare, che ti fanno innamorare e ti portano con loro a vivere avventure incredibili. I libri ti portano in mondi nuovi, ti portano nel futuro e nel passato, ti insegnano a crescere, pagina dopo pagina. I personaggi commettono errori e ti mostrano le conseguenze, dandoti il senso di giusto e sbagliato. Leggere aiuta a sognare, aumenta la fantasia, fa staccare completamente la mente da ogni problema, perché mentre leggi ci siete solo tu e un intero universo tra le tue mani, stampato su un foglio.

16) Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?

Kia: La Me-pre-Kobo era sempre in biblioteca, ora che sono passata al digitale sfrutto molto meno questa risorsa. Resta comunque che se ci entro per cercare un libro per l’Università o per studiare, la probabilità che ne esca a mani vuote è molto bassa.
Mon: In prestito da amici gran pochi perché ho pochi amici che leggono, ma fino a qualche anno fa andavo in biblioteca almeno una volta la settimana. Ormai ci vado molto meno, sempre per il fatto che leggo in digitale, ma qualche volta capita ancora di prenderne in prestito dalla biblioteca.

17) Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?

Kia: Le ultime lettere di Jacopo Ortis. Mamma mia. Ah, ‘Un giorno, forse’ di Lauren Graham l’ho finito a forza leggendo una pagina sì e tre no.
Mon: Mi vergogno parecchio a dirlo, ma mi tocca: Il signore degli anelli. Ci ho provato almeno sei volte e conto di riprovare ancora, ma non riesco a superare le prime cento pagine.

18) Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?

Kia: Prima di comprarlo leggo anche la sinossi. A Goodreads aggiungo senza pietà anche solo per la copertina.
Mon: La copertina, per me, è sempre stata un’arma a doppio taglio. Su GoodReads, ogni giorno aggiungo troppi libri ai to-read solo per la copertina, senza nemmeno leggere la trama, in libreria tendo a leggere la sinossi per farmi un’idea di cosa vorrei comprare. Spesso, però, mi è capitato di scartare libri magari bellissimi solo perché la copertina (o il titolo) erano terrificanti.

19) C’è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?

Kia: Onestamente, non presto attenzione alle case editrici.
Mon: Sinceramente non la guardo nemmeno la casa editrice.

20) Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni “al sicuro” dentro casa?

Kia: I cartacei, a volte, li lasciavo a casa per mancanza di spazio. Il Kobo lo porto ovunque e sempre.
Mon: Ne ho sempre almeno uno in borsa. Con i libri cartacei era più difficile, perché tendevo (e tenderei ancora) a comprare il formato con copertina rigida che è piuttosto ingombrante, mentre ora, con il Kindle, ho tutti i libri che voglio con poco peso e poco spazio. L’unico problema è che, puntualmente, quando sono fuori decido di voler leggere l’unico libro che non ho caricato sull’eReader.

21) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?

Kia: Mi vengono gli occhi a cuoricino per qualsiasi regalo libroso. Quello che mi ha lasciato più felice penso sia stato ‘Di Carne e Di Carta’ d Mirya, regalatomi a sorpresa da moroso che vive in un universo dove i libri non esistono (argh).
Mon: Al tempo non lo avrei mai detto, perché guardavo quel libretto di cui avevo letto i primi capitoli e mi aveva solo annoiato, mentre ora sono convinta sia uno dei regali più belli: Harry Potter e la Pietra Filosofale. Mia cugina me lo ha regalato che avevo 8 anni e non mi era proprio piaciuto. Non l’avevo nemmeno finito. Qualche tempo dopo ci ho riprovato e mi si è aperto un mondo. Non me lo avesse regalato forse non lo avrei mai letto e ci avrei solo rimesso.

22) Come scegli un libro da regalare?

Kia: Cerco di incrociare i gusti della persona con i libri che mi sono piaciuti di più.
Mon: È sempre difficile regalare un libro, a meno che non si conosca l’altra persona molto molto bene. Tendenzialmente tendo a guardare i generi che piacciono a quella persona e cerco fra i libri che mi sono piaciuti qualcosa che si avvicini a quei generi.

23) La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?

Kia: Sono maniaca, rigorosamente per ordine di altezza. L’ordine alfabetico, da lontano non si vede, gli scalini tra un libro e l’altro sì.
Mon: Sono una persona molto disordinata, ma la mia libreria è sempre a posto. Cambio disposizione abbastanza spesso, a volte per altezza, a volte in ordine alfabetico.

24) Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?

Kia: Dipende se sono necessarie per capire il testo. Con i libri digitali, se le note sono raggruppate in fondo al libro, preferisco usare Google. Trovo parecchio scomodo andare avanti e indietro.
Mon: Dipende se servono ai fini della storia. Ci sono note che spiegano da dove viene una determinata citazione o un verso di una canzone e quelle, a meno che proprio non mi interessi, le salto.

25) Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri o le salti?

Kia: Ringraziamenti e dediche sempre, introduzioni e prefazioni se mi interessano o se sono direttamente collegate con la storia.
Mon: Ringraziamenti finali e dediche sempre, introduzioni dipende se mi interessano.

Sperando di non avervi annoiati troppo, rinnoviamo l’invito a rispondere alle domande a chiunque ne abbia voglia!

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