Salve a tutti! Il film di oggi è uscito di recente al cinema e sicuramente ne avrete sentito parlare, si tratta niente meno che ‘Inside Out’, ovvero il nuovo film della Pixar. L’uscita di ogni loro film è praticamente un grande avvenimento tanto che solitamente se ne continua a parlare per molto tempo. D’altronde ogni film della Pixar richiede anni di lavoro per riuscire a creare i capolavori che ci ha regalato. Di conseguenza è normale che tutti siano emozionati e curiosi di andare a vedere questo film il prima possibile.

inside out
Titolo: Inside Out
Titolo originale: Inside Out
Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
Anno: 2015
Durata: 94 min
IMDB

Crescere può essere faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.

 

Questo film è molto personale secondo me e ognuno in qualche modo avrà modo di trovare qualcosa di familiare, visto che parla delle emozioni che “ci governano”. Anche se effettivamente proviamo mille emozioni diverse, coloro che hanno scritto il copione hanno fatto un grande sforzo a riassumere i nostri stati d’animo in questi cinque che effettivamente sono quelli essenziali: incontriamo quindi Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto, i 5 protagonisti di questa storia.
Il film si apre con la nascita di Riley e con la comparsa della sua prima emozione Gioia e a seguire poco dopo, Tristezza. Poi, mano a mano che Riley cresce conosciamo anche gli altri tre e come lavorano all’interno del nostro cervello. Praticamente gestiscono insieme questa postazione di controllo e a seconda di quello che gli occhi vedono, decidono chi prende i controllo decidendo come far reagire la persona. I ricordi vengono registrati in una sorta di biglie del colore dell’emozione che le create e raccolte in dei grandi scaffali all’interno della nostra memoria. Tutto il sistema che gli ideatori si sono immaginati e sono riusciti a riprodurre è davvero geniale, nulla è lasciato al caso, dalla raccolta dei ricordi, al come vengono immagazzinati, rievocati e dimenticati. Il mondo interno la nostra mente che ci viene mostrato è così ben organizzato che da spettatore ti viene da dire: “Oh miseria! È così che mi sono sempre immaginata funzionino le cose nel mio cervello!” e per quanto almeno riguarda me, ora immagino sempre di vedere queste cinque creaturine che lavorano nella mia testa.

Si tratta di un mondo che tutti conosciamo, ma che non abbiamo mai visto perché di per sé è astratto, ma vederlo e viverlo con questo film è davvero un’esperienza magica secondo me. Le cinque emozioni sono adorabili e insieme ne combinano una dietro l’altra. Il tutto poi è incorniciato dalla comicità tipica della Pixar, immediata e genuina che in molti momenti ti spiazza, costringendoti a ridere. Siccome è ancora al cinema e alcuni di voi saranno già andati a vederlo, ma altri ancora no, raccontare ulteriori particolari mi farebbe cadere in spoiler quindi voglio lasciarvi la sorpresa.

Da grande amante Pixar posso dire che ‘Inside Out’ è un bel film e che merita assolutamente di essere visto. Purtroppo però voglio essere sincera e confesso che mi è piaciuto di meno rispetto ai precedenti film sempre targati Pixar come Walle o Up. Oggettivamente non saprei dire cosa manchi perché non cambierei nulla del film, ma i gusti son gusti e gli altri mi hanno conquistato di più.

P.S. Siccome chi mi conosce sa che amo gli abbracci di gruppo vi lascio con questa fantastica gif:

gif
rating 4
anna firma

2 Comments on Recensione: Inside Out di Pete Docter & Ronaldo Del Carmen

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