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Titolo: Second Star
Autore: Alyssa B. Sheinmel
Editore: Farrar, Straus and Giroux (BYR)
Disponibile in italiano: No
Goodreads

A twisty story about love, loss, and lies, this contemporary oceanside adventure is tinged with a touch of dark magic as it follows seventeen-year-old Wendy Darling on a search for her missing surfer brothers. Wendy’s journey leads her to a mysterious hidden cove inhabited by a tribe of young renegade surfers, most of them runaways like her brothers. Wendy is instantly drawn to the cove’s charismatic leader, Pete, but her search also points her toward Pete’s nemesis, the drug-dealing Jas. Enigmatic, dangerous, and handsome, Jas pulls Wendy in even as she’s falling hard for Pete. A radical reinvention of a classic, Second Star is an irresistible summer romance about two young men who have yet to grow up–and the troubled beauty trapped between them.

Giuro che quando ho iniziato il libro e circa fino a tre quarti il giudizio era più alto. Ho iniziato il libro senza neanche leggere la trama solo perché era nel mio Kindle da un po’ e non mi sono preoccupata di cosa parlasse finché non ho iniziato a notare dei parallelismi con la storia di Peter Pan. Al che ho deciso di leggere sta benedetta trama e ho capito che la cosa era voluta. Tendenzialmente la storia di Peter Pan mi piace, anche in alcuni retelling che ho visto in serie tv, quindi sono andata avanti abbastanza tranquilla.

Purtroppo ad un certo punto la cosa è andata totalmente alla deriva e cercherò di spiegarmi meglio senza fare spoiler però, così se qualcuno di voi vorrà provare a leggere il libro potrà godersi tutti i “colpi di scena”.

La protagonista della storia è Wendy, una ragazza che ha appena finito il liceo e nell’ultimo anno ha vissuto esperienze terribili. I suoi fratelli, Michael e John sono scomparsi e creduti morti da tutti. Pare che fossero usciti a surfare come facevano ogni giorno e dopo essere spariti per giorni siano stati dichiarati morti. Wendy però non può e non vuole crederci e decide di iniziare a cercarli iniziando questo viaggio di cui non parla a nessuno. Non so bene come definire Wendy. Essere nella sua testa a volte era terribile, forse per i pensieri totalmente fuori luogo o certe osservazioni che semplicemente ti facevano venire voglia di sbattere la testa contro il muro. Tutto sommato però è una ragazza giovane che parte alla ricerca dei fratelli senza avere un piano quindi ci sta che sia un po’ persa. Ci sono state due cose che però me l’hanno resa particolarmente antipatica. La prima è stata l’essere soggetta a Instalove non solo con uno, ma due altri personaggi. Ora, io capisco le prime cotte e tutto, ma qui si rasenta il ridicolo se non peggio. Non voglio dire troppo, ma in generale reggo poco l’instalove, figuriamoci due. L’altra cosa riguarda il continuo cambio di “focus” nella sua vita. Prima cerca i fratelli, poi si concentra sui vari ragazzi, poi di nuovo sui fratelli, poi sul surf. Uhm, giusto un pelo di confusione?!

Wendy conosce quasi subito Pete, Belle e i loro amici (le vediamo ste similitudini vero?). Su Belle ho poco da dire perché è veramente insopportabile. Gelosa, vendicativa e in generale antipatica. Interpreta perfettamente il ruolo di Tinkerbell (Trilly per chi conosce la storia in italiano), ma avrei voluto strozzarla per tutta la durata del romanzo. L’equivalente dei Bimbi Sperduti, di cui non ricordo nemmeno un nome giusto per capire quanto mi siano rimasti impressi, sono abbastanza carini e trattano bene Wendy, ma sostanzialmente sono poco utili. Aiutano a capire il contesto in cui si ritrova la ragazza, tra questa strana droga (Fairy Dust) e una specie di lotta tra loro e chi la droga la spaccia. Pete non è quello che mi aspettavo e all’inizio mi piaceva parecchio, ma alla fine mi è sembrato avesse la sindrome da principe azzurro e sono personaggi che è difficile costruire bene. Non so bene cosa pensare di lui. Ha preso decisioni discutibili e ha un senso morale tutto suo, ma non è un brutto personaggio.

Jas è lo spacciatore di cui scrivevo prima e ovviamente ha le sue motivazioni per spacciare e per fare quello che fa, ma devo ammettere che a parte l’instalove che colpisce anche lui, è uno dei personaggi che mi è piaciuto di più. Costruito bene, con una sua storia e un obiettivo per la sua vita. Mi è piaciuto anche come interagisce con Wendy ed escludendo il finale è un personaggio di cui sono soddisfatta.

Non ho molto da dire sugli altri personaggi. Dei fratelli sappiamo solo quello che ci dice Wendy e i genitori dei tre sono assolutamente ignorabili perché sono inutili. La figlia scompare per giorni e loro la “risolvono” in maniera del tutto discutibile, ma alla fine sono personaggi talmente secondari che non ha troppo senso soffermarsi su quanto siano credibili. Idem per l’amica di Wendy o per il suo ragazzo. Totalmente superflui.

Attenzione, seguono spoiler perché devo spiegarvi qualcosa del finale perché comprendiate cosa mi ha sconvolta.

Sostanzialmente Wendy dopo essere stata ferita cadendo da una barca si risveglia in ospedale in cui trova i suoi genitori e il medico che le spiegano che tutto ciò che ha vissuto è stato frutto di un trip mentale dovuto a droga e convinzione che i fratelli siano vivi. Quindi Wendy inizia a comportarsi come se tutto fosse stato effettivamente un’allucinazione e alla fine parte per il college. Prima di partire le arriva però una busta anonima in cui trova una foto di Jas e Pete. E nulla. Finisce così. WTF?
Prima dici che è un’allucinazione e poi invece arriva la busta e nulla? Finisce il libro e non c’è un seguito. Non esiste una cosa del genere. È peggio di quando ho visto il finale di Inception al cinema. Non ho davvero parole e il finale è il motivo per cui il libro è stato bocciato. Prima di arrivare al finale gli avrei dato 3 stelle, forse anche di più, ma così zero.

Speriamo di leggere a breve libri migliori, soprattutto per Beautiful, della stessa autrice, l’ho adorato.

rating 2
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