alessia gazzola

Teaser Tuesday #174

Buongiorno lettori!
Sono purtroppo rientrata dal mare, ma sono tornata giusto in tempo per lasciarvi questo piccolo estratto tratto dal secondo libro in lettura per la #allevireadathon. State partecipando? Se volete potete ancora aggiungervi, trovare il post di presentazione qui. Alice ci sta conquistando sempre di più.

teaser tuesday

La stanza di Konrad Azais è la più nascosta della casa. Selina ci precede verso la porta, che prova ad aprire abbassando la maniglia.
Ma la porta non si apre.
I lineamenti soavi di Selina si alterano. «Clara!» chiama ad alta voce.
La ragazzina fa capolino dalla sua stanza. «Che c’è?» Selina la pietrifica con lo sguardo. «Sei stata tu? Fuori la chiave.» Clara fa spallucce. Il suo volto si colora di rosa acceso e trovo che sia una ragazzina di rara impudenza. «Io non ho nessuna chiave» risponde avvicinandosi. Si abbassa all’altezza della toppa.
«Guarda, è chiuso da dentro. Si è chiuso lui. Hai visto, che non è pazzo? Ha capito tutto.» «O forse tu gli hai detto tutto» commenta Selina, non del tutto scontenta.
«Ti sbagli. Non l’avrei mai fatto.» Ma scommetto che è l’esatto contrario.
Niccolò perde la calma. «Quindi, signora Azais? Cosa facciamo?» «Vuole forse che chiami i pompieri per forzare la serratura?» risponde Selina con sarcasmo. Clara ridacchia e Anceschi le strizza l’occhio facendole capire che è dalla sua parte.
«E se semplicemente gli chiedesse di aprire la porta? Dato che, come dite voi, non è pazzo, che problemi ha a farsi visitare?» Il tono di Niccolò è irritante e se io fossi Selina Azais lo butterei fuori di casa con un calcio nel didietro.
«Apa? Apa? Nyílem az ajtó.» «Le spiace parlare in italiano?» si azzarda Niccolò, e giuro che trattengo a stento un pestone.
Selina, piena di dignità, obbedisce. «Papà… apri la porta.» «Non intendo farlo» ribatte Azais in italiano con una voce roca e molto determinata.
«Perché no? Non ti chiudi mai a chiave. Terézia deve cambiarti. Apri la porta, su!» «Mi ha già cambiato, quella vacca.» «Se Terézia ti sentisse, le dispiacerebbe molto essere definita così.» «Non capisce l’italiano, quella vacca. Solo l’ungherese. Io ti avevo chiesto una domestica ungherese, è vero. Ma anche bella.» «Perché ti sei chiuso dentro, papà?» «Non voglio essere visitato da quegli hülyék.» «Sono stato insultato in ungherese, forse?» chiede Niccolò con tono altezzoso.
«Oh, no!» esclama Selina.
«Vi ha detto idioti» si inserisce Clara, le braccia conserte, un sorriso che esprime vivo accordo con l’opinione del nonno.

HAI MAI CONOSCIUTO QUALCUNO CHE FOSSE FELICE? E CHE FOSSE ANCORA SANO DI MENTE, INTENDO… – Un segreto non è per sempre di Alessia Gazzola

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un segreto non è per sempre cover
Dura la vita per Alice Allevi, che ha appena superato la delusione per non aver vinto un micro seminario di Scienze Forensi. Non che le interessasse tantissimo l’argomento: il fatto è che il seminario si sarebbe tenuto a Parigi, e a Parigi vive Arthur. Ma tant’è, si sa che per lei l’Istituto di Medicina Legale «è un amante malfidato che prende senza dare»… Ma la vita lavorativa ha in serbo per lei altre sorprese, e nello specifico una causa d’interdizione. Lui è Konrad Azais, un famosissimo scrittore, best seller in tutto il mondo, grande esperto di enigmistica. A richiedere l’interdizione sono i figli, che ritengono il padre ormai vittima della demenza senile visto che ha dichiarato di voler lasciare tutti i suoi beni a una sconosciuta. Quando poi Azais muore in circostanze misteriose, che nemmeno l’autopsia riesce a chiarire, Alice inizia un’indagine combinando le sue conoscenze di medicina legale, l’intuito e la ricerca tra librerie e le opere di Azais…

#allevireadathon: Un segreto non è per sempre

Buon sabato!!
Con le partecipanti della #allevireadathon abbiamo passato la metà del primo libro: L’Allieva. Il ritmo che a me e la Mon sembrava, in fase organizzativa, esagerato e difficile da mantenere, si sta rivelando fattibile un po’ per tutte. I capitoli ci fanno compagnia spesso in mattinata, a colazione o andando al lavoro, senza risultare lunghissimi e pesanti. Siamo una dozzina, per il momento, chi più chi meno presente, chi dedito agli audiolibri, chi alle parole scritte. C’è chi è alla prima lettura e si sta appassionando alla scrittura di Alessia Gazzola, nonostante la Allevi giovane risulti un po’, cito, lamentina. C’è poi chi è alla seconda o terza rilettura e si sta godendo passaggi preferiti e dettagli inizialmente sfuggiti. Insomma, ci stiamo divertendo un mondo e devo ammettere che il gruppo Telegram permette una socializzazione che non avrei mai sperato.

Se non siete iscritti e vi volete unire in corso d’opera, vi lascio qui il link al regolamento generale. Altrimenti scriveteci una mail, vi spiegheremo tutto!

Chiacchiere a parte, siamo qui per lasciarvi la divisione dei capitoli di Un segreto non è per sempre, secondo volume della serie!

Giovedì 9 agosto: dall’inizio fino a I LOVE PARIS IN THE FALL
Venerdì 10 agosto: da LA CUPIDIGIA DI DESZIDERIUS HORVATH a CHE LA MORTE MI TROVI VIVO
Sabato 11 agosto: da ED È BELLISSIMO PERDERMI IN QUEST’INCANTESIMO a SO IF YOU’RE LONELY, YOU KNOW I’M HERE WAITING FOR YOU
Domenica 12 agosto: da IO STO BENE IO STO MALE IO NON SO DOVE STARE a LASCIAMI QUI, LASCIAMI STARE, LASCIAMI COSÌ, NON DIRE UNA PAROLA CHE NON SIA D’AMORE
Lunedì 13 agosto: da LA SCRITTURA È L’IGNOTO. PRIMA DI SCRIVERE NON SI SA NIENTE DI CIÒ CHE SI STA PER SCRIVERE a AND WE DON’T KNOW JUST WHERE OUR BONES WILL REST
Martedì 14 agosto: da SONO CONVINTO, LUCAS, CHE OGNI ESSERE UMANO È NATO PER SCRIVERE UN LIBRO, E PER NIENT’ALTRO a IL DONO DELLA SINTESI
Mercoledì 15 agosto: da PENSA A ME COME UNA DEVIAZIONE NELL’AUTOSTRADA DELLA VITA a EVERY TEARDROP IS A WATERFALL
Giovedì 16 agosto: da TU POSSIEDI UN RICORDO PREZIOSO, CHE IO NON HO PIÙ a WELL, I FEEL LIKE THEY’RE TALKING IN A LANGUAGE THAT I DON’T SPEAK
Venerdì 17 agosto: da COME UNA FUNE, HO TESO L’ANIMA SUL PRECIPIZIO E VI HO FATTO L’EQUILIBRISTA, GIOCOLIERE DI PAROLE a “NON SIATE INGORDI DI AVVENTURE SE NON SAPETE AFFRONTARE LE SVENTURE
Sabato 18 agosto: da RIFLETTI BENE ALICE, PERCHÉ SE BEVI DA BOTTIGLIE, CHE NON SAI COSA CONTENGONO, PRIMA O POI NE PAGHERAI LE CONSEGUENZE a PERÒ ASSAI CURIOSA SON, E MI PIACCIONO AVVENTURE E NOVITÀ
Domenica 19 agosto: da E TUTTI QUEI MOMENTI ANDRANNO PERDUTI NEL TEMPO, COME LACRIME NELLA PIOGGIA alla fine

Titoli di capitoli infiniti, ma tanto è solo per avere un idea, il promemoria verrà fatto ogni mattina sul gruppo di discussione!

Pronti? Vi ricordo che in palio c’è il prossimo libro della serie!!

Teaser Tuesday #172

Buongiorno lettori!
Il Teaser Tuesday di oggi riguarda il primo libro della nostra #allevireadathon. State partecipando? Se volete potete ancora aggiungervi, trovare il post di presentazione qui. Se non conoscete il libro e la serie, vi lascio un pezzettino del primo capitolo per darvi un’idea dello stile dell’autrice. A me piace molto.

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Ogni microcosmo lavorativo, come un alveare, ha la sua Ape Regina. Noi siamo fieri di avere Ambra Mirti Della Valle, e tutti i miei colleghi, in questo preciso momento, le orbitano attorno come i pianeti del sistema solare. Tutti tranne Lara Nardelli, che è l’unica, forse, a partecipare a questo party con un entusiasmo inferiore al mio. Lara e io abbiamo superato il concorso insieme e siamo colleghe di anno; anziché vivere una competizione che di fatto è nettamente a mio sfavore, abbiamo da sempre impostato il nostro rapporto sulla solidarietà e lei è probabilmente l’unica di cui mi fidi in Istituto. Lara mi sorride dolcemente e si avvicina porgendomi un piattino stracolmo di tartine. Porta i capelli rossicci, tinti maldestramente, raccolti in uno chignon malriuscito e ha un’aria annoiata che mi conforta. Entrambe osserviamo Ambra esibirsi in uno dei suoi migliori monologhi, incapace di cogliere la differenza tra l’essere frizzante e l’essere molesta.
Eppure, l’ecce homo del nostro Istituto sembra apprezzarla.
Claudio Conforti. Classe 1975, segno zodiacale leone, stato civile celibe. Bello, come James Franco nella pubblicità del profumo Gucci by Gucci. Stronzo -sicuramente l’uomo più stronzo che io conosca e, probabilmente, il più stronzo di tutto l’universo. Brillante – è l’acclamato genio dell’Istituto, il miglior allievo del Boss. Ha un curriculum leggendario ed è il paradigma del giovane universitario emergente che, dopo aver tanto unto, recentemente è passato dalla palude informe dei dottori di ricerca al rango di ricercatore.
I suoi occhi, di un intenso verde muschio con qualche pagliuzza dorata, esprimono uno stato di stabile inquietudine. Quando è stanco o affaticato, il sinistro diventa lievemente strabico, ma senza sciupare il quadro complessivo della sua notevole bellezza. È un volto già segnato dagli eccessi ma che, forse proprio per questo, emana un’indefinita aria di dissolutezza che è tutta sua e che secondo me costituisce la chiave del suo fascino. All’occorrenza uomo d’azione, ma per lo più carattere di tipo speculativo-contemplativo, Claudio in Istituto è adorato da tutti perché efficiente e di rappresentanza, ed è adorato da me in maniera particolare perché, sin da quando ho avuto la fortuna di iniziare questo lungo e tormentato percorso professionale, costituisce il mio punto di riferimento assoluto nel mare d’indifferenza e di anarchia che è il tessuto socio-didattico dell’Istituto.
L’Istituto di medicina legale – quello in cui io lavoro – è un luogo deputato principalmente all’attività necroscopica e marginalmente a quella di ricerca universitaria. A tale struttura, resa agghiacciante non tanto da ciò che avviene al suo interno quanto dai membri che la popolano, il neolaureato in Medicina e chirurgia accede mediante accurata selezione per titoli e a seguito di un doppio esame scritto, superato il quale, infine, fa il suo ingresso in questo territorio ostico e nefasto, la cui gerarchia è semplice da riassumere.
Al vertice c’è quello che tutti, me compresa, chiamano semplicemente «il Boss». Anche se, dentro di me, a volte lo ribattezzo in un altro modo, nell’unico modo che mi sembra adatto alla sua statura professionale: «il Supremo». Il Boss è una creatura divenuta ormai leggendaria nell’ambiente medico legale. Anzi, lui è la Medicina legale e se c’è un caso intricato, si può star certi che l’ultima parola è la sua.
Immediatamente al di sotto, una serie di elementi variegati e per lo più mal assortiti, uno peggiore dell’altro quanto a capacità di vessazione; su tutti si erge la Wally, un personaggio il cui credo è riassumibile in un unico teorema: «il tuo pensiero è libero, ovviamente fino a quando non decido io».
Tra gli altri, a suo modo e per particolari talenti, spicca il dottor Giorgio Anceschi, un uomo dalle mille virtù ma troppo debole di carattere per farsi spazio in questa giungla di guerriglieri andini col coltello tra i denti. E così, pur essendo docile e accomodante, come spesso accade ai migliori è purtroppo malvisto dagli alti vertici. Penalizzato nell’aspetto da un’obesità di retaggio infantile, il buon dottore sembra Babbo Natale: tollerante e benigno, è un uomo di rara generosità intellettuale. Forse perché demotivato, il dottor Anceschi considera il lavoro in Istituto una specie di hobby marginale, qualcosa che si fa quando si può, nei ritagli di tempo; tuttavia, quando è presente, è il miglior docente con cui interfacciarsi: non gliene importa nulla di un errore, di una svista, di un problema. È sostanzialmente un epicureo della Medicina legale; per questo sbagliare non è mai troppo grave se capita in sua presenza.

Il sopralluogo – L’allieva di Alessia Gazzola

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Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

WWW…Wednesday #39

Buongiorno lettori!
Ultimamente siamo un po’ sparite, il caldo ci sta impigrendo più del solito. Ma questo non significa che non stiamo divorando libri bellissimi. E voi cosa state leggendo??

Letto

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Da leggere

Ho finito di leggere L’ultima notte al mondo, il primo primo libro di Bianca Marconero nel genere romance. Mi è piaciuto un sacco. Sto rileggendo A Court of Mist and Fury perché mi mancavano e perché non mi andava di iniziare qualcosa di nuovo. Conto di leggere un altro libro di Bianca perché Kia me ne parla sempre bene quindi presumo di leggere Non è detto che mi manchi.

Letto

In lettura

Da leggere

Finito e letteralmente adorato Non è detto che mi manchi di Bianca Marconero di cui trovate la recensione QUI. Ho in lettura, finalmente, The hate U give. Aspettavo di leggerlo da secoli e mi sto pentendo di non averlo letto prima: mi sta piacendo davvero molto! Prossima lettura, conto di iniziare una rilettura de L’allieva di Alessia Gazzola per la #allevireadathon, di cui trovate il regolamento QUI. Che ne dite? Vi unite a noi?