cassandra clare

Letture del mese – Aprile 2016

mon firma

città di ossa
Titolo: Città di Ossa (The Mortal Instruments #1)
Autore: Cassandra Clare
Genere: Paranormal, YA, Fantasy, Romance
Pagine: 532
 
Goodreads
 
rating 3

Titolo: Frozen
Autore: L. A. Casey
Genere: Romance, NA
Pagine: 274
 
Goodreads
 
rating 3

frozen
harry potter and the philosopher's stone
Titolo: Harry Potter and the Philosopher’s Stone
Autore: J. K. Rowling
Genere: YA, Fantasy
Pagine: 248
 
Goodreads
 
rating 5

divisore dx

 

kiafirma

un segreto non è per sempre
Titolo: Un segreto non è per sempre (Alice Allevi #2)
Autore: Alessia Gazzola
Genere: Thriller, Romance
Pagine: 416
 
Recensione
Goodreads
 
rating 4

Titolo: Sindrome da cuore in sospeso (Alice Allevi #0.5)
Autore: Alessia Gazzola
Genere: Thriller, Romance
Pagine: 144
 
Recensione
Goodreads
 
rating 4

sindrome da cuore in sospeso
il giardino estate

Titolo: Il giardino d’estate (Il cavaliere d’inverno #3)
Autore: Paullina Simons
Genere: Romance, Storico
Pagine: 663
 
Recensione
Goodreads
 
rating 5

Titolo: Trainspotting
Autore: Irvine Welsh
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 448
 
Recensione
Goodreads
 
rating 2.5
trainspotting
tuttacolpadiunlibro

Titolo: Tutta colpa di un libro
Autore: Shelly King
Genere: Romance
Pagine: 663
 
Recensione
Goodreads
 
rating 4

 

divisore dx

 

anna firma

lies we tell ourselves
Titolo: Lies We Tell Ourselves
Autore: Robin Talley
Genere: Historical Fiction
Pagine: 384
 
Goodreads
 

Titolo: Il Diario di Anna Frank
Autore: Anna Frank
Genere: Autobiografico
Pagine: 356
 
Goodreads
 
rating 3.5

il diario di anna frank

#8 – 5 motivi per… guardare Shadowhunters

Mentre scrivevo questi 5 motivi per guardare Shadowhunters, serie televisiva tratta dall’omonima serie di Cassandra Clare, mi sono resa conto che mi sembrava di scrivere i 5 motivi per cui non guardarla e sono rimasta un po’ perplessa. Ho poi capito che ogni motivo che ho dato ha un po’ due versioni. Potete quindi decidere di vedere solo il male di ogni punto che vi do ed eliminare dalla vostra mente questo post oppure decidere di dare una possibilità ad una serie che non è assolutamente il capolavoro dell’anno, anzi, ma che può comunque dare un minimo di soddisfazioni a noi lettori che, si sa, con le trasposizioni abbiamo sempre un po’ di problemi.

5 motivi per

  1. Se sei un lettore ti meriti una seconda occasione perché il film era orrido, ma probabilmente avrai le mani nei capelli già dalla prima puntata di questa serie tv, perché è imbarazzante. L’unico consiglio che ho è di non disperare: migliora. Sicuramente aiuta l’accettare che questa serie è liberamente tratta dai libri e cambia notevolmente le cose e che quindi può piacere se affrontata come una storia nuova.shadowhunters logo
  2. Come dicevo prima, la serie ci azzecca poco con i libri e introduce eventi dei libri successivi al primo tentando in qualche modo di far quadrare le cose. Da lettrice in generale, odio quasi tutte le trasposizioni, ma questa mi è sembrata meno tragica di tante altre. Sì, cambia moltissimo la trama e sì, alcuni elementi sono scandalosi, ma una chance gliela si può dare perché sembra che almeno un minimo gli autori sappiano dove andare a parare (se non migliora nella seconda stagione vi do il permesso di partire con i forconi o con arco e frecce insieme ad Alec alla volta di chi sta rovinando una bella storia con film inutili e serie ancora peggio).
    alec
  3. Il problema principale di questa serie, secondo me, è l’hype che era stato creato. I fan volevano giustizia dopo il film che ci hanno dato qualche anno fa e tutti speravano che una serie potesse fare proprio questo. Non è andata esattamente così. I protagonisti sono inguardabili e recitano come me (giuro, non è una bella visione). C’è un ma in tutto questo. Ad un certo punto, circa a metà stagione, pare che abbiano deciso di svegliarsi e almeno tentare di recitare. Quindi piano piano si migliora. Magari nella seconda stagione ci regaleranno grandi interpretazioni e chissà, magari anche degli effetti speciali umani. Io continuo a sperarci, quindi vi invito a sperare con me.clary(in gif un esempio della splendida capacità espressiva della protagonista che regala delle perle durante questi episodi)
  4. Il cast a me piace. Escludiamo per un attimo gli attori che interpretano Clary e Jace e concentriamoci su quanto Matthew, Harry, Emeraude e Alberto siano perfetti nei panni di Alec, Magnus, Isabelle e Simon. Anche Jocelyn e Luke ci stanno, mi piacciono e non trovo che siano OOC (Out Of Character). Tutti loro valgono la pena di dare una possibilità a questo show perché oltre a essere stupendi sanno anche recitare. Stupendo Raphael e anche Camille non mi dispiace.
    Se invece dobbiamo proprio considerare Kat e Dominic (Clary e Jace) allora possiamo mollare tutto ora. Sono terribili, non mi piacciono per niente e hanno una chimica pari a -30.shadowhunters cast
  5. Li ho messi per ultimi quando avrei dovuto metterli per primi, anche perché in realtà vi ho imbrogliato finora. Ho cercato di darvi 5 motivi per guardare la serie, quando l’unica ragione per vederla sono loro due (e gli addominali di Matthew). I Malec riempiono i sogni dei fan e sono LA coppia di questo telefilm, l’unica e vera ship per cui vale la pena soffrire e gli autori, per ora, hanno deciso di farci felici. L’episodio dedicato a loro è uno spettacolo da rivedere in loop.tumblr_o4vqg6NeRs1s96kauo1_500

 

mon firma

Teaser Tuesday #56

Buon pomeriggio!
Oggi teaser tuesday tratto da una seria che ho deciso di ricominciare a leggere anche grazie all’uscita della prima stagione della serie tv: Shadowhunters. DI seguito troverete un estratto del primo libro, Città di Ossa.
teaser tuesday

La pelle di Clary venne sferzata da una doccia fredda di ricordi. Si ricordò di quando era sul marciapiede caldo accanto a Simon cercando di ripor-tare alla mente qualcosa che sembrava sfuggirle… Hai visto qualcosa?
Sembri distratta. No, niente. Era solo il gatto di Dorothea.
Ma Dorothea non aveva un gatto. «Tu eri lì, quel giorno» disse Clary.
«Ti ho visto uscire dall’appartamento di Dorothea. Mi ricordo i tuoi occhi.»
Magnus sembrava sul punto di fare le fusa. «Sono un tipo memorabile, è vero» si vantò. Poi scosse il capo. «Ma tu non dovresti ricordartelo. Appena ti ho visto, ho eretto un incantesimo duro come un muro. Avresti dovuto sbatterci il muso contro… psichicamente parlando.»
Se vai a sbattere il muso contro un muro psichico ti ritrovi dei lividi psi-chici o un naso rotto psichico? , si chiese Clary. «Se mi levi di dosso quell’incantesimo» disse «sarò in grado di ricordare tutte le cose che ho dimenticato? Tutta la mia vita? Tutta la memoria che mi hai rubato?»
«Non posso farlo.» Magnus sembrava a disagio.
«Cosa?» chiese Jace furente. «Perché no? Il Conclave ti impone di…»
Magnus lo guardò gelido. «Non mi piace che mi si dica cosa fare, piccolo Cacciatore…»
Clary vide quanto a Jace non piacesse essere chiamato “piccolo”, ma Alec parlò prima che potesse rispondere. La sua voce era morbida, ragionevole. «Non sai come invertirlo?» chiese. «L’incantesimo, dico.»
Magnus sospirò. «Dissolvere un incantesimo è molto più difficile che crearlo» spiegò. «La complessità di questo incantesimo, la cura che ho messo nel tesserlo… Se facessi anche solo il minimo errore nel disfarlo, la mente di Clary potrebbe restare danneggiata per sempre. E poi» aggiunse
«ha già iniziato a svanire. Gli effetti si dissolveranno da soli con il passare del tempo.»
Clary lo guardò. «E a quel punto riavrò tutti i miei ricordi? Tutto quello che è stato portato via dalla mia testa?»
«Non lo so. Potrebbero tornare tutti insieme, oppure un po’ alla volta.
Oppure potresti non ricordare mai quello che hai dimenticato nel corso degli anni. Ciò che mi chiese di fare tua madre è stata una cosa unica, per quanto mi riguarda. Non ho idea di cosa succederà.»
«Ma io non voglio aspettare.» Clary si strinse forte le mani in grembo, le dita così strettamente intrecciate che le punte divennero bianche. «Per tutta la vita ho sentito che c’era qualcosa che non andava in me. Qualcosa che mancava, qualcosa di danneggiato. Adesso so…»
«Io non ti ho danneggiata. » Questa volta era stato Magnus a interrom-perla, le labbra ritratte rabbiosamente a mostrare denti bianchi e affilati.
«Ogni adolescente del cavolo di questo mondo sente quello che sentivi tu: si sente rotto, fuori posto, diverso, come un principe nato per sbaglio in una famiglia di contadini. La differenza è che nel tuo caso è vero. Tu sei diversa. Forse non migliore… ma diversa. Ed essere diversi non è una passeggiata. Vuoi sapere com’è quando i tuoi genitori sono delle brave persone che vanno in chiesa e tu nasci con addosso il marchio del Diavolo?» Si indicò gli occhi con le dita contratte. «Quando tuo padre rabbrividisce solo a vederti e tua madre si impicca nel fienile, impazzita alla vista di suo figlio? Quando avevo dieci anni mio padre cercò di affogarmi in un torrente.
Io lo colpii con tutta la forza della mia mente. Lo carbonizzai dove si trovava. Alla fine andai a rifugiarmi dai sacerdoti della chiesa. Mi nascosero.
Dicono che la compassione è un cibo amaro, ma è sempre meglio dell’odio. Quando scoprii cos’ero in realtà, un essere solo per metà umano, mi odiai. E qualsiasi cosa è meglio di questo.»
Quando Magnus finì di parlare calò un silenzio assoluto. Con grande sorpresa di Clary, fu Alec a romperlo. «Non è stata colpa tua» disse. «Non si può decidere come nascere.»
L’espressione di Magnus era impenetrabile. «L’ho superato» disse.
«Credo tu abbia capito cosa volevo dire. Essere diversi non è necessariamente un bene, Clarissa. Tua madre stava cercando di proteggerti. Non fargliene una colpa.»
Le mani di Clary si rilassarono un po’. «Non mi importa se sono diversa» disse. «Voglio solo essere quello che sono.»

Capitolo 13: La persistenza della memoria – CITTÀ DI OSSA di Cassandra Clare

divisore dx

città di ossaLa sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell’incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un’affannosa ricerca, un’avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l’amore.

mon firma

Recensione: The Iron Trial di Cassandra Clare & Holly Black

Avrei voluto iniziare la mia avventura nel blog con un post su una delle svariate serie tv che vedo ma, ovviamente, la mia ispirazione è andata in letargo (colpa del freddo arrivato all’improvviso?!). Quindi, ho spulciato il mio scaffale dei libri letti su Goodreads e ho deciso che si poteva iniziare con “The Iron Trial” di Cassandra Clare e Holly Black. Vorrei poter dire di conoscere bene il lavoro di entrambe le autrici, ma la Black l’ho solo sentita nominare, mentre la Clare la conosco per la saga degli Shadowhunters.

20901080

 

Titolo: The Iron Trial (Magisterium #1)
Autore: Cassandra Clare & Holly Black
Editore: Scholastic Press
Disponibile in italiano:
Goodreads

Most kids would do anything to pass the Iron Trial. Not Callum Hunt. He wants to fail. All his life, Call has been warned by his father to stay away from magic. If he succeeds at the Iron Trial and is admitted into the Magisterium, he is sure it can only mean bad things for him. So he tries his best to do his worst – and fails at failing.Now the Magisterium awaits him. It’s a place that’s both sensational and sinister, with dark ties to his past and a twisty path to his future.
The Iron Trial is just the beginning, for the biggest test is still to come . . .

 

Una caverna di ghiaccio, una scritta sul muro, incisa in punto di morte, che recita: “Kill the child”, uccidi il bambino. Così inizia la storia di Callum, ragazzo che da sempre ha il divieto del padre di avvicinarsi alla magia.

Si presenta un problema quando il ragazzo deve affrontare l’Iron Trial, una serie di esami che dovrebbe decidere chi è degno di entrare al Magisterium.
Il padre vorrebbe che il figlio si impegnasse per dare il peggio di sé in questi esami, in modo da non entrare nella scuola.

Ovviamente, il piano non funziona e Call viene scelto. Il Magisterium, una scuola nata per aiutare i giovani a controllare i proprio poteri, che potrebbero altrimenti risultare pericolosi, non è assolutamente come il padre glielo aveva descritto per anni. Nonostante la titubanza iniziale, Callum si trova bene lì, tanto da desiderare di non dover tornare mai a casa.
Per la prima volta ha degli amici che lo sostengono, un insegnante che lo sprona invece di denigrarlo e anche un bulletto con cui confrontarsi (serve sempre no?). Ovviamente le cose non possono andare tutte bene, altrimenti non sarebbe nemmeno stata scritta la storia e qui le autrici mi hanno sorpresa piacevolmente. Hanno regalato a Callum un destino difficile da accettare e sono curiosa di come riuscirà ad affrontarlo.

Non volendo spoilerare niente, non mi dilungo sulla trama e passo ad altro.
Leggendo qua e là in giro per il web, ho trovato un singolo elemento che accomuna molte delle recensioni ed è una cosa a cui, lo ammetto, ho pensato anche io: ha un sacco di cose in comune con Harry Potter. Premettendo che sono una di quelle persone nate e cresciute con il maghetto creato della Rowling e amo i libri da lei scritti, non ho trovato queste similitudini fastidiose, come invece è successo a molti.


Non posso e non voglio pensare che ogni storia che racconti di una scuola di magia venga associata e paragonata (perché è questo il problema principale) ad Harry Potter, eppure è così. Da quando esiste il Bambino Sopravvissuto, in pochi si sono azzardati a buttarsi verso un mondo del genere, in cui la magia regna ovunque ed è un peccato, perché universi del genere offrono grandi spunti. Callum si ritrova in una scuola di magia con due amici (un maschio e una femmina), un nemico spaventoso e che tutti temono e il solito bulletto che lo tormenta tra una lezione e l’altra; tutte cose che ci ricordano Harry Potter, ma non per questo devono frenarci dal leggere questo libro che, secondo me, potrà svilupparsi in una saga niente male.

Sono convinta che sia necessario approciarsi alla lettura con una mente aperta, senza pregiudizi e con l’intento di non giudicare una scrittura pensata per bambini. Non ci sono grandi descrizioni o personaggi caratterizzati al massimo, perché non è quello che un bambino cerca in un libro. Il bambino vuole mistero, avventura, colpi di scena e per questo The Iron Trial va bene.
È scritto in prima persona, dal punto di vista di Call e non mi è piaciuta particolarmente come scelta, preferendo di gran lunga la terza persona. Con questa scelta di narrazione, otteniamo una visione di ogni cosa non obiettiva, perché ci viene raccontato cosa Call prova, vede, pensa e lui è prevenuto su tutto, rendendo noi prevenuti. Non avendo più dieci anni, mi sono stupita di come ci siano queste amicizie-lampo tra Call, Aaron e Tamara, considerando che prima di quel momento il nostro protagonista non aveva avuto assolutamente nessun amico, ma probabilmente è colpa della mia età, non del libro in sé. I personaggi sono sarcastici come solo degli adolescenti possono essere e a me, che l’adolescenza l’ho appena superata (ma dove?!), fanno sorridere.

In conclusione, è un libro che ha i suoi difetti, ma è perfettamente godibile e fa sperare in un buon seguito. Se siete dei Potterheads come me, sarete sempre alla ricerca di un altro mondo magico in cui gettarvi, un viaggio tra bene e male, condotto da un ragazzino più o meno qualsiasi che da un momento all’altro diventa speciale e forse il libro della Clare per un po’ vi darà soddisfazione. Io per un paio di giorni mi sono rassegnata al non veder arrivare la mia lettera per Hogwarts, ma ho pensato che magari sarei stata scelta per il Magisterium.