di notte sognavo la pace

5 libri da non farsi scappare nella Giornata della Memoria (+1 che voglio leggere)

Buongiorno lettori!
Mi rendo conto che in questi giorni sarete bombardati di titoli di libri sulla Shoah, racconti della seconda guerra mondiale, storie di deportazione. Nonostante ciò, ci tenevo anche io a lasciarvi una top 5. I racconti ambientati in questo periodo storico mi hanno sempre catturata, la disperazione e la speranza che si contrappongono nelle vite dei protagonisti di questi romanzi/testimonianze mi fanno sempre riflettere ed è difficile che dica di no ad un libro con questa base storica.

 

Ogni anno leggo almeno un paio di libri ambientati nell’Europa ai tempi della seconda guerra mondiale. Non sempre, ovviamente, in questo periodo. È però in questi giorni in cui se ne parla di più che ripenso spesso ai più belli letti negli ultimi anni. Quella che vi lascio è una lista stilata ‘a braccio’: non necessariamente i più belli in assoluto, ma quelli che mi hanno lasciato qualcosa, che in un modo o nell’altro troverò il modo di consigliare.

Chi non conosce Storia di una ladra di libri di Markus Zusak? È una storia che ho adorato e di cui mi è piaciuto davvero tanto anche il film: non potrete non piangere. Per chi ama le storie d’amore, non posso non pensare ad Un giorno solo, tutta la vita di Alyson Richman. Una storia dolce e commovente, ma allo stesso tempo dura e triste che consiglio a tutte le lettrici almeno un po’ romantiche. Romanzo che invece sembra ‘sempre il solito’ ed invece ho trovato struggente ed originale è Il bambino di Auschwitz di Suzy Zail. L’autrice ha preso spunto da una storia vera per raccontare la deportazione e l’internamento dagli occhi di un bambino. È un racconto che trasuda speranza e fiducia nel prossimo e nella vita. Freschi freschi dello scorso anno, invece, due romanzi completamente diversi. Il primo è La ragazza della neve di Pam Jenoff, un romanzo a sfondo rosa, ambientato in un circo che cerca di sopravvivere alla Germania nazista. Un punto di vista e una trama originali e curiosi ed una protagonista davvero interessante. L’altro è Di notte sognavo la pace di Carry Ulreich, un diario scoperto da poco e successivamente pubblicato che ricorda vagamente quello di Anna Frank. Non è un romanzo, quindi si tratta di una lettura più lenta ed in certi punti non appassionante al 100% ma davvero davvero interessante se volete saperne di più.

Cliccando sulle copertine potrete leggere le recensioni complete (tranne Storia di una ladra di libri)

Il tatuatore di Auschwitz di Heather Morris invece è il libro che vorrei leggere quest’anno per la Giornata della Memoria. Ne ho sentito parlare benissimo e mi è stato consigliato da diverse persone. In più, grazie a Lily’s Bookmark, ho scoperto che si tratta di una storia vera e che sul sito dell’autrice ci sono le vere foto dei due protagonisti. Questo particolare ha stuzzicato ulteriormente la mia curiosità! Voi l’avete letto?

Recensione: Di notte sognavo la pace di Carry Ulreich

Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di Di notte sognavo la pace di Carry Ulreich, libro che Longanesi mi ha gentilmente inviato in cambio di una mia onesta opinione.

di notte sognavo la pace cover

Titolo: Di notte sognavo la pace
Autore: Carry Ulreich
Editore: Longanesi
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Rotterdam; mercoledì 17 dicembre 1941
Prima del 1940 nel nostro laboratorio c’erano 17 persone, ma ormai non produciamo più confezioni, e papà lavora con una sola ragazza. Quanto durerà ancora? Gira voce che il 1° gennaio 1942 tutte le imprese tessili degli ebrei dovranno chiudere. Chissà, magari pure noi, anche se papà è sarto, solo che abbiamo un po’ di stoffe e probabilmente (anzi, credo quasi sicuramente) i crucchi le useranno come scusa.
Già da qualche tempo (dalla « grande paura » del 3 ottobre) non ci sono più sparatorie, ma la settimana prossima c’è di nuovo il chiaro di luna, e sicuramente ricominceranno a sparare contro gli inglesi, che vogliono bombardare la Germania. Certe volte colpiscono anche Rotterdam e quando riescono a centrare qualche obiettivo i tedeschi si alzano in volo e lanciano bombe sulla popolazione civile. O almeno, così diciamo noi, che parteggiamo per gli inglesi, ma il giornale la pensa diversamente. Quante ne dicono. C’è sempre qualche aereo che è stato abbattuto. Tu ci credi? Io no.

Di notte sognavo la pace è un libro differente da ciò che leggo di solito, si tratta del diario – riscoperto da poco e successivamente pubblicato – di una ragazza ebrea e olandese durante la seconda guerra mondiale. Uscito a metà gennaio in occasione della Giornata della Memoria, mi ha attirata da subito e sono molto contenta di averlo letto.

Carry ha 15 anni quando in Olanda iniziano a diffondersi le prime leggi antisemite. Prima viene fatta chiudere l’attività del padre che era sarto, poi piano piano vengono loro tolti tutti i diritti e la possibilità di vivere. Devono consegnare le biciclette, gli oggetti di valore, devono portare la stella e non possono uscire di casa all’infuori di orari ben definiti. A questo si aggiunge la guerra che stanno vivendo tutti, le tessere annonarie, la ricerca di bollini che danno diritto magari ad una pagnotta in più.

Carry ha una sorella di qualche anno più vecchia ed entrambe vivono con i genitori: fortunatamente tutti e quattro riescono a stare sempre insieme, sostenendosi l’un l’altro e dandosi – per quanto possibile – fiducia. Mi è piaciuto come Carry spazi da un aspetto all’altro della sua vita in clandestinità, raccontando il prima, facendo paragoni con la sua vita attuale. Racconta di unione e dissapori con la famiglia che li ospita, di come la convivenza forzata sia sempre in bilico e di come sia possibile solo grazie ad un equilibrio delicato fatto di favori e rospi da ingoiare, ma anche di piccole gioie e affetto incondizionato.

Ho letto Il diario di Anna Frank davvero un sacco di tempo fa, quindi non lo ricordo nei minimi dettagli. Nonostante questo, mi sono ritrovata a fare alcuni paragoni ed ho notato delle differenze sostanziali.
Prima tra tutte la diversa visione della religione. La famiglia di Anna Frank era sì ebrea, ma non praticante. La famiglia di Carry, al contrario, è profondamente credente e – prima della guerra – praticante. Questo influisce, ovviamente sulla vita in clandestinità della famiglia Ulreich. Non tanto da un punto di vista concreto, poiché religione o no era necessario un forte spirito di adattamente, quanto dal punto di vista spirituale. Più volte Carry scrive nel suo diario quanto la disturbi lavorare o fare qualsiasi cosa di shabbat – gli ebrei prevedono un riposo assoluto, non si può nemmeno scrivere -, mangiare carne non kosher o, addirittura, carne e latticini insieme. Le feste ebraiche sono molto sentite e i paragoni che fa Carry con il pre-guerra sono molto intensi e sottolineano come le festività prima venissero vissute in modo prettamente spirituale mentre adesso per festeggiare si preferiscono piaceri epicurei, come mangiare, bere, ballare.

Ho apprezzato tantissimo, nel libro, la presenza di un glossario e di una parte più storica e esplicativa, qualcosa che permette di capire meglio alcuni dettagli meno conosciuti del periodo storico trattato, senza lasciare il lettore spaesato dai continui riferimenti di Carry anche ad avvenimenti minori.

Vi confesso che i diari storici non rientrano nella mia comfort zone di lettura, ma l’argomento mi interessava e mi ci sono buttata. Mi sono riuscita ad immergere nella lettura quasi fosse un romanzo. Un romanzo purtroppo molto reale e toccante, ma con anche i suoi momenti di felicità. Carry fa riflettere su quanto anche le piccole cose siano in grado di portare gioia e sul fatto che spesso non serve molto per essere felice. Lei stessa parla spesso di cosa le manca, di cosa vorrebbe fare, di cosa le da più fastidio della vita in clandestinità, ma allo stesso tempo non si lamenta e ci racconta della fortuna immensa che ha ad avere ancora tutta la sua famiglia con lei, a poter mangiare tutti i giorni, a non patire il freddo.

Non è un libro che mi sentirei di consigliare a tutti, ovviamente non è una storia veloce e leggera e dovete essere, se non interessati in partenza, almeno incuriositi. Posso però dirvi che nel suo genere scorre veloce e mai noioso, nonostante le idee di Carry non subiscano ovviamente grandi evoluzioni nel corso degli anni di guerra.


WWW…Wednesday #16

Buongiorno!
Siamo a metà settimana e il nostro appuntamento con le letture in corso e future non poteva mancare. Siamo sempre curiosissime di sapere cosa state leggendo, quindi se volete lasciateci un commento qui sotto 😉

Letto

In lettura

Da leggere

L’onda perfetta l’ho letto davvero in poche ore e ve ne parlerò a breve qui sul blog. Finalmente ho iniziato 4321, ma non so dirvi molto perché l’ho iniziato stamattina. The Cruel Prince è un libro di cui stanno parlando tutti al momento e non vedo l’ora di leggerlo anche perché mi manca leggere in inglese.

Letto

In lettura

Da leggere

Giuro che sto scrivendo la recensione di Di notte sognavo la pace, arriva a breve! Il chick lit della Dickinson si sta rivelando molto carino,
la lettura sta andando a rilento solamente perché mi manca il tempo materiale. Una più uno, invece, l’ho riesumato dalla TBR perché devo leggere un libro il cui titolo contiene un numero per la 2018 Ikigai Book Challenge, l’avete ,letto?

Letture del mese: Gennaio 2018

mon firma

Titolo: Il suo chiodo fisso (In the Line of Duty #1)
Autore: Cathryn Fox
Genere: Romance
Pagine: 228

Recensione
Goodreads

Titolo: Magic (Shades of Magic #1)
Autore: V. E. Schwab
Genere: Fantasy
Pagine: 416

Recensione
Goodreads

Titolo: Wildcat
Autore: Scarlet Blackwell
Genere: Romance
Pagine: 132

Recensione
Goodreads

Titolo: Fandom: Saresti disposta a morire per la tua storia preferita?
Autore: Anna Day
Genere: Fantasy
Pagine: 514

Recensione in arrivo il 15 febbraio
Goodreads

Titolo: Ogni giorno (Every Day #1)
Autore: David Levithan
Genere: Romance
Pagine: 370

Goodreads

divisore dx

 

kiafirma

il libro di julian cover
Titolo: Il libro di Julian. A Wonder Story
Autore: RJ Palacio
Genere: Fiction
Pagine: 128

Recensione
Goodreads

Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
Autore: Fabio Geda
Genere: Non-fiction, Biografia
Pagine: 155

Recensione
Goodreads

nel mare ci sono i coccodrilli
so tutto di te cover
Titolo: So tutto di te
Autore: Clare Mackintosh
Genere: Thriller
Pagine: 488

Recensione
Goodreads

Titolo: Albion (Albion #1)
Autore: Bianca Marconero
Genere: Urban Fantasy, Young Adult
Pagine: 400

Goodreads

albion cover
noi che non sappiamo amare
Titolo: Noi che (non) sappiamo amare
Autore: Eilan Moon
Genere: Romance
Pagine: 210

Recensione
Goodreads

Titolo: La libreria dove tutto è possibile
Autore: Stephanie Butland
Genere: Romance
Pagine: 225

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la libreria dove tutto è possibile
di notte sognavo la pace
Titolo: Di notte sognavo la pace
Autore: Carry Ulreich
Genere: Non fiction, Diario
Pagine: 270

Recensione
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