jane johnson

Letture del mese – Novembre 2017

mon firma

Titolo: Origin (Robert Langdon #5)
Autore: Dan Brown
Genere: Thriller
Pagine: 564
 
Goodreads
 
Titolo: Come se fossimo già madri
Autore: Silvia Algerino
Genere: Narrativa
Pagine: 138
 

Goodreads
 

Titolo: Shadow and Bone (The Grishaverse #1)
Autore: Leigh Bardugo
Genere: Fantasy
Pagine: 358
 
Goodreads
 
Titolo: Oliver, il gatto che salvò il Natale
Autore: Sheila Norton
Genere: Narrativa
Pagine: 281
 

Goodreads
 

 
divisore dx

 

kiafirma

arabesque cover
Titolo: Arabesque (Alice Allevi #6)
Autore: Alessia Gazzola
Genere: Contemporary, Romance
Pagine: 350
 
Recensione
Goodreads
 
Titolo: La corte dei leoni
Autore: Jane Johnson
Genere: Romance, Storico
Pagine: 448
 
Recensione
Goodreads
 
la corte dei leoni cover
il tuo passo era troppo veloce
Titolo: Il tuo passo era troppo veloce
Autore: Mari Thorn – Anne Went
Genere: Contemporary, Romance
Pagine: 244
 
Goodreads
 

WWW…Wednesday #5

Buongiorno lettori! Siamo arrivati a metà settimana e questo significa che è giunta l’ora di fare il punto sulle nostre letture con il WWW Wednesday. E voi? CHe state leggendo?

Letto

In lettura

Da leggere

Ho finito di leggere Shadow and Bone e mi è piaciuto un sacco, non avevo mai letto niente della Bardugo. Non vedo l’ora di leggere il seguito. Intanto sto leggendo il libro della Norton con protagonista questo adorabile micino di nome Oliver.

Letto

In lettura

Da leggere

Ho quasi finito Il tuo passo era troppo veloce e a breve ve ne parlerò sul blog perché mi sta piacendo davvero molto. Spero poi di infilare,
questa volta per davvero, la lettura di Ci proteggerà la neve. (oltre a finire It che poverino ancora attende).

Review Party: La corte dei leoni di Jane Johnson

Buongiorno lettori!
In questa settimana super piena, dopo aver festeggiato l’uscita di Arabesque di Alessia Gazzola, festeggiamo anche quella de La corte dei leoni di Jane Johnson per Newton Compton Editori.


la corte dei leoni cover
Titolo: La corte dei leoni
Autore: Jane Johnson
Editore: Newton Compton Editori
Link di acquisto: Amazon | Kobo
Goodreads

Nei momenti più disperati, il destino può riservarti il più incredibile dei doni
Kate Fordham, in fuga dal suo passato, ha trovato riparo sotto falso nome nella bellissima città di Granada, l’antica e soleggiata città spagnola nella quale la dominazione araba ha lasciato evidenti tracce. Nel tentativo di ricostruire la sua vita, Kate lavora come cameriera in un bar all’interno dell’Alhambra, l’antica reggia del sultano. Un giorno, passeggiando in quei giardini meravigliosi, fa una scoperta insolita: nascosto in una crepa del muro di cinta c’è un rotolo di pergamena. È un manoscritto risalente a prima del 1492, l’anno della caduta di Granada, quando la città araba si arrese alla regina Isabella e al re Ferdinando d’Aragona. Sul rotolo compaiono strani simboli che riportano un messaggio proveniente da quell’epoca lontana di pericolo e disperazione. Ma è dall’amore che nasce il misterioso frammento, e la potenza di quel sentimento finirà per cambiare per sempre la vita di Kate.
A volte per arrendersi ci vuole più coraggio che per resistere.

Vi dirò la verità, ho finito da pochissimo questo libro e sono ancora combattuta circa le sensazioni che mi ha lasciato.

Ne La corte dei leoni troviamo due storie che si svolgono nello stesso luogo, ma a più di 500 anni di distanza. La prima si svolge ai giorni nostri, ambientata principalmente a Granada, e ci racconta la storia di Kate. Una ragazza inglese che vive lì sotto falso nome, fuggita da un uomo che per anni le ha fatto solo del male, sia fisico che psicologico.
Kate è sola e spaventata, costretta a vivere lontano dalla gemella e da suo figlio.

L’altra storia è ambientata nella Spagna del XV secolo, dilaniata dalla guerra tra cristiani e musulmani, dal continuo scontro tra il sultano e Ferdinando d’Aragona e Isabella.
Qui conosciamo Abu Abdullah Muhammad, figlio del sultano e Benedict, un ragazzino nato nel deserto comprato per fare compagnia al principe bambino. Benedict è, in sostanza, il vero protagonista della nostra storia. È lui che racconta in prima persona la sua vita al fianco di Momo, cresciuto in una famiglia divisa, incapace di dargli affetto. Attraverso Benedict, il Custode, l’autrice riesce a far immergere il lettore in un’atmosfera di altri luoghi e altri tempi, completamente diversi da quelli a cui siamo abituati. Ci descrive i giardini dell’Alhambra, i colori, i profumi: in altre parole l’immensa bellezza di questo piccolo paradiso. Una perfezione che contrasta con il carattere irascibile e malato del padre di Momo, con l’invidia e la belligeranza di suo zio e con il periodo storico. Siamo in un momento di svolta per la Spagna, ci sono i cristiani, l’Inquisizione e per musulmani ed ebrei è molto difficile, in particolare per chi, come la famiglia di Momo, detiene il potere.

“Ma cosa ne sanno le stelle? Se ne stanno lì solo per farci trovare la strada quando siamo al buio. Non possono svelarti il futuro.”

Lo stesso contrasto lo troviamo, seppure in termini completamente diversi, nella vita di Kate. I colori della Spagna, la bellezza tutt’oggi ammirabile dell’Alhambra, i suoi mosaici, i profumi e i colori della casa e della vita di Abdul – un uomo che Kate conosce per caso a Granada. Tutto questo in contrasto al passato di Kate, un passato buio, di cui vorrebbe dimenticare tutto.
Ma, come spesso succede, tutto ritorna e mette seriamente alla prova la nostra protagonista.

Ho molto apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, così diversi tra loro per conoscenze, usanze e caratteristiche. Soprattutto nella parte ambientata nel XV secolo li conosciamo tutti dal punto di vista di un’unica persona: Momo.

Ho trovato ne La corte dei leoni una bella storia, ben scritta e scorrevole nonostante la componente storica sia molto presente e a volte anche dettagliata. Jane Johnson ha la capacità di prendere, con una scrittura semplice e accattivante senza farci mancare i colpi di scena. Mi è mancata un po’ la magia che di solito si trova in libri ambientati, come questo, tra spezie e colori: la guerra e la storia hanno preso un po’ il sopravvento pur senza risultare mai noiosa.
L’unica critica che posso fare è riguardo l’intreccio delle due storie. Quando mancavano solo 50 pagine alla fine e le storie si erano incontrate solo per pochi dettagli ho iniziato un po’ a storcere il naso. Pensavo che si unissero e si intrecciassero in maniera molto più intensa e il loro accostamento, alla fine, non mi ha lasciata troppo soddisfatta.

Vi consiglio comunque questo libro, perchè è una lettura che scorre via e vi farà passare qualche ora piacevole, incuriosendovi molto probabilmente su un frangente di storia che molti conoscono solo per sommi capi. Io per prima mi sono ritrovata a cercare dettagli e approfondimenti in internet, incuriosita al massimo dalla storia di Momo.


Teaser Tuesday #139

Buona sera! In questa giornata super piena di post, vi lascio il teaser del libro che sto leggendo e di cui vi farò leggere la recensione proprio giovedì! Si tratta de La corte dei leoni di Jane Johnson. Siete curiosi? Per il momento vi dico solo che è molto intrigante e mi sta piacendo.
teaser tuesday

Nelle prime ore del mattino, entrammo nell’Albayzín, l’antico quartiere della città in cima alla collina, sull’altra sponda della gola. Là, ci aspettava Qasim, assieme a un gruppo di uomini fieri con gli elmi, le corazze e le alabarde sguainate, sulle cui lame si rifletteva l’ultimo chiaro di luna. Quando smontammo, il capitano, un omone con una grossa barba, si prostrò davanti a Momo e appoggiò la fronte sulla terra, nel gesto tradizionale di obbedienza al re. Intorno a lui, i suoi uomini lo imitarono, e persino il visir, finché in piedi non rimanemmo solo io e Momo. Lo guardai negli occhi. Sebbene fosse buio, il suo sbigottimento era palese, e si mescolava a un orgoglio bruciante. Anch’io mi inchinai.
Momo si piegò, prese il capitano per il braccio e lo pregò di alzarsi.
«Io, Musa Ibn Abul Ghrassan, consacro a te la mia spada», esclamò l’uomo con voce roca, commosso dal nobile gesto del giovane. «E giuro che non ci daremo pace finché non siederai sul trono che ti spetta, e Muley Hacen – che Dio lo maledica per gli omicidi dei miei famigliari – non sarà deposto o, ancora meglio, morto».
Dunque avevamo davanti i consanguinei dei trentasei membri del clan Banu Sarraj che Hacen, mesi prima, aveva massacrato nel salone con la cupola. Il loro sangue, caduto nella fontana, aveva macchiato per sempre il fondo di marmo. A riunirli, senza dubbio, era stato Qasim, che aveva un’aria orgogliosa e soddisfatta. Con quella mossa, stava rischiando la vita.

Capitolo 13 – La corte dei leoni di Jane Johnson

divisore dx

la corte dei leoni cover
Nei momenti più disperati, il destino può riservarti il più incredibile dei doni
Kate Fordham, in fuga dal suo passato, ha trovato riparo sotto falso nome nella bellissima città di Granada, l’antica e soleggiata città spagnola nella quale la dominazione araba ha lasciato evidenti tracce. Nel tentativo di ricostruire la sua vita, Kate lavora come cameriera in un bar all’interno dell’Alhambra, l’antica reggia del sultano. Un giorno, passeggiando in quei giardini meravigliosi, fa una scoperta insolita: nascosto in una crepa del muro di cinta c’è un rotolo di pergamena. È un manoscritto risalente a prima del 1492, l’anno della caduta di Granada, quando la città araba si arrese alla regina Isabella e al re Ferdinando d’Aragona. Sul rotolo compaiono strani simboli che riportano un messaggio proveniente da quell’epoca lontana di pericolo e disperazione. Ma è dall’amore che nasce il misterioso frammento, e la potenza di quel sentimento finirà per cambiare per sempre la vita di Kate.
A volte per arrendersi ci vuole più coraggio che per resistere