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Book Blitz: Picture Imperfect by Jelsa Mepsey

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Ciao a tutti! Dopo una settimana fitta fitta di post, siamo ripartite alla grande anche con questa. Per la seconda volta il teaser slitta a domani per cause di forza maggiore, ma come potevamo rinunciare a pubblicizzare un libro con una copertina così? Lo ammetto, è stato amore a prima vista e la trama è passata decisamente in secondo piano. Dopo averla letta, comunque, il libro mi attira ancora e questo potrebbe essere uno dei libri in inglese che mi ero proposta di leggere durante quest’anno. Come ogni volta c’è un Giveaway che offre al vincitore una copia ebook del libro e una gift card di 10$ per Amazon. Il termine del Giveaway è l’1 ottobre, che aspettate a partecipare?

Hi everyone! After last week, which was full of posts, I thought we would have some trouble publishing during this week, but than we received the info for this post and some other things came up, so the week is well covered. I completely fell in love with the cover of ‘Picture Imperfect’. Come on, the colors are beautiful, and it’s kind of mysterious and perfect for an evening on the couch with a blanket and a cup of tea. The book, after reading the synopsis, seems nice and it will definitely be one of the books in original language I will read this year. As always, there’s a Giveaway for you that ends on October 1st. What are you waiting for?

picture imperfect
Title: Picture Imperfect
Author: Jelsa Mepsey
Publication date: September 22nd 2015
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Sixteen-year-old Max Prescott knows all too well the joys of cheating girlfriends and traitorous friends. He’s not eager to have his heart trampled again, but money and a fresh start can mean the difference between happiness and a dark path with his name on it.

So when Melly Hewson, a perky and enigmatic classmate, asks him to be her model for a year-long photography project, Max agrees. Melly Hewson is everything Max isn’t. She’s outgoing, witty and always knows the right words to say. And despite his best efforts, Max finds himself drawn to her.

Still, he isn’t stupid. He knows a girl like Melly will only use him and then never speak to him again. Besides, he’s been to that rodeo. As long as he keeps his feelings off the market, he won’t make the same mistakes as last time.

Yet underneath Melly’s sweet smiles lies a secret she’d rather kept hidden. And as the year goes on and the photos pile up, Max and Melly will find themselves developing through the negatives, a story that when told could push them to opposite ends of their world. But the only thing worst than the truth is, the facade that surrounds them.

 

excerpt

She unzips her camera bag. “I should, um, probably take your picture.”

“Oh. Right.” I glance behind me. No noises. That’s good. “Wanna stick around?”

“Actually, I need to go home. We’ll do some shots there soon.” She scratches her head. “Do you have a music player of some sort?”

“Yeah.” I pull my iPod out of my pocket. “Why?”

She grins, revealing her braces again. Is she ever going to get those off? “Pretend to listen to it.”

She said to pretend, but I don’t. Instead, I turn it on, shuffle the music, and listen to the song that comes on.

I can’t face the truth
Since I’ve met you, I feel different
Is this what it is?
What it is to love?

I never put this song on my iPod. Where did it come from? Doesn’t matter. As I continue listening to it, Melly says something and waves before leaving. I just continue listening to the lyrics.

Stop haunting me, taking over my head
It’s best if we left these things unsaid
‘Cause I never wanted to fall for you
But now I think I have

ga
a Rafflecopter giveaway

ABOUT THE AUTHOR
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Jelsa Mepsey writes young adult contemporary romance fiction, drawing inspiration from daily life. With her work, she is dedicated to spurring people to think about what they have taken for granted and to shed light on the issues people avoid talking about. As an Asian-American in her 20s, she is excited to explore more of the human experience as she herself journeys through life. Writing, rock climbing 5.12 routes, and playing various instruments have resulted in the formation of many calluses on her hands over the years. When not engaging in her previously mentioned hobbies, Jelsa can be found at her local library with a stack of at least ten books, naming her various pens, or staring at her dog Waffles for inspiration.

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That moment when tanti is meglio che one: La ragazza del treno di Paula Hawkins

Io, le mie idee folli (il titolo del post) e chi mi appoggia. È la fine, me ne rendo conto. Ma veniamo al dunque, visto che – mi scuso in anticipo – verrà un post lunghino.

Cominciamo con questa ‘rubrica’. E la prima nota di merito va alla Mon e al suo bannerino. Perché io sparo idee a caso, ma senza di lei che sa usare Photoshop andremmo poco lontano. Quindi, rullo di tamburi.

Bello bellissimo, vero?
Non lo useremo solo per i libri, ma parto da quelli per spiegarvi com’è nata l’idea. Se avete mai letto un libro insieme a qualcun’altro e ne avete discusso capitolo per capitolo con qualcuno che qualche volta la pensa come voi e altre volte la pensa in maniera completamente diversa, potete capire perché ci è venuta voglia di condividere questa esperienza. Altrimenti provateci, perché ne vale la pena. Condividere le letture mano a mano che la storia si sbroglia è una cosa bellissima e quindi, visto che si parlava da un po’ di questo libro, con la Mon e le carissime Chiara – del blog Diario di pensieri sparsi – , Karen e Kikka – del blog Testa e piedi tra le pagine dei libri (e Veronica che però poi si è buttata su letture che la attiravano di più) abbiamo deciso di leggere ‘La ragazza del treno’ tutte assieme. In realtà l’ansia creata da questa storia ha avuto la meglio e siamo rimaste fedeli ai 4 capitoli solo per un paio di giorni, dopodiché ognuna l’ha finito nel primo momento libero che ha trovato.

Arrivate in fondo ne abbiamo però parlato parecchio e, invece della classica recensione, io e la Mon abbiamo deciso di fare un post-intervista coinvolgendo chi ha partecipato alla lettura.

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Titolo: La ragazza del treno
Titolo originale: The girl on the train
Autore: Paula Hawkins
Disponibile in italiano:
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La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua.
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?

E adesso giù con le domande. Occhio però, stiamo parlando di un thriller. Quindi, io vi ho avvisati, anche se nomi specifici non ne abbiamo fatti, secondo me l’ombra dello spoiler c’è. Approcciatevi con cautela, soprattutto alla domanda sul personaggio peggiore e quella sul killer. Le altre sono spoiler-free.

Per prima cosa, che voto dai a questo libro da 1 a 5?

Chiara: 3, perché la lettura mi ha coinvolta e, quando leggo un libro così in fretta non scendo mai al di sotto di 3 su 5 come valutazione.
Karen: Un bel 4 tondo tondo.
Kikka: Voto tre stelline dovuto al buon intreccio di POV, alla caratterizzazione dei personaggi, all’atmosfera cupa. 3 per la tristezza interiore che mi hanno lasciato i personaggi.
Mon: 3, bel mistero, la lettura mi ha coinvolta, ma la scrittura non mi ha convinta e nella mia mente alla fine è rimasta tanta ansia e troppa confusione.
Kia: 4, nonostante l’ansia e la prima parte che non mi ha troppo presa.

 

Visto che non credo si possa parlare di personaggio preferito, qual’è il ‘peggiore’ secondo te? Perché?

Chiara: Il personaggio “peggiore” è difficile da scegliere. Alla fine, mi hanno fatto tutti una gran pena. Credo, comunque, che quello che si è “riscattato” meno, escludendo ovviamente il killer e la sua follia, è Anna. I suoi capitoli erano davvero i peggiori da leggere.
Karen: Domanda difficilissima!! Credo che sia il primo libro in cui abbia odiato praticamente tutti! Ma alla fine penso che il premio per il peggior personaggio del libro debba andare a Tom per la sua falsità, la sua insensibilità e la sua disumanità!
Kikka: Il personaggio peggiore secondo me è Anna, non mi è piaciuta dall’inizio alla fine. Fredda, egoista, calcolatrice, “ladra” …. Antipatia la mia che non dipende tanto dal fatto che abbia costruito la sua felicità sfasciando quella di un’altra donna, ma per la pretesa di credersi ad un livello superiore rispetto a Rachel, sono tutte e due donne disperate solo che Rachel lo è fisicamente ed emotivamente più visibile.
Mon: Premettendo che non se ne salva mezzo di personaggio in questo libro, direi che la peggiore è Anna, una volta escluso il killer. I suoi capitoli erano veramente assurdi da leggere e l’ho trovata una persona davvero orribile. Rachel più che sembrarmi un brutto personaggio, mi faceva molta pena.
Kia: Alla fine del libro è chiaro chi sia il peggiore, e non soltanto per l’omicidio commesso. Per tutto il libro non ho sopportato Anna, nonostante sembrasse uno dei personaggi meno strani non l’ho potuta soffrire fin dal primo suo capitolo.

 

Hai scoperto prima chi era il killer? Se no, chi sospettavi?

Chiara: Ho iniziato a pensare a lui quando si è scoperto che Megan non era incinta né di Scott né dello psichiatra. Prima però ho sospettato un po’ di tutti, di Scott, dell’ex ragazzo di Megan, dello sconosciuto del treno e di Anna.
Karen: Proprio no! Quasi per tutto il libro i miei sospetti cadevano ad intermittenza su Scott o sullo psicologo. Mai avrei sospettato del vero killer, se non troppo tardi!
Kikka: Non ho capito, nè sospettato, finchè Anna non ha usato il cellulare. Non me lo aspettavo, però in conclusione di storia mi sono detta che in fondo non mi ha stupita. Comunque io puntavo tutto su Scott.
Mon: No, non me lo aspettavo per niente. Anche quando Anna ha trovato il cellulare, non ho sospettato del vero killer. Prima di scoprirlo ero convinta fosse stato o il marito o lo psichiatra, anche se sotto sotto sapevo che non sarebbe stato così, troppo semplice. Anna è stata sospettata per un po’, ma non credo ne sarebbe stata in grado.
Kia: Nope, nel corso del libro ho sospettato un po’ di tutti a seconda del momento. Poi mi sono fissata su Anna.

 

Ti capita di inventare possibili storie legate a situazioni che vedi dalla finestra, per strada o dai mezzi pubblici?

Chiara: Decisamente sì. Nella mia mente ne ho inventate decine e alcune le ho perfino scritte. Quando mi trovo in una stazione, su un treno o su un autobus, nella mia mente iniziano a scriversi da sole mille storie.
Karen: Naaa…poca fantasia 😉
Kikka: Di tanto in tanto mi capita di osservare finestre chiuse e domandarmi “come sarà la casa all’interno? bella come appare fuori? E che persone ci abiteranno?” , ma non ho mai approfondito troppo questo filone dei miei pensieri.
Mon: Ho troppa poca fantasia per riuscire ad immaginare le vite delle persone. Mi capita di osservarle, di immaginare dove andranno, ma dopo poco la mia mente viene distratta da altro. Quando guardo fuori dal finestrino in realtà non guardo nulla, nella mia testa c’è altro.
Kia: Spesso, sia un treno che guardando dalla finestra, provo ad immaginarmi la vita delle persone che vedo. Non ai livelli di Rachel però, dopo 10 minuti ho già dimenticato tutto.

 

Consiglieresti questo libro? Perchè?

Chiara: Non lo so. Come costruzione ansiogena da thriller non è male ma la lettura mi ha “disturbata” così tanto, soprattutto in alcuni punti, che non mi sento di consigliarlo.
Karen: Assolutamente! Ho adorato la sua scrittura, la sua narrazione. E’ un thriller ben costruito.
Kikka: Per la sua cupezza, per la negatività e i difetti di tutti i personaggi, il non vederci nulla di positivo … potrei parlarne ma consigliarlo :/
Mon: Credo lo consiglierei, ma avvertendo che il livello di ansia nel libro è molto molto elevato. Diciamo che non è il libro con cui correrei da qualcuno urlando: “Oh mio Dio, devi leggerlo assolutamente!”.
Kia: Lo consiglierei avvisando però del contenuto fortemente ansiogeno.

 

Sulla copertina del libro c’è scritto ‘Non guarderete mai più da un finestrino con gli stessi occhi’. Pensi che la lettura ti abbia condizionata a questo punto?

Chiara: No, magari per qualche tempo mi tornerà in mente. Ma con tutti i thriller che ho letto e visto, se mi lasciassi condizionare, non guarderei più nulla allo stesso modo!
Karen: No. Non sono riuscita a provare empatia per i personaggi, specialmente per i personaggi femminili. Rachel mi deprimeva, Megan mi faceva pena, Anna la detestavo.
Credo che per essere condizionati bisogna innanzitutto sentirsi coinvolti ed è piuttosto difficile esserlo quando disprezzi praticamente tutti!
Kikka: No. A fine libro mi sono sentita soffocata dalla cupezza, infatti ora farò scorpacciata di libri “pucciosi”, ma non mi ha condizionato.
Mon: Naa,i libri mi condizionano poco. So che stanno facendo il film tratto da questo libro (no, non lo guarderò) e quello potrebbe rischiare di condizionarmi parecchio. La mia mente riesce a separare fantasia da realtà solo con i libri, ma datemi un film o una serie thriller o horror ed è la fine.
Kia: Sono molto suggestionabile e fifona quindi credo che per qualche tempo mi immaginerò gli omicidi più assurdi. Poi passerà.

 

Eccoci alla fine, un grazie di cuore ♥ ♥ alle ragazze che hanno partecipato con entusiasmo alla lettura e con ancora più entusiasmo hanno risposto alle domande.
Prima di chiudere vorrei invitare chi passa di qua e ha letto questo libro a rispondere alle domande con un commento, potrebbe uscirne qualche bella discussione.

E infine, siccome non potevo farmi mancare i cupcakes, ho fatto una media.

Cover Reveal: The Edge Of Something More by Andi Loveall

Avete notato quanti post abbiamo pubblicato questa settimana? Sono piuttosto sorpresa e un po’ mi chiedo cosa pubblicheremo la settimana prossima, ma sicuramente qualcosa ci inventeremo. Un paio di settimane fa ci siamo iscritte a un bel po’ di eventi e abbiamo avuto qualche problema a organizzare i giorni di pubblicazione, ma è andato tutto a buon fine (“È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta” -cit). Oggi vi presentiamo la copertina di ‘The Edge of Something More’, su cui appare un bel manzo. La cover in generale mi piace, i colori sono delicati e armoniosi, ma c’è una nota negativa: l’orribile colore e font con cui è scritto il nome dell’autrice. Voi che ne pensate?

Wow, we sure published a lot this week, and the posts aren’t over yet. I don’t know if we’re going to have something to publish next week, but we’ll surely come up with something. A couple of weeks ago we signed up for maybe too many events and we had a hard time arranging this week’s schedule, but we made it. Today we present you the cover of ‘The Edge of Something More’, which has a very interesting synopsis. I like the cover and, come on, the guy on it is very very handsome. I like the colors, I like the way the title is written,but I don’t like the way the author’s name is written. That color is terribile and the font even more. The overall picture, though, is nice, what do you think?

the edge of something more

After a nasty breakup, twenty-two-year-old Devin Ashford is on a mission to travel the world one random excursion at a time. He wants to forget his ex, discover new experiences and end up with some awesome stories to tell. If it takes spending all of his savings to do it, he is ready.

His first stop is a communal homestead in the Appalachians of North Carolina, which turns out to be a bohemian paradise. The weed is plentiful, the owners adore him, and the very sight of Cora, their nineteen-year-old goddaughter, makes him want to set up a permanent camp.

Cora warns that she isn’t ready for a serious relationship, but Devin is falling hard. Playful kisses turn into passionate sex, and each day is spent connecting and enjoying the mind-numbing awesomeness—until he makes the mistake of saying “I love you.” Discussing the future kills the good vibes, and Cora pushes him away.

Pissed off and rejected, Devin begins preparing for his next excursion: backpacking India. But just when it’s time to go, the death of one of the homestead’s beloved animals leaves Cora upset and in need of a friend. Devin’s kindness wins him another shot at romance.

With a plane ticket in hand and his pride on the line, Devin and Cora find themselves teetering on the edge of something more.

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ABOUT THE AUTHOR
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Andi Loveall grew up in the blistering heat of California’s Central Valley and has since traveled far and wide in search of adventure and romance. From the steamy streets of Bangkok to the dancing fireflies of the Appalachians, the places, people and things she has seen have convinced her of two things: Life hurts no matter where you go, and the world is a crazy-beautiful place.

A freelance writer by day and storyteller by night, Andi is on a mission to create characters that come alive in worlds she can’t quite reach. When she’s not writing, she’s usually hula hooping, dying her hair bright colors or making delicious home-cooked meals for herself and the people that she loves.

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Teaser T-T-Wednesday #27

Buongiorno! Questa volta il cambio di giornata non è dovuto a errori o dimenticanze ma al semplice fatto che ieri avevamo il Book Blitz il cui giorno non dipende da noi. Quindi abbiamo deciso di rimandare il teaser a oggi per non ammucchiare i post.
Come forse avete visto dalla pagina FB, ho deciso di provare a darmi una mossa con la Challenge (che trovate qui) e quindi, dopo il Thriller e il libro con personaggi non umani, sto leggendo quello scritto da qualcuno con meno di 30 anni: ‘Senza nuvole’ di Alice Oseman.
Chi l’ha letto? Ho visto pareri discordanti e per ora non mi sta entusiasmando, ma aspetto di arrivare alla fine!

teaser tuesday

Alla quarta ora Solitaire colpisce di nuovo.
L’unico sito a cui i computer scolastici possono accedere al momento è quello del blog di Solitaire, che adesso mostra sullo schermo una grande foto di Jake Gyllenhaal a petto nudo, e sotto le parole che seguono:
“Solitariani.
Abbiamo raggiunto quota 2000 follower. La vostra ricompensa consiste nella distruzione di tutte le lezioni di Informatica del giorno alla Higgs, à la Gyllenhaal. Per quelli di voi che non vanno alla Higgs, siamo certi che comunque apprezziate Gyllenhaal.
La pazienza uccide.”
Gli insegnanti sono in pratica delle schegge lanciate fuori dalle aule dei PC e tutte le lezioni di Informatica vengono cancellate fino a nuovo ordine. Applaudo a Solitaire per l’impegno profuso.
Kent ha deciso di alzare il livello di guardia e non lo biasimo. All’inizio del pranzo, mi ritrovo nell’ufficio del sixth form per un “colloquio con lo studente”, che in gergo professorale sta per “interrogatorio”. Lì dentro, Kent è al computer e c’è anche la Strasser, entusiasta. Mi affloscio su una sedia. Sulla parete opposta, su un manifesto si legge “PARLARE AIUTA”. Ecco qualcosa di assolutamente senza senso.
«Non ti tratterremo a lungo», dice la Strasser. «Qui sei in un ambiente protetto. Qualsiasi cosa tu dica, manterremo l’anonimato».
Kent la guarda con aria d’intesa. «Vogliamo soltanto sapere se hai sentito o visto qualcosa che ci potrebbe aiutare», chiarisce lui.
«No», rispondo, nonostante i messaggi, la violazione all’aula C13 e il raduno. «Mi spiace, niente».
So che è una bugia. E non so perché ho mentito. Sento che se raccontassi qualcosa di ciò che ho visto e sentito, verrei coinvolta. E a me non piace essere coinvolta.
«Bene», dice Kent, «continua a stare in guardia. So che non sei capoclasse, però… insomma…».
Annuisco e mi alzo per uscire.
«Tori», mi chiama Kent. Mi giro e lui mi rivolge un’occhiata, un’occhiata diversa. È solo un attimo.
«Fai attenzione», dice. «Non possiamo permettere che la situazione peggiori».

Capitolo 18 – SENZA NUVOLE di Alice Oseman

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senza nuvole
Il mio nome è Tori Spring. Mi piace dormire e mi piacciono i blog. L’anno scorso avevo degli amici. Prima che succedesse tutto quel casino con Charlie, prima di dover affrontare la dura realtà dei miei voti, delle domande per l’iscrizione all’università e prima di rendermi conto che avrei dovuto iniziare a parlare con la gente… Le cose erano molto diverse, credo. Ma adesso è tutto finito. Ora c’è Solitaire. E Michael Holden. Io non so cosa stia cercando di fare Solitaire e non mi importa di Michael Holden. Non mi importa davvero

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