l’allieva

Review Party: Arabesque di Alessia Gazzola

Buongiorno! Iniziamo questa settimana – che sarà piena piena – con una recensione. Sono super felice di festeggiare con voi l’uscita di Arabesque, sesto libro della serie dell’Allieva di Alessia Gazzola.

State seguendo il Blog tour?? La settimana scorsa 5 meravigliose blogger hanno pubblicato le recensioni dei precedenti libri della serie, mentre questa settimana avremo una serie di Focus sui personaggi principali, sulla serie tv e un’intervista all’autrice!
Ma torniamo al libro.

arabesque cover
Titolo: Arabesque (Alice Allevi #6)
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Link di acquisto: Amazon | Ibs
Goodreads

Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall’Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d’amore, Alice teme di perdere i suoi punti di riferimento. Tutti tranne uno: l’affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza. Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c’è una donna di 45 anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all’universo – tanto affascinante quanto spietato e competitivo – del balletto classico…

 

Prima di tutto vorrei ringraziare Longanesi per avermi dato l’opportunità di leggere questo libro in anteprima.

Arabesque è il sesto capitolo di una serie, quella di Alice Allevi, che mi ha affascinata fin dal primo volume.
Alice è una protagonista ‘perfetta’, si rende da subito simpatica al lettore e chi si trova a contatto con la sua storia non può che entrarci in sintonia e volerne sapere sempre di più.

Il genere di questa serie, poi, un romanzo rosa in cui si fa strada ogni volta un nuvo caso da risolvere è in grado secondo me di accontentare molti gusti ‘librosi’, senza mai risultare troppo sdolcinato o troppo poliziesco. E nemmeno troppo tecnico. Alice Allevi studia(va) medicina legale, ma le sue autopsie, i suoi esami, sono sempre spiegati al limite del tecnico: in questo modo Alessia Gazzola evita allo stesso tempo di annoiare con particolari incomprensibili e di banalizzare ciò di cui parla.

In Arabesque Alice ha terminato gli studi e conseguito la specialistica in medicina legale. Questo significa che non ha più la possibilità di passare le sue giornate in Istituto, che nonostante la Wally era un po’ il suo luogo sicuro. Alice deve praticamente reinventarsi, farsi conoscere nel suo ambiente, trovare sostanzialmente qualcuno che la paghi per quello che ha studiato. Inoltre la sua vita sentimentale ha da poco subito una svolta, non abita più con Cordelia e il Cagnino, Yukino è tornata in Giappone e Alice soffre parecchio questa mancanza di visi amici.
Di contro conosciamo meglio Marco, il fratello strano della nostra dottoressa che nei libri precedenti non era mai stato approfondito. Marco mi è piaciuto, un po’ a caso, ma sempre pronto, seppure a modo suo, a sostenere la sorella ed a confrontarsi. Un personaggio quindi che si è rivelato più interessante di quanto non sembrasse.

Formalmente, è la mia prima autopsia. Da oggi devo fare tutto da me, senza nessun aiuto che non sia quello dell’Altissimo cui mi rivolgo, come sempre, nei momenti del bisogno. Perché io sono fatta così, la mia religiosità è piuttosto evanescente e si manifesta solo se c’è un avvenimento ansiogeno in vista.
E io oggi d’ansia potrei anche morire.

Ho trovato però Alice molto cambiata, molto più matura. Una crescita che probabilmente era fondamentale per evitare che il personaggio risultasse pesante e fossilizzato, ma che mi ha un po’ fatto rimpiangere la vecchia Alice pasticciona e distratta, in grado di strappare spesso una risata.

Prosegue invece la sua ‘storia’ con CC – Claudio Conforti -. Fin dall’inizio, la vita sentimentale della nostra protagonista si è rivelata complicata e in questo volume non si smentisce. CC è sempre più strambo, a parole sembra un cuore di pietra, convinto che l’amore non esista. I fatti ce la raccontano in maniera un po’ diversa, complice una gita all’Ikea e l’incapacità di Alice di frenare la sua curiosità e parlantina. E per fortuna che è così.

“Alice, tu pensi che io sia una gallina permalosa, ma guarda che non è così. Io sono fiero di te.”

Un’altra cosa che prosegue e che adoro di questa storia è il rapporto con Calligaris. Il ViQuEi che Alice stressa per ogni caso con cui si trova a contatto e che le fa in un certo senso da insegnante. Pur sbuffando a volte e cercando di evitare che Alice si infili in cose che non le competono e che potrebbero metterla nei guai è sempre felice di collaborare con lei e di aiutarla.

Il bolscevico che è in Calligaris ha un moto di rivolta. «Ogni giorno la morte fa sfumare i sogni di molta gente, mia piccola Alice, anche quei desideri stupidi tipo ’stasera ho voglia di pizza’, e ti dirò, è proprio la stroncatura dei piccoli sogni a farmi più tristezza.»

A proposito di polizia, anche in questo volume abbiamo ovvimente un caso in cui Alice si imbatte e si invischia fino al collo, andando a parlare con i parenti della vittima e mettendo alla prova ancora un volta il suo ottimo intuito e le sue indiscusse capacità investigative.

Il caso che la Allevi si trova a risolvere in Arabesque è molto interessante. Più contorto dell’ultimo, più articolato anche se risolto un po’ in fretta. Come sempre ci sono mille personaggi che potrebbero essere colpevoli raggiungendo un momento di confusione totale che si districa poi in poche pagine.

Nonostante questo, è un libro che mi sento davvero di consigliarvi: cominciate la serie se non avete mai avuto l’occasione, andate avanti se vi siete fermati. Non ne rimarrete delusi!
È un concentrato di personaggi adorabili e infernali, di momenti divertenti e momenti di crisi. Un libro che racconta di una vita ‘normale’ e proprio per questo ci prende e ci tocca da vicino. Oltre a farci ragionare e strapparci qualche sana risata.

Prende il suo cappotto e apre la porta. «Arrivederci, dottoressa. Anzi, no. Non se ne abbia a male, lei è molto gentile, ma spero di non vederla più se non in platea.»
Ci resto di merda. La porta si chiude alle sue spalle ma io la riapro per seguirla in corridoio. Lei ha inforcato gli occhiali da diva procedendo verso l’uscita come se il pavimento sotto i suoi piedi stesse franando, e siccome avanza senza guardare davanti finisce con l’investire in pieno la Wally. Nonostante la sua leggiadria, Veronica ha realizzato il mio sogno segreto: è stata capace di ribaltarla.
«Oh, santa pace!» esclama la Wally senza riuscire a rimettersi in piedi, come una blatta dopo uno spruzzo di Vape.

Detto questo, non ci resta che aspettare la seconda stagione della serie tv – l’avete vista la prima? – e il prossimo volume che spero davvero che ci sia visto il finale di questo.

Teaser Tuesday #89

Buongiorno. Qui si va di incipit, e nemmeno del libro che sto leggendo. Si tratta invece della mia prossima lettura, che conto di iniziare nei prossimi giorni: Un po’ di follia in primavera di Alessia Gazzola, l’ultimo libro uscito della serie di Alice Allevi.
teaser tuesday

Ho sognato che il tempo era tornato indietro, in un inverosimile rewind.
Nuovamente non sapevo cosa fare della mia vita, proprio come quando, poco prima di laurearmi in medicina, stavo per dire ai miei che mollavo tutto per una strada alternativa e imprevista, che certamente li avrebbe delusi. Quello stesso giorno, però, avevo un appuntamento con il mio destino e ogni cosa è cambiata: alla fine, mi sono laureata e sono diventata una specializzanda in medicina legale.
Oggi, che il mio corso di studi volge quasi al termine, sento già la nostalgia per i luoghi che non ho ancora lasciato. Luoghi fisici e luoghi della mente. Il laboratorio, la mia stanza, la biblioteca. Tra poco non mi apparterranno più, sempre ammesso che i luoghi possano davvero appartenerci. Provo una sensazione di perdita incombente e, forse per questo, sogno.
Sogno spesso di ripartire e di ricominciare, come se tutto fosse ancora da vivere e da fare. Ma se non altro il risveglio è dolce, perché se molte cose nella mia vita sono ancora oscure, almeno una è chiara, chiarissima e gioiosa.
Arthur dorme accanto a me. Il mio inafferrabile reporter giramondo ha svuotato la valigia e l’ha posata nel ripiano più alto dell’armadio, se non per sempre, almeno per tre settimane di seguito, il che è davvero un grande risultato.
È accaduto un avvenimento impensabile fino a qualche tempo fa: siamo diventati una coppia. O forse dovrei dire che siamo tornati ad esserlo? Lo siamo mai stati? Ma soprattutto, mi chiedo mentre osservo il suo profilo tenuemente illuminato dalla prima luce della mattina – quando tutti in casa è ancora silenzioso, quando ogni cosa di lui mi riconquista per l’ennesima volta -, siamo davvero felici?
“Elis. Chiudi le finestre. I just wanna sleep” mormora nel sonno.
“Vado in Istituto” lo avviso in un sussurro.
“Torni tardi?”
“Non lo so. Ma tornerò molto puzzolente.”
Lui si copre la testa bionda con il cuscino mentre il famigerato Cagnino mi ha già rimpiazzata sul letto. Due minuti dopo entrambi dormono come due gattini sazi di latte. Li guardo con un pizzico di invidia e mi trucco appena, allaccio le scarpe da uomo che adesso vanno tanto di moda e scappo a prendere la metro.

La vita è sogno – UN PO’ DI FOLLIA IN PRIMAVERA di Alessia Gazzola

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un po di follia in primavera coverQuella di Ruggero D’Armento non è una morte qualunque. Perché non capita tutti i giorni che un uomo venga ritrovato assassinato con un’arma del delitto particolarmente insolita. E anche perché Ruggero D’Armento non è un uomo qualunque. Psichiatra molto in vista, studioso e luminare dalla fulgida carriera accademica, personalità carismatica e affascinante…
Alice Allevi se lo ricorda bene, dagli anni di studio e dai seminari che ha frequentato con grande interesse, catturata dal magnetismo di quell’uomo all’apparenza rude ma in realtà capace di conquistare tutti con la sua competenza e intelligenza. E con le sue parole.
L’indagine su questo omicidio è impervia, per Alice, ma per fortuna non lo è più la sua vita sentimentale. Ebbene sì, Alice ha fatto una scelta… Ma sarà quella giusta?

Letture del mese – Settembre 2016

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scrivere è un mestiere pericoloso
Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso (Vani #2)
Autore: Alice Basso
Genere: Contemporary
Pagine: 348

Goodreads

rating 5

Titolo: Abbi cura di me
Autore: Carrie Elks
Genere: Romance
Pagine: 300

Goodreads

rating 4

abbi cura di me
tutta la pioggia del cielo
Titolo: Tutta la pioggia del cielo
Autore: Angela Contini
Genere: Romance
Pagine: 288

Goodreads

rating 3

Titolo: Le strane logiche dell’amore
Autore: Tania Paxia
Genere: Romance
Pagine: 320

Goodreads

rating 4

le strane logiche dell'amore
muori con me
Titolo: Muori con me
Autore: Karen Sander
Genere: Thriller
Pagine: 400

Goodreads

rating 4

Titolo: Empire of Storms (Throne of Glass #5)
Autore: Sarah J. Maas
Genere: Fantasy
Pagine: 704

Goodreads

rating 5

emprie of storms cover

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muori con me
Titolo: Muori con me
Autore: Karen Sander
Genere: Thriller
Pagine: 400

Goodreads

rating 4.5

Titolo: L’allieva (Alice Allevi #1)
Autore: Alessia Gazzola
Genere: Thriller, Romance
Pagine: 378

Recensione
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rating 4

allieva
un giorno perfetto per innamorarsi
Titolo: Un giorno perfetto per innamorarsi
Autore: Anna Premoli
Genere: Chick Lit
Pagine: 317

Goodreads

rating 3

Recensione: L’allieva di Alessia Gazzola

Buongiorno!
Se non scrivo questa recensione rischio di perdermi per la seconda volta. Sì, perché avevo già letto L’Allieva circa un annetto fa ma era rimasto da recensire per tempo immemore e quindi poi abbandonato. Approfitto quindi della rilettura in occasione di #AspettandoAliceAllevi per lasciarvi qualche riga.

l'allieva
Titolo: L’allieva (Alice Allevi #1)
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Disponibile in italiano:
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Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

 

Premesso che ho già letto tutta la serie ad esclusione dell’ultimo libro appena uscito – Un po’ di follia in primavera – e quindi il mio giudizio sarà un po’ influenzato, proverò a rimanere il più possibile concentrata su questo volume.
Resta comunque che il giudizio non può che essere super positivo: è il libro che mi ha spinta a leggere tutta la serie, quello che mi ha fatto apprezzare lo stile della Gazzola e che mi ha fatto amare (e odiare) i suoi personaggi.

Alice, ormai ve l’ho scritto dappertutto, è una specializzanda in medicina legale che deve essere in qualche modo imparentata con una catastrofe naturale. Qualsiasi cosa faccia riesce a combinare disastri di varia entità. Per questo si ritiene un po’ la pecora nera dell’Istituto soprattutto quando si confronta con le colleghe, Lara, bruttina ma che sa tutto, e Ambra, la reginetta dell’Istituto.
Sicuramente la professoressa Boschi, conosciuta come la Wally, e il prof Malcomess, il Supremo, che non la ritengono decisamente all’altezza non aiutano la sua autostima.

Il libro fa parte di quelli che vengono chiamati ‘gialli rosa’, sì, non sono impazzita. Sono quei gialli con vicende amorose di fondo.
Partiamo dal giallo. Fin dal principio Alice si trova a fare i conti con una vittima, una ragazza trovata morta nel suo lussuoso appartamento che però è diversa dalle altre: Alice l’ha conosciuta il giorno prima mentre provava dei vestiti in un negozio. Questa coincidenza porta la nostra dottoressa a prendere particolarmente a cuore le indagini, forse fin troppo. Questo la porta a conoscere l’ispettore Calligaris, personaggio che si conosce meglio nei libri successivi e che personalmente adoro. Rileggendo questo libro trovo che il suo personaggio qui sia un po’ sottotono, che non abbia tutto il potenziale che avrà poi negli altri volumi della serie. La collaborazione tra Alice e Calligaris comincia già ad emergere rendendo evidente la gioia con cui Alice sguazza in questo ruolo. E devo dirvelo, io ce la vedo davvero bene, forse meglio che a fare autopsie.
Poi c’è la parte rosa, quella romantica. La parte di romanzo che fa da sfondo – e non solo – al giallo, quella che riguarda la vita di Alice. Lei e i suoi dubbi, CC – il nostro adorato Conforti – da una parte e Arthur – oh, Arthur – dall’altro. In realtà non penso di essere in grado di scegliere, ad ogni capitolo i comportamenti dei due fanno cambiare idea e a mettersi nei panni di Alice viene automaticamente da mettersi le mani nei capelli al posto suo.

Quando si soffre per amore, si piange per uno o due giorni interi. Non si fa più nient’altro, non si mangia e non si studia. Si piange e basta. E però poi si ricomincia, e non ci si pensa più.

E vogliamo parlare di Yukino? Nel corso dei libri conosciamo diversi personaggi, che sono sì secondari ma che sono particolarmente importanti per la trama e per la vita di Alice. Ma la migliore resta appunto Yuki, la coinquilina giapponese di Alice. Adorabile. Quando chiede ad Alice di guardare serie tv con lei, quando la prega dicendo ‘Ti pecoro’. Come si fa a non volerle bene?

“Andiamo al cinema stasera?”
“Più tardi ne riparliamo, ok?”
“Tu non ridi da settimane. Non è normale.”
“Non ho motivi per ridere né per sorridere, Yuki.”
Yukino nega tenacemente, scuotendo il capo. “In Giappone si dice: non sorridiamo perché qualcosa di buono è successo, ma qualcosa di buono succederà perché sorridiamo.”

Concludendo, L’allieva di Alessia Gazzola è solo l’inizio di una serie di libri che ho adorato e che spero mi possa regalare ancora molto, sia sul lato giallo che su quello rosa.

rating 4

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