libri

Letture del mese: Maggio 2019

mon firma

Titolo: Matrimonio di convenienza
Autore: Felicia Kingsley
Genere: Romance
Pagine: 353
 
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Titolo: Un caso speciale per la ghostwriter (Vani #5)
Autore: Alice Basso
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 384
 
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Titolo: Un altro giorno ancora
Autore: Bianca Marconero
Genere: Romance
Pagine: 320
 
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Titolo: Ogni piccola cosa interrotta
Autore: Silvia Celani
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 283
 
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Titolo: Un maledetto lieto fine Un maledetto lieto fine #1)
Autore: Bianca Marconero
Genere: Romance
Pagine: 384
 
Recensione | Goodreads | Amazon
 
Titolo: The Falconer (The Falconer #1)
Autore: Elizabeth May
Genere: Fantasy
Pagine: 378
 
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divisore dx

 

kiafirma

Titolo: Isola di neve
Autore: Valentina D’Urbano
Genere: Romance
Pagine: 500
 
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Titolo: Lena e la tempesta
Autore: Alessia Gazzola
Genere: Romance
Pagine: 192
 
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Titolo: Ninfa Dormiente (Teresa Battaglia #2)
Autore: Ilaria Tuti
Genere: Thriller
Pagine: 480
 
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Titolo: Tante stelle qualche nuvola
Autore: Mattia Ollerongis
Genere: Romance
Pagine: 287
 
Recensione a breve | Goodreads | Amazon
 

WWW Wednesday #21

Buongiorno lettori!
Stiamo pubblicando un po’ meno del previsto, ma siamo presenti e stiamo leggendo, quindi speriamo di ritornare con un po’ di recensioni e altri post a breve. Voi cosa state leggendo?

Letto

In lettura

Da leggere

La scorsa settimana mi ha conquistata la trilogia di Elizabeth May e spero di parlarvene presto. L’ho divorata e mi è piaciuta davvero tanto. Sto leggendo La mia estate indaco, di cui vi parlerò l’11 giugno, giorno dell’uscita. Sono all’inizio, quindi non posso dirvi molto, ma la scrittura mi piace parecchio per ora. Penso che leggerò Nel silenzio delle nostre parole che sembra una storia molto forte e interessante.

Letto

In lettura

Da leggere

Finito Tante stelle, qualche nuvola di Mattia Ollerongis che mi è piaciuto molto, conto di lasciarvi la recensione tra qualche giorno. Ho in lettura Piccola Sicilia di Daniel Speck che si è infilato prepotentemente in TBR grazie a Sperling & Kupfer. Mi sta piacendo molto la scrittura di questo autore e credo che recupererò anche l suo primo libro, Volevamo andare lontano. Prossima lettura, non ancora certa, Matrimonio di convenienza di Felicia Kingsley: devo assolutamente leggere qualcosa di suo a forza di sentirne parlare bene.

Recensione: Ogni piccola cosa interrotta di Silvia Celani

Buongiorno lettori!
Concludiamo la settimana con la recensione di un libro che ho amato, uscito la scorsa settimana per Garzanti. Si tratta del libro d’esordio di Silvia Celani, scrittrice romana che ho anche avuto la fortuna di incontrare il giorno dell’uscita per qualche chiacchiera insieme ad altri blogger. Spero di riuscire a caricare presto il post con alcune delle risposte che ci ha dato.

ogni piccola cosa interrotta cover
Ogni piccola cosa interrotta
di Silvia Celani
Editore:

Garzanti

~
Pagine:
288
~
Uscita:
23 maggio 2019
~
Link:

Amazon

,

GoodReads

Sono le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte. «L’amore che ognuno di noi riceve ha la stessa funzione delle stelle per i navigatori. Ci indica la rotta. Rimane in fondo alle nostre tasche, così, ogni volta che lo desideriamo, ogni volta che ne sentiamo la necessità, possiamo accertarci che sia sempre lì affondandovi una mano.» Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta. Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola. Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così. È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile. Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre. Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.

‘Ogni piccola cosa interrotta’ è un romanzo che mi ha colpita fin dalla trama. Ultimamente i romanzi in cui i protagonisti cercano di rimettere insieme i pezzi delle loro vite mi affascinano, probabilmente perché mi danno l’impressione di riuscire a tenere insieme anche i mie,i di pezzi.

Vittoria, la protagonista di questo romanzo, ha quella che lei stessa definisce una vita perfetta. Una casa grande, tanti amici, frequenta l’università e sembra che niente possa andarle male. Bastano poche pagine, però, per capire che qualcosa che non va nella vita di Vittoria c’è. La madre non si accorge nemmeno della sua esistenza, il padre è morto quando era piccola e non ne ha alcun ricordo e, nell’ultimo periodo, ha iniziando a sentirsi male e a mancarle il respiro.

È proprio questa difficoltà a respirare che la porta a rivolgersi ad una psicoterapeuta che magari la può aiutare. Il romanzo inizia quindi ad alternare capitoli in cui ci viene mostarta la quotidianità di Vittoria e capitoli in cui seguiamo le sedute presso la Dott.ssa Rosario.

Mi è piacuto molto seguire Vittoria in questo percorso alla ricerca di sé stessa e di suo padre. Non sono riuscita sempre ad apprezzare le sue scelte o il suo comportamento e, anzi, a volte avrei voluto entrare nelle pagine e darle una scrollata, dirle di crescere e capire che non tutte le persone sono perfette e che possono sbagliare.

Ho amato ogni momento con la Dott.ssa Rosario. Questa donna un po’ eccentrica che aiuta Vittoria a ritrovare la strada e le insegna la tecnica del kintsugi, una tecnica di restauro che consiste nel riparare le cose rotte con della colla dorata, per renderle di nuovo preziose. Insieme a questa tecnica Vittoria impara anche una lezione importante: non tutte le cose rotte vanno per forza buttate, perché a volte, le cose aggiustate sono ancora più preziose.

“Domani ti mostrerò come far rinascere il tuo bel carillon”, le assicura bisbigliandole quella promessa nell’incavo del collo. “Però, dovrai prima promettermi una cosa.”
Lei si divincola dall’abbraccio e lo guarda negli occhi. “Che cosa papà?”
“Che non nasconderai mai le tue ferite, piccola mia. Perché ogni ferita guarita, ogni cosa spezzata, interrotta e poi aggiustata è più preziosa dell’oro.”

Mi sono piaciute molto alcune scelte narrative dell’autrice, come la storia del padre di Vittoria, che lei ricorda a malapena, ma impara a conoscere piano piano andando avanti con la sua ricerca. Non tutte le cose che scoprirà le piaceranno e forse anche questa è una grande lezione che l’autrice ha infilato nelle pagine. Possiamo idealizzare una persona, ma nessuno è perfetto e ognuno di noi commette errori che altre persone trovano difficili da accettare. Vittoria deve fare i conti con una realtà che non è poi così perfetta e deve, piano piano, imparare ad accettare gli errori e perdonarli.

Ho apprezzato i personaggi secondari, anche se ammetto che avrei voluto sapere di più su tutti. Ion mi affascina anche se è un po’ troppo buono. Aiuta tantissimo Vittoria, ma la asseconda quasi sempre e non la vedo molto realistica come cosa, soprattutto dopo alcuni comportamenti della protagonista. La Dott.ssa Rosario è la voce calma e saggia e secondo me è giusto conoscerla poco. Alla fine lei è la dottoressa di Vittoria, non una sua amica e la cosa vale anche per il lettore. Avrei voluto invece sapere molto, ma molto di più sulla madre di Vittoria. Una donna che ha messo in pausa i sentimenti e si è chiusa in un guscio di apparenza. Impariamo a conoscere alcune delle sue ragioni, ma mi sarebbe piaciuto approfondirla di più ancora.

In conclusione, il romanzo d’esordio di Silvia Celani conquisterà sicuramente chi di voi apprezza le storie di crescita e di ricerca della propria persona, ma anche le anime più romantiche. Lo stile dell’autrice è estremamente piacevole e le pagine scorrono molto velocemente.

Se gli date una possibilità fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.

WWW Wednesday #20

Buongiorno lettori!
Continuano le giornate gelide, ma ci consoliamo parlando di bei libri. Cosa state leggendo in questo momento?

Letto

In lettura

Da leggere

Ho letto Un maledetto lieto fine tutto d’un fiato e l’ho amato. Se cliccate la cover trovate la recensione di Kia e vi fate un’idea su questo libro meraviglioso. L’autrice ha appena concluso il seguito quindi speriamo di averlo tra le zampe a breve. Sto leggendo The Falconer, tradotto in Italia da Sperling & Kupfer con il titolo “La cacciatrice di fate”. Mi sta piacendo molto, ma ve ne parlerò meglio. Come prossima lettura avrò la fortuna di leggere in anteprima La mia estate indaco e non vedo l’ora, perché mi ispira davvero tanto.

Letto

In lettura

Da leggere

Ho terminato ieri Ninfa dormiente di Ilaria Tuti, uscito lunedì. di cui trovate la recensione QUI. Mi è piaciuto parecchio e ve lo consiglio, insieme al primo capitolo delle avventure del commissario Battaglia – Fiori sopra l’inferno. Ho quindi ripreso Tante stelle, qualche nuvola di Mattia Ollerongis che avevo momentaneamente messo in stand-by per la Tuti. Mi sta piacendo molto e conto di finirlo a breve, poi ve ne parlerò meglio. Prossima lettura, nessuna idea, giuro. O meglio, troppe idee e non mi so decidere. Consigli?