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Teaser Tuesday #2

Ciao a tutti! Primo appuntamento anche per me con questa neonata rubrica e, da brava personcina sensibile, un po’ mi emoziono. Mi sembra quindi appropriato lasciarvi un teaser tratto – rigorosamente a caso – da un libro che mi sta emozionando un sacco, nonostante i mille impegni me lo facciano leggere a rilento.
Non sto a tediarvi oltre con i miei sproloqui, anche perché – lo ammetto – non saprei cosa dirvi, sperando che questo paragrafo sia sufficiente ad invogliare alla lettura chi ancora non ha avuto il piacere di infilare il naso tra le pagine di questo libro.
teaser tuesday

Alla fine della serata, è lei l’ultima ad andarsene. Nel trambusto dei saluti ha perso lo scialle, e non accetta che gli altri rimangano lì ad aspettarla mentre lo cerca. Li invita con un cenno ad allontanarsi nella notte.
Individuare un pezzo di merletto color avorio nell’eccentrica confusione che regna a la maison Lefèvre si rivela un’impresa difficile. Pur ripercorrendo i propri passi fino alla biblioteca e alla sala da pranzo, non ne trova traccia.
Alla fine decide di lasciar perdere. Ritorna all’ingresso, e lì c’è Marco ad attenderla accanto alla porta, lo scialle piegato sul braccio.
«Stavate cercando questo, Miss Bowen?»
Fa per sistemarglielo sulle spalle, ma il pizzo gli si disintegra fra le dita, trasformandosi in polvere.
Solleva lo sguardo su di lei e vede che lo indossa, annodato alla perfezione, come se non se lo fosse mai tolto.
«Grazie» dice Celia. «Buonanotte.» Gli passa accanto veloce, e prima ancora che lui riesca a rispondere è già oltre la soglia.
«Miss Bowen?» la chiama, inseguendola mentre scende i gradini.
«Sì?» Celia ha già raggiunto il marciapiede. Si volta.
«Speravo voleste concedermi il tempo di quel bicchiere che non abbiamo potuto bere insieme a Praga.» Marco la fissa negli occhi.
Lei riflette. L’intensità del suo sguardo è perfino maggiore di quando se l’era sentito puntato alla nuca; e se da una parte ne avverte l’imposizione, una tecnica che suo padre adorava, vi percepisce anche un tocco di genuinità, un qualcosa che lo rende simile a una supplica.
Ed è questo, accompagnato alla curiosità, a spingerla ad accettare.
Lui sorride, si gira e rientra in casa, lasciandole aperta la porta.
Dopo un momento Celia lo segue. La porta si richiude, da sola, alle sue spalle

Tête-à-tête – IL CIRCO DELLA NOTTE di Erin Morgenstern

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Il Circo Della NotteAppare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l’insegna in bianco e nero che dice: “Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all’aurora”. È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l’umana fantasia dispiega l’infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l’albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all’unico scopo di dimostrare una volta per tutte l’inferiorità dell’avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l’uno dall’altra: l’amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

kia firma

Teaser Tuesday #1

È da quando abbiamo aperto il blog che rompo le scatole sia a Kia che ad Anna per iniziare una rubrica, ma fino ad ora non ci avevamo mai pensato seriamente. La settimana scorsa abbiamo deciso di iniziare a pubblicare anche noi una famosissima rubrica del blog Should Be Reading: Teaser Tuesday.
Le regole sono molto semplici e non richiedono particolare impegno. Per adattarle alle nostre esigenze abbiamo cambiato alcuni dei punti:

  • Prendi il libro che stai leggendo (o quello che hai appena terminato)
  • Apri una pagina a caso
  • Condividi un teaser dalla pagina stando attenti a non includere spoiler
  • Condividi titolo e autore in modo che il libro possa essere aggiunto alla TBR

Ho fatto caso, leggendo un po’ dei post della creatrice della rubrica, che tante persone commentano sotto il post con i link ai loro Teaser della settimana e l’idea mi è piaciuta. Mi sembra un ottimo modo per scambiarsi consigli senza dover per forza leggere una recensione, ma facendosi solamente conquistare da un breve spezzone. Quindi, se qualcuno di voi vuole lasciare il link al proprio Teaser della settimana per indurci in tentazione, siete i benvenuti.
Senza perdere tempo, visto che ormai le regole ve le ho spiegate, vi lascio al teaser di questa prima settimana!

teaser tuesday

My heart tries to escape from my chest when I read the text from Owen.
Meat Dress.
I’m immediately off my feet and into the living room and swinging the front door open. As soon as our eyes meet, my heart feels like a fist is squeezing the life right out of it.
God, I missed him.
He takes a very hesitant step forward. He doesn’t want to make me uncomfortable by being here, but I can see in his expression that he’s feeling that same tight grip around his heart that I’m feeling.
I take a step back into my apartment, and I open the door further, silently inviting him inside. A small twitch of a smile plays on the corner of his lips, and he walks slowly toward my apartment door. Once he makes his way over the threshold, I step aside until he’s all the way inside. He places his hand on the door and closes it, then turns around and locks it. When he faces me again, his expression is pained, like he doesn’t know whether to turn and leave or take me in his arms.
I kind of want him to do both.

Chapter 15 – CONFESS di Colleen Hoover

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Confess

Auburn Reed has her entire life mapped out. Her goals are in sight and there’s no room for mistakes. But when she walks into a Dallas art studio in search of a job, she doesn’t expect to find a deep attraction to the enigmatic artist who works there, Owen Gentry.

For once, Auburn takes a risk and puts her heart in control, only to discover Owen is keeping major secrets from coming out. The magnitude of his past threatens to destroy everything important to Auburn, and the only way to get her life back on track is to cut Owen out of it.

The last thing Owen wants is to lose Auburn, but he can’t seem to convince her that truth is sometimes as subjective as art. All he would have to do to save their relationship is confess. But in this case, the confession could be much more destructive than the actual sin…

mon firma

Recensione: La Rivincita di Lois Lowry

Buongiorno a tutti!
Quello di cui vi parlo oggi è un librino che ho letto in meno di una giornata. Mi aspettavano un paio di ore di treno e non avevo voglia di nulla di impegnativo. Spulciando il Kobo, ho trovato ‘La Rivincita: Gathering Blue’ di Lois Lowry, il secondo libro della serie The Giver.

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Titolo: La rivincita (The Giver #2)
Titolo originale: Gathering Blue
Autore: Lois Lowry
Editore: Giunti
Disponibile in italiano:
Goodreads

In una comunità del futuro prossimo, tornata ad uno stadio di vita semi-primitiva, un gruppo di funzionari, conosciuto come il Consiglio dei Guardiani, amministra le leggi dominando la popolazione dall’interno dell’unico edificio moderno del villaggio. Tutti vivono in capanne rudimentali, in lotta per la semplice sopravvivenza, incapaci di qualunque sentimento di empatia e di pietà. I più deboli sono emarginati e rifiutati, ma nonostante questo Kira, deforme dalla nascita, sarà l’unica in grado di guardare oltre quella coltre di abbrutimento a cui tutti sembrano ormai rassegnati. La Rivincita – Gathering Blue è il secondo libro della trilogia di Lois Lowry aperta da The Giver – Il Donatore.

Premesso che La Rivincita non c’entra assolutamente nulla con il primo libro – voci di corridoio mi dicono che le storie si riuniranno nel quarto – vi posso dire che l’ho trovato proprio carino. La storia, per nulla impegnativa, scorre senza problemi lungo le 150 pagine. Dopodichè ci si trova a cercarne altre.
Ne ‘Il Donatore’ ero rimasta parecchio impressionata dalla società che Lowry ci presentava. Una comunità del futuro molto schematica e organizzata in maniera maniacale, in cui una delle cose più inquietanti è la totale assenza di colori.
Qui i colori ci sono e sono uno dei punti intorno a cui ruota la storia. Anche questa società è particolare, seppur completamente diversa dalla prima. La vita in comunità è una lotta continua e le differenze – che ne Il Donatore venivano annullate in ogni modo possibile – qui sono accentuate. E chi è diverso è spesso costretto all’isolamento o all’esilio nella Landa.
Kir, la protagonista, nasce orfana di padre e con una malformazione alla gamba. Secondo le regole non dovrebbe nemmeno ricevere un nome a una sillaba – quelli dei bambini – per evitare che lo spirito entri a far parte del suo corpo. Ma sua madre decide di lottare per lei, di salvarla e di crescerla senza farla pesare sulla società. Le insegna a sopportare gli sguardi e le dicerie a testa alta e a trarre la sua forza dal dolore e la fatica. Kir cresce, conquista la seconda sillaba diventando Kira e intanto lavora nella capanna della tessitura. Sempre grazie a sua madre scopre di avere un dono, una capacità fuori dal normale, che la porta a intrecciare i fili e ricamare come nessun’altro.

La morte della madre determina l’inizio di un nuovo periodo della sua vita. Si ritrova in fatti abbandonata e, a causa della sua malformazione, anche mal vista e bersaglio di cattiverie e soprusi. Ma il futuro ha in serbo qualcosa di meglio per lei.
Ma è soprattutto l’amicizia che la aiuta ad andare avanti. Sia quella con Matt, un ragazzino della Palude, scalmanato e sporco ma estremamente gentile e sempre sorridente, sia quella con Thomas l’Intagliatore che la aiuta nei momenti di bisogno e solitudine.

Su un libro così breve non ci può essere molto da dire. Come per il primo la cosa che fa più pensare è l’organizzazione della società protagonista. Quello che ci presenta Lowry è un mondo in un certo senso primitivo, dove l’unico obiettivo è la sopravvivenza, a qualunque costo. I bambini crescono piangendo nel fango, senza l’amore di nessuno. Viene insegnato loro a rubare e a non avere nessun rispetto degli altri. Nessuno conosce quello che c’è al di fuori del villaggio, oltre alle Bestie. È la paura a fare da padrona, in ogni momento della vita, in particolare per donne e bambini.
È un mondo completamente contrapposto al benessere – per lo meno apparente – e alla perfezione in cui vivono i protagonisti de “Il Donatore”.

Personalmente sono proprio curiosa di leggere gli altri due libri della serie, per vedere come -e se – Lowry evolve questa sua particolare attenzione alla società in cui posiziona i suoi personaggi.


Recensione: Desiderio di Natale di Alessia Esse

Rieccomi, dopo un po’ di blocco da pagina bianca, forse riesco a scrivere nuovamente qualcosa.
Il libro di oggi è ‘Desiderio di Natale’ di Alessia Esse, ovvero la novella che precede la sua nuova serie ‘Nel cuore di New York’.


Titolo: Desiderio di Natale (Nel Cuore di New York #0.5)
Autore: Alessia Esse
Editore: Self
Disponibile in italiano:
Goodreads

Violet Richmond è la proprietaria di World Toys, un negozio di giocattoli situato al centro di Manhattan. Ogni anno, in occasione del Natale, il World Toys si riempie di bambini pronti per la classica foto con Babbo Natale. Quest’anno, però, il solito Babbo Natale non può sedere sulla poltrona dorata, e Violet deve assumere un sostituto, David Connor. David è uno studente di architettura alla prima esperienza in un negozio di giocattoli.
Nonostante i dubbi iniziali, Violet si scopre felice di lavorare con David. Ma c’è dell’altro. Nel corso delle tre settimane che precedono la vigilia di Natale, Violet si scopre profondamente attratta dal ragazzo seduto sulla poltrona dorata.
Cosa succederà quando Violet e David rimarranno da soli nel negozio di giocattoli?

Ho conosciuto Alessia leggendo la Trilogia di Lilac. Tre libri che ho adorato e che mi hanno avvicinata senza possibilità di ritorno al mondo delle distopie.
Il suo lato legato alla romance l’ho scoperto grazie a ‘Vicini’ e ‘Ti ricordi di me?’.
Per una serie di motivi non ho letto subito Desiderio di Natale e oggi, dopo averla divorata in qualche ora, mi pento di non averlo fatto prima. Perché questa novella ha qualcosa di magico, qualcosa che ti tiene incollato alle pagine – che sono decisamente troppo poche – e che ti fa fare il conto alla rovescia in attesa del primo libro della serie.
Violet è la proprietaria di un grande negozio di giocattoli di New York che ha preso un consegna dai suoi genitori. Dopo l’ultima delusione d’amore ha deciso di affidarsi al galateo del sesso occasionale, che le permette di divertirsi senza però farsi male nella ricerca del significato della parola Amore.
Tutti gli anni, a dicembre, ospita nel suo negozio un Babbo Natale che faccia le foto con i piccoli clienti. Ma il Babbo Natale di quest’anno è diverso. Non fa parte di quel mercato ristretto di vecchietti con la pancia e la barba disposti a farsi assalire da centinaia di bambini per tre settimane. Decisamente no. Lui è bellissimo, con degli incantevoli occhi azzurri, i capelli spettinati e la voce che ti scioglie. E per di più è anche gentile, molto gentile.
Violet, quindi, non è più solo la giovane proprietaria del negozio di giocattoli, ma è una venticinquenne single che si è presa una cotta per Babbo Natale. E le cose si mettono male quando David, la sera della Vigilia, si ferma ad aiutarla a riordinare il negozio. Parlando scoprono che entrambi saranno soli quella sera e, complice una nevicata e la ‘sconcissima’ proposta di un panino al tacchino, si ritrovano nell’appartamento di lei.

Come reagirebbe, se gli togliessi il piatto dalle mani, salissi a cavalcioni su di lui e lo baciassi? Male, ecco come. Lascia perdere

Violet è rimasta scottata da una storia in cui pensava di aver trovato l’amore, e nonostante si trovi bene con David e la sua voce interiore continui a tentare di farla ragionare, si comporta in maniera decisamente vigliacca, provando a fuggire, forse più da sé stessa che qualcuno in particolare. David invece è impulsivo, crede che la ‘notte di solo sesso’ possa trasformarsi in qualcosa di più. E prova a trascinare con sé Violet, convincendola che possa realmente succedere qualcosa di bello.

E, chiamatela pure coincidenza, a New York, è Natale. Il giorno in cui i desideri e i sogni, se ci si crede davvero, si realizzano.
E se anche Babbo Natale non esiste, forse al suo posto esistono la magia e la felicità.

Lei dice che a Natale bisogna credere in qualcosa. Che Babbo Natale deve continuare a esistere anche quando sai che è solo una finzione, perché se continui a crederci, allora credi in una magia, e se credi in una magia hai la possibilità di realizzare ogni desiderio.

Vorrei ringraziare di cuore Alessia Esse per avermi regalato l’opportunità di leggere questa novella in cambio della mia onesta opinione.