l’importanza di chiamarsi cristian grei

[5 cose che…] 5 letture che ci hanno fatto ridere

Buongiorno!
Oggi iniziamo a partecipare ad un’iniziativa ideata dal blog Twins Books Lovers, il “5 cose che”. In cosa consiste? Ogni venerdì verrà scelto un argomento e vari blog posteranno le proprie scelte secondo quell’argomento. Come avete visto dal titolo, questa settimana vi elenchiamo i libri che ci hanno fatto ridere. Parlo al plurale perché i libri li ho scelti insieme a Kia. Senza indugiare oltre, ecco la nostra lista!


Don è un professore di genetica all’Università di Melbourne e di recente ha fatto una scoperta incredibile: gli uomini sposati sono mediamente più felici di quelli single. E vivono più a lungo! Per questo ha deciso, da scienziato qual è, di trasformare un problema – il fatto che non ha una compagna e non gli è mai riuscito di trovarne una – in un progetto: il Progetto Moglie. È semplice: basta un questionario di sole sedici pagine per escludere tutte le candidate sbagliate e trovare, finalmente, la donna perfetta per lui, una che risponda a criteri rigorosi: non deve fumare né bere, e non deve mai arrivare in ritardo o in anticipo.
Grazie al Progetto Moglie Don scoprirà che la lunghezza dei lobi delle orecchie non è un indicatore affidabile dell’attrazione sessuale. Che c’è una ragione per cui non ha avuto mai un secondo appuntamento con una donna. Che una giacca sportiva in color giallo catarifrangente, benché si chiami «giacca», non è indicata per entrare in un ristorante elegante. E scoprirà che nonostante un approccio estremamente scientifico al problema, non è così che si trova l’amore. Perché è l’amore a trovarti.

Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro il suo, Giada ha cominciato a essere madre. Ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra e per sempre. Perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio e ha ascoltato ogni consiglio. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto le veniva come era scritto in quei libri o come le avevano detto di fare. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: che non esistono regole, leggi, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo tra una ninnananna ricca di parole dolci e un rigurgito che rimane su una maglia per giorni. Tra un abbraccio che arriva inaspettato e cambia la giornata e un cartone animato che si odia perché lo si conosce ormai a memoria. Non c’è una ricetta, nessuno la conosce. Le risposte sono dentro ogni madre, sono lì, nel profondo dove risiede l’istinto. Dove vive e cresce l’amore più incondizionato che si possa provare. Dove non c’è bisogno di consultare nessuna enciclopedia per sapere cosa è giusto fare. È l’imperfezione l’unica verità. La morbidezza di un bacio sbavato, la tenerezza di un gioco improvvisato con una mollica di pane, la bellezza di un codino che non riesce a star dritto. Sono queste le magie che scaldano il cuore e fanno un figlio felice. Perché sono loro a insegnare che anche sbagliando si può volare, anzi, si vola ancora più in alto.

Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l’essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un’empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell’ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un’autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C’è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c’è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.

L’amore è un gioco. Ti va di giocare con me?

Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E.L. James, che con le sue “50 Sfumature” gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l’incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome “uguale” a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.

Solo Antonella, l’amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.

Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?

Jamie Newman è un attraente copywriter, single da due anni, deciso a dare un taglio a una vita scandita da cene solitarie con monoporzioni surgelate. Ma trovare la donna giusta non è affatto facile, come si intuisce dal suo blog, in cui racconta disastrosi appuntamenti al buio con donne assatanate e top model decisamente fuori dalla sua portata. Anche a Laura McIntyre, ventottenne proprietaria di un negozio di cioccolata, le cose non vanno tanto lisce, stando al suo diario. Squallidi agenti immobiliari dai bollenti spiriti e fanatici della bicicletta vestiti di lycra sono infatti sempre in agguato e la ricerca di un uomo decente sembra senza speranza. Ma quando un giorno i due si incontrano (o scontrano), complici una Vespa impossibile da guidare e una pianta troppo ingombrante da tenere tra le braccia, sembra che la felicità sia a portata di mano. O forse sarà allora che inizieranno davvero i problemi…

Che ne dite della nostra carrellata? Conoscete questi libri? Vi ispirano?

Intervista a Chiara Parenti + Giweaway

Buongiorno a tutti!
Eccoci qui a festeggiare definitivamente i nostri primi sei mesi sul web! Dopo un mese di recensioni – countdown, oggi arriviamo alla sorpresa finale che abbiamo pensato per voi: un’intervista a Chiara Parenti che si è dimostrata disponibilissima fin dalla nostra prima timidissima mail. A questo proposito vorremmo ringraziarla di cuore per la gentilezza e il tempo che ci ha dedicato.

Prima di passare all’intervista, vi lascio un paio di informazioni tecniche. Il Giveaway è ancora attivo e lo resterà per un’altra settimana, fino alla mezzanotte tra il 29 e il 30 aprile. Il 30 pubblicheremo un post in cui annunceremo il vincitore. Vi ricordo anche che le entries relative alle condivisioni sono accumulabili ogni 24h, quindi – se ne avete voglia – potete sbizzarrirvi.

Ma adesso la smetto di tediarvi e passo all’intervista. Buona lettura!

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Ciao Chiara! Prima di tutto benvenuta nel nostro blog e grazie mille per la disponibilità nel rispondere alle nostre folli domande. Prima di scoprire le sue risposte, vediamo come si descrive lei.

Sono arrivata sul vostro pianeta 34 anni fa e ci sto molto volentieri. Sono giornalista e addetta stampa, ma lavoro anche con i libri che mi piacciono tantissimo. Abito a Carraia-County, una spolverata di casine tra i campi e l’A11, in provincia di Lucca. Sono brava a fare la raccolta differenziata e odio i cetrioli e le pulizie di primavera. La settimana in cui ho lavorato come rappresentante di aspirapolvere è stata la più terrificante della mia vita.

Dotata di almeno 45 personalità diverse che albergano allegramente nella mia testa, adoro scrivere storie, per poter dar voce a ognuna di esse. Sono pigra e fermamente convinta che se una cosa è troppo lontana per essere presa senza alzarmi dal divano, allora è una cosa che non mi serve. Il mio motto è: non fare oggi quello che puoi tranquillamente fare domani.

Ho un Topino Adorato, una Lady Gaga come gatto, e scrivo cose buffe su un blogghino che si chiama Il Giardino d’estate, che aggiorno con una cadenza giornaliera. Cioè settimanale. No, forse quindicinale. Insomma, ogni volta che me lo dicono le vocine nella mia testa.

Dove trovarla: Facebook | Twitter | Goodreads | Blog

Cominciamo! Scrivi a mano o a computer?

Al computer, ma prendo appunti qua e là dove capita: quaderni, fogli, tovaglioli o sulle mani…

Considerando la tendenza dell’editoria italiana ad essere, in un certo senso, restia ai libri in formato digitale, come mai, per i tuoi, è stata presa la scelta di pubblicare solo in digitale?

I miei romanzi fanno parte di “Youfeel” (Rizzoli), la collana di ebook romance pensata appositamente per il pubblico femminile. Sono romanzi volutamente brevi e solo digitali per smartphone, tablet ed ereader.

Preferisci leggere libri cartacei o in formato ebook?

Sarò sincera: sia come autrice che come lettrice, preferisco il cartaceo, anche se spesso finisce che leggo in ebook per una questione di praticità. Come autrice, inutile negare che preferirei il cartaceo e che ogni notte nei miei sogni – ma anche di giorno, a dir la verità ̶ immagini di approdare un giorno in libreria.

Nei tuoi libri, qual è il tuo personaggio preferito e quale quello più simile a te?

Il mio preferito è Marco, il protagonista maschile di “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)”. È dolce, romantico e nelle sue vene scorre il mare. Come si può resistere a Re Tonno Dei Sette Mari?
Quello più simile a me, invece, è Katie Baker, la protagonista di “Con un poco di zucchero”. Vive sulla sua nuvoletta, pratica yoga e ama in egual misura gli animali e contare gli scalini. Praticamente il mio alter ego!

Puoi dirci qualcosa dei tuoi progetti futuri?

Al momento sto lavorando su una nuova storia che però è qualcosa di molto, molto diverso rispetto alle altre. Non dico niente per ora, un po’ per scaramanzia e un po’ perché non ne ho idea di cosa verrà fuori. Però spero tanto che vi piacerà!

Abbiamo poi pensato ad una domanda per ogni libro. Cominciamo con “Tutta colpa del mare”: hai preso spunto da avvenimenti reali o hai inventato tutto?

Ho preso più che altro spunto dal film “Una notte da leoni”. Certo, poi se dici mare, io dico Versilia. Abitando a Lucca e quindi a soli pochi chilometri di distanza, è lì che ho passato la maggior parte delle estati da quando ero piccolissima. Perciò ambientarci la storia di Marco e Maia è stato naturale per me, e i ricordi che ho di questo “mare”, sono quelli di una vita. Anche i personaggi hanno il loro “alter ego” nella realtà. Io non ho fatto altro che unire tutto questo in un cocktail “esplosivo”.

“L’importanza di chiamarsi Cristian Grei” è nato già collegato al fenomeno “50Shades” o hai unito le due idee dopo?

Dunque l’idea ha preso vita pian piano. A dire il vero non ricordo un momento in particolare, ma di sicuro pensavo a una specie di “Anti-Christian Grey” ogni mattina l’estate scorsa quando andavo in treno da Lucca (dove vivo) a Firenze (dove lavoro). Prato è una delle fermate e un bel giorno qualcosa dev’essere scattato…

A proposito, hai visto il film “Cinquanta sfumature di grigio”?

Sì, ero troppo curiosa. Avevo letto il libro perché dopo che mi era venuta l’idea per il romanzo, dovevo saperne di più per trovare particolari interessanti da ribaltare con il mio Mr Grei. Be’, ho preferito di gran lunga il film!

“Con un poco di zucchero”, invece, richiama molto il personaggio di Mary Poppins e abbiamo notato che viene nominata anche in altri tuoi lavori. Come è nata questa passione?

Non saprei, forse perché sono cresciuta a pizza e cartoni e film Disney, quindi i personaggi che hanno segnato la mia infanzia ormai sono impressi nel mio DNA. E alla mitica Mary Poppins spetta un posto speciale nel mio cuore. “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù!”: questo è anche il mio motto!

Per rimanere in tema con il nostro blog, guardi serie tv?

Of course! Le mie preferite sono “Glee” e “Grey’s Anatomy”. Sto cercando di appassionarmi a “Outlander” visto che tutti ne parlano, ma non ci riesco. È tanto grave?

Ehm, è decisamente grave! Ma possiamo chiudere un occhio.
Qual è il libro che dovrebbero leggere tutti e quale il film che tutti dovrebbero vedere?

Secondo me, il libro che tutti dovrebbero leggere è “Il cavaliere d’inverno” di Paullina Simons. Il mio film del cuore, invece, è e resterà sempre “Titanic”!

Per concludere, una domanda random: Cioccolata bianca, al latte o fondente?

Al latte tutta la vita!

Ecco qui! A costo di diventare monotona, ringrazio ancora Chiara per averci dedicato del tempo e spero che abbiate apprezzato questa nostra sorpresa e le domande.

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Recensione: L’importanza di chiamarsi Cristian Grei di Chiara Parenti

Eccoci al secondo appuntamento con i libri di Chiara Parenti. State participando al giveaway? Avete ancora un paio di settimane per condividerlo e tentare di vincere uno di questi meravigliosi libri.
Quello che vi presento oggi è l’ultimo libro scritto da Chiara e giuro, ho riso per metà del tempo.

l'importanza di chiamarsi cristian grei
Titolo: L’importanza di chiamarsi Cristian Grei
Autore: Chiara Parenti
Editore: Rizzoli (YouFeel)
Disponibile in italiano:
Goodreads

L’amore è un gioco. Ti va di giocare con me?

Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E.L. James, che con le sue “50 Sfumature” gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l’incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome “uguale” a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.

Solo Antonella, l’amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.

Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?

 

Avete presente “50 Sfumature di Grigio”? Che vi sia piaciuto o meno, se avete un minimo di senso dell’umorismo non potrete non apprezzare questo libro.
Il nostro protagonista è semplicemente adorabile e assurdo. Le sue avventure, o meglio, disavventure, con le donne sono esilaranti e Chiara è riuscita a rendere benissimo il terrore che Cristian (mi raccomando, senza l’”H”) prova per coloro che hanno letto il libro di E. L. James. Qualunque ragazzo si sentirebbe fortunato a essere rincorso da branchi di ragazze in cerca del nuovo dominatore, ma il povero Cristian va in ansia da prestazione e, alla fine, dopo vari appuntamenti rovinati, ha deciso che la tattica migliore è la fuga. Lavora nell’azienda di famiglia come becchino, ma non è soddisfatto. Ha una passione per la medicina e nel tempo libero sviluppa videogiochi.

L’altra protagonista è Antonella, migliore amica di Cristian, medico, alta più o meno un metro e una mela e da anni perdutamente innamorata di lui. Ho adorato Antonella dalle prime pagine, perché è simpatica, sarcastica e il suo rapporto con Cristian è invidiabile. I due insieme scherzano, ridono, si prendono in giro, si cercano in ogni momento e, se non avessero introdotto la parte romantica, sarebbero stati la definizione perfetta di “migliori amici”. Essendo io una delle poche (tra quelli che conosco) persone a credere nell’amicizia tra un uomo e una donna, mi sarei accontentata di vederli rimanere amici ma, leggendo questa storia, non si può fare altro che desiderarli insieme.

Le ragazze che ci vengono presentate come possibili interessi amorosi per Cristian, infatti, sono delle specie di demoni in gonnella. Scapperei anche io le incontrassi per strada. Nel momento in cui ci viene rivelato che Antonella è innamorata da anni del suo amico, si inizia a tifare per loro e a sbattere la testa contro il muro quando uno dei due, arrivato ad un passo dal confessare i proprio sentimenti all’altro, si tira indietro.

Si china su di me e mi abbraccia da dietro. Mi stringe la vita in un modo così dolce, così affettuoso, che io mi sciolgo in una cascata di emozione pura. “Però non mi fa più male il cuore, da quando ci sei tu” mi sussurra nell’orecchio, poi mi dà un piccolo bacio sulla guancia che mi fa perdere il controllo.

Il libro è breve e la storia semplice, ma risulta impossibile staccare gli occhi dalla pagine perché si vuole assolutamente scoprire come si svilupperà. Antonella dovrà fare una scelta importante e tremendamente difficile che cambierebbe la sua vita e quella di Cristian per sempre. È una storia d’amore basata su equivoci e coincidenze, dal nome di Cristian, a quello che ha portato i due ad essere amici, alle varie situazioni in cui sono coinvolti.
È un libro che ti fa pensare alle conseguenze di alcune semplici azioni o parole, ai danni che un equivoco può creare e ti fa capire che, a volte, correre dei rischi fa bene, perché potrebbero portare qualcosa di buono.

Se volete una storia leggera, ma divertente, correte a procurarvelo o partecipate al Giveaway per la possibilità di vincere uno dei libri di Chiara e ricordate: “Mr Grei è pronto a ricevervi”.

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Teaser Tuesday #3

Devo ancora abituarmi al Teaser Tuesday e soprattutto al fatto di non poter scegliere il pezzo da condividere, ma di doverlo pescare a caso. Quasi sempre, leggendo un libro, mi segno i passaggi che mi piacciono di più e mi dico che starebbero benissimo come Teaser, per poi ricordarmi che no, non li posso inserire. È successa la stessa cosa con il libro dal quale viene questo estratto piccino piccino, ma alla fine mi sono dovuta rassegnare ad aprire una pagina a caso. Vi lascio quindi al Teaser tratto da “L’importanza di chiamarsi Cristian Grei” di Chiara Parenti.

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«Molto piacere» risponde lei, gentile. «Cristian mi ha parlato di te» aggiunge, posandogli una mano sul braccio. Un gesto all’apparenza banale, ma che invece racchiude un significato determinante. Insomma, se fosse un cane avrebbe appena fatto la pipì sulle sue scarpe per marcare il territorio.
Perciò capisco subito che la nostra non è una stretta di mano, è una tacita dichiarazione di guerra. È inutile, le donne lo sanno, lo sentono. A Bo è bastato un solo sguardo per intuire che io vorrei essere molto di più che un’amica per Cristian, come a me è bastato vedere la sua mano sul suo braccio per capire che non ha alcuna intenzione di cedermelo.

Capitolo 10 – L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI CRISTIAN GREI di Chiara Parenti

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l'importanza di chiamarsi cristian greiCristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E.L. James, che con le sue “50 Sfumature” gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l’incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome “uguale” a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.

Solo Antonella, l’amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.

Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?

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