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Weekly Recap #42

Prima settimana senza How to get away with murder e in questo Weekly Recap la mancanza si sente. Personalmente non vedo l’ora che torni con la terza stagione, ma ci vorrà taaanto tempo e intanto bisogna distrarsi con altre serie. Per chi fosse interessato, la nuova serie di Shonda Rhymes (che scrive Grey’s Anatomy e How to get away with murder), intitolata The Catch è andata in onda giovedì sera con il Pilot. L’ho visto e devo ancora capire se la seguirò come serie, ma se siete curiosi andate a vederlo e poi ne parliamo.
Buona lettura!

grey’s anatomy

Grey’s Anatomy 12×15
Puntata carina, ma niente di spettacolare. Mi aspettavo qualcosa di più dal grande rivelazione di Arizona e invece April e Jackson non fanno grandi passi nè avanti nè indietro. Arizona ha fatto una cavolata gigantesca e anche se capisco che lo ha fatto con buone intenzioni, questo non toglie che ha rivelato un segreto che non era assolutamente suo compito rivelare. Quando però cerca sostegno per le sue azioni, tutti cercano di farle capire che ha sbagliato, anche se lei non sembra troppo convinta. Spero che la perdonino tutti in fretta, ma sopratutto spero che lei ed April riescano in qualche modo ad aggiustare le cose perché la loro amicizia mi piaceva davvero moltissimo. Mi concentro subito su April e Jackson perché sono stati il punto focale della puntata anche senza occupare molto minuti. Jackson è sconvolto, non sa come processare quello che gli ha detto Arizona e l’unico modo che trova per reagire è la rabbia. Rabbia per non essere stato avvisato prima, rabbia per non poter essere il padre che vorrebbe, rabbia perché April non gli dà la minima possibilità di essere coinvolto. Webber che li separa mentre litigano e poi fa il suo discorsetto da papà a Jackson mi è piaciuto molto e ho apprezzato che Avery abbia cercato di fare la cosa giusta, per poi sbagliare ancora nel momento in cui suggerisce anche solo l’idea di far abortire April. La Kepner, giustamente, gli sbatte la porta in faccia ricordandogli che non essendo più sposati, finché il bambino non nascerà Jackson non avrà alcun diritto. Sono curiosa di vedere come andrà avanti la situazione, ma ormai non ho più molte speranze per i Japril.
Mi sono piaciuti molto Alex, Maggie e Meredith che parlano dei piani di Mer di uscire con Thorpe. Maggie è quasi troppo impicciona e insiste perché la sorellastra esca con il medico, mentre Alex non dice niente, anzi, quasi gufa il contrario sapendo benissimo (e cercando inutilmente di farlo capire alla Pierce) che far sentire Meredith braccata e costretta significa farla scappare a gambe levate. Mitica la scena tra Callie e la Bailey in bagno, ho riso tantissimo. Mi sono piaciute particolarmente anche le scene tra Callie e Arizona e tra Mer e Amelia. Le prime due mi erano mancate fin troppo e vedere le altre due riavvicinarsi, anche solo per parlare di un appuntamento con un uomo è stato davvero bello. Mi dispiace un sacco per Owen e Amelia. Owen deve iniziare a mettere la testa a posto e sopratutto smetterla di accusare Riggs per qualsiasi cosa. Riggs ha vuotato il sacco finalmente: non crede che Megan sia morta e ammette di aver continuato a cercarla, mentre Owen ha semplicemente rinunciato, non rivelando a nessuno di avere una sorella, sentendosi in colpa senza nemmeno saperlo e finendo per ubriacarsi la sera del suo appuntamento con Amelia. La Sheperd, poverina, tenta per qualche minuto di gestirlo, per poi fuggire davanti all’uomo ubriaco. Non so come andrà avanti, anche perché la donna è terribilmente fragile, ma anche lui non scherza. Spero davvero riusciranno ad aiutarsi a vicenda.

 

blindspot

Blindspot 1×14
Bella puntata, emozionante, splendida interpretazione di Tasha. La storia è toccante e terribile allo stesso tempo e trovo che sia stata gestita molto molto bene. Mi è piaciuto vedere la squadra in grado di gestire la situazione anche senza Jane, nonostante l’idea per trovare Tasha prima che fosse troppo tardi venisse proprio da lei. Jane è confusa, non sa più cosa pensare di sè stessa, del ex-fidanzato sexy e della situazione all’FBI. Si dà malata, ma ad un certo punto non sa più cosa fare e torna all’FBI per poi inventarsi scuse e andare a vedere lo psicologo. Dopo un po’ di titubanza Jane gli rivela di essersi accorta di come tutti, tranne Weller, abbiano dubitato di lei quando è stata accusata di essere la talpa. Ci sta che gli altri abbiano qualche dubbio, ma in effetti non sono stati esattamente dei gran compagni di squadra, anzi. Reed non mi piace neanche un po’ negli ultimi episodi, anzi, mi piacerebbe quasi vederlo sparire non fosse che mi piace insieme alla sorella di Weller. Reed e Mayfair che indagano sulla scomparsa di Carter non mi aggradano anche perché Edgar (Reed si chiama Edgar e io l’ho scoperto solo oggi) guardando dei video di sorveglianza scopre ex-fidanzato gnocco alla guida della macchina di Carter dopo che lo ha ucciso. Ahi ahi, voglio proprio vedere se ne parleranno con gli altri e con Jane, anche se non so cosa succederà a Reed ora visto che si è pigliato una notevole legnata sulla zucca.
Weller mi sta perdendo colpi, e ormai la mia ship è partita con l’altro tipo gnocco, ma non penso di avere molta speranza. Si sa che vado sempre a cercare dolore gratuito quando si tratta di che coppie shippare (vedere la Stydia please).
Mitica Tasha in questa puntata che si offre per andare sotto copertura dopo essere stata ricattata per l’ennesima volta per i suoi problemi di scommesse. Non so come andrà a finire la sua storia, ma spero bene, anche nel momento in cui gli altri dovessero scoprirlo ( e lo so che succederà).
Insomma, tanta confusione e una determinazione da parte di ex-fidanzato (devo davvero imparare il nome) e del suo gruppo nel portare a termine la missione iniziata da Taylor. Ora si sono messi anche a minacciare Weller e qualcosa mi dice che Jane non riuscirà a fuggire dalla situazione sto giro e inizierà, almeno per un po’ a fare il doppio gioco. C’è da capire se la parte giusta in cui stare è quella dell’FBI o quella del figo tatuato. Si vedrà nei prossimi episodi.

 

quantico

Quantico 1×14
Uhm, solo a me è sembrata una puntata filler? Noia noia noia. Alex è disperata dopo la morte di Natalie, si sente braccata e corre in mezzo al nulla da Simon che è diventato decisamente inquietante e psycho. I due fanno una bella chiacchierata, Simon cerca di ucciderla per poi rinunciare e Alex lo implora di aiutarla a trovare il vero colpevole. Scopriamo che il ragazzo è sparito perché i sensi di colpa erano diventati troppo grandi. Vediamo che incolpa Alex per tutti gli agenti morti nell’esplosione, considerando che è stata proprio lei a dirgli di lasciar andare il detonatore. La Parrish insomma è guardata male da tutti e qui qualcosa non quadra davvero.
Per quanto mi riguarda ci sono troooppi flashbacks. Non vedo l’ora che le due timeline si incrocino per smetterla con questi continui avanti e indietro tra presente e passato. Alex . a Quantico, ha apparentemente dato troppa confidenza a Liam e Miranda se ne è accorta. La Parrish cerca di aiutare il tizio di cui non mi ricordo il nome, quello che ha preso il posto di Ryan come suo amichetto, ma finisce per farlo andare via da Quantico per aver rivelato troppe informazioni. Insomma, Alex spoilera più di Laurel di How to get away with murder (il che è tutto dire).
Non so bene nemmeno io cosa dire, perché non è che la puntata non mi sia piaciuta, mi ha semplicemente lasciata indifferente, il che significa che non posso nemmeno demolirla. Poteva fare a meno di esistere se non per gli ultimi minuti in cui Simon decide di aiutare l’amica e riappare in città, apparentemente con un piano in testa per catturare il terrorista.
Non mi piace che stiano ignorando Natalie e la sua morte, ma spero venga degnamente onorata nelle prossime puntate. Alla prossima settimana!

mon firma

Recensione: The Deal di Elle Kennedy

Ehm, dovevo pubblicare lunedì, ma questi ultimi giorni sono stati pieni di avvenimenti sia per me che per Chia, quindi abbiamo messo (involontariamente) il blog in pausa. Adesso che la tensione sta scendendo e torniamo ad avere del tempo libero senza ansia eccoci di nuovo qui a pubblicare.
La recensione di oggi è sul libro The Deal, storia semplice, niente di nuovo, ma ogni tanto ci stanno anche questi libri qui.
Buona lettura 😉

the deal
Titolo: The Deal (Off-Campus #1)
Autore: Elle Kennedy
Editore: Self
Disponibile in italiano: No
Goodreads

She’s about to make a deal with the college bad boy…
Hannah Wells has finally found someone who turns her on. But while she might be confident in every other area of her life, she’s carting around a full set of baggage when it comes to sex and seduction. If she wants to get her crush’s attention, she’ll have to step out of her comfort zone and make him take notice…even if it means tutoring the annoying, childish, cocky captain of the hockey team in exchange for a pretend date.

…and it’s going to be oh so good
All Garrett Graham has ever wanted is to play professional hockey after graduation, but his plummeting GPA is threatening everything he’s worked so hard for. If helping a sarcastic brunette make another guy jealous will help him secure his position on the team, he’s all for it. But when one unexpected kiss leads to the wildest sex of both their lives, it doesn’t take long for Garrett to realize that pretend isn’t going to cut it. Now he just has to convince Hannah that the man she wants looks a lot like him.

I New Adult, come del resto gli Young Adult, sono sempre pieni di cliché. Chi ne ha letti parecchi sa cosa aspettarsi quando ne prende in mano un altro e dopo un po’ forse stufano. Io non faccio eccezione e ne ho letti parecchi da quando ho scoperto il genere, ma per ora riesco ancora a sopportare lo schema sempre uguale di queste storie.

Non sono libri pensati per essere dei capolavori, quanto delle distrazioni piacevoli quando si ha bisogno, o perlomeno per me è così.

The Deal mi è stato consigliato da un’amica quando avevo bisogno di una lettura un po’ leggera, ma è rimasto sul Kindle per più di un mese perché stavo leggendo altro nel frattempo. Qualche giorno fa l’ho iniziato e devo dire che ho fatto fatica a posarlo.

La storia è sempre quella. Lui bellissimo e famoso giocatore di hockey, lei una ragazza che di sport non sa nulla e che quasi nessuno conosce. Stranamente lei non è una ragazzina introversa e insicura, cosa che ha fatto guardagnare a Hannah qualche punto in più. L’incontro tra i due anche non ha niente di diverso dal solito, con la piccola differenza che lei non cede subito alle richieste di Garrett, anzi, ribatte sempre con delle battutine taglienti e cerca di levarselo di torno nonostante sia il ragazzo più voluto dell’università.

La trama è ben delineata e trovo che l’autrice scriva molto bene, regalando alle 300 e passa pagine grande scorrevolezza.

Hannah è una protagonista con un passato molto difficile (ma va?!), ma lo ammette senza troppi problemi, almeno a sè stessa ed è riuscita a metterselo dietro le spalle. È carismatica, vivace, ironica e sa decisamente farsi valere. Mi è piaciuto molto il suo rapporto con la coinquilina o con i suoi amici, perché è una ragazza dolce, comprensiva e divertente. Canta divinamente e durante l’intero libro la vediamo intenta a prepararsi per lo spettacolo di fine anno, dove ha la possibilità di vincere una borsa di studio da usare per continuare a pagarsi gli studi.

Garrett sembra il solito giocatore figo e stupido, ma mi ha sorpreso. Non è cambiato grazie al suo rapporto con Hannah, ma è riuscito a far conoscere a più persone un lato un po’ più nascosto del suo carattere. Dimostra di essere un ragazzo di cui ci si può fidare, responsabile e un bravo leader per la sua squadra. Ha un gruppo di amici che considera fratelli e il sentimento è ricambiato, come si può notare più volte durante la lettura. Ovviamente per lui non potevano essere tutte rose e fiori, quindi anche per lui abbiamo un passato tormentato di cui nessuno sa niente.

Piano piano e non senza incomprensioni, i due iniziano a consocersi e ad aprirsi l’una con l’altro, aiutandosi e “guarendosi”. Non voglio dire di più perché non voglio assolutamente rischiare lo spoiler, ma questo libro mi è piaciuto davvero tanto e non solo per i due protagonisti, ma anche per tutti i personaggi secondari che girano loro intorno. Ognuno di loro è ben caratterizzato, ma purtroppo sappiamo poco niente di loro. Per fortuna l’autrice sta continuando la serie rendendo protagonisti, uno per volta, i personaggi secondari introdotti in The Deal, quindi fra qualche settimana penso mi butterò a capofitto sul secondo volume.

Un libro che consiglio se leggete in inglese e se volete passare un po’ di ore in compagnia di personaggi davvero piacevoli.

rating 4

mon firma

Weekly Recap #41

Buon weekend a tutti!
Io sto tentando di ripetere la mia presentazione di laurea, ma ormai l’ansia è padrona e non riesco a portare a termine nulla. Ovviamente il non riuscire a ripetere porta ancora più ansia, ma adesso la smetto di blaterare. 4 puntate, tutte belline e un finale di stagione.
Vi lascio alla lettura 😉

grey’s anatomy

Grey’s Anatomy 12×14
Grey’s Anatomy, dopo 12 anni, non smette mai di stupirmi. Devo ancora capire quale sarà l’immensa tragedia che si abbatterrà sui protagonisti entro fine stagione, ma per ora mi godo la calma, o quasi. Meredith è alle prese con Callie e Maggie che la tormentano per farla rispondere alle chiamate del “bel” dottore della scorsa puntata, ma sinceramente a me il tipo non piace, quindi boh. Lei fa un po’ la difficile, ma proprio quando la vediamo cedere, ecco lui che appare su una panchina fuori dall’ospedale e le cheide di uscire. Boh, non so cosa pensare, non mi piace, voglio qualcuno di più..frizzante. Non so. Un po’ la shippo con Riggs, anche se Riggs è shippabile anche con i muri.
Le altri grandi protagoniste di questa puntata sono Arizona e April, con la bionda che cerca di convincere l’altra a rivelare tutto a Jackson. Ho visto Arizona un po’ troppo impicciona e soprattutto nelle ultime scene, in cui April arriva da Jackson per dirgli tutto e trova lì l’amica che glielo ha già detto, l’avrei presa a ceffoni. Non so se questa situazione migliorerà, anzi. Penso che scoprire di un figlio così sia la fine definitiva della relazione tra i due e mi dispiace un sacco. Capisco che Arizona l’abbia fatto per aiutare April, ma no, non mi va giù. Vedremo come andrà avanti.
Jo mi sta sulle balle, ma c’è anche da dire che gli autori paiono odiarla. La fanno sembrare una bambina rompiballe che sta sempre lì a lamentarsi. Per fortuna si riprende un attimo quando dice di su a Meredith, ma di poco. La Grey, si rende conto grazie a Callie e Maggie di quanto tratti male Jo e le chiede scusa. Non so come andrà avanti tra queste due, ma sicuramente Alex deve dare un po’ più di attenzione alla sua morosa e Meredith deve smetterla di essere sempre in mezzo.
Piccola menzione per Amelia che amo alla follia e in questa puntata, grazie a Riggs, riesce a lavorare con Blake, scoprendo che la specializzanda è estremamente portata per la neurochirurgia. Sono davvero curiosa di vedere come andrà avanti tra loro due. Carinissimi lei e Owen con i cuccioli. Mi servono più scene con loro due *__*

 

how to get away with murder

How To Get Away With Murder 2×15
Finale di stagione signore e signori. Il ritmo è molto più lento, ma finalmente ci danno delle risposte (e altre mille domande). Annalise, il cui nome di battesimo è effettivamente Anna Mae torna a casa da mamma e conosciamo sua sorella e un po’ di amici/familiari che corrono subito a casa a fare una festa per il suo ritorno. Annalise è chiaramente fuori posto lì, ma sembra contenta di essere a casa. Sua madre è un portento e un personaggio davvero assurdo. La vediamo dare consigli, soffrire alle rivelazioni della figlia e accogliere Nate come se fosse un’amico d’infanzia di Annalise (sbavandoci un po’ sopra insieme a noi e alla sorella). Nel frattempo i K5 scoprono che è stato rilasciato un mandato di arresto per Annalise e iniziano a cercare di capire come fermarlo. Scoprono che c’è una talpa che sta dando informazioni alla polizia e dopo un po’ di ricerca (grazie anche alle doti di hacker di Oliver) capicono che si tratta di Caleb. Ve l’avevo detto che secondo me era il super cattivone. Annalise torna a casa e riesce, come al solito, a sistemare tutto a suo favore. Scopriamo che avevo ragione su Philip, che per quanto inquietante, era anche innocente. Caleb ha ammazzato sua madre e lui ha le prove che sono ovviamente in mano di Annalise. Quindi Caleb è il cattivone di tutti i cattivoni.

Step indietro sulla storia del bimbo di Annalise. Finalmente la donna lo dice alla madre, che la aiuta a trovare una chiusura con una, chiamiamola cerimonia, per dire finalmente addio al figlio. Scopriamo anche che cosa è successo veramente e perché Frank si sente così in colpa. La donna con cui se la faceva al tempo del bimbo lavorava per Mahoeny e aveva convinto un Frank al tempo un po’ insicuro a mettere una cimice in camera di Annalise in cambio di tanti tanti soldi (quelli della valigia, vi ricordate?).Scoperte le intenzione di Annalise, Mahoney fa in modo di creare l’incidente che costa la vita del bambino. Frank, distrutto, rivela tutto a Sam che gli vieta di dire qualcosa alla moglie. I due quindi hanno tenuto il segreto per 10 anni e la cosa è assurda. Il tutto lasciando che Annalise si incolpasse per la morte del figlio. Nono, non mi è andata giù.

Gli ultimi minuti ci danno gli input per la prossima stagione: Ollie rifiuta il posto a Stanford al posto di Connor, Caleb si suicida (?) nella sua vasca da bagno, Frank scompare e Wes, poverino, va da Mahoney che viene ucciso due secondi dopo che il ragazzo gli rivela di essere suo figlio. Wes, tesoro, porti sfiga.
La terza stagione sarà ancora più intricata, quindi non ci resta che aspettare mesi, mesi e ancora mesi. Pronti? Io no. Voglio che ricominci tipo domani.

 

blindspot

Blindspot 1×13
Uhm, si, carina, ma non eccezionale. L’FBI scopre di avere una talpa tra i suoi dipendenti e quindi ecco che Mayfair chiede a Weller di investigare e dopo due minuti il tipo con la faccia da topo di cui non ricordo il nome entrare dalla porta. Inizia ad interrogare un po’ tutti usando un poligrafo (e non capisco perché visto che è noto che individui allenati, come dovrebbero essere gli agenti dell’FBI, sono in grado di ingannarlo). Scopriamo che ogni donna ha qualcosa da nascondere: Jane, beh lo sappiamo. Deve nascondere il “marito” manzo. Zapata, oltre che essere negata con i test, nasconde la sua, chiamiamola relazione, con Carter. Mayfair non si sa, ma basta guardarla per capire che qualcosa non va e Patterson, povera cucciola, è sempre troppo innocente e viene usata da tipo-con-faccia-da-topo troppo semplicemente.
Insomma, un episodio non troppo emozionante, anche perché ovviamente alla fine della fiera è sempre Jane a venire accusata. La donna viene portata via e Weller fa di tutto per dimostrare la sua innocenza, anche se gli altri non sono troppo convinti. Ora, la scena finale tra Reade e Mayfair mi ha fatto venire voglia di prenderli a testate. Se non vi fidate, cacciatela dall’FBI e fatele vivere la sua vita, ma non si può continuare a dubitare di lei solo quando fa comodo. Per fortuna Weller è cotto come una pera e cerca di salvarla. Poi lei è scema e invece di farsi aiutare corre dietro a faccia-di-topo (che si rivela essere la spia russa) e lo ammazza senza un buon motivo. Facciamo finta di credere alla storia della legittima difesa.

In conclusione, boh, non so cosa pensare di questa seconda metà di stagione per ora. La prima puntata era stata da WOW, queste ultime due no. Vedremo se si ripiglia.

 

quantico

Quantico 1×13
Io voglio solo piangere. Accoccolarmi a palla e piangere. Il finale di questo episodio mi ha distrutto e non so bene cosa pensare ora. Chi non ha visto la puntata si fermi qui perché rischia lo spoiler.

Natalie, cristo santo. Di tutti quelli che potevano uccidermi, Natalie?! All’inizio mi stava altamente sulle palle, ma da puntate ormai era diventata una dei miei personaggi preferiti, una buona amica per Alex e una bella persona in generale. La vediamo aiutare Alex per salvarsi la vita, certo, ma anche perché adesso le crede, vuole aiutarla a dimostrare al mondo che il terrorista è ancora lì fuori e non è stato fermato come tutti pensano. A capo dell’antiterrorismo adesso c’è la ex moglie di Ryan che non ha proprio una grande simpatia per Alex, anzi. L’ha relegata in un ufficio più o meno inutile e ora la nostra agente ha qualche problema ad eseguire gli ordini del terrorista. In suo aiuto arriva Natalie, l’unica che sa qualcosa e le due collaborano molto molto bene, fino alla fine. Non ho nemmeno molto da dire su tutto il lavoro che hanno fatto insieme, perché sono solo sconvolta. Natalie è brillante e trova il modo di rintracciare la posizione del terrorista tramite un worm email. Peccato che il killer sia sveglio e abbia teso una trappola alle due. Alex esce per parlargli al telefono quando un urlo agghiacciante di Natalie le ordina di correre prima che tutto esploda. Giuro, io ero con le mani sulla bocca che cercando di capacitarmi di tutto ciò che stava accadendo davanti ai miei occhi.
Alex scappa da Ryan, ma è talmente sotto shock che lui non capisce nulla quindi quando lei fugge di nuovo, ancora non sa nulla.
Per un paio di giorni ho sperato che in qualche modo fosse sopravvissuta, ma a quanto pare non è così, quindi mi devo rassegnare a non vederla più. Sei stata una grande Natalie, ci mancherai.

mon firma

Teaser Tuesday #53

Saaalve!
Il Teaser Tuesday di oggi viene dal primo volume di una serie che abbiamo scoperto per caso e di cui fa parte il libro del Blitz di ieri. Ho iniziato il libro due giorni fa e sono ancora in piena crisi da laurea in arrivo quindi ho letto proprio pochi capitoli, ma per ora sembra davvero carino.
Vi lascio qui sotto un pezzettino di un capitolo dal POV del protagonista maschile, Caleb. Sembra davvero un personaggio interessante!

teaser tuesday

I’ve seen enough, ready to turn away and find another pretty tree to bark up, but Aubrey spots me from where she’s gyrating. Rihanna’s Where Have You Been is the song hypnotizing the mob, hypnotizing Aubrey into believing I am indeed the one she’s been searching for. When I think her intense stare might burn a hole right through me, she breaks free of her trance and raises her glass in acknowledgment. I raise mine back, hoping that will be the extent of our conversation tonight, but when I see her whisper to Emma and start dancing her way toward me, I bite my tongue for speaking too soon.
I don’t move. I’m not even giving her the satisfaction of meeting her half way. When she reaches me, she bumps me with her barely-covered ass. “Hey there, handsome. Surprised to see me?”
Ah! And there it is, engrained in her devious smirk, her hooded eyes the proof of her malicious intent. She knew I was coming here and that’s why she’s here. “I thought you were grabbing a bite and a few drinks with the girls? You never mentioned a wild night out.”
“Wild, huh?” She laughs, cocking her head back, never abandoning dramatic. “You haven’t seen anything yet . . . I’m just getting started. Why don’t you join me out there?” She’s pulling my beerless hand, but I’m statue-still.
“No.” Blunt. There are no lines to read between, you can’t possibly read between two letters.
She leans in closer, speaking over the loud music, into my ear. “Caleb, you’re starting to give me a complex. No is not an acceptable response.”
There’s no way I’m going to give her the reaction she’s looking for. Besides, I’m not too shocked by her admission. I’m certain by the looks of her designer clothes and the rest of her designer life she’s not used to taking no for an answer.
“Well, Aubrey, as Mick Jagger so aptly put it, you can’t always get what you want.”
She’s left with a dumbfounded expression. Surely she’s heard the Rolling Stones’ song before? I mean, you’d have to live under a rock, but with this chick anything’s possible.
As I stretch my vision past Aubrey, to another group of barely-dressed girls, I notice her. Long, coffee-brown hair falling down her back and almost touching her perfectly rounded ass. The ass that’s encased in a skin-tight black number and silky legs accentuated by heels that look dangerous. It’s a sin that someone who looks like her should have her eyes focused on the ground. Focus them on me, I will her. A package as beautifully put together as she is deserves attention—my attention. If only she knew she blows every woman in this room away. And not just because of how striking she is. There’s something about her, something different. This woman is a rare find in a room full of cookie-cutter imitations.
Her shiny waves cascade over her shoulders, bouncing as she walks in my direction. The deep chocolate hue compliments her radiant olive skin tone and her glistening green eyes. This woman is fucking gorgeous. Not the kind you take home to screw, the kind you take home to Mom . . . or, er, Grandma.
“Caleb. I was talking to you.”
I snap back to find Aubrey’s hands around my waist. “Conversation’s over. There’s someone I need to talk to.” I walk away, not even glancing back at Aubrey. I need to know who this woman is. I’m not a spiritual man, but she just might be sent from heaven. She’s the type of woman who could change the whole game. At least that’s the vibe I’m getting.

Chapter 5 – FEEL AGAIN by Faith Andrews

divisore dx

feel againA dare.

A dying wish.

Fate…

After years of loneliness, widowed Gabriella is ready to fill the void—as long as she doesn’t have to give her heart to another man.

Caleb’s screwed himself right into a dead-end existence. Faced with an ultimatum, he’s hell-bound on changing his reckless ways.

A chance meeting has these two instantly attracted to one another, but when their paths cross again—this time as professor and student—the roles reverse on Professor Edwards as Caleb teaches her how to feel again.

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