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Recensione: B-loved di P. D. Blacksmith

Trovo sempre difficile scrivere recensioni di libri a cui ho dato un voto basso, ma questa volta voglio provarci perché vorrei cercare di spiegare cosa non mi ha convinta di questa storia.

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Titolo: B-loved
Autore: P. D. Blacksmith
Editore: Giunti
Disponibile in italiano: Si
Goodreads

Belinda ha diciannove anni, vive a Marsiglia, ed è una ragazza piuttosto inquieta: è un’acrobata del parkour, un asso nel lancio dei coltelli e ha un talento naturale per mettersi nei guai. Dopo essersi fatta coinvolgere in una rapina con una banda di ladruncoli, ha bisogno di cambiare aria e non trova migliore rifugio che la casa del padre, nella sonnacchiosa Trento. Ma i cieli azzurri, i laghi cristallini e le cime innevate di un panorama da favola celano molto più di quanto sembra. Anche i ragazzi che conosce – biondi, muscolosi, tatuati e appassionati di arrampicata – hanno qualcosa di strano. In più, la città è sconvolta da una serie di suicidi, le cui giovani vittime, come in un tragico rituale, cercano la morte nell’acqua. Ben più di una semplice coincidenza. Così la pensano anche Micha, il leader del gruppo, più biondo e più bello di tutti, e Detlev, suo fratello adottivo, sfuggente e misterioso. Ma chi sono davvero i ragazzi delle montagne? Perché vivono isolati sulle vette? Che cosa le vogliono dire? Davanti a Belinda si sta per spalancare un mondo del tutto nuovo, popolato da creature straordinarie pronte a sconfiggere il male. Un mondo dove tutto ha due facce, anche l’amore, e Belinda sarà costretta a scegliere senza fare errori.
Un fantasy pieno di suspense, colpi di scena, seduzione e mistero.

Il libro è scritto da due autrici che attualmente vivono nelle Dolomiti e hanno voluto raccontare la storia di questa ragazza, Belinda, che, trasferitasi a Trento dopo alcuni avvenimenti sfortunati, si ritrova immersa in un mondo popolato da creature fantastiche.
Ho una passione per i fantasy e cerco sempre di dare una possibilità ad autori ed autrici italiane, perché ogni tanto mi piace leggere qualcosa nella mia lingua madre e, cercando bene, si trovano delle piccole perle. Purtroppo fra queste non c’è B-loved che, nonostante abbia un’idea di base coinvolgente e con grandi possibilità, mi ha lasciata insoddisfatta.

Non so se a deludermi di più siano stati i personaggi o il modo in cui è stata sviluppata un’idea che avrebbe avuto un gran potenziale.
Ho trovato Belinda, la protagonista, abbastanza antipatica, nonostante fin dall’inizio cerchino di farla passare per una ragazza fuori dal comune e forse degna di nota. Si rivela invece praticamente una bambina, che non riesce a comprendere i suoi sentimenti e quelli degli altri o fa finta di non capirli, che si mette in pericolo senza un motivo valido e prende decisioni impulsive che causano solamente guai.
Da tradizione, anche in questo libro c’è un triangolo amoroso e quindi le autrici ci regalano Micha, biondo, muscoloso e semplicemente perfetto, e Detlev, moro, tenebroso e pieno di segreti. Sfortuna vuole che i due siano fratelli adottivi e che entrambi siano interessati a Belinda.
Non so che dire sui due, perché li ho trovati profondi come una pozzanghera, come del resto la moltitudine di personaggi secondari che circondano la protagonista.
Micha viene messo nella temibile friend-zone e non fa niente per uscirne, anzi. Non che Detlev debba fare molto per conquistare Belinda, che da un giorno all’altro passa dal temerlo e girarne alla larga, al volergli saltare addosso e stare sempre insieme. La chiamarono coerenza.

Parliamo un attimo della trama: più o meno fino al 20% del libro non succede assolutamente nulla. Le pagine scorrono tra le pippe mentali di Belinda e le sue ricerche per una casa e un lavoro (trova entrambi nel giro di un giorno, quindi dovrò farmi spiegare come ci è riuscita). Si fa un paio di amici, Dona e Panco e inizia ad uscire con Micha, il tutto senza suscitare un grande interesse nel lettore, finché ad un certo punto, la svolta: Belinda scopre l’esistenza di esseri sovrannaturali e la sua vita cambierà per sempre.
Quando sono arrivata alla scoperta di queste creature, la mia attenzione si è risvegliata perché l’idea era buona ed interessante, ma è stata rovinata dallo sviluppo. Da una parte abbiamo i cermanni, esseri metà umani e metà cervi, di cui un gruppo di ragazzi, guidati da Micha, fa amicizia (diciamo che la tollerano) con Belinda, dall’altra abbiamo gli anguani, creature d’acqua metà serpente e metà uomo, specie di cui fa parte Detlev.
Cosa hanno in comune le due specie, vi chiederete. Assolutamente niente, anzi, teoricamente dovrebbero starsi il più lontano possibile, ma, per sconfiggere un nemico comune, si sono alleati. Vi risparmio le dinamiche tra il gruppo di cermanni e Detlev e vi lascio scoprire i poteri che entrambe le specie possiedono, ma qualcosa in tutta questa storia non mi ha convinta.

Non voglio spoilerare nulla nel caso qualcuno di voi voglia leggere il libro (se lo fate vi prego di scrivermi le vostre opinioni), ma mentre leggevo il finale l’unico mio pensiero era: “Mi stanno prendendo in giro, vero?!”.
Non me la sento quasi mai di sconsigliare un libro e se lo faccio è solo perché so che ad una determinata persona non potrebbe mai piacere o che determinati argomenti potrebbero turbarla, quindi se la trama vi ispira dategli una possibilità e dopo fatemi sapere cosa ne avete pensato. I rating che diamo qui sul blog sono soggettivi e quindi rispecchiano la mia opinione di un libro o di un film che potrebbe discordare totalmente dalla vostra.
Il libro riceve quindi 2 cupcake, più per le scelte fatte nello sviluppare la trama e per il mancato sviluppo dei personaggi, perché davvero l’idea meritava e non mi stancherò di ripeterlo.


Weekly Recap #4

Ultima settimana di esami (ormai ve lo avremo ripetuto milioni di volte) e poi inizierà l’ultimo semestre. È incredibile come questi tre anni di università siano passati in fretta e ogni tanto, pensando a cosa ci riserva il futuro, mi faccio prendere dall’ansia. Non sono mai stata brava a gestire i cambiamenti. Ma non siamo qui per parlare di me, quanto delle innumerevoli serie che vedo (quelle che vi propongo sono solo una piccola parte), quindi iniziamo!

Scorpion 1×16
Dopo quasi tre settimane torna questa serie che, puntata dopo puntata, sto imparando ad amare sempre di più. Le varie missioni in cui vengono coinvolti i protagonisti sono sempre un po’ surreali, ma essendo uno show televisivo direi che se lo possono permettere. Questa volta Walter e gli altri ci portano su una nave da crociera per persone molto facoltose, in cui dovranno localizzare e disattivare dei missili. La missione, ovviamente, è piena di contrattempi e situazioni non previste, oltre che di azioni inaspettate da parte di alcuni personaggi, ma la cosa che mi ha colpita di più è stata l’attenzione dedicata alle relazioni tra i personaggi. Ci mostrano brevi momenti e conversazioni in cui si può notare come i protagonisti stiano imparando a vivere emozioni come amore, affetto, preoccupazione. Li vediamo avere paura di perdere un’amicizia importante, nascondersi per scrivere un biglietto di San Valentino e offrirsi come ostaggio al posto della persona a cui tengono di più. Stanno crescendo tutti e spero continuino su questa scia. Non sono riuscita a trovare il promo della settimana prossima, ma mi aspetto grandi cose.

 

The Fosters 2×15
Puntata relativamente tranquilla, ma adorabile. Callie incontra Robert per un pranzo e cerca di fargli capire di poter essere sua figlia e frequentarlo anche senza essere adottata. Cerca anche di fargli comprendere che essere adottata da lui la separerebbe da Jude, ma il padre non sembra voler accettare la cosa. Jesus si fa dare ripetizioni da Emma e come al solito dimostra di non pensare alle conseguenze delle sue azioni e cerca di baciarla. Alla fine decidono di essere solo amici, ma sono curiosa di vedere come si svilupperà la situazione. Jude e Connor escono con due loro compagne di classe per vedere un film al cinema, dove i due condividono un momento dolcissimo. I momenti a loro dedicati sono fra quelli che aspetto con più ansia perché è la prima volta, in una serie tv, che vedo due ragazzi così giovani affrontare la possibilità di essere gay.
Brandon riprova a suonare il piano dopo aver ricevuto una mail in cui viene invitato a prendere una decisione riguardante il corso estivo che gli è stato proposto. Non so che decisione prenderà, ma spero sia quella di andare al corso e ricominciare a suonare, perché la musica classica è sempre stata molto importante per lui e sarebbe un peccato abbandonarla così.
La scena finale mi ha lasciata a bocca aperta, non mi sarei mai aspettata una richiesta del genere da parte di Ana e sono curiosissima di vedere come risponderanno Stef e Lena. Sembrano essere in arrivo altri problemi per Callie (quando mai insomma) che viene interrogata dalla polizia riguardo un gioco che aveva comprato per la figlia di Daphne. La accuseranno di averla rapita? Temo lo scopriremo solo guardando la puntata, quindi teniamo duro che fra pochi giorni forse avremo le nostre risposte.

 

Eye Candy 1×05
Se c’è una cosa che ormai ho capito di questa serie, è che niente è mai come sembra. La trama si sta allargando e tutto sembra essere un incastro tra persone e avvenimenti. In questa puntata viene inserito il personaggio di Bubonic, un hacker conosciuto sia dalla Cyber Unit che da Lindy. Si capisce che una tragedia avvenuta alla sua ragazza un anno prima a causa della polizia l’ha fatto tornare in città per vendetta, ma questo episodio è stato solo un assaggio di un piano molto più grande. Il killer ossessionato da Lindy si fa vedere poco, ma i suoi pensieri ci vengono rivelati durante tutta la puntata e, devo ammetterlo, mettono un’ansia assurda. Interessante il modo in cui Bubonic decide di attaccare i partecipanti alla festa organizzata da Lindy e Sophia: un gioco, in cui completando determinate sfide si vincono soldi. Mi ha lasciata perplesse il tipo di sfide proposte e la reazione della gente, disposta anche a tagliarsi un dito per soldi, cosa che spero nella realtà non capiti mai.
Tommy e Lindy sono adorabili, ma la loro relazione non è ancora destinata a iniziare, in quanto la ragazza sembra essere concentrate sul bel Jake (la capisco, è difficile scegliere tra i due). Il promo della prossima puntata è assurdo, succedono troppe cose e non so come faranno ad inserire tutto in 40 minuti. È incredibile come sembra essere tutto collegato, dal killer, a Bubonic, alla scomparsa di Sarah. Per una volta, non vedo l’ora che arrivi lunedì per vedere il prossimo episodio.

 

Switched at Birth 4×06
Non so esattamente cosa pensare di questa puntata, come di quelle passate. La storyline non mi piace, anche se mi rendo conto che i produttori la stiano usando per sensibilizzare li spettatori. Mi è piaciuto come abbiano reso il fatto che Bay si senta in gabbia, con tutti che le dicono come dovrebbe sentirsi e cosa dovrebbe pensare e mi è piaciuto soprattutto che lei abbia provato a ribellarsi alla cosa. Tutti sono saltati a conclusioni affrettate e ancora non si sa se le accuse a Tank siano veritiere. Viene aperta un indagine da parte della scuola e la gente inizia a parlare, a farsi un’opinione sulla situazione. Bay è quindi costretta a dire tutto ad Emmett, che ovviamente non la fa spiegare e pensa lei lo abbia tradito e basta. Ho apprezzato che Daphne sia volata fino a Los Angeles per parlargli e cercare di convincerlo a parlare con Bay, ma ho come l’impressione che le cose non andranno bene. Emmett è tornato a casa, ma dal promo della prossima puntata sembra che non riesca ad accettare la situazione. Tank è stato espulso, ma anche qui temo che la situazione non sia conclusa, perché non ci sono prove contro di lui e Bay non ha confermato totalmente la cosa, dicendo solo che sentiva che qualcosa era sbagliato la sera della festa. A giudicare dalle informazioni che sono emerse da questa puntata sembra che Tank non fosse così ubriaco, che anzi fosse perfettamente in grado di fermarsi, quindi la situazione è parecchio complessa. Sono curiosa di vedere come andrà avanti la cosa mi , nonostante queste puntate non mi stiano piacendo più di tanto.

 

Grey’s Anatomy 11×11
Mi ero sbagliata, in uno degli scorsi recap, dicendo che Shonda avrebbe probabilmente salvato il bambino di April e Jackson perché fino ad ora non era mai successo niente di grave ai bambini in questa serie. Mi sbagliavo a sperare in un miracolo, un po’ come ha fatto April durante questo episodio e mi sbagliavo di nuovo quando pensavo che non avrei pianto.
È stato devastante vedere i genitori del piccolo dover prendere la decisione di farlo nascere a lasciarlo morire, è stato terribile vedere come gli altri protagonisti non avessero idea di come aiutarli, ma è stato bello come Amelia sia arrivata in aiuto a tutti, dicendo che avrebbero dovuto lasciarli in pace e che accendere una candela l’aveva aiutata ad affrontare la situazione. Uno alla volta li vediamo quindi andare nella cappella dell’ospedale e accendere una candela per il piccolo Samuel, ricordando i momenti migliori degli ultimi mesi della vita di April e Jackson. Grande recitazione dei due attori che rendono le scene con loro protagonisti davvero strazianti e, nonostante sia stato davvero un episodio difficile, complimenti a Shonda per aver scritto questa storyline. Mi si è stretto il cuore a vedere Amelia affrontare questa situazione, dopo la tragedia che l’aveva colpita e di cui nessuno all’ospedale è a conoscenza. Quando nella cappella e seduta con Owen e gli dice: ”Mio figlio è vissuto per 43 minuti” sono scoppiata. Bocciata totalmente in questo episodio Meredith, che sembra fregarsene del tutto di cosa stanno affrontando i suoi amici e pensa solo a cercare qualcuno che possa tenergli i bambini mentre lei corre da Derek per del, e qui cito, “sesso d’emergenza”. Spero che April e Jackson possano trovare un po’ di pace nelle prossime puntate e magari un po’ di felciità, perché se la meritano davvero.

 

How To Get Away With Murder 1×12
Applauso per Shonda e per Viola Davis signore e signori! Questa puntata mi ha tenuta sulle spine per 40 e passa minuti e gli ultimi 5 la mia mascella era più o meno ad altezza caviglie. L’episodio è stato meraviglioso e dannatamente intenso. Dopo aver trovato il corpo di Sam, Hannah, sua sorella, in preda ad un attacco isterico, accusa Annalise di aver ucciso il marito. Quando la polizia non l’arresta, Hannah trova il modo di far comunque perquisire la casa.
I ragazzi nel frattempo sono sempre più in ansia e vivono ogni giorno con la paura di essere scoperti ed arrestati. Connor e Michaela sono i più scettici sull’affidare la propria libertà ad Annalise e anche Wes e Laurel iniziano a crollare. Rebecca mi lascia sempre più perplessa, perché semplicemente troppo calma. Non è possibile non avere nessuna reazione a quello che sta succedendo. Durante la scena della perquisizione ero sul divano con il fiato sospeso aspettando che trovassero qualcosa, qualunque cosa che incriminasse Annalise o i ragazzi, invece tutto procede per il meglio. Quando la polizia trova un anello mi sono detta: “Ecco, è finita, hanno trovato l’anello di Michaela” e invece questo show mi ha stupita di nuovo. Negli ultimi minuti infatti, vediamo che ad essere arrestato e portato in centrale è Nate, l’amante di Annalise, incriminato a causa della prove che Frank e Annalise hanno lasciato in giro. Non so se Nate sia a conoscenza di tutto o quale sia il piano per scagionarlo, ma spero non lo lascino a marcire in prigione, perché non se lo merita. In attesa di vedere la prossima puntata, cercherò di capire cosa sia successo al vecchio inquilino della casa di Wes, che sto iniziando a pensare abbia qualcosa a che fare con Rebecca.

 

Mi scuso di nuovo per aver postato un giorno in ritardo rispetto al solito e vi auguro buon weekend!!

Recensione: I’ll give you the sun di Jandy Nelson

Negli ultimi anni ho notato di essere soggetta ad un totale blocco da lettrice che si estende da metà gennaio alle prime settimane di febbraio. Non so perché succede e non ho assolutamente idea di come sistemare la cosa, ma questo 2015 è iniziato proprio con questa incapacità di leggere. Poi, all’improvviso spunta un libro che cambia le carte in tavola e mi fa ripartire come un treno e quest’anno è I’ll give you the sun.

20901080
Titolo: I’ll give you the sun
Autore: Jandy Nelson
Editore: Dial Books
Disponibile in italiano: No
Goodreads

Jude and her twin brother, Noah, are incredibly close. At thirteen, isolated Noah draws constantly and is falling in love with the charismatic boy next door, while daredevil Jude cliff-dives and wears red-red lipstick and does the talking for both of them. But three years later, Jude and Noah are barely speaking. Something has happened to wreck the twins in different and dramatic ways . . . until Jude meets a cocky, broken, beautiful boy, as well as someone else—an even more unpredictable new force in her life. The early years are Noah’s story to tell. The later years are Jude’s. What the twins don’t realize is that they each have only half the story, and if they could just find their way back to one another, they’d have a chance to remake their world.

This radiant novel from the acclaimed, award-winning author of The Sky Is Everywhere will leave you breathless and teary and laughing—often all at once.

 

Vi è mai capitato di iniziare un libro e dopo poche pagine storcere il naso perché la storia non vi convince o perché i personaggi sono piatti e senza carattere, per poi arrivare ad una pagina che vi fa innamorare? A me è successo con questo romanzo.
Non avevo mai letto niente della Nelson e per una volta non avevo letto neanche una recensione (ho solo sbirciato la valutazione di alcune amiche giusto per farmi un’idea generale), quindi ho iniziato a leggere curiosa, ma senza grandi aspettative. Il libro è scritto attraverso due POV’s, quello di Noah e quello di Jude. Il ragazzo ci racconta fatti avvenuti qualche anno prima rispetto al presente, narrato invece dalla sorella. Non sono una fan del doppio punto di vista, ma in questo particolare libro la scelta è azzeccata, perché ci permette di capire i due protagonisti a fondo. Altra particolarità è il tipo di scrittura della Nelson che, soprattutto nei capitoli dedicati a Noah, usa metafore volte a farci comprendere il carattere del ragazzo.

She gives of light. I give off dark. (PORTRAIT, SELF-PORTRAIT: Twins: The Flashlight and the Flashdark)

Questo libro è come una galleria d’arte, un susseguirsi di quadri e statue che ci raccontano la loro vita. Noah e Jude sono due gemelli di tredici anni quando la storia ha inizio e non potrebbero essere più diversi. Jude è solare, circondata da amiche, mentre Noah è sempre da solo e preso di mira dai ragazzi più grandi. Ma i due hanno un rapporto speciale, fatti di giochi e regole che solo loro due possono capire. Si parlano telepaticamente e si sono divisi il mondo, di cui usano parti (alberi, fiori, l’oceano, il sole) per ottenere qualcosa dall’altro. Crescendo, però, cambia sempre qualcosa e la gelosia, la sensazione di non essere accettati, la paura per un futuro ancora sconosciuto, sono emozioni che i due non avevano ancora conosciuto. E sono queste nuove emozioni che portano entrambi a commettere errori che andranno a influenzare altre persone e, a volte, a creare danni irreparabili.
Non so dirvi chi mi ha fatta emozionare di più o chi proprio non mi è piaciuto, perché in questo libro tutti sono umani e quindi imperfetti. Ognuno dei personaggi ha commesso errori e ognuno ha creato meraviglie.

Jude, per esempio, iniziamo a conoscerla davvero solo quando è lei a raccontare. Prima la potevamo percepire solo attraverso gli occhi del fratello. La ragazza, ormai sedicenne, è superstiziosa e impaurita da ogni malattia. È una ragazza particolare, sotto la forte influenza dalla nonna, defunta da qualche anno. Parla con il fantasma della nonna e ha paura di quello di sua madre (lo giuro, non è un fantasy). Il molti la credono un po’ squilibrata, ma lei vive la vita a modo sua, tenendo una cipolla nella tasca o spandendo zucchero perché porta fortuna. Sa di aver commesso degli errori, soprattutto nei confronti del fratello e cercherà in ogni maniera di rimediare.

We exhale together, then inhale together, exhale, inhale, in and out, out and in, until not even the trees remember what happened in the woods yesterday, until Mom’s and Dad’s voices turn from mad to music, until we’re not only one age, but one complete and whole person.

Noah vive in un mondo fatto di colori e immagini, che nascono e si dipingono da sole nella sua mente. A volte quei dipinti diventano realtà, a volte rimangono nel museo privato nella sua testa. È giovane e tutto nei capitoli a lui dedicati indica incertezza, innocenza, curiosità. Vede il mondo a modo suo e l’autrice riesce con metafore e descrizioni a farlo vedere anche a noi. Noah ha sempre vissuto nell’ombra, per paura di non essere accettato e perché nessuno riusciva ad andare oltre al suo silenzio o ai suoi disegni, tranne Jude, Brian, il ragazzo dei meteoriti e sua madre. Quando la madre comunica ad entrambi i figli che potranno provare le selezioni per accedere alla scuola d’arte della zona, Noah ha finalmente qualcosa che lo in accompagna attraverso le sue giornate: il desiderio di entrare in quella scuola e dimostrare di essere qualcuno, di farsi conoscere e apprezzare attraverso la sua arte.
L’adolescenza si sa, spinge le persone a commettere gesti non voluti e Noah non ne è immune. Commette scelte sbagliate ed errori che creeranno problemi e lo porteranno a cambiare totalmente sè stesso e forse anche a perdersi un po’.

And you used to make art and like boys and talk to horses and pull the moon through the window for my birthday present.

Nei capitoli narrati da Jude, mi si stringeva il cuore a vedere Noah così cambiato, così poco magico. Non c’erano più colori e dipinti assurdi, non c’erano ritratti e non c’era più quel ragazzo che vedeva l’anima delle persone e poi la disegnava. Una persona, però, non cambia mai veramente e il carattere che mi aveva incantata piano piano riemerge, in un’esplosione improvvisa di colori e immagini che lascia tutti sbalorditi e lo porta a rimediare agli errori del passato.

I personaggi secondari mi hanno piacevolmente colpita. A partire dalla madre che spinge i suoi figli a dare il meglio per entrare nella scuola ed è sempre attenta a cosa li turba o li rende felici. È più legata a Noah e si nota, soprattutto durante la prima parte del romanzo, come le risulti difficile relazionarsi con Jude. Non capisce i suoi comportamenti e non approva le sue scelte, ma cerca più volte di migliorare il rapporto con la figlia. Il padre appare poco, forse proprio perché nella parti raccontate da Noah, che è convinto di non piacere al padre, l’uomo praticamente non esiste. Eppure, con il passare del tempo, anche il loro rapporto migliora e cresce, fino ad arrivare al punto in cui Noah decide di mentire per salvaguardare la felicità del padre, che finalmente lo apprezza per come è veramente.
Brian arriva all’improvviso nella vita di Noah, spezzando la routine che scandiva le sue giornate. È un ragazzo particolare, appassionato di meteoriti, ma campione di baseball della sua scuola, fatto che manda Noah in confusione. Un ragazzo popolare, infatti, non lo avrebbe mai preso in considerazione come invece fa Brian. È lui che sconvolge completamente il mondo di Noah, facendogli provare emozioni nuove e fino a quel momento sconosciute e sarà sempre lui uno dei maggiori rimpianti del protagonista.
Guillermo e Oscar riempiono le pagine dei capitoli narrati da Jude di gioia, divertimento e domande. Jude si chiede chi sia la donna amata da Guillermo e perché lui pianga mentre dalle sue mani nascono nuove sculture, si domanda quale sia la storia del giovane inglese che giorno dopo giorno la fa innamorare e quando Noah tornerà ad essere sè stesso.

“I gave up practically the whole world for you,” I tell him, walking through the front door of my own love story. “The sun, stars, ocean, trees, everything, I gave it all up for you.”

I’ll give you the sun è una storia d’amore, tra due persone, tra due fratelli, tra un genitore e un figlio, ma è anche una storia di perdita. Mostra che al mondo esistono persone diverse, ma non per forza sbagliate, che per essere accettati bisogna accettare sè stessi prima e che va bene perdersi ogni tanto, perché prima o poi arriverà qualcuno in grado di riportarvi sulla retta via.
All’inizio non mi aveva convinta come storia, ma piano piano si è fatta strada dentro di me e mi ha incantato, come immagino mi avrebbero incantato i disegni di Noah o le donne di sabbia di Jude. Come ogni libro può piacere o non piacere, ma sono sicura che sia degno di una possibilità.


Weekly Recap #3

Questa settimana la mia voglia di guardare serie tv è, stranamente, sotto le scarpe. O meglio, la voglia ci sarebbe, ma non riesco a farmi piacere gli episodi e siccome non è possibile che tutti abbiano mandato in onda episodi pessimi, deduco di essere io il problema (ma va?!).
Detto questo, visto che non mi va di saltare una settimana solo perché sono di cattivo umore, ci provo comunque e vediamo che cosa salta fuori!

The Fosters 2×14
Era da un po’ che non si vedeva un episodio dedicato interamente alla famiglia e tutto sommato non è stato malissimo. I segreti delle ultime puntate vengono a galla, quindi Stef e Mariana vengono a conoscenza della gravidanza di Ana (e grazie al cielo il padre non è Mike) e tutti scoprono il tatuaggi di Jesus. Finalmente il ragazzo (che di punto in bianco rivela un fisico allucinante) molla Hayley, che stranamente accetta la cosa senza troppe scenate. Qualcosa mi dice che nei prossimi episodi creerà dei problemi sia a lui che a Mariana a causa del gruppo di danza. Bellissima la scena tra Brandon e Callie, che riescono finalmente a parlare per più di due secondi e tornare ad essere amici. Non è facile capire che piega prenderà la loro relazione e, sinceramente, non so se sperare che tornino insieme o meno. Jude fa capire alla sorella, con una reazione non proprio ideale, di non sopportare di essere trattato come un bambino e mi sembra che per lui sia un passo importante per iniziare a contare su sè stesso e non sempre su Callie. Dal promo il prossimo episodio non sembra male, quindi lo attendo con ansia, sperando di essere in umore migliore.

 

Eye Candy 1×04
Vi ricordate le mie perplessità su come si sarebbe sviluppata la trama una volta catturato il killer? Questo episodio mi ha dato delle risposte e no, non hanno ovviamente catturato l’assassino, ma ci viene mostrato come la storia possa proseguire anche senza di lui. In questo episodio intitolato YOLO (You Only Live Once), infatti, non c’è nessun riferimento al killer. La storia ruota intorno alla scomparsa di 5 ragazzi e al ritrovamento del sesto in stato confusionale. Sarà proprio Lindy a connettere con il ragazzo e sarà sempre lei la chiave per risolvere il mistero, grazie alle sue doti informatiche. Mi ha stupito come tutti all’interno della divisione della polizia per cui lavora si siano immediatamente fidati di lei e l’unico ancora riluttante sia Tommy. Comprendo sia il suo desiderio di tenerla al sicuro, sia il volerla allontanare da casi che non la riguardano. Sono curiosa di vedere come si svilupperà la parte di trama riguardante il lavoro di Lindy (che non capisco se abbia lasciato o meno l’altro lavoro). La relazione della ragazza con il bel poliziotto continua a svilupparsi e in questo episodio abbiamo una dimostrazione di come entrambi tengano molto all’altro. Totale assenza di Connor e Sophia e la cosa non mi è dispiaciuta per niente. Il promo della prossima puntata sembra promettere una trama molto emozionante, quindi non ci resta che attendere di vederla.

 

Switched at Birth 4×05
Signore e signori, vi rendo testimoni della puntata che ha iniziato il delirio all’interno di una della mia serie tv preferite. Non ho veramente parole per definire quello che è successo in questo episodio perché si stanno raggiungendo livelli incredibili di assurdità. Ora, premettendo che sono d’accordo con l’utilizzare le serie tv, i libri e i film per sensibilizzare il pubblico riguardo a certi argomenti, c’è comunque un limite a tutto. La trama intera gira intorno a Bay che si risveglia la mattina dopo la festa nel letto di Tank e realizza di aver tradito Emmett, ma di non ricordarlo. Cerca quindi di ricostruire i fatti della serata, cercando nel frattempo consigli da Regina, fingendo che sia un’amica ad aver combinato il guaio. E che cosa le risponde la donna? Che le dispiace che la sua amica sia stata stuprata. What?! Nonostante io sia d’accordo che se una ragazza è talmente ubriaca da non ricordare niente il giorno dopo, il ragazzo dovrebbe tenere le manine a posto, in questo caso non si può definire stupro senza nessuna informazione in più. Se poi lui si è davvero imposto, allora è giusto che paghi, ma lo stanno già tutti condannando e non va bene. Per il resto puntata così così e a giudicare dal promo della prossima la situazione andrà degenerando.

 

Heartland 8×12
Episodio con un titolo che può solo far prevedere il peggio: Broken Heartland. Quando l’ho letto ero pronta a qualsiasi cosa: morti improvvise, altri infarti, qualche altro dramma con l’adozione di Georgie, invece, per fortuna, il drama che ha caratterizzato questa puntata riguardava solamente Lou e Peter. Non dico che sia stato piacevole vederli litigare e rinfacciarsi tutti gli avvenienti delle ultime settimane, ma il finale ha lasciato una speranza ed è per questo che adoro questa serie. Dietro alla tempesta, c’è sempre un raggio di sole ed è seguendo quel raggio che Lou prende un aereo per rincorrere Peter a Vancouver e chiarire la situazione. Spero solamente che non trovi burtte sorprese ad aspettarla. Ty e Amy partono per un weekend romantico lontano dallo stress pre-matrimonio, ma vengono interrotti da una ragazza che gli ruba il pick-up e poi dalla chiamata di Jack, che li invita a tornare a casa per supportare Lou. Ho adorato Georgie che per una volta si dimostra una ragazza timida e forse un po’ insicura, che si vergogna ad invitare Stephen al ballo scolastico (lo ametto, li sto shippando da un paio di episodi).

 

Grey’s Anatomy 11×10
Non so sinceramente da cosa cominciare, quindi inizio col dire che la puntata mi è piaciuta veramente molto e che la stagione si sta un po’ riprendendo, considerando che la prima parte non mi era proprio piaciuta. Meredith deve imparare a vivere senza Derek e mentre cerca di capire come farlo, trascina in mezzo alla situazione Alex, cercando di renderlo la nuova Cristina, senza troppo successo. Saranno la Bailey, Jo e, a sopresa, Maggie, ad aiutarla. Il rapporto tra Meredith e la nuova sorellastra non è iniziato nel migliore nei modi, ma forse, ne uscirà qualcosa di buono. Penso sia impossibile sostituire Lexie, che è stata una parte importante nella vita di ogni personaggio, ma Maggie sembra un personaggio ben costruito e con grande potenziale.
Se c’è una cosa, però, di cui sono assolutamente certa, è che sia impensabile sostituire Cristina e i riferimenti che le hanno dedicato, oltre alla scena di Owen che la ricorda, mi hanno distrutta emotivamente. April e Jackson non sembrano essere destinati al lieto fine, anche se il promo della prossima puntata è fin troppo drammatico e non vorrei fosse sono un modo per farci abbandonare tutte le speranze e poi sorprenderci. L’unica soluzione, purtroppo, è stare buoni buoni ad aspettare giovedì prossimo. Callie è apparsa per pochi minuti dello show, ma ha dimostrato di essere una donna matura ammettendo di non essere pronta a lasciarsi alle spalle Arizona e io sto sperando con tutto il cuore che la situazione tra loro si risolva. Personaggio preferito della puntata? Quel piccolo genio di Amelia Shepherd. Ho una passione per Amy e renderla un regular di Grey’s è stata una delle soprese più belle di quest’anno. Sta lottando per salvare la vita alla dtt.ssa Herman e l’ho vista giù di morale quando nessuno riusciva a capirla, finché non è arrivata Stephanie. Quella del tumore impossibile sarà una grande storyline.

 

How To Get Away With Murder 1×11
OMG! Può essere l’unico commento a questo episodio? No, vero? Ok, allora. Siccome sono una piccola veggente ormai, sapevo che prima o poi sarebbe successo quello che è accaduto a fine episodio, ma non riesco ancora ad immaginare quanti danni possa creare la cosa.
Ma andiamo per gradi: il caso di cui si occupano Annalise e i ragazzi è stato sicuramente interessante, ma non mi ha coinvolta più di tanto, perché la mia attenzione era totalmente concentrata sulla sorella di Sam. La cognata della Keating infatti è in città per avere risposte e non mi aspettavo le ricevesse così in fretta. I ragazzi sono sempre più preoccupati e iniziano a risentire delle loro azioni: c’è chi ha gli incubi, chi inizia a bere, chi cerca di nascondersi in una relazione e chi si ribella alla famiglia, ma sono sicura che qualcuno crollerà prima o poi. L’unica che sembra stare bene è Rebecca e non capisco se è perché non si sente in colpa o perché ancora nasconde qualcosa. Annalise è devastata e ci viene mostrato chiaramente nelle prime scene in cui si vede come ha trascorso le vacanze invernali. Il suo rapporto con Wes non mi convince, ma sarà perché tendo a vedere un secondo fine sotto qualsiasi cosa e qui non sono ancora riuscita a capirlo. Asher è sempre più insopportabile e spero che prima o poi si riveli utile e crei qualche casino, perché se continua così per me si può tranquillamente eliminare dallo show. Nel corso dell’episodio ci hanno fatto ripetutamente notare come Wes pensi spesso al ragazzo che viveva nell’appartamento prima di lui. Che c’entri qualcosa?
Dal promo, la prossima puntata sembra particolarmente eccitante e piena di eventi, quindi non ci resta che attenderla con il fiato sospeso.

 

E siamo giunti alla fine anche per questa settimana. Sperando di non avervi annoiato troppo, vi invito a commentare se avete delle teorie o dei pensieri su una di queste puntate o se voleste parlare di una qualsiasi altra serie tv.

Alla prossima settimana!