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Teaser Tuesday #160

Buongiorno e buon martedì! Mancano solo due giorni all’uscita di questo gioiellino e la mia recensione è praticamente pronta per voi 🙂 Sto parlando di ‘Un altro giorno ancora’ di Bianca Marconrero! Intanto vi lascio un piccolo estratto, non vedete l’ora di leggerlo?

teaser tuesday

Andrea si piazza davanti a me, che lo fisso incapace di chiudere la bocca.
«Buonasera, Elisa».
E, magia, ritrovo la voce. «Non può essere buona», gli dico, e gli lancio pure il canovaccio, ma manco miseramente il bersaglio. Sospetto che la camicia bianca di Andrea funga da scudo rifrangente. «Quello mi stava riempiendo di mance».
«Mi dispiace per il tuo business, Elisa», dice e, giuro, non è ironico. «Ma non era una brava persona».
«Vai al diavolo», sbotto. «Anzi, no, prima spiegami come hai fatto a fare la radiografia a quel coglione? Hai poteri precognitivi? Sei un maledetto stalker?!».
«È estate», mi dice. «Se ti togli la fede, resta il segno dell’abbronzatura».
«Okay, e il resto?»
«Per l’età? Facile, la canottiera che indossava, in verità piuttosto dozzinale, lasciava scoperta la cicatrice della vaccinazione contro il vaiolo. Gli ultimi ad averne una così evidente sono nati negli anni Settanta».
«E i figli?»
«Aveva i nomi “Martina” e “Flavio”, tatuati sulle sue braccia. Ho immaginato fossero i suoi figli. Il numero di telefono della moglie, invece, non ce l’avevo. Era un bluff».
«Non mi ero neanche accorta che li avesse, i tatuaggi».
«A me sfuggono di rado», mi dice. «Ci presto sempre molta attenzione», i suoi occhi azzurri si spostano verso le mie braccia. L’idea di essere oggetto della sua “attenzione” è un sasso nella scarpa che va a unirsi alla spina nel fianco, che associo sempre a lui, e alla spada nel cuore che mi ha piantato cinque giorni fa.
Questo bastardo è ufficialmente la mia nemesi.
È lui a rompere il silenzio tra noi. «È la data del campionato regionale», dice indicando l’ultimo tatuaggio. E anche Andrea, come Leone, ha interpretato correttamente. Ma nel suo caso mi infastidisce.
«Ti ho già detto di andare al diavolo?»
«Sì, lo hai fatto», annuisce. Non è né arrabbiato né divertito. È un maledetto automa, il prodotto di un padre ingegnere. Non c’è da sorprendersi che la madre li abbia piantati in asso per scappare con un ballerino cubano. E non mi meraviglia che la sorella di Andrea, Bianca, si sia trasferita in Francia, patria dei vini di cui lei è espertissima, e che finisca per sposarsi un francese!
In fondo la capisco, anche se non posso perdonarla per essersene andata. E non solo perché era l’unica Serpieri decente, ma per il male che ha fatto a mio fratello Vittorio. Comunque, questa è un’altra storia.
È di nuovo Andrea a parlare. «Non mi chiedi perché sono qui?»
«No», rispondo io. «E non saprei come esprimerti la vastità del niente che me ne frega! Ma, se ci tieni, posso formulare un’ipotesi stile Sherlock: è un locale», indico, in direzione della pista, il tripudio di gente che balla. «Forse sei venuto per divertirti, sempre che il tuo codice di programmazione lo preveda. Forse Agata si è stancata di fare puzzle in salotto e ti ha implorato di portarla fuori», mi stringo nelle spalle. «O forse sei venuto per sbattermi in faccia che mi hai fregato il cavallo! Però, scusa, non posso andare oltre con le mie ipotesi. Tu non hai tatuaggi e, in ogni caso, non me ne fregherebbe niente di saperne di più».

Capitolo 3 – Un altro giorno ancora di Bianca Marconero

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un altro giorno ancora cover
I sentimenti sono come i fiori selvatici. Crescono dove meno te l’aspetti.
Elisa Hoffman ha imparato presto a cavarsela da sola. Ultima di cinque fratelli, vive per la famiglia e per l’equitazione. L’esclusivo maneggio in cui lavora, alle porte di Milano, è il posto che ama di più al mondo, e mette da parte tutti i risparmi per riuscire a comprarsi Sparkle, un cavallo che ha addestrato per mesi. Tutti i suoi sogni, però, si infrangono alla notizia che Andrea, un ragazzo terribilmente bello e ricco, ha offerto più soldi e ha acquistato il cavallo che le era stato promesso. Elisa non si dà pace e riversa su di lui tutto il suo risentimento. Ma Andrea è davvero così freddo come sembra, o sotto il ghiaccio si nasconde qualcosa di diverso? Un imprevisto, un accordo e un’inattesa amicizia con il nemico permettono a Elisa di scoprire che il ragazzo, in realtà, possiede delle qualità inaspettate… Una storia sull’amore in tutte le sue declinazioni, e sui sentimenti che, come fiori selvatici, crescono in silenzio, senza che nessuno li annaffi.
«Adoro Bianca Marconero! Mi piacciono la sua sottile ironia, il linguaggio parlato, la convincente capacità di immedesimarsi nel punto di vista maschile, il fatto che non ammicchi mai al lettore ma che riesca sempre a conquistarlo.»

Review Party: Il profumo del mosto e dei ricordi di Alessia Coppola

Buongiorno lettori!
Ultimamente ci sono un sacco di uscite interessanti ed anche se il tempo è sempre poco e non riusciamo a seguire tutto, oggi sono qui per festeggiare insieme a voi l’uscita de Il profumo del mosto e dei ricordi di Alessia Coppola, edito Newton Compton Editori.

il profumo del mosto e dei ricordi cover

Titolo: Il profumo del mosto e dei ricordi
Autore: Alessia Coppola
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Ogni famiglia ha i suoi segreti
I legami familiari non si spezzano mai

Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose…

Un’eredità inattesa
Un viaggio alla scoperta di legami familiari sconosciuti
Un amore capace di vincere le ombre del passato

Parto col dirvi che ho adorato questo libro, molto semplicemente.
Avevo un buon presentimento, una trama interessante, non nuovissima come idea, ma accattivante. Quando mi sono tuffata tra le pagine di questo libro, non volevo più staccarmene. Mi ha coinvolta, catturata nella sua semplicità, nel suo essere reale eppure a volte quasi magico. Nella sua dolcezza, nel suo amore per la famiglia e per la propria terra.
Nelle sue descrizioni, concrete, ma allo stesso tempo estremamente poetiche e talmente reali da entrare negli occhi e nel cuore del lettore.

Lavinia è una normalissima ragazza, poco più che ventenne. È cresciuta con la madre a Firenze, grazie a lei si è appassionata all’arte fin da piccola e adesso studia per fare la restauratrice. È solitaria, non adora la compagnia, tranne quella della sua migliore amica Ornella.
Un giorno scopre, tramite un telegramma, che il suo nonno materno, pugliese, è morto. Peccato che la madre le avesse detto che era morto parecchi anni prima. Queste bugie, insieme alla mancanza di coraggio di mamma Bianca che non ha le forze per andare lei stessa in Puglia, minano ulteriormente il rapporto tra le due. Ed è così che Lavinia parte per la sua terra d’origine, senza sapere che cosa aspettarsi e cosa fare.

«Perché è la memoria a donarci un senso di appartenenza al mondo. Facciamo parte di questa o quella realtà, poiché ricordiamo. La memoria costituisce la nostra identità».

Si entra così nel pieno della storia, è alla Rosa Bianca che Lavinia incontra coloro che ci faranno compagnia per il resto del libro, una serie di personaggi ben caratterizzati che ci sembra di conoscere da sempre. Allo stesso modo ci vengono raccontati i paesaggi, i profumi, i sapori, le sensazioni. L’impressione di essere lì, nelle vesti di Lavinia, è fortissima. Viviamo i suoi dubbi, le sue incertezze, le sue paure ed infine le sue gioie, la sua commozione.

Lavinia inizialmente è davvero la persona più odiosa sulla faccia della terra. Spocchiosa, antipatica, saccente. Ma è chiara fin da subito la volontà di farla crescere, partendo da un carattere davvero terribile e rendendo così ancora più evidente il suo cambiamento.

Ho amato alla follia Alessandro – e vi sfido a non innamorarvi di lui – con la sua dolcezza e la sua visione ottimistica delle cose.
Ho adorato il personaggio di nonno Umberto nella sua assenza così presente, passatemi l’espressione. Il nonno non c’è più, ma ogni cosa e ogni persona permettono a Lavinia di conoscerlo un po’ meglio, di sentirlo un pochino più suo e più vicino.

È una storia dove i veri protagonisti non sono i personaggi, ma i loro caratteri, i loro pensieri, ciò che li lega uno all’altro. Sono i profumi e i sapori a farla da padroni, i ricordi, i sentimenti.

Alessia Coppola ne Il profumo del mosto e dei ricordi ci accompagna in un viaggio pieno di emozioni e sensazioni, alla scoperta di ciò che è davvero importante, di noi stessi. E infine alla scoperta dell’amore, per le proprie radici, per il proprio passato, per la terra e per le persone che ci stanno intorno, più o meno vicine.


Review Party: Tutto per te di Laura Gay

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Buongiorno lettori!
Questa settimana stiamo festeggiando un sacco di nuove uscite ed oggi tocca a ‘Tutto per te’ di Laura Gay, edito da Newton Compton Editori.

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Titolo: Tutto per te
Autore: Laura Gay
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Un giorno di passione.
Un matrimonio di convenienza.
E se l’epilogo fosse tutto da scrivere?
Il giorno del matrimonio della sua amica Eva, Fiamma finisce a letto con Massimo, un affascinante agente letterario. Nessuno dei due vuole iniziare una storia, tanto più che si tratterebbe di una relazione a distanza: lei a Genova, lui a Milano. Le loro vite prendono quindi strade diverse, finché Fiamma non si presenta nell’ufficio di Massimo per dirgli che è incinta. All’inizio lui la prende male, chi gli assicura che quel figlio sia suo? Ma poi, riflettendoci, pensa di poter sfruttare la situazione a proprio favore: suo zio da tempo lo assilla perché si sposi. Massimo allora propone a Fiamma un accordo: lui la sposerà, riconoscerà il figlio in arrivo, ma lei si accontenterà di un matrimonio di facciata, in cui ciascuno di loro conserverà la propria libertà. Lei accetta e così i due partono alla volta dell’Inghilterra, per raggiungere i parenti di Massimo. Quello che Fiamma non sa è che la famiglia che sta per incontrare ha origini aristocratiche ed è tutt’altro che ben disposta ad accoglierla…

Non avevo mai letto nulla di questa autrice, nonostante l’avessi sentita nominare parecchie volte, e questa volta mi sono buttata.

Fiamma è una ragazza bellissima e cosciente di esserlo. Ha tagliato i ponti con la sua famiglia con cui non è mai andata d’accordo e per mantenersi fa la cameriera in un bar.
Massimo è un agente letterario ma è anche il classico protagonista maschile dei romance. Bello, affascinante, fisicato, spigliato, divertente e, ovviamente, ricco sfondato.
Lui e Fiamma si erano già incontrati in precedenza, ma è al matrimonio di Eva e Brian – i migliori amici dei due protagonisti – che si avvicinano definitivamente. Fiamma rimane incinta e, sebbene nessuno dei due fosse intenzionato ad avere una storia seria, si rendono conto che un matrimonio porterebbe i suoi vantaggi ad entrambi. Più stabilità economica per Fiamma, anche in vista del figlio in arrivo, una compagna da presentare a zio Edward per Massimo. Lo zio che l’ha cresciuto, infatti, di origini aristocratiche, non vede l’ora che Massimo si sistemi e gli dia un erede.

Quello che va detto è che Laura Gay scrive principalmente romance erotici e, anche se dalla trama e dalla copertina potrebbe non trasparire, anche questo rientra tranquillamente nel genere. Io per prima non me lo aspettavo ed inizialmente sono rimasta un po’ spiazzata. Tutto sommato, comunque, Tutto per te si è rivelata una lettura piacevole. Ci sono aspetti che non mi hanno completamente soddisfatta. Primo tra tutti la trama allo stesso tempo un po’ assente e con troppe cose dentro. Mi spiego meglio. Tutto per te parte ‘bene’, nel senso che la storia di Fiamma e Massimo è in grado di prendere il lettore e incollarlo alle pagine. Fiamma è spigliata e divertente, Massimo è in grado di farsi desiderare anche da chi legge. Secondo me, però, verso la metà la trama si perde un pochino. Entrano in gioco altre storie parallele – come quella di Bianca, la sorella di Massimo – che distolgono un po’ l’attenzione da quella principale. Manca qualcosa che permetta di entrare (e rimanere) in piena sintonia con i personaggi, che permetta di emozionarsi davanti a determinati avvenimenti. Inoltre quasi nessun personaggio ha la possibilità di essere approfondito a dovere, di compiere un percorso di crescita. Il finale si scosta un po’ dal resto della trama, si concentra sui protagonisti e prova a farli crescere, ma l’ho trovato un po’ troppo veloce.

In sostanza, un libro senza pretese, ma scritto in maniera molto scorrevole e abbastanza accattivante. Lo consiglio a chi apprezza i romance con una forte componente erotica, che sa come i libri di questo tipo tendano spesso a dare preferenza ai momenti hot anche a scapito di certi aspetti della trama.

Review Party: Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson

Buongiorno lettori! Siamo arrivati a metà settimana e noi siamo qui, insieme ad altre 6 fantastiche blogger, per presentarvi un romanzo pieno d’ammmore per festeggiare San Valentino. Di cosa si tratta? Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson, uscito ad inizio mese per Newton Compton Editori.

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Titolo: Un amore dolcemente complicato
Autore: Miranda Dickinson
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Un singolo giorno può cambiare tutto. Nell Sullivan è nota tra i suoi amici per essere la precisina con un “piano quinquennale”. La sua agenda è sempre fitta di impegni e non c’è nessuno in tutta Londra altrettanto organizzato e responsabile. Ma quando si trova senza un lavoro e di nuovo single nello stesso giorno, Nell decide che è arrivato il momento di smetterla di pianificare tutto e cominciare a correre dei rischi. È così che mette insieme i suoi risparmi per concedersi finalmente un viaggio verso la città nella quale tutto è possibile: San Francisco. Neanche il tempo di arrivare, e viene accolta da una variegata e bizzarra ondata di nuove conoscenze, tra cui l’intrigante e bellissimo Max. Molto presto, grazie a loro, comincerà a sentire la città californiana come una seconda casa. Ma, arrivato il momento di tornare a Londra, metterà in valigia anche la nuova Nell, quella più spontanea e rilassata? E la magia di San Francisco continuerà a produrre effetti anche a miglia e miglia di distanza?

Un amore dolcemente complicato è il classico romanzo rosa e ci porta tutto quello che ci aspettiamo da un romanzo di questo genere: poca azione, un dramma iniziale, tanti occhi a cuoricino e un finale perlopiù positivo.

Nell Sullivan è una ragazza come tante, con un lavoro che non la soddisfa appieno ma che le dà ciò che le serve, una migliore amica che lavora con lei e con cui si può confidare, una storia di tira e molla con un ragazzo bellissimo, intelligente e simpatico: Aidan.
Quando si ritrova all’improvviso senza lavoro e senza speranza di trovarne uno a breve, però, decide di investire i suoi risparmi per andare a trovare Lizzie, la cugina con cui è cresciuta e che adesso abita a San Francisco.

Ci troviamo così catapultati nella seconda parte del romanzo, quella ambientata nella città americana. A Londra abbiamo conosciuto parte dei personaggi che ci faranno compagnia durante la storia – Vicky, la migliore amica di Nell, Aidan, i genitori di Nell – ma è a San Francisco che, secondo me, il romanzo si fa interessante.

L’autrice ci accompagna infatti, insieme ai protagonisti, per le strade di una città che semplicemente adora, raccontandoci particolari e facendoci scoprire angoli caratteristici che rendono la lettura curiosa e ci fanno davvero venire voglia di prendere tutto ed andare a San Francisco. Deve davvero meritare una visita.

Comunque, è in questa seconda parte che entrano in gioco personaggi più o meno importanti, ma tutti gestiti meglio di quelli a Londra. Sono più dinamici, più complessi come personalità – almeno quelli fondamentali – e aiutano una Nell svuotata a ritrovare sè stessa, a credere nei suoi sogni, a volersi bene.

Tuttqavia, se mi aspetavano otto settimane di cibo altrettanto spettacolare, mi dissi che dovevo fare in modo di aumentare la quantità di esercizio fisico mentre ero lì, se non volevo rientrare in Inghilterra come Jabba th Hutt dopo un banchetto a base di schiavi.

Ho trovato Lizzie, la cugina di Nell, un bel personaggio. Sempre piena di iniziativa, sorridente, con tanta voglia di mettersi in gioco ogni giorno. Annie, la proprietaria del diner sotto casa di Lizzie, è un altro portento. Me la sono immaginata un po’ come la versione magrolina di Granny di OUAT.

Purtroppo trovo che la controparte maschile, nonostante il ruolo fondamentale vista la natura romantica del libro, non si stata delineata perfettamente. Capiamoci, abbiamo in nostri uomini, ma un po’ piatti, con poca personalità. Non ci fanno innamorare di loro senza via di scampo.

La storia, comunque, sguazza rapida e coinvolgente nella sua pozzanghera di cliché, un po’ scontata sì, ma mai noiosa, rendendosi così una lettura piacevole per passare qualche ora piacevole immersi tra le pagine di un libro.