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Recensione: Three Dark Crowns di Kendare Blake

Buongiorno!
Come ben sapete non dico mai di no ad un bel fantasy e soprattutto non mi sarei mai lasciata sfuggire un libro con queste premesse. Se non lo conoscete leggetevi la trama che vi lascio qui sotto e ditemi che non vi sembra un’idea intrigante.

three dark crowns cover
Titolo: Thre Dark Crowns (Three Dark Crowns #1)
Autore:
Editore: HarperTeen (HarperCollins)
Disponibile in italiano: Prossimamente
Goodreads

When kingdom come, there will be one.

In every generation on the island of Fennbirn, a set of triplets is born—three queens, all equal heirs to the crown and each possessor of a coveted magic. Mirabella is a fierce elemental, able to spark hungry flames or vicious storms at the snap of her fingers. Katharine is a poisoner, one who can ingest the deadliest poisons without so much as a stomachache. Arsinoe, a naturalist, is said to have the ability to bloom the reddest rose and control the fiercest of lions.

But becoming the Queen Crowned isn’t solely a matter of royal birth. Each sister has to fight for it. And it’s not just a game of win or lose…it’s life or death. The night the sisters turn sixteen, the battle begins.

The last queen standing gets the crown.


Three Dark Crowns è un libro che attira da subito, con la sua copertina misteriosa e la trama particolare. Appena iniziato veniamo subito gettati in un mondo che non riusciamo a comprendere del tutto, ma piano piano qualcosa si chiarisce.

“Three dark queens
Are born in a glen,
Sweet little triplets
Will never be friends

Three dark sisters
All fair to be seen,
Two to devour
And one to be Queen”

Ci viene presentato un mondo diviso in tre “fazioni” che cercano di guadagnare potere allevando ognuna una di tre gemelle in modo da farla diventare Regina. Da subito ci viene detto che le tre ragazze non si considerano sorelle, sanno che il loro destino è quello di combattersi e uccidere le altre in modo da diventare sovrane. Ognuna ha poteri particolari e viene allenata dal gruppo di persone che condivide quel potere.
Abbiamo Katharina, destinata ad essere una poisoner (giuro ci ho provato a tradurlo in italiano ma mi venivano cose come velenista quindi ho evitato), Arsinoe è una naturalista e ha quindi un potere sugli animali e Mirabella, una elementale con il controllo sugli elementi.

Idea geniale, ma il problema principale per me è stata la caratterizzazione dei personaggi, pressocché nulla, e la deviazione dallo scopo finale. Dovrebbe essere un addestramento continuo, invece abbiamo le paranoie delle persone che dovrebbero aiutare le tre ragazze e mi è sembrato che le sorelle non siano effettivamente spinte a odiarsi. Hanno troppi dubbi e se non sono convinte di potersi salvare tutte, sono comunque spinte da una rassegnazione piuttosto che dall’odio. Non so bene come spiegarmi perché se da una parte mi aspettavo un cambio di opinione su questa cosa della lotta all’ultimo sangue, non pensavo sarebbe stata una cosa già presentata all’inizio. Mi aspettavo un odio incredibile all’inizio e uno sviluppo verso la tolleranza e al miglioramento. Così è tutto un po’ più noioso.

Trovo che la storia avrebbe tranquillamente potuto essere raccolta in un libro unico, soprattutto perché si ha la sensazione che l’autrice abbia allungato un po’ il brodo giusto per pubblicare un libro in più. Spero però di sbagliarmi e che il secondo volume ci regali tantissimi sviluppi e colpi di scena.

Le tre sorelle sono davvero molto diverse e spero vengano caratterizzate meglio perché non le conosciamo per niente. Sappiamo pochissimo di ognuna di loro ed è difficile capire le loro scelte se non si conosce la psicologia del personaggio. Per una di loro c’è un grande colpo di scena alla fine del libro e non vedo l’ora di vedere come la cosa verrà sfruttata.

Ci sono due personaggi maschili nella storia e se uno l’ho trovato ridicolo, l’altro non l’ho proprio capito. Non si capisce dove voglia andare a parare e cosa lo abbia spinto a comportarsi in determinati modi e spero venga tutto spiegato nel prossimo volume.

Il finale è un po’ confusionario, ma lo si può accettare considerando che la storia andrà avanti. Come avrete capito ripongo ancora grandi sperande nel seguito e spero di non rimanere delusa. Three Dark Crowns non è stato un libro entusiasmante, ma ha gettato le basi, un po’ tremolanti, per un bel seguito. Spero che questo potenziale venga sfruttato al meglio.

Se avete dimistichezza con l’inglese ve lo consiglio per leggere qualcosa di diverso e vi invito ad attendere settembre con me che avremo il seguito.

mon firma

Recensione: Colazione da Darcy di Ali McNamara

colazione da darcy cover
Titolo: Colazione da Darcy
Titolo originale: Breakfast at Darcy’s
Autore: Ali McNamara
Editore: Newton Compton
Disponibile in italiano:
Goodreads

Quando Darcy McCall perde l’adorata zia Molly, l’ultima cosa che si aspetta è di ricevere in eredità un’isoletta in mezzo al mare. Secondo le ultime volontà della donna, però, per entrarne in possesso, Darcy dovrà trascorrere almeno dodici mesi sull’isola di Tara, al largo delle coste occidentali dell’Irlanda. Una bella sfida, non c’è che dire, per una come lei, abituata alla frenetica vita londinese. Ma forse un cambiamento è proprio ciò di cui Darcy ha bisogno, così, senza quasi rendersene conto, da un giorno all’altro si ritrova a dover dire addio alle amate scarpe con il tacco per indossare un paio di orribili stivali. Adattarsi alla spartana vita dell’isola sarà un’impresa tutt’altro che facile, ma nel ristorantino appena aperto, tra una tazza di tè e i biscotti fatti in casa, Darcy scoprirà che l’isola ha molto da offrire… E dopo le difficoltà iniziali, il calore e l’affetto della piccola comunità di Tara finiranno per conquistare anche la mondana Darcy. Nuovi amici e forse un nuovo amore l’attendono dietro l’angolo: chi, tra l’affascinante Conor e il testardo Dermot, saprà far battere il suo cuore?

Ho deciso di leggere questo libro perché avevo voglia di qualcosa in italiano e chi mi ispirasse relax e tranquillità e non ci sono andata troppo lontana. Colazione da Darcy è una storia leggera, che si legge senza troppe aspettative e che regala quell’atmosfera di tranquillità che si cerca in una lettura veloce.

L’idea è molto bella, ma sviluppata in maniera non ottimale. L’idea dell’eredità, di far cambiare la protagonista grazie a questo regalo mi è piaciuto da matti, ma trovo che il libro l’abbia tirata un po’ lunga. Provo a spiegarmi meglio perché così sembra davvero male. Il libro ha quasi 400 pagina, ma ad un certo punto non succede più nulla di nuovo e tutto sembra ripetersi sempre con gli stessi schemi per un paio di volte finché immagino l’autrice abbia deciso di chiudere il tutto questo giro quasi troppo in fretta.

Un’altra cosa che è stata sviluppata troppo di fretta è la storia d’amore che riguarda Darcy. È
stata davvero troppo affrettata al punto che sono dovuta tornare indietro perché pensavo di essermi persa un pezzo. Quando succedono queste cose mi sale un po’ il nervoso, ma siccome nel libro ci sono tante altre cose buone ho tentato di sorvolare. Rimane comunque il fatto che gli instalove a me non piacciono e soprattutto mi da fastidio quando nel giro di due pagine cambia totalmente un rapporto.

Ultima cosa che non mi è piaciuta poi passo a dirvi cosa mi ha colpita di questo volume. Il “cattivo”, se così vogliamo chiamarlo della storia, è campato veramente per aria. È un personaggio interessante, sfruttato male, fatto diventare cattivo solo perché la trama lo necessitava, ma secondo me poteva essere gestita in maniera leggermente diversa in modo da rendere il tutto più credibile.

Gli occhi Darcy. Prova a guardarci dentro. Guardali davvero.Potresti sorprenderti di quello che vedrai.

Ho apprezzato molto la crescita della protagonista, Darcy, che da ragazza di città tutta unghie, capelli e vestiti si è trasformata in una donna amante della natura a cui non importa se i capelli sono spettinati o se le unghie le deve tenere corte per lavorare. Mi è piaciuto molto come abbia imparato dagli errori commessi in passato e abbia imparato ad apprezzare le persone intorno a lei. È una donna forte e intraprendente ed è piacevole leggere la storia dal suo punto di vista, anche se in certe situazioni avrei voluto essere nella testa di altri personaggi per vedere cosa stessero pensando.

In generale i personaggi mi sono piaciuti tutti, ognuno a modo suo, ma non sono caratterizzati al massimo. Ovvio, vedendo ognuno di loro dagli occhi di Darcy siamo condizionati dal suo pensiero, ma trovo che la mancata caratterizzazione ci sia a prescindere dalla visione di Darcy. Nonostante questa cosa, Eamon, Roxy, Megan, Dermot, Conor e tutti gli altri danno colore alla vita di Darcy e aggiungono ognuno qualcosa alla vita su Tara.

Colazione da Darcy contiene un piccolo mistero ed è sicuramente divertente, ma anche sconvolgente quando si arriva alla fine e si scopre tutto. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere e le lacrime si sono fatte prontamente sentire, tanto che ho dovuto mettere via il libro per non singhiozzare in metro.

Se avete voglia di un libro leggero, ma allo stesso tempo piacevole, divertente e con una trama un po’ particolare, questo potrebbe essere un suggerimento per voi.

rating 3

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