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Blog Tour – Warcross di Marie Lu: I videogiochi che hanno fatto la storia

Buon weekend!
Con oggi si conclude il Blog Tour dedicato a Warcross di Marie Lu, uscito ormai da quasi una settimana per Piemme.
Nella tappa di oggi parliamo di videogiochi che hanno fatto la storia, ma è un argomento talmente soggettivo che ho pensato di rendere la cosa un po’ più intrigante chiedendo a quattro persone di sesso ed età diverse la loro opinione.

È stato bello vedere le differenze tra le varie risposte e per ogni videogioco ho pensato di scrivere un paio di righe per almeno capire di che si tratta.

Prima di lasciarvi alla lettura vi lascio qui sotto il calendario delle varie tappe se non avete letto quelle precedenti 🙂

Clicca qui per vedere il calendario

Camilla – 19 anni

Super Mario

È un videogioco a piattaforme sviluppato e pubblicato nel 1985 da Nintendo. L’obiettivo principale dei giochi della serie Super Mario è quello di progredire attraverso i livelli sconfiggendo nemici, collezionando oggetti e risolvendo puzzle senza morire. Sparsi per i livelli sono presenti vari potenziamenti che una volta raccolti donano nuove abilità al personaggio giocante

Zelda

The Legend of Zelda è una serie di videogiochi in ambientazione high fantasy. Il gameplay si può definire un misto di azione, avventura, rompicapo. Fu creato nel 1986 da Nintendo. In questo videogioco il nemico principale, un malvagio mago chiamato Ganondorf (o Ganon, a seconda dell’episodio), deciso a impossessarsi del mistico oggetto chiamato Triforza, semina il terrore per le lande di Hyrule invadendole con le sue orde di creature e mostri e prendendo in ostaggio la Principessa Zelda, erede al trono di Hyrule. A frapporsi alle malefatte di Ganondorf interviene sempre Link, l’eroe eletto dalle dee.

Pokémon

È una serie di videogiochi ideata nel 1996 da Game Freak incentrata su creature immaginarie chiamate appunto Pokémon. Queste creature possono essere catturate, addestrate e usate per combattere duelli fra allenatori.

Final Fantasy

È una serie di videogiochi di ruolo giapponese prodotta da Square a partire dal 1987. Nonostante la trama sia sempre diversa da capitolo a capitolo, l’universo del gioco è sempre familiare grazie a degli elementi ricorrenti come magia, alcuni personaggi e bestie, la tipologia delle armi, la personalizzazione dei personaggi e la moneta usata.

Grand Theft Auto

Spesso abbreviato GTA, è una serie di videogiochi action-adventure sviluppati da Rockstar North e Rockstar Leeds e pubblicati da Rockstar Games per console, PC, smartphone e tablet. Per guadagnare soldi e farsi una reputazione all’interno della città in cui si svolge il gioco, il protagonista assiste e si rende complice di conflitti con criminali e gang rivali, portando a compimento le missioni che gli vengono assegnate.

Andrea – 27 anni

Pokémon Rosso e Blu
Spyro the Dragon

È un videogioco a piattaforme sviluppato da Insomniac Games tra il 1998 e 1999. In questo videogioco il malvagio orco Nasty Norc odia a morte i draghi da quando lo hanno esiliato in un mondo lontano. Negli anni Nasty ha modificato quel territorio e vi ha sviluppato potenti incantesimi per imprigionare i draghi. Un giorno Nasty si infuria e trasforma tutti i draghi in statue di cristallo. Ma Spyro, un giovane drago viola, sfugge all’incantesimo grazie alle sue piccole dimensioni. Il draghetto decide di partire in un’avventura attraverso i Regni dei Draghi, per liberare gli ottanta Draghi imprigionati da Nasty e sconfiggere il malvagio orco.

Final Fantasy
Zelda
The Games: Winter Challenge

Noto anche semplicemente come Winter Challenge, è un videogioco sportivo del 1991 nel quale si può competere in 8 discipline dei Giochi olimpici invernali: Biathlon, Bob, Pattinaggio di velocità, Salto con gli sci, Sci di fondo, Slalom gigante, Slittino, Discesa libera.

Maurizio – 55 anni

DOOM

È un videogioco creato da id Software e pubblicato nel 1993 per PC, e successivamente per diverse console. Insieme a Wolfenstein 3D, è ritenuto uno degli esempi più influenti del genere sparatutto in prima persona. In questo videogioco il giocatore indossa i panni di un marine spaziale, deportato su Marte. Il protagonista viene inviato ad indagare su un terribile incidente avvenuto in esperimenti militari sul teletrasporto tra le due lune Phobos e Deimos: orde di mostri hanno cominciato ad uscire dai portali di teletrasporto, e il personale residente è stato trucidato o trasformato in zombie. Una volta arrivato alla base il giocatore è lasciato all’esterno per mantenere le comunicazioni con Marte, mentre il resto della squadra entra nell’edificio. Presto però il contatto radio con gli altri membri del team cessa e il nostro eroe si trova davanti a un mucchio di cadaveri di marine.

Microsoft flight simulator series

È una serie di simulatori di volo civile per PC sviluppata dalla Microsoft. Durante la simulazione ci si trova all’interno della cabina di pilotaggio (cockpit), da dove è possibile, manovrare l’aeromobile sia con il mouse che con la tastiera, ma è consigliato, se lo si possiede, utilizzare un joystick o un volantino da aereo abbinato ad una pedaliera. In Flight Simulator sono presenti quasi tutti gli aeroporti reali, che sono fedelmente riprodotti, così come gli aeromobili e i loro strumenti di navigazione. Anche gli elementi meteorologici hanno la loro importanza e influenzano la navigazione; inoltre è presente un aggiornamento online delle condizioni meteorologiche, che quindi rispecchieranno quelle reali.

Formula One Grand Prix

Noto come World Circuit negli Stati Uniti, è un simulatore di guida pubblicato nel 1992 dalla MicroProse. Ci riferisce spesso a questo gioco come Grand Prix 1, MicroProse Grand Prix o semplicemente F1GP. Il gioco è una vera e propria simulazione delle corse automobilistiche di Formula 1, sia nella parte relativa alla guida, che in quella dell’organizzazione delle gare e del campionato. I circuiti sono quelli della stagione 1991. Ai box è possibile modificare l’assetto della vettura. La simulazione di guida, con visuale in prima persona, prevede il cambio manuale delle marce, spazi di frenata realistici, sfruttamento delle scie, danneggiamento delle vetture in caso di contatto, bandiere gialle in caso di incidente, usura e cambio gomme. Il gioco prevede la possibilità di multiplayer a turni: mentre un giocatore guida, le vetture degli altri sono controllate dal computer.

NASCAR Racing

La serie NASCAR Racing è formata da videogiochi di simulazione di guida. Fu sviluppata da Papyrus, da 1994 al 2003. Il gioco permette al giocatore di gareggiare con numero di macchine (limite posto a 38) e offre anche l’opzione multiplayer attivabile tramite link diretti oppure attraverso un sistema di proprietà della Papyrus chiamato Hawaii. Il gioco è estramamente realistico, soprattutto riguardo ai danni alla macchina. Danni gravi possono impedire al giocatore di continuare la gara.

Battlefield

È una serie di videogiochi di guerra del tipo sparatutto in prima persona sviluppata dalla Digital Illusions Creative Entertainment, e pubblicata dalla Electronic Arts. I titoli, nonostante prevedano anche una modalità Giocatore Singolo, hanno riscontrato particolare successo nell’essere giocati online, in modalità Multigiocatore. Sono presenti varie ambientazioni a seconda della versione giocata. Si spazia dalla seconda guerra mondiale, alla guerra del Vietnam fino ad arrivare ad ambientazioni totalmente inventate come battaglie in ere glaciali future.

Cris (Chronicles of a Bookaholic) – 24 anni

Pokémon
Crash Bandicoot

È un franchise a tema avventura appartenente ai generi azione e platform. È un gioco platform a livelli sequenziali, nei quali oltre ad arrivare al termine del livello bisogna anche collezionare diversi oggetti (casse, cristalli). Nei livelli Crash può muoversi liberamente nelle tre dimensioni, tipico dei platform 3D, mantenendo però una struttura del level design molto tradizionale grazie alla struttura dei livelli anche detta “a tunnel”.

Pes/Fifa

Pro Evolution Soccer, abbreviato in PES è una serie di videogiochi sportivi di calcio prodotta dalla società giapponese Konami. FIFA, anche chiamata FIFA Soccer nel Nordamerica (conosciuta come FIFA Football dal 2003 al 2005), è una serie di videogiochi di calciosviluppata e pubblicata annualmente da Electronic Arts.

Super Mario
Spyro

Insomma, pare che Pokémon vada per la maggiore. Ho scoperto videogiochi di cui non conoscevo l’esistenza e mi ha fatto molto piacere. Personalmente ho giocato davvero a pochi videogiochi, ma conosco Pokémon, Battlefield (di vista, non ci ho mai giocato), Super Mario, Fina Fantasy, PES e FIFA per sentito dire. E voi? Quali sono i videogiochi che secondo voi hanno fatto la storia?

Recensione: Prima di domani di Lauren Oliver

Buongiorno lettori.
Ho qualche recensione indietro, ma questa ve la volevo lasciare a caldo. Il libro di cui vi voglio parlare è Prima di domani di Lauren Oliver.

prima di domani cover
Titolo: Prima di domani
Titolo originale: Before I Fall
Autore: Lauren Oliver
Editore: Piemme
Disponibile in italiano:
Goodreads

Se avessi solo un giorno per cambiare tutto? Samantha Kingston ha tutto quello che si potrebbe desiderare: un ragazzo che tutte invidiano, tre amiche fantastiche, la popolarità. E venerdì 12 febbraio sarà un altro giorno perfetto nella sua meravigliosa vita. Invece Sam morirà tornando in macchina con le sue amiche da una festa. La mattina dopo, però, Samantha si risveglia nel suo letto: è di nuovo il 12 febbraio. Sospesa fra la vita e la morte, continuerà a rivivere quella sua ultima giornata comportandosi ogni volta in modo diverso, cercando disperatamente di evitare l’incidente.

 

Ho letto questo libro sostanzialmente perchè il trailer del film mi ha attirata un sacco e non esiste che io veda un film tratto da un romanzo prima di leggerlo. Quindi mi sono buttata nella letttura.
Come probabilmente chi mi segue su Goodreads ha notato, ci ho messo un sacco a leggerlo: quasi due settimane. Proprio così. Ho divorato la prima metà, ma poi mi sono arenata.

Sam è una ragazza normalissima. Ha tre amiche del cuore – Lindsay, Ally ed Elody – con cui passa le sue giornate e un ragazzo che le invidiano in molte. Una famiglia con cui va abbastanza d’accordo e una sorellina minore che la stressa un po’, ma alla quale vuole un sacco di bene.
Ha un solo problema: come si legge nella trama, dopo essere morta per un incidente in macchina tornando da una festa, si ritrova a vivere sempre o stesso giorno.
Ogni mattina si sveglia e sa già quello che la aspetta, nonostante tenti ogni giorno di migliorare le cose, sia per lei che per gli altri. Cerca di cambiare le cose, di dare un finale migliore sia alla sua giornata che a quella di chi le sta intorno, eppure il finale è sempre simile se non addirittura peggiore.

Ma per qualcuno di noi c’è soltanto l’oggi. E la verità è che non si può mai sapere con certezza.

Non avevo mai letto nulla di Lauren Oliver, quindi non sapevo cosa aspettarmi dalla sua scrittura. Dopo questo libro sono combattuta, mi è piaciuta l’idea di fondo, ma ho trovato la scrittura un po’ lenta. Probabilmente è anche ‘colpa’ della struttura della storia, rivivere per 7 volte la stessa giornata è inquietante per il protagonista, ma è una cosa strana anche per il lettore. Pensandoci, anzi, il libro sarebbe potuto essere decisamente più lento e ripetitivo. Il percorso di Sam, la sua crescita, il fatto che si renda conto che quello che le sta intorno non è tutto scontato e soprattutto non è come sembra, danno corpo alla narrazione anche se non succede sostanzialmente nulla di nuovo.

Sam, risvegliandosi la mattina sempre nella stessa giornata, cerca di dare un senso alle cose, di sfruttare al meglio il suo tempo per passare le sue ultime ore con le persone a cui vuole bene, per sistemare delle incomprensioni, per cercare lei stessa di capire meglio chi le sta intorno.

E capisco che Lindsay non è eroica. È terrorizzata. Ha il terrore che la gente scopra che finge, si fa largo nella vita a colpi di stronzate, finge di avere tutto sotto controllo quando in realtà annaspa come chiunque altro. Lindsay, che ti addenta se la guardi un istante di troppo, come quei minuscoli cani che abbaiano e mordono a vuoto prima di restare strozzati dalle catene a cui sono legati.

In sostanza Prima di domani è un libro secondo me molto bello, ben scritto e affascinante. Semplicemente non mi ha conquistata, complice magari anche il momento non perfetto per un libro di questo tipo, capita a tutti. Vedrò quindi il film, darò un’altra possibilità alla Oliver e ve lo consiglio. Soprattutto, se lo leggete o lo avete letto sono qui per parlarne e magari capire meglio anche io cosa non mi ha soddisfatta pienamente.

Forse dirsi addio è sempre così: come tuffarsi da uno scoglio. La parte peggiore è decidere. Una volta che sei in aria non puoi fare altro che lasciarti andare.

Recensione: So che ci sei di Elisa Gioia

Buon pomeriggio!
Oggi vi scrivo da casa perché sono un po’ malata e ho deciso di prendermi la giornata per riposare e riprendermi. Siamo a metà settimana e sono felice di postarvi una recensione che ho in archivio da un po’. Si tratta di un libro italiano che ho davvero adorato. La scrittura è fresca e veloce e il libro si legge che è una meraviglia. Spero di incuriosirvi e convincervi a leggerlo.

so che ci sei cover
Titolo: So che ci sei
Autore: Elisa Gioia
Editore: Piemme
Disponibile in italiano:
Goodreads

C’è qualcosa di peggio che essere tradita e mollata dal ragazzo con cui pensavi di passare tutta la vita. Ed è vederlo online su WhatsApp, per tutta la notte, e sapere che non sta scrivendo a te, non sta pensando a te, ma a qualcun altro. È proprio quello che capita a Gioia al suo ritorno da Londra, dopo aver passato mesi facendo di tutto per tornare da Matteo, cantante di un gruppo rock che sembrava irraggiungibile e invece quattro anni prima era diventato il suo ragazzo. Peccato che ad aspettarla all’aeroporto, al posto di Matteo, ci sia il padre di Gioia, l’aria affranta e un foglio A4 tra le mani, con la magra e codarda spiegazione del ragazzo che non ha neanche avuto il coraggio di lasciarla guardandola negli occhi. Dopo mesi di clausura, chili di gelato e un rapporto privilegiatissimo col suo piumone, però, Gioia si fa convincere a passare un weekend con le sue migliori amiche a Barcellona. Non c’è niente di meglio di un viaggio, qualche serata alcolica e un po’ di chiacchiere tra donne per riparare un cuore infranto. Se poi a questo si aggiunge un incontro del tutto inaspettato con un uomo che pare spuntato direttamente dalla copertina di un magazine di successo, la possibilità di ricominciare pare ancora più vicina. E, soprattutto, la consapevolezza che l’amore vero non ha bisogno di “ultimi accessi” di status o faccine sorridenti. È tutto da vivere, là fuori, a telefoni rigorosamente spenti.

 

Non ricordo esattamente come ho preso in mano il libro di Elisa Gioia. Forse avevo visto il seguito su GoodReads e mi ero incuriosita, quindi dopo qualche tempo mi sono decisa a iniziare “So che ci sei”. Non sono tendenzialmente una persona che legge molti libri di autori italiani, ma Elisa Gioia mi ha fatto divertire e commuovere e desiderare che la storia non finisse mai.
“So che ci sei” racconta di abbandono, di tradimento, di quella sensazione di profonda delusione nel genere umano che si prova a volte, quando sono le persone più vicine a te che ti feriscono. È anche un libro di rinascita, di crescita personale e di scoperta di nuovi amori e esperienze.

Gioia è una protagonista che ci ricorda noi in almeno un modo. Io mi sono ritrovata in un sacco di suoi pensieri, idee e comportamenti. Chi non affogherebbe i propri dolori in gelato e alcool con addosso tuta o pigiama? Chi non ha passato ore a controllare gli accessi su WhatsApp del proprio lui almeno una volta nella vita? Chi non si è fatto mille paranoie e pensieri strani sulla propria vita, sul proprio lavoro, su cosa si stia sbagliando per avere così tanta sfortuna?
La cosa che però ho amato di più di Gioia è che nonostante tutte le cose brutte che le sono accadute nel corso nell’ultimo periodo della sua vita, sia riuscita grazie alle sue amiche, a non lasciarsi completamente andare e a dimostrare a sé stessa e a noi lettrici che ci si può rialzare da tutto, per quanto difficile possa sembrare.

La storia è semplice, con alcuni colpi di scena che però non sorprendono più di tanto. L’identità di Christian era facilmente immaginabile, ma il libro ci regala tanti piccoli momenti di stupore e soprattutto un finale che personalmente non mi ero aspettata. Ho amato come si sono incontrati Christian e Gioia, mi sono divertita e ho riso più volte leggendo i loro scambi e mi sono commossa quando Christian entrava in pieno seduttore-mode. Le amiche di Gioia sono incredibili, premurose, sempre con le parole giuste a disposizione e la migliore è sicuramente Beatrice, folle e sbarazzina, felice di vivere la sua vita al meglio.

Elisa Gioia è in grado di trasmettere emozioni senza caricare la scrittura di inutili parole. Il suo è un libro che consiglio davvero a chiunque, soprattutto in questi giorni in cui inizia a fare fresco a causa della pioggia e accoccolarsi sul letto o sul divano con una coperta e un buon libro è il miglior modo per passare il pomeriggio.


Recensione: Ti guiderò verso casa di Susan Wilson

ti guiderò verso casa cover
Titolo: Ti guiderò verso casa
Titolo originale: A Man of His Own
Autore: Susan Wilson
Editore: Piemme
Disponibile in italiano:
Goodreads

Se è vero che un cane è sempre leale, quante sono invece le strade del cuore di un uomo?

Quando Rick, promettente giocatore di baseball, sposa Francesca, è il coronamento di un grande amore. Ma la vita ha in serbo dell’altro per lui: sono gli anni Quaranta, la guerra infuria, e Rick è costretto ad andare al fronte in Europa. Lascerà a casa non solo la dolce Francesca, che promette di aspettarlo, ma anche un grande amico: Pax, l’inseparabile pastore tedesco che ha trovato per caso in strada alcuni anni prima. Pax che diventerà, nei suoi mesi di assenza, anche il migliore amico di Francesca, almeno fino a quando, in un estremo sacrificio, lei accetta di separarsene per farlo arruolare come cane sentinella.
Ma quando Rick e Pax faranno ritorno, nulla sarà più come prima: Rick è rimasto semi paralizzato, il suo matrimonio con Francesca rischia di naufragare, e Pax è diventato l’inseparabile compagno di Keller Nicholson, addestratore dell’Unità cinofila K-9, che non vuole perderlo perché, ora che non c’è più la guerra, senza Pax la sua vita non avrebbe più senso. Così per tutti e quattro si tratterà di ripartire da zero: con l’insegnamento di Pax, maestro di lealtà e l’unico in grado di far tornare il sorriso sulle labbra di tutti.

 

“Ti guiderò verso casa” non era il libro che mi aspettavo. La trama ci racconta praticamente tutto il libro tranne la fine, ma non rovina la lettura. Il libro si legge molto velocemente, senza diventare mai noioso, ma forse in alcuni tratti è un po’ ripetitivo.

La trama promette una storia emozionante, piena di amore e di difficoltà che si spera vengano superate, ma alla fine poche delle emozioni ti rimangono dentro. Durante la lettura non sono riuscita a connettere con nessuno dei personaggi e la cosa mi ha un po’ rovinato l’esperienza perché sono una persona molto emozionale e non provare granché leggendo un libro del genere mi ha lasciata perplessa.
Ho trovato molto bella la storia generale, ma avrei voluto conoscere di più personaggi e le loro emozioni perché il tutto mi è sembrato leggermente freddo. Invece di essere il libro struggente che pensavo sarebbe stato, è una specie di cronologia di eventi con piazzata qualche descrizione per far capire le difficoltà dei protagonisti.

Rick e Francesca, all’inizio del volume sono pieni di energia e di amore e trasmettono felicità. Pax, quel cucciolo che Rick aveva salvato dalla strada anni prima, completa il quadro. Tutto ciò finché non arriva la guerra a rovinare tutto. È difficile capire come affrontare situazioni come quelle che passano i protagonisti. Vediamo la guerra nei film, ne sentiamo parlare al telegiornale, ma esserci dentro, per anni senza sapere quando finirà è un’altra cosa. L’autrice fa un buon lavoro nel rappresentare quelle che potrebbero essere le vicende accadute e le reazioni degli uomini.

Francesca, lasciata a casa senza poter fare nulla per aiutare il marito, è forse uno dei personaggi più forti del libro. È una roccia, pronta a buttar giù la rabbia e la delusione per la vita che le è stata strappata, pur di non peggiorare la situazione del marito, tornato ferito dalla battaglia.
Rick d’altro canto non riesce a reagire a ciò che gli è accaduto. Non oso immaginare cosa si possa provare nella sua situazione, ma mi sarei aspettata qualcosa in più da lui e dal suo percorso durante la storia. Se non ci fosse stato Pax temo sarebbe andata molto peggio e un po’ mi ha turbata il fatti che ciò che migliora le giornate dell’uomo sia sempre solo il cane e mai la moglie. Non fraintedemi, sono un’amante degli animali e non riuscirei mai a fare a meno del mio gatto, ma Rick ha un comportamento verso Francesca che spesso non ho compreso e mi è sembrato davvero cattivo. Per fortuna la donna sa come farsi valere e non cede alle risposte poco affettuose del marito.

Keller è una bella aggiunta alla trama, porta freschezza e giovinezza e il suo rapporto con Pax e Francesca l’ho adorato. Mi è piaciuto anche l’evolversi lento del rapporto con Rick, nonostante le iniziali difficoltà. Speravo ci sarebbe stato un finale diverso per il ragazzo, ma tutto sommato la cosa poteva andare peggio.

Il libro non mi è dispiaciuto, ma avrei migliorato alcune cose e ahimè, lo ammetto, il finale non mi è piaciuto. Mi aspettavo altro e mi è sembrato affrettato dopo un libro abbastanza lento come narrazione. Se lo avete letto o lo leggerete, sono curiosa di conoscere le vostre impressioni.