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Recensione: La ragazza del KGB di Jennie Rooney

Buongiorno lettori!
Giuro che non sto disertando le recensioni: semplicemente sto leggendo davvero poco. È uno di quei periodi in cui sono piena di pensieri e cose da fare e la lettura passa un po’ in secondo piano. Oggi però sono qui a parlarvi dell’ultimo libro che ho terminato: La ragazza del KGB di Jennie Rooney.

la ragazza del kgb cover

La ragazza del KGB
di Jennie Rooney
Editore:

Piemme

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Pagine:
420

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Uscita:
4 dicembre 2018

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Link:

Amazon

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GoodReads

È una fredda mattina di gennaio quella in cui vengono a prendere Joan Stanley nella sua piccola casa alla periferia di Londra. Chi l’avrebbe mai detto. Joan è stata una mamma amorevole, una deliziosa nonna, un’amante del giardinaggio, e perfino un’occasionale allieva del corso di pittura con l’acquerello. E poi, quella mattina, qualcuno bussa alla porta. D’altra parte doveva aspettarselo. Perché, anche a ottantacinque anni, al passato non si sfugge…

Cambridge, 1937. Nella cittadina universitaria brulicante di idee, Joan può finalmente respirare a pieni polmoni e studiare come avrebbe sempre voluto. E quando conosce l’affascinante Leo, russo di origine e appassionato di politica, per lei è l’inizio di un viaggio che non avrebbe mai pensato di compiere. Perché Joan Stanley – la deliziosa nonnina inglese – ha un segreto inimmaginabile: è stata per anni una spia britannica del KGB, in grado, grazie agli studi scientifici, inusuali all’epoca per una donna, di conoscere e passare di nascosto informazioni sulla bomba atomica. Eppure, per lei, vincere la guerra ha significato perdere molto, molto altro.

Basato sull’incredibile storia vera di Melita Norwood, la spia inglese di più lungo servizio del KGB scoperta solo nel 1999, La ragazza del KGB è un’indimenticabile storia di spionaggio e amore, ma soprattutto è una storia che ci parla delle scelte che si fanno nella vita, e delle loro inevitabili conseguenze. Da questo romanzo, il film con Judi Dench, presto nelle sale italiane.

 

La ragazza del KGB prende spunto da una storia vera ed è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Poteva non attirare la mia attenzione? Appunto.

Incontriamo Joan, la protagonista, alla fine della sua vita. È rientrata in Inghilterra da qualche anno, dopo esserci cresciuta, ma aver vissuto in Australia, anche se all’inizio il motivo non ci è chiaro. Joan è preoccupata per una lettera che ha ricevuto, una lettera che la informa della morte di un caro amico dell’adolescenza: William.

Non ha tempo di pensarci, però. Alla porta suona l’MI5, l’ente di sicurezza e controspionaggio inglese che da lei vuole sapere tutto. Tutto cosa? È in questo modo che scopriamo il passato di Joan, tra flashback, ricordi, stralci di materiale ottenuto dall’attività di investigazione dell’MI5.

Joan è andata via di casa adolescente, trasferita a Cambridge per studiare scienze naturali. Un comportamento anomalo per una ragazza, considerando anche che al tempo le donne non ottenevano la laurea ma solo un diploma al termine degli studi universitari. E il 1937, gli anni in cui in Europa si affermavano i totalitarismi. Totalmente digiuna di politica, Joan conosce Leo e Sonja, russi, anche loro a Cambridge per motivi di studio e totalmente assorbiti dall’ambiente politico europeo.
È in questo modo che Joan entra a stretto contatto con la politica, con idee che approva e con altre che non la convincono appieno.

Sempre grazie a Leo trova un lavoro, una posizione di ‘segretaria’ che le permette di conoscere informazioni riservate sulla costruzione della bomba atomica.

Se ora l’MI5 la cerca, potete facilmente immaginare il resto.
Meritano particolare menzione, però, i risvolti familiari e romantici presenti in questo romanzo. Sono proprio quelli, secondo me, a dargli una spinta in più, a renderlo più snello. Trovo che La ragazza del KGB sia davvero una lettura interessante, una finestra sulla Seconda Guerra Mondiale in Inghilterra, sulla ricerca scientifica di questo periodo. È un libro che ci racconta la situazione delle donne in questo periodo, la loro possibilità di passare in un certo senso inosservate proprio perché ritenute inferiori e quindi non pericolose.

Si tratta di una lettura un po’ lenta, a mio avviso, ma in grado, soprattutto nella seconda metà, di catturare il lettore anche grazie, come dicevo, alla storia d’amore che si vuol rendere quasi protagonista.

È un romanzo in cui la donna è protagonista. Con tutta la sua forza, i suoi dubbi e la sua voglia di riscatto. Con la voglia di amare e essere amata nonostante gli ostacoli e le difficoltà.
Libro consigliato soprattutto se siete interessati al contesto storico o se siete curiosi di saperne di più!

Recensione: Il segreto delle gemelle di Elisabetta Gnone

Buongiorno lettori!
Iniziamo la settimana con una nuova recensione e un altro libro da aggiungere alla sfida dei #LibriDimenticati. Ho letto questo libro con il Gruppo di Lettura organizzato da Destino di Carta che ringrazio, perché mi ha fatta tornare bambina.

Il segreto delle gemelle cover

Il segreto delle gemelle
di Elisabetta Gnone
Serie:

Fairy Oak

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Editore:

DeAgostini

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Pagine:
284

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Uscita:
Gennaio 2005

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Link:

Amazon

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GoodReads

Fairy Oak è un villaggio magico e antico nascosto fra le pieghe di un tempo immortale. A volerlo cercare, bisognerebbe viaggiare fra gli altopiani scozzesi e le brughiere normanne, nelle valli fiorite della Bretagna, tra i verdi prati irlandesi e le baie dell’oceano. Il villaggio è abitato da creature magiche e uomini senza poteri, ma è difficile distinguere gli uni dagli altri, poiché maghi, streghe e cittadini comuni abitano le case di pietra da tanto di quel tempo che ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze e tutti si somigliano un po’. A parte le fate, che sono molto piccole, luminose e… volano. Questa storia è raccontata da una di loro e narra l’avventura straordinaria di due sorelle gemelle, Vaniglia e Pervinca…

 

Libri nella serie:
[#1] Il segreto delle gemelle
[#2] Il potere della luce
[#3] L’incanto del buio

 
Non mi capita spesso, ma a volte devo pensare al voto da dare ad un libro con un’ottica diversa rispetto alla solita. Il segreto delle gemelle ha richiesto questo particolare sforzo perché appena l’ho chiuso gli avrei dato 3 stelle. Alla fine gliene ho date 4.

Che mi sono fumata vi chiederete voi. Semplicemente ho realizzato che un libro come questo non va valutato con il mio solito metro di giudizio da ventiquattrenne, ma piuttosto con quello della piccola Mon di circa 7-8 anni che ancora ogni tanto spunta fuori e mi fa amare libri come FairyOak.

La storia è narrata da Felì, una piccola fata-tata che giunge nella Vallata di Verdepiano per badare alle nipotine gemelle di Tomelilla: Vaniglia e Pervinca. Le due gemelle sono proprio speciali e negli anni capiranno molti aspetti che le caratterizzano e che le rendono così simili, ma a volte così diverse.

Babù – come viene chiamata Vaniglia – e Vì sono due bambine davvero graziose, educate e vivaci. Tutto nella loro vita procede più o meno tranquillo e nel villaggio di FairyOak magici e non-magici vivono in armonia da anni.
Purtroppo il male è sempre in agguato e in questo libro assistiamo ad un attacco che turberà parecchio gli abitanti del villaggio, costringendo Tomelilla a svelare parecchi segreti alle nipotine.

La storia procede spedita, senza perdersi in troppi fronzoli e nonostante la scrittura molto giovanile, il libro si fa apprezzare anche da lettori più maturi. Avrei preferito un linguaggio meno “bambinesco” da parte delle fatine, ma quella è preferenza personale.

Ogni personaggio nel libro è descritto fino all’ultimo dettaglio e caratterizzato in maniera totalmente differente dal personaggio dopo. L’autrice è bravissima nel creare dei quadri con le sue parole e leggendo ci si ritrova presto a immaginare ogni angolo del villaggio e ogni viso. Sono presenti nel libro disegni stupendi che vi faranno innamorare dei personaggi ancora di più. Complimenti vivissimi all’illustratrice.

In ogni pagina sembra di poter annusare i fiori, le torte al cioccolato di mamma Dalia, la cannella. Sembra di sentire le onde del mare o il fruscio dell’erba nei vari giardini, accompagnato dal volo delle coccinelle.

FairyOak. Il segreto delle gemelle è un libro che si divora tutto d’un fiato e che appena finito fa venire voglia di iniziare il seguito. Io dovrò aspettare marzo per andare avanti con la storia delle gemelle, visto che lo leggerò sempre con il Gruppo di Lettura organizzato da Destino di Carta, ma non vedo l’ora.

Fatemi sapere nei commenti se conoscete questo libro e se vi è piaciuto.

Recensione: Firebird. La caccia

Buongiorno lettori!
Con questa settimana inauguriamo l’iniziativa di cui vi ho parlato lunedì, ovvero #LibriDimenticati. Si tratta di una sfida con voi stessi per leggere i libri che si sono accumulati sulle mensole, comprati d’impulso e mai letti. Se vi capita di leggere un libro del genere, pubblicato nel 2017 o prima, condividetelo con noi usando l’hashtag così magari scopriamo dei nuovi libri da aggiungere in TBR.

firebird la caccia cover

Firebird. La caccia
di Claudia Gray
Serie:

Firebird

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Editore:

Harlequin Mondadori

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Pagine:
332

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Uscita:
8 settembre 2015

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Link:

Amazon

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GoodReads

Marguerite Caine è cresciuta respirando intorno a sé le teorie scientifiche più all’avanguardia. I suoi genitori, infatti, sono due famosi scienziati che sono riusciti a realizzare la macchina più stupefacente di tutti i tempi: il Firebird. Si tratta di un congegno che permette di viaggiare in dimensioni parallele, basandosi sulla teoria che esistono infiniti universi, che sono poi quelli delle possibilità. Ciò che non è stato in questo mondo si è certamente realizzato in uno degli altri.
Il padre di Marguerite, però, è misteriosamente scomparso. Sembra che a ucciderlo sia stato Paul, uno degli assistenti, che è poi fuggito impunito in un’altra dimensione, portando via con sé tutti i dati relativi al Firebird. Marguerite si lancia alla ricerca del padre e grazie a Theo, uno studente di fisica che l’aiuta nell’impresa, riesce a ingaggiare una caccia all’uomo pluri-dimensionale, tra una Londra del futuro, una Russia ai tempi dello Zar e un mondo sottomarino… Le vite sono mille. Mille le possibilità. Ma il destino è uno soltanto.

 

Libri nella serie:
[#1] Firebird. La caccia
[#2] Firebird. La difesa
[#3] Firebird. La resa dei conti

 

Ho comprato il cofanetto con la trilogia di Firebird un giorno che vagavo per la Mondadori. Conoscevo di sfuggita la trama perché mi ero innamorata tempo prima delle copertine originali che trovo meravigliose. Il cofanetto ha delle copertine che ricordano molto quelle originali e non ho resistito.

Purtroppo, leggendo principalmente in digitale, i libri di questa serie sono rimasti fermi sulla mensola per più di un anno. Complice la sfida #LibriDimenticati che abbiamo deciso di intraprendere quest’anno, ho deciso di iniziare la serie e sono contenta di averlo fatto.

La storia di Marguerite mi ha rapita. L’idea di universi paralleli tra cui si può viaggiare mi piace tantissimo, come mi sono piaciute molto le varie spiegazioni sul perché in alcuni mondi si può arrivare e in altri no. L’idea che ci sia comunque un filo conduttore tra gli universi e che una persona non possa esistere in un mondo in cui, per esempio i suoi genitori non si sono conosciuti, mi ha affascinata.

Ogni mondo visitato da Marguerite aveva caratteristiche così diverse dal mondo che conosciamo, ma le descrizioni della Gray erano dettagliate al punto da farmi immaginare tutto come se fosse reale, ma non così esagerate da risultare pesanti. Ritrovarsi in Russia e accompagnare Marguerite nella sua avventura come figlia dello Zar è stato bellissimo, come andare in una Londra futuristica con tecnologie che al momento sono solo teoriche. All’autrice sicuramente la fantasia non manca. Sono curiosa di vedere cosa si inventerà nei seguiti.

Arriviamo al punto negativo del libro così poi posso tornare a sognare sui multiversi: la storia d’amore è forzata, troppo centrale all’interno del libro e fastidiosa. Sono una romanticona, ma ho trovato il romance in questo libro troppo centrale rispetto a quello che credevo il tema centrale, ovvero la caccia all’uomo che ha ucciso il padre di Marguerite, fuggito in un’altra dimensione.

Non so se il mio odio verso questa storia d’amore dipende dal fatto che non ho amato nessun personaggio o semplicemente dalla velocità con cui è stata creata ma se continuano così nei prossimi libri, non ce la posso fare.

Non ho apprezzato particolarmente nessun personaggio, li ho trovati tutti un po’ piatti e, soprattutto gli uomini, tutti con la sindrome da “salviamo la fanciulla in pericolo”. Marguerite si ribella abbastanza, ma trovo non abbia abbastanza carattere per risultare una donna forte e indipendente. L’ho trovate sempre un po’ spaurita e indecisa, molto ingenua. Spero di vederla crescere notevolmente nei seguiti.

Firebird è quindi un primo libro che convince come ambientazione, meno come personaggi. Non ho dubbi che leggerò i seguiti perché sono curiosissima di sapere dove andrà a parare la storia.

Voi lo conoscete? Lo avete letto o avete intenzione di leggerlo? Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.


Recensione: Cordialmente, Perfido

Buongiorno lettori!
Iniziamo la settimana con la recensione del primo libro letto nel 2019. L’ho letto in lingua originale, ma qui vi lascio tutte le informazioni sull’edizione italiana.

Cordialmente Perfido cover

Cordialmente, Perfido
di Maureen Johnson
Serie:

Truly Devious

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Editore:

HarperCollins

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Pagine:
384

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Uscita:
18 ottobre 2018

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Link:

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GoodReads

In mezzo alle montagne del Vermont, avvolta nella nebbia e isolata da tutto, sorge la Ellingham Academy, una rinomata scuola superiore per studenti particolarmente dotati. Il suo fondatore, Albert Ellingham, aveva voluto renderla un luogo magico e misterioso, pieno di enigmi, sentieri tortuosi e giardini. “Un posto” disse, “dove imparare sia un gioco”. Ma poco dopo l’apertura della scuola, nel 1936, sua moglie e sua figlia furono rapite e Dottie Epstein, la studentessa più brillante del corso, scomparve nel nulla. L’unico indizio trovato era un indovinello beffardo che elencava una serie di modi per uccidere, firmato “Cordialmente, Perfido”. Il caso non fu mai risolto. Ottant’anni dopo Stevie Bell, aspirante criminologa, si presenta alla Ellingham Academy con un piano ambizioso: risolvere quel mistero. Cioè, lo farà non appena si sarà ambientata e avrà conosciuto meglio i suoi coinquilini: Ellie, l’artista appassionata di meccanica; Nate, scrittore in erba che ha già pubblicato un fantasy ma non riesce a trovare ispirazione per il secondo libro; Hayes, star di YoyTube, che è diventato famoso con una serie sugli zombie; e David, misterioso nerd sul cui conto Stevie non riesce a trovare nulla online o sui social. Poi iniziano ad accadere strane cose, e tutto a un tratto ricompare a sorpresa il misterioso Cordialmente Perfido… E quando la morte visita di nuovo la Ellingham Academy, Stevie non ha dubbi: il passato è strisciato fuori dalla tomba. L’assassino è ancora in circolazione, ma questa volta non la passerà liscia. Perché lei continuerà a cercarlo. L’enigma del passato si fonde con il mistero del presente dando vita a un’indagine mozzafiato che impegnerà Stevie Bell anche nei prossimi volumi della serie.

 

Libri nella serie:
[#1] Cordialmente, Perfido
[#2] The Vanishing Stair (in uscita in lingua originale il 22 gennaio 2019)

 

La storia è ambientata a Ellingham Academy, una scuola in cui studenti con particolari interessi e capacità possono studiare ciò che preferiscono e ampliare la loro conoscenza. La scuola è stata fondata da Albert Ellingham, un uomo estremamente ricco che vive la vita come se fosse un gioco. Creando l’accademia voleva dare la possibilità a questi ragazzi di ricevere un’educazione estremamente elevata gratuitamente.

Il libro segue due filoni narrativi strettamente collegati tra di loro.
Nel primo, ambientato poco dopo l’apertura della scuola negli anni Trenta, si racconta il rapimento della moglie e della figlia di Ellingham e la successiva richiesta di riscatto. In mezzo si infila anche l’omicidio di una studentessa e il tutto si complica notevolmente.

Nel secondo filone siamo invece ai giorni nostri dove Stevie, appassionata di misteri e omicidi, viene ammessa alla Ellingham Academy ed è intenzionata a risolvere il caso Ellingham. È infatti convinta che l’uomo arrestato per il rapimento della moglie e la figlia di Ellingham non fosse il vero colpevole, ritenendolo incapace di commettere un crimine così ben organizzato.

All’accademia Stevie incontra una serie di personaggi che la aiuteranno a fare passi avanti verso il suo obiettivo, ma si troverà anche coinvolta in un episodio davvero spiacevole. Ci sarà un nuovo omicidio all’accademia e alcuni indizi porteranno Stevie a collegare i due casi tra loro.

Il libro mi è piaciuto molto, la storia è intrigante e fa venire voglia di continuare pagina dopo pagina. I collegamenti tra i due filoni sono interessanti e Stevie è una protagonista davvero determinata. Sa cosa vuole, ha delle opinioni ben precise e segue la sua strada senza farsi condizionare da nessuno. Avrei voluto sapere di più. Mi aspettavo qualcosa di più dai due casi ma non avevo considerato che non si tratta di un libro unico, ma di una serie, quindi magari il non concludere tutto ha un senso.

Quello che non mi ha convinto del tutto sono stati i personaggi, davvero poco caratterizzati e di cui sappiamo poco niente anche dopo un libro intero e il finale. In una serie tendo ad aspettarmi i cliffhanger. So che ci saranno perché l’autore/autrice deve tenere il lettore sulle spine e Truly Devious non è da meno. Il cliffhanger c’è, ma non mi ha convinta per niente.. Sono seriamente rimasta per cinque minuti buoni a fissare Jem (il mio Kobo) convinta che mi mancasse un pezzo di libro. Ovviamente sono corsa a vedere se potevo iniziare il secondo, ma ho scoperto che deve ancora uscire.

Insomma, un libro che mi ha tenuta incollata all’eReader fino all’ultimo e di cui non vedo l’ora di leggere il seguito che uscirà il 22 gennaio in lingua originale. Fatemi sapere se vi ispira o se lo avete già letto.