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Recensione: Legend di Marie Lu

Buongiorno lettori!
Ieri ho finito di leggere Prodigy, ma oggi sono qui per parlarvi di Legend, primo libro della serie scritta da Marie Lu.

legend cover
Legend
di Marie Lu
Serie:

Legend #1

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Editore:

Piemme

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Pagine:
264
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Uscita:
ottobre 2013
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Link:

Amazon

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GoodReads

Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. A quindici anni, June è già una promessa della Repubblica. Nata in una famiglia ricca e prestigiosa, oltre a una bella casa, un mucchio di soldi e la possibilità di frequentare le scuole migliori, possiede anche un vero talento nel cacciarsi nei guai e senza l’intervento di Metias, il fratello maggiore, probabilmente qualcuna delle sue bravate all’accademia militare sarebbe già finita male. Dalla morte dei genitori, Metias è l’unico su cui può contare, almeno fino al giorno in cui viene ucciso in circostanze misteriose. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nei bassifondi della Repubblica. Ed è anche il criminale più ricercato del paese. Da quel giorno, June ha un unico desiderio: vendicare Metias. Ma per lei e Day il destino ha altri piani.

Libri nella serie:
[#1] Legend
[#2] Prodigy
[#3] Champion

Avevo già letto Legend qualche anno fa, ma poi per un motivo o un altro non avevo continuato la serie. Quando si è presentata l’occasione di leggerlo insieme ad altre blogger non ho perso un attimo.

La trama di Legend mi è piaciuta un sacco. È un distopico con protagonisti due ragazzi molto giovani, ma per qualche motivo mi ha conquistata. Non riuscivo a posare il libro e ho rischiato più volte di sforare le pagine previste dalle tappe.

June e Day, i protagonisti,  sono il motivo per cui il libro si legge così volentieri, perché la storia è sì molto interessante, ma anche piuttosto classica. C’è un governo che vuole migliorare le cose nel mondo, ma lo fa usando la forza e la violenza per mantenere il controllo. C’è qualcuno che sogna un mondo migliore e combatte per ottenerlo e chi cerca di fermarlo. Insomma, una storia che abbiamo visto più volte, ma che continua a regalare emozioni e a far divertire il lettore.

Faccio un po’ fatica a parlare di June e Day in dettaglio perché c’è poco sviluppo dei personaggi e per me è uno dei pochi difetti di Legend. Sappiamo qualcosa della vita dei due, ma niente di estremamente rilevante. Sappiamo che June è uno dei prodigi della Repubblica, che è sveglia, estremamente intelligente e pensa con la sua testa senza farsi influenzare dagli altri. Sappiamo che Day ha fallito il test della Repubblica, che ha perso suo padre, che vive per strada e combatte per un mondo migliore senza però uccidere nessuno, perché va contro i suoi principi. Sappiamo tante piccole cose, ma avrei voluto molto più approfondimento sia del loro carattere sia della loro relazione.

C’è un accenno di instalove in questo primo volume e stavo già per storcere il naso, ma poi ho riflettutto sul fatto che ogni cosa in Legend avviene in maniera estremamente veloce. L’incontro tra i protagonisti, l’inizio del loro rapporto e anche tutti gli altri punti chiave della trama si svolgono nell’arco di qualche settimana massimo. Il tutto rende la narrazione un po’ poco credibile, ma aiuta anche a perdonare queste relazioni un po’ affrettate.

Il finale mi ha lasciata piuttosto sconvolta e mi sono ritrovata con tantissime domande a cui spero di trovare risposta nei libri successivi. Legend è un primo volume che apre tantissime porte e vedremo quante verranno chiuse mano a mano che la storia prosegue. Ho apprezzato molto lo stile dell’autrice e conto di recuperare presto tutti gli altri suoi libri.

Voi lo avete letto? Che ne pensate di questa serie?

Recensione: Lezioni di seduzione di Chiara Venturelli

Ho una confessione da fare.
Avevo già scritto questa recensione e mi piaceva anche parecchio, ma non so perché non ho salvato o chissà cosa è andato storto, ma si è cancellata. Nel giro di due secondi, puff recensione. Non mi era mai capitato, ma che fosse successo proprio con questa recensione mi ha fatto talmente arrabbiare che non sono più riuscita a mettermi al pc tranquilla a riscriverla, un po’ per la rabbia e un po’ per la consapevolezza che non verrà mai come l’avevo scritta la prima volta.
In ogni caso, adesso eccola qui. Buona lettura!

lezioni di seduzione
Titolo: Lezioni di seduzione
Autore: Chiara Venturelli
Editore: Centauria
Disponibile in italiano:
Goodreads

Iscriversi al corso di teatro è stato un errore. Ma vedersi assegnare il ruolo di Catherine, la protagonista, è una vera catastrofe per Elizabeth. Soprattutto perché la «star» maschile è Jack: bello, brillante, popolare. Tutto il contrario di lei, insomma, e come se non bastasse un vero stronzo. Tra i due volano subito le scintille, e la commedia romantica Lezioni di seduzione sembra un disastro annunciato.
Quando ci si mette di mezzo la magia del palcoscenico, però, chi può dire cosa succederà? Pian piano, mentre la dolce e maliziosa Catherine conquista il suo William, le cose tra Elizabeth e Jack cominciano a cambiare, la finzione e la realtà si intrecciano. Complici una visita in famiglia a dir poco pericolosa, un’amica determinata, un ex fidanzato insistente e almeno due scomodi triangoli sentimentali, i colpi di scena sul palco e fuori si susseguono in un crescendo di equivoci. Che porteranno l’eroe e l’eroina a interrogarsi sui propri veri sentimenti, fino alla sera di una prima all’insegna dell’«improvvisazione»…
Un romanzo dolce, trascinante e divertente che mette in scena, è il caso di dirlo, le domande più profonde di ogni relazione: chi siamo quando ci innamoriamo, e di chi ci innamoriamo veramente? Forse anche la passione è un palcoscenico, e gli uomini e le donne soltanto attori? E, soprattutto, cosa sarebbe un grande amore senza qualche colpo di scena?

Il 26 maggio 2016 sono corsa all’interno della Mondadori in centro a Milano e sono uscita stringendo tra le braccia un libro che aspettavo da tempo. Sono una delle tante ragazze che aveva letto e amato l’omonima fanfiction scritta da fallsofarc e quando ho saputo che Chiara avrebbe pubblicato Lezioni, beh, ho saltellato di gioia e sono corsa a prenotare il libro.

Una volta tra le mie mani, vi lascio solo immaginare cosa è accaduto. In poche ore ho divorato la storia e poi sono rimasta un po’ a pensare a ciò che avevo letto. Pensavo, prima di iniziare il libro, che leggerlo sarebbe stato come aprire EFP e prendere in mano la fanfiction, ma quanto mi sbagliavo. Leggere il libro è stato come avere un dejavu perché i personaggi e la trama generale li conoscevo, ma allo stesso tempo è stato come leggere una storia completamente nuova perché Chiara ha riscritto tutto, ogni singola riga, modificando leggermente eventi, cambiando alcuni comportamenti e inserendo nuove scene e personaggi. Tutto è maturato, cresciuto, sicuramente insieme all’autrice che dai tempi di Lezioni su EFP è cresciuta e ha avuto esperienze che sicuramente l’hanno cambiata.

Voglio provare a non parlare delle differenze che ci sono trale due versioni, perché sono qui per parlarvi del libro, quindi ce la metterò tutta anche se ho trovato la mancanza di alcune scene un peccato e la presenza di una scena superflua, ma ne ho parlato con l’autrice che mi ha spiegato le motivazioni dietro a tali scelte e ho quindi compreso e accettato la cosa.

Jack si avvicinò e il suo sguardo tagliente mi lasciò senza fiato. «Ti fa comodo credere che io non sia mai me stesso, così puoi avere sempre la scusa pronta.»
«Che cavolo stai dicendo?» Stavo tremando per la quantità di emozioni che non riuscivo più a contenere. Sgomento, incredulità, rabbia… desiderio. Quando lui mi era così vicino, perdevo sempre la capacità di ragionare lucidamente.
Scosse la testa, esasperato. «Tu con chi credi di avere avuto a che fare in questi ultimi giorni? Con William?»
«Non lo so!» urlai.
«Questo sono io, dannazione!» alzò la voce a sua volta.

Liz è una studentessa modello, una di quelle ragazze che vengono definite “della porta accanto”. È una ragazza timida, una di quelle che un po si nasconde sempre per non farsi notare, ma se viene messa alla prova tira fuori gli artigli, come una tigre..o una miciotta.
La cosa che la mette in crisi più di tutto, nel libro, è il ruolo da protagonista che il professore pazzo di teatro le ha assegnato. Liz deve interpretare Catherine, una nobildonna che dopo aver incontrato il bel William, acconsente a prendere da quest’ultimo lezioni di seduzione appunto. Già il ruolo mette ansia a Liz, che non si sente assolutamente in grado di rendere giustizia al personaggio, ma a peggiorare le cose ecco che il ruolo di William viene assegnato a Jack, il bello e dannato di turno.
Ho apprezzato particolarmente come Liz affronti ogni cosa che Jack, il professore o anche sua madre le mettano in mezzo alla strada per ostacolarle il cammino. Mi piace che sia testarda e che sia determinata, ma allo stesso tempo che sia vulnerabile, che soffra anche per piccole cose, perché la rende un personaggio umano e a cui è facile relazionarsi.

Jack è un ragazzo incredibile. È bello, bravo e soprattutto sa di esserlo, il che lo rende sempre sicuro di sè e pronto a tutto per ottenere ciò che vuole. Chiara, però, è riuscita in qualcosa che a poche autrici riesce ultimamente: è riuscita a non rendere Jack perfetto. Il ragazzo ha i suoi difetti e le sue debolezze che, a mio parere, lo rendono molto apprezzabile e un personaggio di cui innamorarsi facilmente. Certo, quando uno è un dispensatore così abile, è difficile non cadere ai suoi piedi.

«Miciotta? Sul serio? Perché non orsacchiotta o pasticcino?»
«Perché quando vuoi hai davvero gli artigli.»

È stato bello veder interagire i due perché anche se la storia in sè non è particolarmente innovativa (sfido qualunque autore a scrivere un romanzo romance senza cadere almeno in un clichè), ma Chiara rende tutto reale e credibile, facendo in modo che il libro sia, di fatto, qualcosa di speciale e assolutamente non banale.

Ho amato il personaggio di Rick, che odiavo nella precedente versione, quindi grazie Chiara per averlo reso amabile e ho apprezzato anche il nuovo personaggio introdotto, Daniel. Una bella scelta narrativa che ha reso tutto molto più “avventuroso”. Ci sono moltissimi altri personaggi, anche se appena accennati, che vale la pena di scoprire, come la mamma di Liz, o il fratello di Jack, quindi posso solo consigliarvi caldamente questo libro, perché se nella marea di libri romance che ci sono in libreria ora volete qualcosa che risalti nella sua semplicità e credibilità, allora Lezioni di seduzione è il libro che cercate. Se non avete trovato un buon motivo per leggere questo libro, cerco di darvene ancora uno: andate a scoprire perché i cactus sono importanti. Andiamo, a chi non piacciono i cactus?!

rating 4.5

mon firma

Recensione: Pride & Prejudice (1995)

Se mi seguite anche solo da un po’ qui sul blog saprete ormai che amo Orgoglio e Pregiudizio in ogni sua forma e, più o meno, in ogni sua rivisitazione. No, non ho ancora visto Pride & Prejudice & Zombies perché mi mette ansia e non sono esattamente sicura di voler sapere cosa hanno combinato, ma probabilmente lo guarderò perché non so dire di no.
Tutti voi conoscerete sicuramente il libro, anche se magari non lo avete letto e sicuramente avrete sentito nominare almeno una volta l’omonimo film con Keira Knightley, piuttosto fedele al libro, ma quanti di voi sanno che esiste una serie tv di sei episodi nata nel 1995 che è, secondo me, la rappresentazione migliore di questo libro? Alzate le zampine.
Se siete come le persone che conosco io (devo cambiare giro di amicizie temo), allora pochi di voi avranno alzato la mano e quindi lasciate che vi faccia conoscere il capolavoro.

pride and prejudice cover

La trama la conoscete tutti vero?! Vi lascio quella del libro se tra di voi c’è qualcuno che non la sa, ma se davvero avete dovuto leggere la trama vi consiglio di andare a recuperare in biblioteca il libro e leggerlo il prima possibile, tipo ieri.

Elizabeth Bennet non è come le altre ragazze, preoccupate solo di fare “un buon matrimonio”. Intelligente, spiritosa, con la battuta pronta, Lizzy non desidera passare la vita tra un ballo e un tè delle cinque. Ha un sogno che non osa confessare neppure a se stessa: l’amore. E, a sorpresa, l’amore arriva con le sembianze di Mr Darcy, miglior amico del nuovo vicino di casa, ricco quanto misterioso, burbero ma affascinante. Incontrarsi, riconoscersi, capirsi non è facile neanche per due cuori che palpitano all’unisono. La differenza di classe sociale, i pregiudizi della gente, l’orgogliosa ostinazione dei loro caratteri… tutto cospira per tenerli lontani.

La serie è, come dicevo prima, composta da sei episodi da circa un’ora e mezza (praticamente 6 film) che raccontano in maniera molto precisa quella che viene definita da un po’ tutti come “la più grande storia d’amore di tutti i tempi”. I protagonisti sono Colin Firth, che penso tutti conoscano, e Jennifer Ehle e, permettetemelo, i due insieme fanno scintille.
È inutile che io vi racconti la trama o la storia, perché se non la conoscete è giusto che la scopriate da soli, ma proverò a darvi altre motivazioni per guardare questa miniserie.

I personaggi, a partire dai protagonisti fino a tutti gli altri, sono perfetti come scelta di casting e come battute. Con il loro accento british e i vestiti tipici di quegli anni, vi faranno immediatamente innamorare di ogni cosa. Giuro che ho apprezzato anche Mrs. Bennett che è tutto dire.
Elizabeth è, secondo me, proprio bella e azzeccata per il ruolo, sarcastica, divertente e molto molto intelligente. Come il suo corrispettivo nel libro, non risparmia occhiate non esattamente amichevoli e battutine velenose a chi se le merita, ma dispensa sorrisi a tutti gli altri. È incredibile vedere uno dei miei personaggi preferiti rappresentati in questa maniera su schermo e non mi stanco mai di vedere la Ehle recitare.
Darcy, beh..è Darcy. Colin Firth è l’attore perfetto per la parte e il suo accento è da pelle d’oca. È riuscito a rappresentare benissimo ogni sfaccettatura del personaggio che interpreta e risulta credibile in ogni suo movimento e battuta.
Tutti gli altri sono perfetti, forse l’unica che avrei cambiato è l’attrice che interpreta Jane. Non so se è gusto personale, ma in teoria Jane dovrebbe essere la più bella tra tutte le sorelle Bennett, mentre trovo che la Ehle sia nettamente più bella. Ma, alla fine, mi sono affezionata anche all’attrice di Jane e ora non la cambierei per nulla al mondo.

pemberley

Un altro motivo che trovo valido per vedere la miniserie sono i paesaggi che vengono mostrati. Non saranno a livello delle Higlands scozzesi di Outlander, ma a me salta un battito ogni volta che vedo apparire Pemberley e il suo lago (ricordatevi il lago perché vi regalerà una scena interessante). La serie è ricca di atmosfere magiche, con le musiche e balli tipici di quei tempi che, vi giuro, vorrei poter imparare perché sembrano divertentissimi.
Non so se è per la galenteria che dimostrano gli uomini nel film o se è perché so che ormai non c’è un solo ragazzo che passerebbe una serata così, ma a me quei balli piacciono da morire e mi piacerebbe un sacco partecipare ad uno vestita come a quei tempi. Sarebbe un’esperienza davvero interessante e probabilmente divertente.

ballo

Faccio fatica a spiegare perché dovete vederlo, quindi vi chiedo di dare una possibilità a questa serie e di provare a farvi trascinare in un mondo che pensavate di conoscere, ma che vi può dare ancora molto di più.
Vi lascio qui il trailer della serie in modo che possiate farvi un’idea. Devo essere sincera non so se l’abbiano mai tradotta in italiano, ma io l’ho vista in inglese con mia sorella con i sottotitoli in italiano ed è andata bene e anzi, si è innamorata di Orgoglio e Pregiudizio anche lei, decidendo di leggere il libro. #proudsister

Trailer:

mon firma