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Review Party: Un altro giorno ancora di Bianca Marconero

Buongiorno lettori! Finalmente è il gran giorno: happy release day, Bianca!! Esatto, avete letto bene. Dopo dieci giorni di fangirling spietato posso finalmente parlarvi apertamente di questo libro. Sto parlando di ‘Un altro giorno ancora’ di Bianca Marconero, in uscita oggi per Newton Compton Editori. Finora vi eravate accontentati di espressioni entusiastiche e ‘devi leggerlo’, ora vediamo di parlarne meglio.

un altro giorno ancora cover

Titolo: Un altro giorno ancora
Autore: Bianca Marconero
Link di acquisto: Amazon | Kobo

I sentimenti sono come i fiori selvatici. Crescono dove meno te l’aspetti.
Elisa Hoffman ha imparato presto a cavarsela da sola. Ultima di cinque fratelli, vive per la famiglia e per l’equitazione. L’esclusivo maneggio in cui lavora, alle porte di Milano, è il posto che ama di più al mondo, e mette da parte tutti i risparmi per riuscire a comprarsi Sparkle, un cavallo che ha addestrato per mesi. Tutti i suoi sogni, però, si infrangono alla notizia che Andrea, un ragazzo terribilmente bello e ricco, ha offerto più soldi e ha acquistato il cavallo che le era stato promesso. Elisa non si dà pace e riversa su di lui tutto il suo risentimento. Ma Andrea è davvero così freddo come sembra, o sotto il ghiaccio si nasconde qualcosa di diverso? Un imprevisto, un accordo e un’inattesa amicizia con il nemico permettono a Elisa di scoprire che il ragazzo, in realtà, possiede delle qualità inaspettate… Una storia sull’amore in tutte le sue declinazioni, e sui sentimenti che, come fiori selvatici, crescono in silenzio, senza che nessuno li annaffi.

Un po’ meno di un anno fa – a fine giugno – scoprivo Bianca Marconero. Mi ero infilata nel Blog Tour de ‘L’ultima notte al mondo’ attirata da una copertina davvero bella e da una trama interessante. Ed è stato l’inizio della fine. Quando Bianca ha iniziato a parlare di ‘Un altro giorno ancora’ sui social, quando era ancora solamente ‘il romanzo sui cavalli’, beh, ero già in fibrillazione. Ho atteso questo libro aggiornamento dopo aggiornamento, il titolo, i teaser, la copertina. E finalmente la settimana scorsa è approdato sul mio Kobo: non sono rimasta nemmeno lontanamente delusa. Ho adorato la storia, l’ambientazione particolare, i riferimenti molto forti e numerosi al mondo dell’equitazione di cui non so nulla. Bianca è riuscita ad incuriosirmi anche in questo senso: per fortuna c’è Google!!

Ma per quanto io possa raccontarvi di come sono rimasta affascinata dall’ambientazione e dai cavalli, non posso non parlarvi della storia d’amore che c’è qui dentro. Avete letto lunam e volevate un Marco? Benissimo, ora vorrete un Andrea Serpieri. È un personaggio un po’ stronzo, passatemi il termine, ma d’altronde esce dalla mente di Bianca ed i suoi personaggi maschili sono tutti un po’ così. Ma ormai non ci frega più e noi iniziamo ad innamorarci da subito, a scovare le crepe, a sospirare davanti a questi ragazzi fenomenali.

Andrea è, nell’ordine, bellissmo, ricco e pure intelligente. Peccato sia anche simpatico e sensibile, nonostante si barrichi dietro a muraglie di stronzaggine e superiorità per evitare di essere ferito. Ed è in questo modo che Bianca ha costruito uno dei personaggi maschili che avrà sempre un posticino nel mio cuore. Un personaggio che rispecchia i canoni sociali di bellezza oggettiva, ma allo stesso tempo è in grado di farci sorridere e, pian piano, innamorare.

Elisa secondo me è un personaggio bellissimo. Anche lei non ha nulla da invidiare a Marianna. Ha fatto i conti con la vita fin troppo presto ed oggi per lei non esistono che i cavalli e la sua famiglia. È un po’ scorbutica, molto chiusa; a volte ci verrebbe voglia di dirle ‘Ehi, ma ti accorgi di cosa hai davanti? Non ti sembrerebbe il caso di abbassare le difese, per una santa volta?’. Ma il suo è un comportamento comprensibile, un comportamento che tra alti e bassi, con l’aiuto di chi le sta intorno, Elisa riesce pian piano a modificare. Ho apprezzato tantissimo come rimane lei fino alla fine, con tutte le sue pare mentali, la sua chiusura, la sua difficoltà a fidarsi delle persone. Eppure ogni pagina migliora un po’ ed impara a fare i conti con il suo carattere, a mettere un freno alla sua parte peggiore, cercando di capire anche le ragioni e i sentimenti di chi le sta davanti.
È un personaggio che si fa apprezzare, grazie anche alle risate che strappa al lettore.

“[…] ma non posso basare le mie scelte solo sulla tonicità degli addomiali. Nella vita vera sono altre le cose importanti.”

Anche gli altri personaggi, più o meno presenti e approfonditi, sono ben costruiti. Mi è piaciuto un sacco il rapporto di Elisa con i suoi fratelli anche se forse mi sarebbe piaciuto approfondirlo ulteriormente. Ho apprezzato la storia d’amore secondaria, un po’ soffocata ma fin troppo presente e pronta ad influenzare anche le scelte di Elisa.
Uno spin off su Valerio e Bianca si può avere??

Last but not least, il romanticismo della Marconero. Riesce a creare delle storie che rimangono sul filo fino all’ultimo, che ci lasciano ogni pagina col fiato sospeso. Storie che ci fanno arrivare in fondo con sentimenti contrastanti: soddisfatti, ma svuotati. Ci mancano i personaggi, i loro scambi, i loro litigi, i loro sentimenti. Ci mancano le loro vite, un po’ scombussolate e incasinate, ma perfette quando si incrociano. E quindi ci mettiamo ad aspettare il prossimo.

E voi che aspettate a leggerlo?

Review Party: L’oceano quando non ci sei di Mark Lowery

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Buongiorno lettori! Oggi siamo qui per festeggiare l’uscita de ‘L’oceano quando non ci sei’ di Mark Lowery, edito da DeA Young Adult.

l'oceano quando non ci sei cover

Titolo: L’oceano quando non ci sei
Autore: Mark Lowery
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Un romanzo delicato e commovente che tocca nel profondo, un viaggio in treno che si trasforma in un’avventura imprevedibile come la vita stessa.
Ci sono viaggi che non si dimenticano, momenti che restano scolpiti nel cuore. Come l’ultima vacanza che Martin e il fratellino Charlie hanno trascorso in un minuscolo paese sulle coste della Cornovaglia. Era estate, un’estate straordinaria, e ogni giorno i due bambini andavano al porto per vedere le spettacolari acrobazie del bellissimo delfino che con l’alta marea si spingeva nelle acque cristalline della baia. Sono passati molti mesi da allora, ma Martin e Charlie sono pronti a tutto pur di rivedere quel delfino, i suoi salti, le sue capriole. Anche a scappare di casa un sabato mattina e a percorrere quasi mille chilometri, tra avventure, fughe rocambolesche e incontri di ogni tipo. Martin adora il piccolo Charlie, sa che lui non è come gli altri bambini, che è speciale. È il motivo per cui Martin deve essere il miglior fratello maggiore del mondo e proteggerlo da tutto e tutti. Questo però non è sempre possibile, e Martin lo scoprirà proprio sulle spiagge della sua amata Cornovaglia. Dove lo aspetta, ancora una volta, l’alta marea.

‘L’oceano quando non ci sei’ è un libro particolare. Non me lo aspettavo così, l’ho aperto convinta di trovare una storia per ragazzi, qualcosa di felice e spensierato. Forse la copertina originale, che sa di mare e vacanze gioiose mi ha un po’ sviata.

E quindi il finale mi ha presa alla sprovvista, lasciandomi in lacrime e abbastanza svuotata.

‘L’oceano quando non ci sei’ racconta i cinquecentonovantacinque chilometri che separano Martin e il suo fratellino Charlie da un paesino in Cornovaglia, chilometri che percorrono insieme, alla ricerca dell’alta marea e di un delfino visto l’anno prima in vacanza.
Ma andiamo con ordine.
Martin ha 13 anni, scrive poesie ed è un ometto. Un ragazzino davvero in gamba e dal cuore enorme che adora prendersi cura e proteggere il fratellino.
Charlie, il fratellino, ha 10 anni. Da quando è nato ha avuto parecchi problemi di salute, convive con l’asma e un occhio pigro. Non può mai rimanere da solo, non può correre e non si può stancare.
Martin lo adora, letteralmente. Per lui farebbe di tutto, compreso dargli ragione anche quando pensa che sia solo un po’ pazzo, o lasciargli la scena anche quando vorrebbe un po’ più di attenzione da parte dei genitori.

E un giorno Martin e Charlie si mettono in viaggio, partono provvisti di biscotti e dei risparmi di Martin per andare in Cornovaglia, nel paesino in cui sono stati in vacanza insieme ai loro genitori l’anno precedente, paesino in cui hanno potuto osservare – ogni sera e da vicino – un magnifico delfino. Charlie di quel delfino si è innamorato e Martin lo vuole riportare là, visto che ultimamente i loro genitori sono un po’ assenti e lui vuole fare felice il fratellino.

La vita è una
Un haiku
Nasci poi muori.
Tanto vale mangiare
biscotti buoni.
Martin Tompkins
13 anni

Inizia così un viaggio pieno di imprevisti, in cui Charlie mangia, ride e si nasconde dai controllori. In cui Martin dimentica lo zaino e conosce Hen, una ragazza strana e tutta particolare, che però li aiuterà moltissimo.

La storia si snoda tra capitoli che narrano il presente e flashback che raccontano la vacanza in Cornovaglia dei due fratellini. Due piani temporali che si intrecciano e si completano e che grazie alla bravura dell’autore ci portano al finale pronti a tutto tranne che a quello che stiamo per scoprire. Non posso ovviamente dirvi di più della trama, vi rovinerei la lettura.

Posso solo dire che è una storia particolare, corta e che si fa divorare, ma fitta fitta di sensazioni, di emozioni reali, di sentimenti che si fanno strada dentro al lettore per poi lasciarlo triste e svuotato in fondo. L’oceano quando non ci sei si è rivelato tutt’altro rispetto al libro per giovanissimi che mi sarei aspettata: è una storia che mi sentirei di consigliare a qualsiasi età. È la storia dei sentimenti di Martin, che seppur giovanissimo è forse già troppo cresciuto; è la storia di una famiglia allo stesso tempo legata e divisa per troppo amore.


Review Party: Il profumo del mosto e dei ricordi di Alessia Coppola

Buongiorno lettori!
Ultimamente ci sono un sacco di uscite interessanti ed anche se il tempo è sempre poco e non riusciamo a seguire tutto, oggi sono qui per festeggiare insieme a voi l’uscita de Il profumo del mosto e dei ricordi di Alessia Coppola, edito Newton Compton Editori.

il profumo del mosto e dei ricordi cover

Titolo: Il profumo del mosto e dei ricordi
Autore: Alessia Coppola
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Ogni famiglia ha i suoi segreti
I legami familiari non si spezzano mai

Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose…

Un’eredità inattesa
Un viaggio alla scoperta di legami familiari sconosciuti
Un amore capace di vincere le ombre del passato

Parto col dirvi che ho adorato questo libro, molto semplicemente.
Avevo un buon presentimento, una trama interessante, non nuovissima come idea, ma accattivante. Quando mi sono tuffata tra le pagine di questo libro, non volevo più staccarmene. Mi ha coinvolta, catturata nella sua semplicità, nel suo essere reale eppure a volte quasi magico. Nella sua dolcezza, nel suo amore per la famiglia e per la propria terra.
Nelle sue descrizioni, concrete, ma allo stesso tempo estremamente poetiche e talmente reali da entrare negli occhi e nel cuore del lettore.

Lavinia è una normalissima ragazza, poco più che ventenne. È cresciuta con la madre a Firenze, grazie a lei si è appassionata all’arte fin da piccola e adesso studia per fare la restauratrice. È solitaria, non adora la compagnia, tranne quella della sua migliore amica Ornella.
Un giorno scopre, tramite un telegramma, che il suo nonno materno, pugliese, è morto. Peccato che la madre le avesse detto che era morto parecchi anni prima. Queste bugie, insieme alla mancanza di coraggio di mamma Bianca che non ha le forze per andare lei stessa in Puglia, minano ulteriormente il rapporto tra le due. Ed è così che Lavinia parte per la sua terra d’origine, senza sapere che cosa aspettarsi e cosa fare.

«Perché è la memoria a donarci un senso di appartenenza al mondo. Facciamo parte di questa o quella realtà, poiché ricordiamo. La memoria costituisce la nostra identità».

Si entra così nel pieno della storia, è alla Rosa Bianca che Lavinia incontra coloro che ci faranno compagnia per il resto del libro, una serie di personaggi ben caratterizzati che ci sembra di conoscere da sempre. Allo stesso modo ci vengono raccontati i paesaggi, i profumi, i sapori, le sensazioni. L’impressione di essere lì, nelle vesti di Lavinia, è fortissima. Viviamo i suoi dubbi, le sue incertezze, le sue paure ed infine le sue gioie, la sua commozione.

Lavinia inizialmente è davvero la persona più odiosa sulla faccia della terra. Spocchiosa, antipatica, saccente. Ma è chiara fin da subito la volontà di farla crescere, partendo da un carattere davvero terribile e rendendo così ancora più evidente il suo cambiamento.

Ho amato alla follia Alessandro – e vi sfido a non innamorarvi di lui – con la sua dolcezza e la sua visione ottimistica delle cose.
Ho adorato il personaggio di nonno Umberto nella sua assenza così presente, passatemi l’espressione. Il nonno non c’è più, ma ogni cosa e ogni persona permettono a Lavinia di conoscerlo un po’ meglio, di sentirlo un pochino più suo e più vicino.

È una storia dove i veri protagonisti non sono i personaggi, ma i loro caratteri, i loro pensieri, ciò che li lega uno all’altro. Sono i profumi e i sapori a farla da padroni, i ricordi, i sentimenti.

Alessia Coppola ne Il profumo del mosto e dei ricordi ci accompagna in un viaggio pieno di emozioni e sensazioni, alla scoperta di ciò che è davvero importante, di noi stessi. E infine alla scoperta dell’amore, per le proprie radici, per il proprio passato, per la terra e per le persone che ci stanno intorno, più o meno vicine.


Review Party: Ogni attimo è nostro di Luigi Ballerini

Buongiorno lettori!
Ieri la Mon vi ha parlato di un’uscita di oggi, Un fidanzato di troppo di Chiara Venturelli, e io sono qui per presentarvene un’altra. Si tratta di Ogni attimo è nostro di Luigi Ballerini, edito dalla DEA.

cover ogni attimo è nostro

Titolo: Ogni attimo è nostro
Autore: Luigi Ballerini
Editore: DEA
Link di acquisto: Amazon | Kobo

L’estate della maturità, l’avventura di una vita. Ma basta un secondo per cambiare tutto.
Giacomo ha un problema: se stesso. Troppo basso, troppo goffo, troppo medio. Per fortuna ci sono gli amici: senza Fabione e Martina sarebbe stato impossibile sopravvivere fino all’ultimo giorno di liceo. Lui, l’amico migliore del mondo. Lei, la ragazza che ha sempre sognato. Un trio perfetto. Un trio che ha superato ogni difficoltà, fino all’impossibile prova di maturità. Ma una cosa è certa: dopo gli esami arrivano le vacanze e dopo le vacanze c’è la libertà, la vita vera. E Giacomo non intende perdersi nemmeno un istante del futuro che lo aspetta. Il futuro però comincia nel peggiore dei modi, perché Giacomo, mentre fa le valigie, non si sente bene, e Fabione complica la situazione poco prima della partenza. E, come se non bastasse, piove, continua a piovere: un luglio caldissimo annegato da una pioggia ininterrotta. Sembra proprio che tutto voglia mettersi contro Giacomo e la sua avventura alla volta del Salento. Che tutto gli stia dicendo di non partire. Ma Giacomo non ascolta, e alla fine il viaggio inizia. Mille chilometri di musica, confidenze, segreti. Un viaggio in cui ogni attimo è unico e irripetibile e conta, e niente va sprecato. Perché tutto può finire all’improvviso.

Prima di iniziare, è d’obbligo un grazie a Clary di Words of Books che ha realizzato il magnifico banner <3

Ammetto di aver finito questo libro da qualche giorno, ma di aver procrastinato la scrittura della recensione fino all’ultimissimo momento. Il motivo? Questo libro mi ha lasciato sentimenti contrastanti e di conseguenza ho fatto fatica a raccogliere i pensieri. Mi scuso fin d’ora con voi, quindi, se troverete questa recensione un po’ sconclusionata.
In più non voglio – ovviamente – rovinarvi il finale e questo mi censura anche un paio di pensieri sparsi.

Ma torniamo al romanzo di Ballerini. Mi ha attirata da subito, una bellissima copertina, una trama che sì, forse si poteva rivolgere ad un pubblico di qualche anno più giovane, ma non è sicuramente questo a farmi tirare indietro. Quando ho avuto il libro tra le mani, l’ho divorato in poche ore: un viaggio Milano -Trento e un’andata e ritorno dal lavoro. Non riuscivo a staccarmi. Avevo, non proprio dall’inizio ma comunque già nella prima metà, un sentore di come si sarebbe svolta la trama. Eppure ero sempre più curiosa, mi immaginavo finali alternativi cercando di indovinare quello giusto. E intanto macinavo questo scorcio delle vite di Giacomo, Martina e Fabione. Delle loro famiglie, dei loro amici. Poi c’era la percentuale di completamento del libro in fondo al Kobo che incrementava davvero velocemente e io non sarei mai voluta arrivare in fondo. Quindi, signor Ballerini, dove sono le mie altre 100 pagine? È stato il finale a lasciarmi perplessa, non posso dire che non me lo aspettassi, ma si è concluso forse un po’ troppo velocemente, lasciandomi un po’ con l’amaro in bocca.

‘Ogni attimo è nostro’ si svolge in un arco di tempo brevissimo, 24 ore, anzi, 23. Sono le ore in cui Giacomo, detto Mino, fa l’orale della maturità.Le ore in cui Mino si prepara a godersi la migliore estate della sua vita, in compagnia della sua ragazza, Martina e del suo migliore amico Fabio. Insieme ai suoi più cari amici, ai compagni di squadra, alla sua famiglia. Giacomo è un normalissimo diciottenne, senza particolari qualità che lo facciano spiccare tra gli altri. Quello che desidera è semplicemente vivere al massimo ogni momento.
Martina, sua coetanea, ha cambiato scuola da poco, dopo un evento che l’ha toccata in prima persona accaduto nel suo vecchio Istituto. È una ragazzina, chiusa, taciturna. Esprime i suoi sentimenti attraverso le numerose fotografie che scatta. Singole istantanee di momenti che vuole catturare. Fa capire a Mino l’importanza degli attimi, la loro unicità, la loro bellezza proprio per quel loro essere unici.
Fabio invece è grande e grosso e da sempre è il migliore amico di Giacomo. Si conoscono da sempre, si confidano, si vogliono bene.

Sono questi i tre protagonisti di ‘Ogni attimo è nostro’. Tre amici che diventano anche amici nostri, che conosciamo attraverso gli occhi di Giacomo, ma che ci sembra di conoscere da sempre. Ballerini ci inserisce nella storia come se fossimo lì anche noi. Utilizza un linguaggio semplice, colloquiale. Ricorda un po’ quello che potrebbe essere il diario personale di Giacomo, un racconto di vita, di minuti vissuti appieno, pieni di gioia di vivere, di essere, di fare.

Ogni attimo è nostro racconta quello che sono l’amore, l’amicizia, la famiglia a 18 anni. Le più grandi paure, i desideri. Racconta uno spezzone di vita, di quello che è la realtà di un ragazzo che ha chiuso con le superiori, che è pieno di aspettative per la vita e che adesso vuole prendersi del tempo per divertirsi e sentirsi vivo. Narra dei sentimenti e delle emozioni ‘da grandi’, dei sogni che popolano le vite di questi giovani adulti, pronti a buttarsi nel mondo.

Perché la vita non si ripete e non si sceglie. Se fai tante foto, una di seguito all’altra, poi va a finire che ne scarti la maggior parte e prendi solo quella che ti piace. Le altre vengono buttate via, non contano. Invece gli attimi in cui sono accadute, tutti quei singoli attimi, hanno avuto la loro importanza, la loro dignità. Della vita non si butta via niente, non si rinnega niente, neanche quello che non ci piace

Non posso dirvi di più. Posso solo consigliarvi questa lettura, adatta secondo me sia ad un pubblico giovane, adolescente, che a qualcuno di più adulto. Ballerini è in grado di far rivivere le emozioni dei noi diciottenni senza però ridurre e semplificare i sentimenti di quell’età, senza risultare scontato.

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