Buongiorno! Oggi sono un po’ in ritardo con il teaser perché ieri sono rientrata tardi e mi sono scordata di prepararlo. Quindi approfitto della pausa pranzo ed eccomi qui. Il teaser che vi lascio oggi è un po’ lungo, ma spero vi invogli a leggere questo libro che ho appena finito e mi è piaciuto davvero molto!! Se invece l’avete già letto spero vi faccia sorridere e ripensare alla storia che c’è dietro.
teaser tuesday

Nell’istante in cui Shahrzad appoggiò il palmo della mano contro quello di lui, avvertì una gelida ondata di distacco, come se fosse uscita dal proprio corpo e fosse diventata una mera testimone degli avvenimenti.
Per fortuna, lui non cercò di baciarla. E anche il dolore sparì in fretta; non fu che un momento fugace, che andò perduto nella piacevole distrazione dei suoi pensieri. Anche lui non sembrò divertirsi. Qualsiasi piacere ne derivò fu frettoloso e sbrigativo e Shahrzad sentì una punta di soddisfazione a quel pensiero.
Quando ebbe finito, si alzò dal letto senza dire una parola e spinse di lato il velo di mussola che circondava la pedana.
Lo osservò vestirsi con precisione quasi militare, notando il tenue luccichio del sudore sulla sua schiena e la curva dei suoi muscoli tonici che si flettevano al minimo movimento.
Era più forte di lei, su quello non c’era alcun dubbio. Non poteva sopraffarlo fisicamente.
Ma non sono venuta qui per combattere, sono venuta per vincere.
Si sedette e allungò la mano verso la bellissima shamla appesa alla sedia lì accanto. Shahrzad infilò le braccia nel lucido broccato e lo chiuse con la cinta argentea prima di avvicinarsi a lui. Mentre girava intorno al letto, l’orlo ricamato della vestaglia le svolazzò intorno, facendola somigliare a un derviscio durante il sama.
Il califfo si avvicinò al tavolino basso in un angolo della stanza, circondato da cuscini sontuosi e imbottiti, ricoperti da tessuti dalle tonalità preziose.
Si versò un po’ di vino in silenzio. Shahrzad lo oltrepassò e si lasciò affondare nei cuscini intorno al tavolo.
Il vassoio era ricolmo di pistacchi, fichi, mandorle, uva, chutney di mele cotogne, cetriolini e un assortimento di erbe fresche. Su un lato c’era un cesto di pane azzimo avvolto in un tessuto.
Sforzandosi di ignorarlo come lui faceva con lei, Shahrzad prese alcuni chicchi d’uva dal vassoio e iniziò a mangiarli.
Il califfo la studiò per un istante angoscioso prima di abbassarsi sui cuscini.
Si sedette e bevve, mentre Shahrzad affondava fette di pane nella confettura dolce.
Quando non riuscì più a sopportare il silenzio, sollevò un sopracciglio sottile in direzione del califfo. «Non mangiate nulla, sayyidi?».
Lui inspirò dal naso e arricciò gli angoli degli occhi, come se fosse sovrappensiero.
«La confettura è deliziosa», commentò lei con disinvoltura.
«Non hai paura, Shahrzad?», domandò, così piano che quasi le sfuggì.
Mise giù il pane. «Volete che ne abbia, sayyidi?»
«No, voglio che tu sia onesta».
Shahrzad sorrise. «Ma come fareste a sapere che non sto mentendo, sayyidi?»
«Perché non sei brava a raccontare bugie, credi solo di esserlo». Si chinò in avanti e prese una manciata di mandorle dal vassoio.
Il sorriso di Shahrzad si allargò e assunse un’aria pericolosa. «E voi non siete molto bravo a decifrare le persone. Credete solo di esserlo».
Lui chinò la testa da un lato e strinse la mascella. «Cosa vuoi?». Ancora una volta, pronunciò quella domanda con tenerezza, tanto che Shahrzad fece fatica a capirla.
Si ripulì le mani dalle briciole, prendendosi il tempo per preparare la trappola successiva.
«Devo morire all’alba, giusto?».
Annuì una volta.
«E voi volete sapere perché mi sono offerta volontaria per questo?», continuò lei. «Be’, sono disposta a…».
«No, non farò giochetti con te. Disprezzo la manipolazione».
Shahrzad strinse le labbra, ricacciando indietro il furore e l’irritazione. «Forse dovreste passare meno tempo a disprezzare il gioco e di più a consolidare la pazienza necessaria a vincere».
Trattenne il fiato quando il corpo di lui si irrigidì; per un istante tremendo le nocche delle sue mani sbiancarono, prima che lui allentasse il pugno.
Shahrzad osservò la tensione abbandonarlo, con un vortice di emozioni che le scombinavano i pensieri.
«Parole coraggiose per una ragazza a poche ore dalla morte». La sua voce era ghiaccio acuminato.
Lei si raddrizzò e si sistemò la cascata di capelli neri sopra una spalla. «Siete interessato alle regole del gioco o no, sayyidi?». Di fronte al suo silenzio decise di proseguire, nascondendo il tremito delle mani nelle pieghe della sua shamla. «Sono disposta a rispondere alla vostra domanda, sayyidi, ma prima di farlo, mi domando se vorrete acconsentire a una mia piccola richiesta…». Lasciò la frase in sospeso.
Un’ombra di macabro divertimento gli passò sul viso. «Hai intenzione di barattare la tua vita con un indovinello?».
Lei rise e il suono danzò tra le pareti della stanza come una campanella squillante. «La mia vita è perduta, l’avete messo in chiaro. Forse dovremmo passare oltre e concentrarci sull’argomento attuale».
«Decisamente».
Dopo un momento di pausa per calmarsi, Shahrzad proseguì: «Voglio raccontarvi una storia».

Il Monte di Calamita – LA MOGLIE DEL CALIFFO di Reneée Ahdieh

divisore dx

la moglie del califfo coverOgni volta che il sole cala sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne di Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona. Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere appena sorge il sole, dopo aver consumato le nozze. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, scoprendolo molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per spezzare una volta per tutte questo ciclo di morte.

kiafirma

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *